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Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni: Finalista Premio Nazionale di Filosofia X Edizione
Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni: Finalista Premio Nazionale di Filosofia X Edizione
Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni: Finalista Premio Nazionale di Filosofia X Edizione
E-book137 pagine2 ore

Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni: Finalista Premio Nazionale di Filosofia X Edizione

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Info su questo ebook

Consideriamo quali esperimenti ci possono aiutare a controllare le ipotesi: "Nel nostro mondo dobbiamo impiegare una certa geometria metrica a raggio di curvatura così e così".
LinguaItaliano
Data di uscita24 mag 2022
ISBN9791221412734
Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni: Finalista Premio Nazionale di Filosofia X Edizione

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    Anteprima del libro

    Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni - Rosanna Festa

    INDICE

    Capitolo primo

    Capitolo secondo

    Capitolo terzo

    FUNZIONE E CALCOLATORE. AMBITI, CAMPI, APPLICAZIONI

    Rosanna Festa

    TITOLO | Funzione e Calcolatore. Ambiti, campi, applicazioni

    AUTORE | Rosanna Festa

    ISBN | 9791221412734

    Prima edizione digitale: 2022

    © Tutti i diritti riservati all'Autore.

    Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'autore.

    Youcanprint

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

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    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Capitolo primo

    L’informatica introduce l’induzione di grandi numeri. In questo modo l'induzione è sinonimo di elaborazione e l'elaborazione è sinonimo, a sua volta, di processi intelligenti, di computer, di microelettronica, di universo matematico. Ciascun campo che tratta questi tipi di numeri è trattato in filosofia matematica come ipotesi di filosofia matematica. L'informazione, invece, è in grado di indurre grandi serie di numeri. Se associamo grandi numeri e grandi serie di problemi si è in grado di ricavare lo sviluppo della filosofia contemporanea ed anche problemi analoghi. Nella realtà affrontiamo sempre problemi di spazio e di tempo, ad una dimensione o nelle dimensioni multiple dello spazio oppure una funzione associata nel tempo o delle informazioni nel tempo. E' necessario creare, per questo, una stabilità introspettiva e considerare la filosofia matematica metadati prospettici, sia che essi siano metafisicamente rilevanti o che, al contrario, siano prestati dalla fisica. Gli enunciati vengono tradotti e elaborati dall'utente generico, oltre che in un linguaggio osservativo, in linguaggi pre-formali, o in estensionalità di tipo diverso, oppure ancora in diverse modalità. Le modalità appartengono a particolari connettivi che generano una quantità o una qualità non stabilita. Esse servono per quantificare, e tradurre, in logiche intensionali. Possiamo tradurre serie di numeri, algoritmi, significati e componenti logiche, sicché per quantificare grandi quantità di numeri per esempio, nell'ingegneria delle strutture e delle architetture, prendiamo in riferimento sempre una traduzione del termine o dell'algoritmo appartenente alla serie numerica. Nei complessi e nella sintesi in chimica e in fisica il termine di conversione in ingegneria non sempre permette che l'equazione si risolva in una unica serie. Si può prendere però in considerazione la teoria formalista, oltre alla teoria classica, per stabilire che la serie sia tradotta in linguaggio di estensione. Troviamo così che sistemi lineari e sistemi fisici permettono diversi tipi di dimostrazione, sia dal punto di vista sintetico, sia come unità divisibili. I sistemi lineari sono osservabili come punti di misurazione, mentre sono definiti per sistemi di coordinate, oppure venivano, per esempio, con Descartes, divisi per numeri e grandezze stabilite, o ancora, in fisica e fisico-chimica, ripartiti in serie, partendo da (a,b) e (c,d) seguendo le istruzioni, per derivare sistemi speciali, valide anche per un calcolatore. Per esempio, il sistema di Leibniz deve coerentemente tradurre elementi della fisica in elementi in corrispondenza di enti matematici, come, per esempio, enti matematici semi-algebrici, componenti booleiane, funzioni esponenziali. La differenza minima in questo caso è utile per elaborare un'unità di calcolo¹, però troviamo delle equazioni esponenziali che sono spazialmente definite². L'equazione di Dirac ha a che fare con numeri complessi perché bisogna stabilire sempre quale misurazione dobbiamo svolgere in un tempo breve e se la serie permette di stabilire la frequenza dei numeri complessi.

