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Medicina nel mondo che verrà: CON UN’ANTOLOGIA DI TESTI
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Medicina nel mondo che verrà: CON UN’ANTOLOGIA DI TESTI
E-book223 pagine1 ora

Medicina nel mondo che verrà: CON UN’ANTOLOGIA DI TESTI

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Futurologia, utopia e medicina rappresentano aspetti del pensiero che da tempo immemorabile si propongono e si realizzano anche nelle prassi operative in modo variabile e in funzione dinamica. Se analizzare il passato può aiutarci a meglio comprendere il presente, anche il prospettarci il futuro non deve apparirci come un esercizio marginale della nostra attività. All’interno del tema assai generale della prognosi, fin dai tempi più remoti gli strumenti predittivi sono stati applicati alle vicende dei singoli, assurgendo ad uno dei ruoli cardinali della medicina.
Quanto questi aspetti, adombrati per lungo tempo dalla riflessione diagnostica, siano tornati prepotentemente di rilievo, è sotto gli occhi di tutti. Grazie allo sviluppo tumultuoso della cosiddetta intelligenza artificiale, la letteratura in argomento si è rigogliosamente sviluppata negli ultimi venti anni.
LinguaItaliano
Data di uscita15 ott 2021
ISBN9788831484480
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    Anteprima del libro

    Medicina nel mondo che verrà - Andrea Colombo

    DISCCO – FONTI E STUDI DI STORIA DELLA MEDICINA

    Collana diretta da Alessandro Porro 

    e Antonia Francesca Franchini

    – 5 –

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    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO

    Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità

    MEDICINA NEL MONDO CHE VERRÀ

    CON UN’ANTOLOGIA DI TESTI

    Alessandro Porro

    Antonia Francesca Franchini

    GAM

    Editrice

    DISCCO – FONTI E STUDI DI STORIA DELLA MEDICINA

    Collana diretta da Alessandro Porro e Antonia Francesca Franchini

    COMITATO SCIENTIFICO

    Carlo Cristini (†) Università degli Studi di Brescia.

    Bruno Falconi Università degli Studi di Brescia.

    Antonia Francesca Franchini Università degli Studi di Milano.

    Paolo Maria Galimberti Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

    Lorenzo Lorusso ASST di Lecco. FENS (Federation of European Neuroscience Societies)

    Bruxelles.

    Paolo Mazzarello Università degli Studi di Pavia.

    Alessandro Porro Università degli Studi di Milano.

    Michele Augusto Riva Università degli Studi di Milano-Bicocca.

    La collana DISCCO – FONTI E STUDI DI STORIA DELLA MEDICINA del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano riprende la tradizione della pubblicazione di una serie di monografie storico mediche, inaugurata dall’Istituto di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Milano nel 1959-1960, all’atto della sua costituzione. Accoglie monografie di storia della medicina, di storia delle professioni sanitarie, di scienze umane. I volumi pubblicati nella presente collana sono sottoposti a peer-review. Salvo altra indicazione, i volumi sono stampati con il finanziamento della Linea C PSR del Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano.

    GLI AUTORI

    Andrea Colombo, laureato in Storia moderna all’Università degli Studi di Milano, è autore e coautore di diversi studi di ambito storico-medico e storico-industriale, pubblicati su riviste italiane e internazionali. Collabora con la Cattedra di Storia della Medicina, Facoltà di Medicina e Chirurgia, dell’Università degli Studi di Milano.

    Antonia Francesca Franchini, medico-chirurgo, Specialista in Endocrinologia sperimentale ed Esperto in agopuntura, è Ricercatrice confermata di Storia della Medicina nell’Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità e CRC Centro di Salute Ambientale.

    Deborah Sabrina Iannotti, dottore magistrale in Studi internazionali, è MA in Jewish Studies – European Central University – Budapest/Vienna e Ricercatrice presso l’ISR Centro di Studi Religiosi della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Conduce ricerche di storia della medicina e della sanità ebraica presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità dell’Università degli Studi di Milano.

