Sherlock Holmes e la battuta di caccia all’Abbazia di Welbeck

Di Thomas A. Turley

Giallo - romanzo breve (79 pagine) - L’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico, in visita in Gran Bretagna...

Corre l’anno 1913 e sull’Europa sta per stagliarsi l’ombra della Grande guerra. L’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico, è in visita in Gran Bretagna, e dopo un soggiorno al Castello di Windsor vuole recarsi all’Abbazia di Welbeck per partecipare a una battuta di caccia organizzata dal Duca di Portland. Il Dottor Watson e Sherlock Holmes, che in quel periodo sta combattendo contro le spie tedesche sotto le sembianze di “Altamont”, dovranno fare del loro meglio per proteggerlo.

Thomas A. (Tom) Turley è nato in Virginia e cresciuto nel Tennessee, e ora vive a Montgomery in Alabama. Lui e sua moglie Paula hanno due meravigliosi figli ormai adulti, una bellissima nipotina e due amorevoli cani. Paula è un’aspirante scrittrice di romanzi di fantascienza e recentemente ha completato The Winds of Onega.

Sebbene Tom abbia un dottorato in storia britannica, ha lavorato per quasi tutta la vita come archivista per lo Stato dell’Alabama. Una volta andato in pensione ha rispolverato il suo passatempo della giovinezza: scrivere opere di finzione. La prima storia di Tom, The Devil’s Claw, è apparsa in The Book of Villains, un’antologia del 2011 della Main Street Rag. Il suo pastiche Sherlock Holmes and the Adventure of the Tainted Canister (2014) è disponibile come libro digitale e audiolibro presso la MX Publishing. È stato pubblicato anche in The Art of Sherlock Holmes – USA Edition 1 (2019), accompagnato da un dipinto dell’artista Angela Fegan.

Cinque storie di Tom, A Scandal in Serbia, A Ghost from Christmas Past, The Solitary Violinist, A Game of Skittles e The Adventure of the Disgraced Captain, sono apparse nei volumi VI, VII, XVIII, XIX e XXVII della collana antologica The MX Collection della MX Publishing. Due di esse sono state elogiate da Publishers Weekly nella sua recensione dei volumi più rilevanti della MX. Ghost è stato incluso anche in The Art of Sherlock Holmes, West Palm Beach Edition (2019), affiancato da un dipinto dell’artista Nuné Asatryan.

Il caso dell’Imperatore morente, L’avventura dello scomodo Erede al trono, Uno scandalo in Serbia e La battuta di caccia all’abbazia di Welbeck sono già stati pubblicati in edizione digitale in lingua inglese da MX Publishing, e nel 2021 è prevista la loro pubblicazione in un volume cartaceo intitolato Sherlock Holmes and the Crowned Heads of Europe. Quella nella collana Sherlockiana della Delos Digital è la loro prima edizione italiana.

Gli interessi non letterari di Tom includono l’escursionismo, la costruzione di modellini di navi, la musica classica e gli sport universitari.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 13 set 2022
• ISBN: 9788825421590

Anteprima del libro

Sherlockiana

A cura di Luigi Pachì

Delos Digital

Thomas A. Turley

Sherlock Holmes e la battuta di caccia all’Abbazia di Welbeck

ROMANZO BREVE

Traduzione di Luigi Siviero

ISBN 9788825421590

© 2021

Titolo originale: The Welbeck Abbey Shooting Party

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Traduzione di Luigi Siviero

Copertina di Dante Primoverso

Collana a cura di Luigi Pachì

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e la battuta di caccia all’Abbazia di Welbeck

Capitolo 1. A colloquio con il fratello maggiore

Capitolo 2. Da Londra a Worksop

Capitolo 3. Tre giorni fra I Grandi

Capitolo 4. La battuta di caccia

Capitolo 5. Un incontro nell’oscurità

Capitolo 6. L’ultimo giorno della battuta di caccia

Epilogo. Le luci dell’Europa

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Il libro

L’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico, in visita in Gran Bretagna...

Corre l’anno 1913 e sull’Europa sta per stagliarsi l’ombra della Grande guerra. L’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero Austro-Ungarico, è in visita in Gran Bretagna, e dopo un soggiorno al Castello di Windsor vuole recarsi all’Abbazia di Welbeck per partecipare a una battuta di caccia organizzata dal Duca di Portland. Il Dottor Watson e Sherlock Holmes, che in quel periodo sta combattendo contro le spie tedesche sotto le sembianze di Altamont, dovranno fare del loro meglio per proteggerlo.

