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Il valore dell'aria
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Il valore dell'aria
E-book56 pagine16 minuti

Il valore dell'aria

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Info su questo ebook

Armido ha saputo della sua malattia - una forma di SLA molto aggressiva - nel settembre del 2016, a seguito di un grave arresto respiratorio. Dal momento del suo ricovero in RSA è iniziata un'atroce e lenta agonia, durante la quale ha vissuto, con estrema dignità, una serie straziante di ultime volte: sempre perfettamente lucido, ha manifestato il desiderio di trascorrere a casa il suo ultimo Natale, così come di andare per l'ultima volta allo stadio a veder giocare la Fiorentina. Dopo quasi un anno di battaglia, Armido - amorevole e gentile fino all'ultimo istante - ha acconsentito ad essere sedato. Lasciando il vuoto irreparabile di chi ha impartito, senza volerlo, lezioni di immensa umanità.
LinguaItaliano
Data di uscita6 dic 2022
ISBN9791221452839
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    Il valore dell'aria - Emiliano Cribari

    Emiliano Cribari

    IL VALORE DELL’ARIA

    © 2022 Emiliano Cribari

    ISBN 9791221452839

    Fotografie Emiliano Cribari

    ad Armido

    Conobbi Armido verso la fine del 2016. Era stato ricoverato da pochi giorni nella stessa Residenza Sanitaria Assistenziale dove io stavo finendo di lavorare a un progetto fotografico.

    «È una persona speciale: voglio fartelo conoscere» mi disse Cristina al telefono.

    Cristina era la coordinatrice infermieristica.

    Non persi tempo e andai subito da lui. Ho un’immagine di me, in piedi, accanto al suo letto. Il suo sguardo timido e gentile, come una carezza. Un’ammissione di umanità che lo avrebbe accompagnato fino alla fine.

    Alla televisione il viavai ipnotico di una gara di nuoto.

    «Ti piace lo sport?» gli chiesi.

    E dal silenzio che ne seguì iniziai a conoscere Armido. Dal suo mezzo sorriso, come a dire è l’unica cosa che posso fare.

    Allora mi sono presentato. Ci siamo dati la mano. Come nell’ultimo giorno prima che venisse addormentato.

    Dopo avere incontrato Armido per la prima volta, sentii subito la necessità di conoscere meglio la sua storia. Così tornai a trovarlo. Quasi ogni giorno, per alcuni giorni. E ogni volta che mi congedavo quest’urgenza cresceva, alimentando la certezza che nel rapporto con lui avrei potuto dare e prendere molto. Finché un giorno mi confrontai con Cristina sulla possibilità di raccontare fotograficamente quella che sarebbe stata la vita di Armido da quel momento in avanti. Poi ne parlai direttamente con lui. Armido mi guardò e sorrise. «Certo, sì, non ci sono problemi» mi disse, senza

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