    Alessandro Porro, medico-chirurgo, è Professore associato di Storia della Medicina nell’Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità e CRC Centro di Salute Ambientale. È consultore per la Storia della Medicina del Polo Culturale e Museale della Scuola Grande di San Marco di Venezia.

    © per i testi gli autori

    © 2021 GAM editrice

    Prima edizione digitale 2021

    Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    Per il libro cartaceo vedi www.gam.bs.it/edizioni

    ISBN 9788831484480

    Introduzione

    di Alessandro Porro e Antonia Francesca Franchini

    Futurologia, utopia e medicina rappresentano aspetti del pensiero che da tempo immemorabile si propongono e si realizzano anche nelle prassi operative in modo variabile e in funzione dinamica. Se analizzare il passato può aiutarci a meglio comprendere il presente, anche il prospettarci il futuro non deve apparirci come un esercizio marginale della nostra attività. All’interno del tema assai generale della prognosi, fin dai tempi più remoti gli strumenti predittivi sono stati applicati alle vicende dei singoli, assurgendo ad uno dei ruoli cardinali della medicina.

    Quanto questi aspetti, adombrati per lungo tempo dalla riflessione diagnostica, siano tornati prepotentemente di rilievo, è sotto gli occhi di tutti¹. Grazie allo sviluppo tumultuoso della cosiddetta intelligenza artificiale, la letteratura in argomento si è rigogliosamente sviluppata negli ultimi venti anni².

    Anche la riflessione storica in argomento non può dirsi assente, e con un fisiologico ritardo segue la stessa curva, quanto a produzione scientifica³. Ogni disciplina e/o specializzazione medico chirurgica potrà proporre le proprie stimmate di predictive medicine, in ragione delle singole esigenze e vedute futurologiche⁴, ma quella che in questa occasione intendiamo proporre, è invece una riflessione su quali potessero essere il ruolo e le caratteristiche della medicina all’interno di opere destinate a prospettare la vita e la società del futuro pubblicate verso la fine del XIX secolo e nei primissimi anni del Novecento⁵.

    Potremmo anche entrare in contatto con il concetto di utopia, declinata nella sua accezione di Medical utopia⁶, e con un genere letterario particolare che si può identificare da un lato con la fiction, ma dall’altro anche con tutta una letteratura indirizzata da moventi pedagogici, talora di interesse immediato, senza peraltro escludere l’ambito politico sociale. Tale concetto ci interessa, soprattutto ma non esclusivamente⁷, in quanto opera di scrittori che avessero conseguito od esercitato competenze mediche. Non si tratta di verificare soltanto l’accadimento di un medico che scrive, ovvero la presenza della medicina⁸ nella specifica opera letteraria, ma di analizzare se, come, e quale tipo di medicina fosse presente in opere di respiro più generale o nelle quali il tema della medicina del futuro potesse essere delineato, ma non fosse, come già affermato, il primum movens della pubblicazione.

    Non sarà possibile prendere in esame in forma esaustiva le centinaia di lavori, i quali potrebbero rientrare nella nostra analisi⁹, ma se ne illustreranno alcuni esempi significativi¹⁰. In particolare, saranno analizzate alcune opere che ponevano il termine della previsione e della predizione alla fine del XX secolo¹¹. Sarà così possibile valutare anche quanto, eventualmente, di quelle previsioni si sia realizzato.

    Una scatola magica

    di Alessandro Porro

    Introduzione

    La presenza dell’energia elettrica nella nostra vita quotidiana è talmente rilevante, da far emergere l’ipotesi della sua indisponibilità, come un dato che si avvicina, quanto a percezione di disagio e pericolo individuale, nonché di allarme e pericolosità sociale, alla letalità delle pandemie.

    La cronaca è ricchissima di casistica patologica (in ogni ambito, sia esso medico o sociale) collegata al verificarsi dei cosiddetti black-out elettrici.

    Anche la fiction relativa sia agli effetti planetari di un’improvvisa ed irreparabile indisponibilità dell’energia elettrica, sia alla presenza nella trama dei romanzi, dei racconti o delle sceneggiature, di black-out elettrici temporanei conta numerosissimi esempi letterari¹² e cinematografici¹³.

    Il rapporto fra black-out elettrico

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