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Inseguimento nel sogno: La Serie di Bailey Spade, #3
Inseguimento nel sogno: La Serie di Bailey Spade, #3
Inseguimento nel sogno: La Serie di Bailey Spade, #3
E-book317 pagine3 ore

Inseguimento nel sogno: La Serie di Bailey Spade, #3

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Info su questo ebook

Il dio degli incubi è reale? Che spasso.

 

Un misterioso camminatore dei sogni sta cercando di trasformarmi in una pazza omicida? I soliti affari.

 

Ma quando viene coinvolto un veggente leggendario, ci ritroviamo su un pianeta popolato di negromanti. Oops. Dovrò farmi avanti e imparare a perdonare Valerian per il suo tradimento prima che Icelus... o gli zombie... o un virus letale riescano a ucciderci.

LinguaItaliano
Data di uscita21 feb 2023
ISBN9781631428050
Inseguimento nel sogno: La Serie di Bailey Spade, #3
Autore

Dima Zales

Dima Zales is a full-time science fiction and fantasy author residing in Palm Coast, Florida. Prior to becoming a writer, he worked in the software development industry in New York as both a programmer and an executive. From high-frequency trading software for big banks to mobile apps for popular magazines, Dima has done it all. In 2013, he left the software industry in order to concentrate on his writing career. Dima holds a Master's degree in Computer Science from NYU and a dual undergraduate degree in Computer Science / Psychology from Brooklyn College. He also has a number of hobbies and interests, the most unusual of which might be professional-level mentalism. He simulates mind-reading on stage and close-up, and has done shows for corporations, wealthy individuals, and friends. He is also into healthy eating and fitness, so he should live long enough to finish all the book projects he starts. In fact, he very much hopes to catch the technological advancements that might let him live forever (biologically or otherwise). Aside from that, he also enjoys learning about current and future technologies that might enhance our lives, including artificial intelligence, biofeedback, brain-to-computer interfaces, and brain-enhancing implants. In addition to his own works, Dima has collaborated on a number of romance novels with his wife, Anna Zaires. The Krinar Chronicles, an erotic science fiction series, has been a bestseller in its categories and has been recognized by the likes of Marie Claire and Woman's Day. If you like erotic romance with a unique plot, please feel free to check it out, especially since the first book in the series (Close Liaisons) is available for free everywhere. Anna Zaires is the love of his life and a huge inspiration in every aspect of his writing. Dima's fans are strongly encouraged to learn more about Anna and her work at http://www.annazaires.com.

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    Anteprima del libro

    Inseguimento nel sogno - Dima Zales

    CAPITOLO UNO

    Esco, barcollando, dal bagno della stanza d'ospedale della mamma, quasi scontrandomi con il dottor Xipil.

    Sta bene? chiede il medico gnomo.

    Mi sento tutt'altro che bene, ma se gliene rivelassi il motivo, potrebbe chiedermi di andare da uno strizzacervelli. Nonostante le ferite subite durante la battaglia con Icelus siano guarite, mentalmente ed emotivamente, sono a pezzi.

    Esempio calzante: sto seriamente prendendo in considerazione l'esistenza di Phobetor, il dio degli incubi venerato da Icelus. Peggio ancora, mi chiedo se questa divinità abbia spinto la mamma ad uccidere mia sorella.

    Quel tenue colorito, che mi era riaffiorato sul viso, svanisce di nuovo.

    Avevo una sorella. Una gemella.

    È difficile digerire questo fatto, tanto quanto immaginare mia mamma mentre la uccide.

    Si chiamava Asha, e l'ho vista morire, prima ancora di aver accettato l'idea della sua esistenza.

    Cosa darei per avere la possibilità d'incontrarla, o almeno di ricordarla.

    Vuole sdraiarsi? chiede il dottor Xipil in tono più preoccupato. Sembra sul punto di svenire.

    Gli rivolgo un sorriso forzato. Sto bene. Provo solo delusione, per non essere riuscita a risvegliare la mamma.

    Il dottor Xipil adocchia il letto dove giace la mamma, e sospira. Ritenterà. Alla fine, dovrà farcela per forza.

    Non essendo pronta a discutere della divinità malvagia che potrebbe attendermi nei sogni della mamma, mi limito ad annuire.