    Nella Nota sulla probabilità (1938) Popper configura diverse interpretazioni di un sistema formale presupponendo che il sistema stesso sia dato come parte di assiomi e che sia soggetto a una certa probabilità. Dunque la legge distributiva delle frequenze osservabili sarà complessa, e si può scomporre in diversi sistemi. Questi sistemi prevedono da una parte la corroborabilità di alcuni elementi di corrispondenza ad alcuni ingressi del sistema, che viene assunta come probabilità relativa, dall'altra parte viene semplificata un'equazione lineare, in altre parole un sistema di probabilità che dia due soluzioni, e che permetta di ottenere un'uscita o una possibile soluzione al sistema. Noi prevediamo nel sistema formale che alcun soluzioni siano date, e che alcuni settlement siano suddivisibili per se stessi, come in una configurazione elettronica. Il sistema formale in questo caso è la modalità con cui le frequenze hanno un periodo o una successione nel sistema indipendente, dato che Popper assume che le probabilità si comportano nel modo richiesto dagli assiomi circa la frequenza di rilevazione dopo essere stato comparato con un sistema precedentemente identificato. Il modello di riferimento è un controller, e quindi esistono osservatori di stato che si comportano in modo diverso in base all'interpretazione logica e all'osservazione di dati iniziali. Nel linguaggio, per esempio, ciò comporta modalità operative dallo scheduling a parametri di sincronizzazione del linguaggio, oltre al feedback, comportandosi in modo molto simile a un controllo adattivo³.

    Nella filosofia analitica, alcune logiche di descrizione del mondo fisico applicano sistemi diversi in base a dei calcoli sulla prospettiva di trovare dei linguaggi osservativi, si tratta di stabilire qual'é il nesso inferenziale tra due sistemi equiparati nella logica del secondo ordine e nei superlativi riconducibili alla logica matematica in Godel, come nelle forme polinomiali, si possono stabilire due ipotesi, cioè che esistano forme di logiche di descrizione del mondo fisico in grado di essere risolte in un'equazione di primo grado e che il sistema sia equiparato a sistemi derivati, come per l'induzione, o la deduzione, abbiamo quindi dei sistemi che vengono sottoposti a un'interpretazione dello stessa frequenza di variazione degli schemi, che in logica hanno una variazione in base a logiche di ordine superiore, e si può stabilire se i sistemi derivabili attraverso logiche del primo ordine hanno la probabilità di svilupparsi entro un limite, alla sola sequenza delle ipotesi di derivabilità di 2n + k in altre forme, come 3n + k -1⁴.

    In chimica e in fisica, infatti, a partire dalle conoscenze sulla materia, abbiamo trovato in fisica che le teorie ondulatorie riconducono oltre a una scientificità in senso stretto, e in chimica che le proporzioni semplici raffigurano comunque dei composti, rendendo una significatività del termine fisico e chimico in relazione alla modalità di anteporre il termine stabilito tramite il termine noto, come nel modus ponens, come nella filosofia empirista. Ovviamente, ciò comporta sia la modifica dei linguaggi osservativi, sia lo sviluppo di probabilità statistiche. Questo particolare è stato profondamente discusso nelle teorie del Positivismo nella filosofia della scienza nel 19° secolo.