L'autore

Thomas A. (Tom) Turley è nato in Virginia e cresciuto nel Tennessee, e ora vive a Montgomery in Alabama. Lui e sua moglie Paula hanno due meravigliosi figli ormai adulti, una bellissima nipotina e due amorevoli cani. Paula è un’aspirante scrittrice di romanzi di fantascienza e recentemente ha completato The Winds of Onega.

Sebbene Tom abbia un dottorato in storia britannica, ha lavorato per quasi tutta la vita come archivista per lo Stato dell’Alabama. Una volta andato in pensione ha rispolverato il suo passatempo della giovinezza: scrivere opere di finzione. La prima storia di Tom, The Devil’s Claw, è apparsa in The Book of Villains, un’antologia del 2011 della Main Street Rag. Il suo pastiche Sherlock Holmes and the Adventure of the Tainted Canister (2014) è disponibile come libro digitale e audiolibro presso la MX Publishing. È stato pubblicato anche in The Art of Sherlock Holmes – USA Edition 1 (2019), accompagnato da un dipinto dell’artista Angela Fegan.

Cinque storie di Tom, A Scandal in Serbia, A Ghost from Christmas Past, The Solitary Violinist, A Game of Skittles e The Adventure of the Disgraced Captain, sono apparse nei volumi VI, VII, XVIII, XIX e XXVII della collana antologica The MX Collection della MX Publishing. Due di esse sono state elogiate da Publishers Weekly nella sua recensione dei volumi più rilevanti della MX. Ghost è stato incluso anche in The Art of Sherlock Holmes, West Palm Beach Edition (2019), affiancato da un dipinto dell’artista Nuné Asatryan.

Il caso dell’Imperatore morente, L’avventura dello scomodo Erede al trono, Uno scandalo in Serbia e La battuta di caccia all’abbazia di Welbeck sono già stati pubblicati in edizione digitale in lingua inglese da MX Publishing, e nel 2021 è prevista la loro pubblicazione in un volume cartaceo intitolato Sherlock Holmes and the Crowned Heads of Europe. Quella nella collana Sherlockiana della Delos Digital è la loro prima edizione italiana.

Gli interessi non letterari di Tom includono l’escursionismo, la costruzione di modellini di navi, la musica classica e gli sport universitari.

Dallo stesso autore

Thomas A. Turley, Sherlock Holmes: Uno scandalo in Serbia Sherlockiana (in preparazione) ISBN: 9788825421668

Capitolo 1

A colloquio con il fratello maggiore

Nottinghamshire, Regno Unito, 1913

In un mattino di novembre mite ma ventoso, otto mesi prima dello scoppio della Grande guerra, mi ritrovai a Whitehall in risposta a una richiesta di incontrarmi avanzata da Mycroft Holmes. Erano passati diversi mesi dall’ultimo incontro con quel servitore dello Stato così fuori dal comune; né avevo visto suo fratello, il mio amico Sherlock Holmes, dall’inizio della primavera. A quel tempo (come ho scritto altrove) il detective si assentava spesso per recarsi negli Stati Uniti, sotto le mentite spoglie di un agente americano-irlandese di nome Altamont. Gli importantissimi risultati della sua missione sarebbero stati rivelati nel caso che Sir Arthur ha intitolato L’ultimo saluto di Sherlock Holmes, sebbene, ovviamente, non successe niente di così definitivo.

Ero lieto che il nostro colloquio avesse luogo nell’ufficio di Mycroft, anziché fra le mura aliene del Diogenes Club. Non succedeva spesso che mi incontrassi da solo con il consigliere di Sua Maestà, che trovavo leggermente intimidatorio perfino in presenza di suo fratello. Fortunatamente il nervosismo che provavo si dimostrò privo di fondamento. Il maggiore degli Holmes mi salutò con la sua cortesia all’antica, rimosse una pila di documenti dalla sedia di fronte alla sua scrivania e mi chiese se preferivo il tè o lo sherry. Proprio come suo fratello, comunque, mostrò una certa soddisfazione quando declinai entrambi.