    La mamma ha un'aria serena, nel suo stato comatoso. Calma, placida. Ma dev'essere una bugia. I suoi sogni riguardano l'uccisione di una figlia... perché è ciò che aveva fatto nel mondo della veglia.

    In un modo molto reale, non conosco la mia stessa madre. Mi chiedo, allora, se sia possibile conoscere una persona, o fidarsi di lei.

    Il medico si schiarisce la gola. Ha degli amici leali.

    Accidenti. Devo riprendermi, altrimenti questo bravo medico insisterà, per rimettermi nel mio letto d'ospedale.

    Mi dirigo verso la porta e, con la massima noncuranza, chiedo: Come mai lo dice?

    Si sono ripresi tutti molto più velocemente di lei, eppure non volevano abbandonarla, finché suo marito non li ha cacciati via. Mi apre la porta.

    Mio marito? Sono troppo scioccata per varcare la soglia.

    Il dottor Xipil indica la mia stanza, dall'altra parte del corridoio. Fidanzato?

    Ah, intende Valerian. Esco nel corridoio. Non è né mio marito, né il mio fidanzato.

    Non ancora... ma incrociamo le dita.

    Agli angoli degli occhi del dottor Xipil, si formano delle rughe. Sicura che lo sappia? Perché si è sicuramente comportato come un partner, mentre era priva di sensi. Io e le infermiere camminavamo sulle uova.

    Sul serio? Ooh. A quanto pare, devo vederlo.

    Buona idea. Se non la vedesse al risveglio, perderebbe la testa.

    Oh, suvvia, non sarebbe da lui.

    Non ha visto quello che ho visto io replica il medico. Se ha bisogno di altro, mi faccia sapere domani pomeriggio. Il mio turno termina ufficialmente adesso.

    Lo ringrazio, e lui si allontana alla svelta, mentre mi dirigo verso la mia stanza.

    Quando infilo dentro la testa, vedo Valerian afflosciato su una sedia, con i folti capelli scompigliati intorno al viso splendidamente simmetrico. I suoi intensi occhi blu come l'oceano sono chiusi, e le sue labbra da baciare leggermente socchiuse.

    In silenzio, entro in punta di piedi. È nella fase REM, in base alla mia nuova capacità di rilevamento del sonno e ai movimenti dei suoi occhi dietro le palpebre.

    Hmm. Forse, non c'è bisogno di svegliarlo. Il fatto che stia sognando è un'opportunità. Potrei, per esempio, parlargli nel sonno… o sbirciare in quelle sue finestre nere.

    Sì. Ho deciso.

    Resistendo alla tentazione di avvicinarmi per sfiorargli il volto scolpito, do inizio al viaggio nei sogni a distanza. Tanto vale mettere in pratica il nuovo potere.

    Proprio come ho fatto con il nonno di Itzel, immagino di stare accanto a Valerian, abbastanza vicina, da inalare il suo puro profumo di pino. Immagino di toccargli la mandibola ben delineata, e la sensazione di quella barba corta e ispida sotto le dita. Immagino il mio cuore battere più velocemente e il calore diffondersi...

    Con mia delusione, non ho bisogno d'immaginare oltre perché, accompagnata dalla nota zaffata di ozono e dalla sensazione di cadere, finisco nel suo sogno.

    Non appena compaio nell'atrio del mio palazzo dei sogni, dai colori surreali e dal profumo di manna, Pom si fa vivo... e tra l'espressione sul viso peloso del looft e il suo intenso colore nero, intuisco che sappia molte delle cose che ho scoperto nella finestra nera della mamma.

    Scegliendo la strada panoramica verso la torre dei dormienti, fornisco tutti i dettagli sconosciuti a Pom, rassicurandolo sul fatto di non avere magicamente le risposte ai suoi milioni di domande... e aggiungendo che mi piacerebbe sapere il perché e il per come di Phobetor e della mia gemella, tanto quanto lui.

    Ah risponde Pom con aria solenne, individuando Valerian addormentato nel suo letto. Sei qui per una distrazione.

    Passo le dita sul mento con la fossetta di Valerian, senza indurre ancora me stessa ad entrare. Puoi dirlo forte, presumo.

    Le orecchie triangolari di Pom assumono una tonalità arancione chiaro. E come vanno le cose tra voi due?

    Che cosa?

    Le pupille dei suoi occhi color lavanda si trasformano in cuoricini rossi. Siete innamorati?