    "Le scoperte fatte dopo il 1890 condussero alla detronizzazione della fisica classica in favore della fisica dei quanti; che – a circa 100 anni di distanza dalla scoperta, nel 1803, di John Dalton (1766 – 1844) dell'atomo chimico, da lui considerato la più piccola unità indivisibile della materia - Ernest Rutherford (1871 – 1937) avrebbe dimostrato, nel suo lavoro sulla radioattività, che gli atomi si possono spezzare; e si aggiunga che le idee newtoniane del tempo e dello spazio assoluti – che per duecento anni avevano dominato la fisica – furono abbattute (1905) dalla teoria della relatività di Albert Einstein, secondo la quale tempo e spazio sono relativi all'osservatore. A mano a mano che la scienza faceva tali balzi innanzi, si andava aprendo un abisso sempre più vasto fra scienziati e filosofi, così che alcuni fisici, verso la fine del secolo, tentarono di riunire le due discipline e di elaborare una filosofia strettamente scientifica. Fra i più arditi e influenti fu Ernst Mach (1838 – 1916), il quale cercò di reinstaurare l'antica tradizione empirista del Locke, del Berkeley e di Hume. […] Un programma simile veniva intanto proposto anche da William Kingdon Clifford (1845-79), il quale, come Mach, credeva che la filosofia dovesse rivedere Hegel e le innovazioni hegeliane e ritornare a Locke, Berkeley e Hume, se voleva riconciliarsi con la nuova scienza. Clifford, di professione cultore di geometria, sostenne, alla luce delle nuove scoperte della geometria noneuclidea che questa scienza è una scienza fisica, i cui assiomi non sono a priori o metafisici, ma basati sull'esperienza. L'opera di Clifford fu continuata da Karl Pearson (1857-1936), il quale diede un'analisi empiristica del concetto di legge scientifica sotto forma di probabilità statistiche.

    In Francia il fisico Jules-Henri Poincarè (1854-1912) cercò di epurare la scienza dalla metafisica. Poincarè fu anche più pronto di Mach a considerare tutti i concetti astratti della scienza come puramente convenzionali; egli sostenne che principi come quello secondo cui la natura è uniforme sono per larga parte estetici"⁵.

    Uno dei criteri di demarcazione delle teorie fisiche nel materialismo materialistico presupponeva che la fisica, oltre a essere alla base delle altre scienze, fosse un sistema di assiomi attraverso cui è possibile dedurre le cause materiali. L'incompatibilità tra meccanicismo e materialismo era separata da principi di determinismo metafisico: due sistemi si contrapponevano nel meccanicismo materialistico, da una parte la fisica classica e le nuove teorie fisico-chimiche, dall'altra il metodo scientifico e il rigorismo probabilistico. Questo rigorismo venne considerato come base per la probabilità classica, a causa del legame tra aritmetica e geometria.

    Gli sviluppi della Relatività e della meccanica quantistica introdussero lo stesso numero di fasi meccaniche in relazione alla probabilità di trovare un sistema meccanico in uno stato fisico. Per questo le scienze moderne legate all'ottimizzazione (informatica, fisica, teoria della computazione) prevedono l'appartenenza a un sistema deterministico, ma è necessario separare la probabilità dalla matematica laplaciana e così l'assiomatizzazione della geometria dalla logica e dalla geometria classica. Gli altri tipi di materialismo sono il materialismo scientistico-sociologico e il materialismo evoluzionistico-psicofisico. Questi tipi di materialismo entrano a far parte di un sistema di filosofia descrittiva con l'intento di separare la fisica classica dalla fisica atomica. L'aspetto linguistico, così come quello metafisico, come in logica modale, separa nel meccanicismo materialistico le categorie dalle proposizioni, indicandole come proprietà con un significato più vasto, definendone la teoria fondazionale. Il sistema, così, appare un sistema probabilistico, oppure un sistema di variabili numeriche, per cui il termine analitico fa parte della distinzione tra mondo fisico e universo dei termini fisici e chimici. Per uno di questi motivi anche spazio e tempo fanno parte di una concezione classica, normalmente quella newtoniana, mentre la base scientista è quella storico-comparativa tra fisica aristotelica e scienza moderna.

    Infatti il logicismo, che rappresenta un riduzionismo metodologico, prevede una definizione del concetto fondamentale di assioma nella logica. La mathesis universalis, a opera di Leibniz, costituisce una delle metodologie su cui basare la matematica, oppure un sistema deduttivo e al tempo stesso una teoria fondamentale delle relazioni dinamiche o statiche nella fisica classica. Il tentativo di Leibniz di una

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