– Allora passiamo agli affari, Dottore, se permette. – Con un profondo sospiro, Mycroft ricadde nella sua voluminosa poltrona da ufficio. Non potei fare a meno di notare che sembrava più vecchio di quando gli avevo fatto visita l’ultima volta. I capelli color grigio ferro al di sopra della sua fronte alta erano radi; le sue fedine vittoriane erano state accorciate per stare al passo con la moda. Sebbene non fosse certo snello, era quantomeno più leggero di una ventina di chili rispetto a quando serviva la Regina. Comunque, questa in sé non era una brutta cosa. Il colorito di Mycroft era ancora ottimo; la sua indolenza non sembrava più spiccata che in precedenza. Mi sovvenne che il fratello maggiore di Holmes aveva cinque anni più di me, e il mio stesso aspetto quando mi guardavo nello specchio al mattino non era più una visione stimolante.

– Fra quaranta minuti dovrò fare rapporto al Primo ministro a proposito di uno sciopero dei trasportatori irlandesi – brontolò – quindi siamo costretti a elaborare i nostri piani in fretta. Ho un compito per lei e Sherlock, Dottor Watson: uno che vi porterà ancora una volta al cospetto di alcuni regnanti europei.

– Holmes è tornato in Inghilterra? – Da lui non avevo saputo niente a questo riguardo.

– La notte scorsa è approdato a Liverpool e ora sta venendo a Londra. Ho fatto preparare una stanza per lui al Diogenes Club. Vi incontrerete venerdì per il viaggio a Worksop, poi lui ritornerà a Chicago quando avrete portato a termine la vostra missione.

– Worksop? – Cercai di ricordarmi di questo posto ma non ci riuscii. Suonava ben poco eufonico¹ come meta di dei regnanti europei.

– Nel Nottinghamshire, Dottore! – Mycroft non aveva più pazienza del suo cadetto quando aveva a che fare con menti più lente della sua. – È il paese più vicino all’Abbazia di Welbeck, la casa di campagna del Duca di Portland, dove Francesco Ferdinando ha intenzione di recarsi in visita.

Conoscevo Portland, perlomeno di fama. Quando era molto giovane aveva prestato servizio nel reggimento d’élite delle Guardie Coldstream, ma la sua promettente carriera nell’esercito si era interrotta per via della sua successione prematura al titolo di Duca. Da allora aveva occupato diversi incarichi a corte, compreso quello di Maestro del Cavallo per entrambe le Maestà britanniche scomparse di recente. Lo ricordavo a guidare la Processione del Giubileo d’Oro della Regina Vittoria quando ero sposato con la povera Constance, in quella che negli ultimi tempi mi sembrava un’altra vita.

– L’Arciduca conosce il Duca di Portland? – Al momento l’erede legittimo austro-ungarico e la sua moglie morganatica erano a Windsor, ospiti di Re Giorgio e della Regina Maria. Mia moglie seguiva la loro visita con grande interesse.

– Sì, si sono conosciuti a Vienna anni fa. I Portland trascorrono molto tempo in Austria e hanno molti amici lì. La fu Imperatrice Elisabetta aveva perfino inviato al Duca alcuni dei suoi cavalli Lipizzani, in cambio di quattro delle sue mucche Jersey. Come forse avrà sentito, Francesco Ferdinando è ossessionato dalla caccia, e l’Abbazia di Welbeck è rinomata per le sue battute. Lei, assieme a mio fratello e all’Arciduca, parteciperà a una di esse la settimana prossima.

– Ma per quale motivo? Dovrò andare lì semplicemente per adempiere a un dovere sociale?

– Perché non ho nessun altro da mandare! L’Irlanda, Dottore, è sull’orlo della guerra civile. I miei uomini migliori sono a Dublino o a Belfast; gli altri pedinano quelle squallide seguaci della Pankhurst, per timore che un’altra suffragetta faccia di peggio che buttarsi sotto al cavallo del Re. Questo paese è diventato uno schifo da quando è stata promulgata quella maledetta Legge sul Parlamento di due anni fa!² L’erede al trono austriaco e sua moglie sono abbastanza al sicuro a Windsor, ma i miei agenti, se ne avessi uno!, non possono operare in modo efficace in una tenuta privata come l’Abbazia di Welbeck. No, dovete occuparvene lei e Sherlock. Siete tutto quello che ho da impiegare come protettori di un potentato straniero.

– Francesco Ferdinando è in pericolo?

– I Grandi, come li chiama di solito, sono perennemente in pericolo. Senza dubbio la sua esperienza con Herr Anton Meyer