    Stacco di colpo la mano dal volto di Valerian. Sei pazzo? Non so nemmeno come ci si dovrebbe sentire, in quel caso. Ci conosciamo appena. E poi...

    Magari, ci stai pensando su troppo. Pom si appollaia sulla mia spalla. È perché non hai mai avuto un ragazzo?

    Lo allontano, facendo sciò. Ci sto pensando su nella giusta quantità. Dovresti provarci un giorno.

    Atterra sul bordo del letto di Valerian. Basta che tu non vada a cercare delle ragioni per non amarlo. Sappiamo entrambi che lo vuoi.

    È ufficiale. Sto ricevendo consigli sulla vita amorosa da un looft, una creatura che si riproduce tramite gemmazione asessuale.

    Scuotendo la testa, m'immergo nel sogno di Valerian.

    CAPITOLO DUE

    Valerian è seduto sul pavimento di una stanza sordida, con la vernice che si stacca dalle pareti. Ci sono sedie pieghevoli e un forte aroma di caffè stantio. Una delle finestre è nera, ma per ora, non la raggiungo. Questo sogno è un ricordo, e sono curiosa di scoprire il passato di Valerian.

    Rendendomi invisibile, lo lascio proseguire.

    Tutte le sedie, tranne una, sono occupate da adolescenti, ignari di Valerian, il che significa che si sta rendendo invisibile, grazie ai propri poteri di illusionista. L'unica persona adulta nella stanza, l'ho conosciuta: la Principessa Peach, coinquilina di Felix e Ariel.

    A proposito di Felix, c'è anche la sua ragazza, Maya, seduta accanto alla Principessa Peach.

    Poi, si fa viva un'altra persona dall'aria familiare, che non avrei mai voluto rivedere.

    Entra Hekima, l'illusionista assassino, per il quale avevo quasi perso la vita.

    Nemmeno lui si accorge di Valerian, quindi un illusionista è in grado di ingannarne un altro. Buono a sapersi.

    Oggi, continuiamo con il tema delle Altreterre afferma Hekima come introduzione. Cominciamo con una ripassata veloce della settimana scorsa.

    Ripete quindi ciò che tutti dovrebbero già sapere: l'esistenza delle Altreterre e il fatto che gli umani della Terra le definirebbero 'universi'. Spiega che questi mondi hanno stelle e galassie diverse, e perfino il flusso del tempo può variare dall'uno all'altro. Per quel che si sa, ne esiste una quantità infinita, ma i portali usati dai Conoscenti conducono solo ad un loro insignificante sottoinsieme.

    Deve trattarsi dell'Orientamento, una sorta di scuola, dove i Conoscenti adolescenti della Terra imparano le materie segrete della loro specie. Su Gomorra, la chiamiamo semplicemente scuola, ma tra il Mandato e il resto, capisco perché abbiano bisogno di lezioni speciali sulla Terra.

    Ho accennato ai pericoli delle Altreterre, durante il nostro ultimo incontro dice Hekima, una volta terminate le nozioni basilari. Oggi, voglio proprio chiarire bene quel concetto.

    Alza le braccia, e una pulsante energia rossa viene sprigionata dalle sue dita, entrando nella testa dei presenti, compresa quella di Valerian.

    La stanza sparisce, sostituita da quella che sembra una terra desolata radioattiva.

    Tutti, tranne me, cominciano a boccheggiare, alla ricerca di un'aria inesistente. Hekima schiocca le dita di nuovo, e il mondo diventa una lussureggiante foresta.

    Ci sono delle Altreterre, in cui l'ambiente stesso vi ucciderebbe spiega. Ma anche dei mondi apparentemente accoglienti, come questo, possono rivelare delle creature così pericolose, che nessun Conoscente oserebbe viverci, o visitarli.

    Una simpatica creatura, simile ad un cervo, sbuca di corsa dalla foresta, seguita da uno dei peggiori mostri viventi.

    Quello è un drekavac spiega Hekima, ma il seguito non sortisce alcun effetto su di noi, perché il drekavac raggiunge il cervo e lo tocca con uno dei suoi arti infestati dalle pustole.

    Il cervo stride, e crolla a terra.

    Il drekavac torreggia sulla vittima, ma Hekima schiocca di nuovo le dita, e ricompare l'aula.

