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L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia
L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia
L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia
E-book36 pagine20 minuti

L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia

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Info su questo ebook

Il dialogo tra Sociologia e Neuroscienze Sociali potrebbe permettere l’approfondimento, puntuale, di diversi concetti divenuti, erroneamente, appannaggio di discipline volte all’universalismo scientifico. Il tentativo presentato in questo paper è quello di riproporre il concetto di empatia, partendo sì dai classici per pensiero sociologico per entrare in dialogo con le neuroscienze sociali, ma soprattutto rileggendo Ardigò e, senza la presunzione di proporre cambi di direzione, aprire un dialogo costruttivo che eviti di cadere nei due più grandi universalismi, biologico e culturale.
LinguaItaliano
Data di uscita17 mag 2022
ISBN9788832762617
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    Anteprima del libro

    L'empatia come interazione pura - Vincenzo Auriemma

    PREFAZIONE

    Andare oltre…

    di Everardo Minardi

    Questo testo di Auriemma si colloca dentro al percorso che porta da una sociologia basata sulle quantità e le cose sociali ad una sociologia che pone al centro della sua analisi le relazioni e le interazioni sociali, generate e orientate dai contenuti empatici delle proprie costruzioni concettuali.

    Se tale percorso, che Auriemma ha forse delineato in termini un po’ troppo veloci, parte dalla sociologia positiva per giungere alla neurosociologia proposta da Blanco, il nodo di questo itinerario viene segnato, con particolare evidenza, dal pensiero di Achille Ardigò, che pone al centro dell’analisi sociologica del sociale la dimensione della empatia (rileggendo il pensiero di E.Stein) e della sociabilità (recuperando il contributo insolito di G.Simmel).

    Da ciò il significato di un approccio quello di Auriemma che non riduce il campo della ricerca sociologica in un certo senso sostituendola con la psicologia sociale e la psicanalisi, ma intende potenziarlo e qualificarlo riconsiderando il nesso che si stabilisce sempre tra la dimensione neurologica dell’individuo e la sua capacità di aviluppare ed intensificare le relazioni sociali generando nuove forme di organizzazione sociale.

    La mediazione viene rappresentata proprio dalla dimensione dell’empatia, la interrelazione tra la dimensione anche neuronale dell’individuo e la sua capacità di orientare, intensificare, tradurre tale approccio generativo di conoscenze, sensi e motivazioni verso mondi vitali che esprimono la continua sintesi tra dimensione individuale e spazi di relazioni sociali.

    Ciò che conosciamo come società nelle sue diverse forme di organizzazione sociale non è qualcosa di naturalmente dato o concesso, ma è un intreccio di relazioni e interrelazioni sociali che viene generato e rinnovato continuamente; quindi, non è sufficiente la spiegazione causale e/o funzionale di ciò che si manifesta nella

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