Racconti brevissimi
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Anteprima del libro
Racconti brevissimi - Davide Frangella
"Metamorfosi"
Sorpresa
Intorno tutto era buio. Sentiva solo il proprio respiro e il ticchettare del suo orologio. Erano ancora le 16:45. Quanto ci voleva ancora?
Tutti erano immobili, facevano solo un lento brusio.
Erano bravissimi quei ragazzi. Come potevano resistere così a lungo?
E con quel caldo poi.
Era madido, la camicia gli aderiva al torace.
Il salotto visto così, con tutte le tapparelle abbassate, aveva un’aria insolita, innaturale.
Sentì un’auto entrare nel viale allora John si alzò e disse a bassa voce: - Mi raccomando sta arrivando, state pronti. - Si aprì la porta, era Kate. Tornava da una lunga giornata di lavoro ed era molto stanca.
- Ma che succede? John sei impazzito?! Hai lasciato tutto chiuso con tutto questo caldo! -
- Oh! Cara, sei tu? - le disse abbracciandola.
- Sorpresa signora Windstorm, sorpresa! - le urlavano, saltando fuori da tutte le parti, i bambini del vicinato.
- Ma caro, cosa stiamo festeggiando? -
Gli si avvicinò, lo prese per un braccio e, sorridendo per cercare di nascondere la sua irritazione, gli ripose la domanda:
- Caro, cosa stiamo festeggiando? -
La guardò stupito, per un attimo rimase in silenzio.
- Stai scherzando… no, tu te ne sei scordata! Cielo Kate! Ma come hai potuto? Oggi è il compleanno di Chris!-
- Chris? - ripeté, ma subito si portò la mano alla bocca, quasi spaventata da quello che aveva appena detto.
- Certo, per nostro figlio Chris… -
Lo fissò impaurita, poi corse in bagno piangendo. John si sforzò di restare calmo. - Falso allarme. Tornate ai vostri posti, vi dirò io quando uscire. -
Kate si guardò allo specchio, le lacrime stavano sciogliendo lentamente il suo trucco.
I capelli, normalmente sempre in ordine, avevano perso la loro armonia. Non riusciva a ricomporsi, a smettere di piangere. Suo marito era impazzito. Definitivamente. Le poche speranze che aveva avuto di riuscire a condurre una vita normale si erano dissolte. Cosa ne sarebbe stato di lui? E di lei? Cosa avrebbe fatto? Era ancora così giovane!
Bussò alla porta. - Cosa hai? Stai bene? - disse con un tono dolce. - Kate, vieni di là con noi …-
Dal bagno si sentì un pianto trattenuto a stento. Kate era ancora in lacrime.
- John, hai organizzato un’altra festa per Chris… ma Chris è… oh Dio! - poi urlando - ma Chris,Chris è morto, MORTO!- Restò un attimo in silenzio, poi continuò parlando tra i singhiozzi.
- Devi fartene una ragione, non è stata colpa tua, né mia… - riprese fiato - ma Chris è morto. Morto e basta. La vita continua e deve continuare anche per te! -
- Cara, tu non ti senti bene… vuoi che chiami un medico? Forse hai un’altra ricaduta… ti sei ricordata di prendere le pillole? Il dottore l’aveva detto che sarebbe potuto accadere di nuovo, ma io non potevo credere che tu, tu… -
La porta si aprì di scatto, erano faccia a faccia ed entrambi sconvolti.
- Tu pensi che io… IO! - disse urlando tra le lacrime - …sia pazza? Il dottore? Le pillole? No caro