    Perché mostrare a questi ragazzi un tale orrore? E perché Valerian è qui?

    Essere uccisi da un drekavac è il destino peggiore che possa capitare dice Hekima. Un solo tocco da parte loro causa un dolore talmente debilitante, che le vittime più deboli ne muoiono. Osserva i volti inorriditi. L'ambiente, la flora e la fauna sono solo alcuni dei molti modi in cui potete perire nelle Altreterre. Alcuni portali sono a senso unico... perciò nessuno sa che cosa succeda dall'altro lato... e altri portali conducono in mondi che noi, i Conoscenti, abbiamo trasformato in trappole mortali.

    Schiocca di nuovo le dita. L'aula si trasforma in un paesaggio deserto, dove due uomini dall'aspetto spaventoso stanno inseguendo qualcuno.

    Questo è ciò che è rimasto del mondo dopo il governo di Tartaro afferma Hekima, proprio mentre i due uomini catturano la preda.

    Tartaro? Ecco una figura da rievocare, per causare gli incubi alle persone.

    Gli umani di questo mondo sanno dei Conoscenti e, giustamente, ci biasimano per la sua devastazione continua Hekima, indicando le dune infinite. Aspettano d'intercettare uno della nostra specie vicino ai portali, e se ci riescono, gli fanno delle cose orribili.

    Con perfetto tempismo, i due uomini iniziano a divorare la preda.

    Ma che fortuna. Adesso, gli incubi sono garantiti. A scuola, abbiamo imparato anche noi a viaggiare con prudenza nelle Altreterre, ma non è stata necessaria alcuna teatralità.

    Hekima continua a parlare dello scenario desolante delle Altreterre, mentre mi avvicino al punto in cui è seduto Valerian.

    La conclusione a cui sto cercando di arrivare è davvero semplice afferma Hekima, quando torno a prestargli attenzione. State molto attenti a viaggiare nelle Altreterre, e non attraversate alcun portale, a meno che non sappiate con assoluta certezza dove vi porterà. Le scene orribili si ripetono in rapida successione. Anche se credete di sapere che un portale è sicuro, vi consiglio caldamente di pensarci due volte prima di attraversarlo, e di aspettare assolutamente di...

    Ignoro il resto.

    C'è una cartella, accanto a Valerian, che non avevo notato prima.

    Indiziati di Icelus, si legge sull'etichetta.

    Quando Valerian apre la cartella, sopra i documenti all'interno c'è una foto di Hekima. Confrontando la foto e l'uomo reale, Valerian scrive sul documento sottostante: 'Sicuro all'ottanta per cento'.

    Caspita. Hekima era un membro di Icelus? Ciò spiegherebbe perché abbia reso questa lezione così spaventosa... ed è coerente con la sua personalità omicida.

    Abbiamo quasi esaurito il tempo. Hekima controlla l'orologio. Avete delle domande?

    Valerian balza in piedi.

    La Principessa Peach alza la mano, quasi cadendo dalla sedia per l'eccitazione. Hekima si rivolge a lei.

    Qualcuno sussurra parole come 'la cocca dell'insegnante', ma lei le ignora, mentre chiede in fretta: Chi ha costruito i portali? Chi ha scoperto le Altreterre? Quando? Come? Potrebbe...

    Hekima risponde affrontando la stessa teoria che abbiamo imparato su Gomorra: i portali sono stati creati da leggendari e potenti teletrasportatori, soprannominati i costruttori dei portali. Poi, offre un suggerimento ovvio: ci sono probabilmente dei mondi privi di Conoscenti, lasciati come santuari, o mondi dove i Conoscenti esistono, ma senza alcun portale che permetta loro di andarsene.

    Alla fine, si alza e va verso la porta, senza aspettare ulteriori domande. La Principessa Peach alza di nuovo la mano, ma la riabbassa, quando Hekima abbandona l'aula con Valerian alle calcagna.

    Fuori dalla classe, Valerian pedina Hekima fino a destinazione, un piccolo appartamento.

    Controllando di nuovo l'orologio, Hekima si abbandona sul letto.

    Aspetta, cosa? Perché tanta fretta di schiacciare un pisolino?

    Valerian scuote la testa, prende la cartella, e modifica la probabilità in un novanta per cento.

    Per poco, non mi rendo manifesta, per chiedere a Valerian come mai il sonno in tempi ristretti possa aumentare le probabilità di una persona di far parte di Icelus, ma resisto.

    Ed è una cosa positiva.

    Il sogno dell'Orientamento s'interrompe, ma ne inizia un altro, sempre un ricordo.

    Un Valerian quasi nudo è seduto su una tavola di legno, in una grande stanza priva di finestre, con il sudore che gli imperla il corpo sodo e muscoloso.

    Mmm. Mi piace dove sta andando a parare il sogno. Non che io abbia molte opzioni, tranne continuare ad osservare gli avvenimenti successivi: manca la finestra nera. D'altro canto, potrebbe trovarsi da qualche parte, ma non riesco a vederla. Con tutto il vapore che pervade la stanza, in senso letterale, si riesce a malapena a distinguere qualcosa a mezzo metro di distanza. Si tratta chiaramente di una sauna, un'invenzione da incubo per chi si preoccupa di un'igiene corretta.

    Illusionista dice il vapore nella stanza, con una melodica voce maschile dall'accento russo.

    Veggente risponde Valerian, guardandosi intorno. Forse, dovresti mostrarti.

    Con un sibilo, il vapore si raccoglie in un unico punto, a pochi metri da Valerian.

    Quest'ultimo si asciuga una striscia di sudore dagli occhi, e nel tempo che gli occorre per completare il gesto, il vapore è sparito, sostituito da un uomo coperto solo da un piccolo asciugamano.

    A parte gli arruffati capelli biondi e la barba incolta, quest'uomo è degno di nota quasi quanto Valerian. Se non fosse stato definito veggente, l'avrei creduto un uber.

    Aspetta un secondo. Un veggente. Esiste un paio di versioni della loro specie, ma rientrano tutte tra le più rare dei Conoscenti, insieme a draghi e guaritori.

    Il veggente si distende la barba. Sei saggio, a tener conto delle mie convocazioni. Devo ricambiare il favore che ti devo oggi.

    Valerian si asciuga un rivolo di sudore dalla fronte. Davvero?

    Dopo questa conversazione, tu ed io non ci incontreremo mai più risponde solennemente il veggente.

    Giusto. Valerian scuote la testa. E presumo che tu conosca già la mia richiesta?

    Conosco ogni cosa che hai pensato di chiedere. Il veggente afferra un mestolo lì vicino, lo immerge in un secchio d'acqua, e la versa in un aggeggio nei paraggi, simile ad una stufa. Altro vapore invade la stanza con un sibilo. Vuoi sapere come sbarazzarti di Hekima, l'ultimo agente di Icelus che hai scoperto continua il veggente. E vuoi farlo in modo tale che non si possa mai risalire a te... cosa difficile, a causa della tua ovvia ambizione di prendere il posto di Hekima nel Consiglio di New York.

    Ora capisco i motivi della reputazione della tua specie. Valerian spinge all'indietro i capelli impregnati di sudore. Conosci le mie domande. Hai una risposta?

    Invia un'e-mail anonima a Kain, il nuovo capo degli Esecutori di New York afferma il veggente. Digli che sai delle indagini sull'omicidio condotte da Kain, e che hai una candidata perfetta per lui.

    Nonostante il calore della stanza, sento freddo.

    Non può essere.

    Non lo farebbe.

    Non l'ha fatto.

    Valerian corruga la fronte. Chi?

    La camminatrice dei sogni che ha appena svolto qualche lavoro per te risponde il veggente. Suggerisci il suo nome, e otterrai ciò che vuoi.

    Starai scherzando, cazzo mormoro.

    Valerian mi guarda in faccia.

    Accidenti. Non intendevo parlare ad alta voce.

    Valerian si acciglia ulteriormente, e deve rivendicare la realtà del proprio sogno, come aveva fatto Hekima, poiché divento visibile contro la mia volontà.

    Mi osserva con occhi socchiusi. Bailey? Come mai sei qui?

    La mia incredulità si trasforma in furia. Mi hai data in pasto ai leoni, vero? Avanzo verso di lui. "Kain e i suoi vampiri mi hanno rapita e costretta a lavorare per il Consiglio, perché così hai suggerito tu. Come hai potuto farmi questo?"

    Sbianca. Mi dispiace. Si alza, con il sudore che gocciola ovunque. Non ti conoscevo, quando ho parlato con Yaroslav. Ci eravamo solo contattati tramite e-mail.

    E pensi di conoscermi adesso? Perché io, di sicuro, non ti conosco.

    E prima di compiere un gesto di cui mi pentirei in seguito, esco dal suo sogno con una scossa.

    CAPITOLO TRE

    Riemergo furibonda dalla trance da sonnambulismo. Per fortuna, ho camminato nei sogni a distanza. Non voglio toccarlo in questo momento.

    Gli occhi di Valerian si aprono all'improvviso.

    Socchiudo i miei.

    Scatta in piedi.

    Mi volto e mi precipito verso la porta.

    Sentendo dei passi alle mie spalle, gli sbatto la porta in faccia e corro lungo il corridoio.

    Ho il diritto di essere arrabbiato con te, tanto quanto tu con me! grida alle mie spalle.

    Raggiunto l'ascensore, premo il pulsante e guardo indietro.

    È a diversi metri di distanza, ma guadagna terreno rapidamente.

    Perché eri nei miei sogni? urla. Speravi di trovare qualcosa su Soma? Conosci bene le mie idee in proposito!

    Le porte dell'ascensore si aprono, e balzo dentro, schiacciando il pulsante del piano terra. La tua scusa del 'non ti conoscevo' è debole! grido, mentre le porte si richiudono. La prima volta in cui ci siamo visti faccia a faccia è stata in quel castello.

    Si scaglia sulle porte con una mano protesa, ma non fa in tempo.

    Pfiù.

    L'ultima cosa che voglio è continuare quella conversazione... o guardare il suo bel volto da traditore.

    È arrabbiato con me? I nostri crimini non possono nemmeno essere paragonati. Sì, era diventato guardingo di fronte alle mie domande su Soma, il luogo in cui sembrano vivere la sua specie e la mia, ma non sapevo nemmeno che le sue finestre nere e Soma fossero collegati in qualche modo. D'altra parte, lui era direttamente responsabile per tutto questo caos con il Consiglio di New York.

    Le porte dell'ascensore si aprono, schizzo fuori, e prendo un'auto, istruendola di portarmi a casa. Sistemandomi comodamente sul sedile, tocco il corpo peloso di Pom al polso.

    Il mondo dei sogni è il luogo più probabile in cui calmare me stessa.

    Pom mi saluta con il pelo nero e l'espressione preoccupata. Che cosa succede?

    Camminando avanti e indietro tra le forme impossibili che popolano l'atrio del mio palazzo, lo aggiorno sul tradimento di Valerian.

    Durante il mio discorso, il pelo di Pom diventa più chiaro, un misto di blu e arancione chiaro. Beh osserva alla fine, "è vero. Non ti conosceva ancora."

    I miei capelli diventano fiammeggianti, senza che io lo voglia. "Se ti piace tanto, perché non ti attacchi al suo polso. O al suo culo. O..."

    Pom scompare nel suo tipico stile da Stregatto. Quando ne rimane solo la bocca, risponde: Ti conviene visitare la tua galleria dei ricordi, per calmarti.

    Codardo brontolo, quando se n'è andato.

    Considero l'idea di creare una versione di Valerian con cui mettermi a urlare, ma preferisco non farlo. Andare alla galleria dei ricordi potrebbe essere una buona idea, perché è un po' come aprire un album di fotografie, pompato di steroidi. Anche se mi distrarrebbe dai pensieri folli, so che Pom sta ancora guardando, e mi sento contrariata, quindi mi teletrasporto alla torre dei dormienti.

    A-ha. Sono fortunata.

    Ariel, Kit, Itzel e Felix stanno tutti sognando contemporaneamente.

    Li attiro in un unico sogno, ci porto nel mio ufficio sulla nuvola, e li aggiorno su ogni cosa, dalla scoperta di mia sorella gemella all'incontro con Phobetor, a Valerian che mi ha dato in pasto ai leoni con il Consiglio di New York.

    Caspita dice Felix, con il monosopracciglio che si raccoglie sulla fronte. Hai avuto un bel daffare.

    Sospiro. Eufemismo.

    Kit scuote la testa. Non riesco a credere che Valerian mirasse a sostituire Hekima nel Consiglio. Quando gliel'avevamo offerto, sembrava così sincero nel fingere di rifiutarlo.

    "Il

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