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La fine del sogno: La Serie di Bailey Spade, #4
La fine del sogno: La Serie di Bailey Spade, #4
La fine del sogno: La Serie di Bailey Spade, #4
E-book277 pagine3 ore

La fine del sogno: La Serie di Bailey Spade, #4

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Info su questo ebook

Non solo Phobetor è reale, ma sta per distruggere la vita su ogni pianeta abitato da esseri senzienti. Insomma, comincia a rappresentare un problema.

 

A meno che io non sia in qualche modo l'eroina di un'antica profezia – e, diciamoci la verità, non lo sono – tutte le persone a cui voglio bene sono in un mare di guai.

 

Mi chiamo Bailey Spade e questo è il finale della mia storia.

LinguaItaliano
Data di uscita21 mar 2023
ISBN9781631428166
La fine del sogno: La Serie di Bailey Spade, #4
Autore

Dima Zales

Dima Zales is a full-time science fiction and fantasy author residing in Palm Coast, Florida. Prior to becoming a writer, he worked in the software development industry in New York as both a programmer and an executive. From high-frequency trading software for big banks to mobile apps for popular magazines, Dima has done it all. In 2013, he left the software industry in order to concentrate on his writing career. Dima holds a Master's degree in Computer Science from NYU and a dual undergraduate degree in Computer Science / Psychology from Brooklyn College. He also has a number of hobbies and interests, the most unusual of which might be professional-level mentalism. He simulates mind-reading on stage and close-up, and has done shows for corporations, wealthy individuals, and friends. He is also into healthy eating and fitness, so he should live long enough to finish all the book projects he starts. In fact, he very much hopes to catch the technological advancements that might let him live forever (biologically or otherwise). Aside from that, he also enjoys learning about current and future technologies that might enhance our lives, including artificial intelligence, biofeedback, brain-to-computer interfaces, and brain-enhancing implants. In addition to his own works, Dima has collaborated on a number of romance novels with his wife, Anna Zaires. The Krinar Chronicles, an erotic science fiction series, has been a bestseller in its categories and has been recognized by the likes of Marie Claire and Woman's Day. If you like erotic romance with a unique plot, please feel free to check it out, especially since the first book in the series (Close Liaisons) is available for free everywhere. Anna Zaires is the love of his life and a huge inspiration in every aspect of his writing. Dima's fans are strongly encouraged to learn more about Anna and her work at http://www.annazaires.com.

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    Anteprima del libro

    La fine del sogno - Dima Zales

    CAPITOLO UNO

    Sto baciando Valerian.

    Sto baciando per la seconda volta nel mondo reale, ed è magnifico. La stanza d'ospedale intorno a me inizia a girare su se stessa. Le mie dita affondano tra i suoi folti capelli setosi, e le sue labbra sono morbide e lisce, la sua abile lingua...

    Qualcuno si schiarisce la voce con maleducazione.

    M'irrigidisco. Prima di quel momento, il pensiero di batteri e virus non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello, ma adesso, le immagini di uno scolo retronasale s'impossessano della mia coscienza, rovinando l'atmosfera.

    Valerian si ritrae e guarda in tralice l'intruso: un Felix dall'aria timida, che sembra ancora più magro senza la sua tuta da robot.

    Scusate. Felix arretra, uscendo dalla stanza. Io... cioè, gli altri... Se vi siete alzati, dovremmo tornare indietro.

    Tornare indietro. Su Gomorra. Giusto.

    Pur detestando di essere stata interrotta durante questo momento con Valerian, tornare indietro è un'ottima idea. Tra l'incremento dei miei poteri di camminatrice dei sogni e la rivelazione sulla mia gemella, non realmente morta, andare dalla mamma è in cima alla lista delle priorità.

    Ci troviamo su un pianeta post-apocalittico, devastato da un virus letale continua Felix, sempre sulla difensiva. Non è esattamente il posto adatto per un giro di giostra.

    Valerian gli mostra probabilmente qualcosa con i propri poteri, poiché lui sbianca, alza i tacchi e scappa via.

    Ci conviene andare dico riluttante, con gli occhi incollati alle sensuali labbra di Valerian.

    Alla prossima mi mormora nell'orecchio, ed esce dalla stanza a lunghi passi.

    Con un sospiro, lo seguo.

    Quando sono stata portata in questo ospedale da Necronia ero a malapena cosciente, e adesso che percorro i bianchi corridoi con la mia consapevolezza ancora integra, vorrei che qualcuno mi mettesse k.o. di nuovo, per non vedere cadaveri sparsi dappertutto.

    Il virus che Icelus aveva pianificato di scatenare su Necronia si era prima diffuso qui, con risultati letali.

    Questo senso di tetraggine mi accompagna fino all'esterno, dove la squadra sta aspettando all'interno di un cerchio di cadaveri in posizione eretta. Ciò è merito di Rowan, la negromante che ha abbandonato Necronia assieme a noi.

    Mentre ci avviciniamo, si spinge sopra la testa i tipici occhiali protettivi in stile steampunk, per tenere a bada alcune ciocche ribelli dei capelli dallo strano colore: biondo ossigenato su metà testa, nero corvino sull'altra metà. Alle sue spalle, c'è Fabian nella sua muscolosa forma umana, e per una volta, è vestito. Accanto a lui, c'è Dylan, con i lunghi capelli castani stranamente arruffati e gli occhi vitrei, privi dell'acuta intelligenza che li aveva sempre resi così vivaci. Itzel, la nostra amica gnoma, e Ariel, la uber coinquilina di Felix, sono con loro.

    Nel vedermi, quest'ultima si apre in un sorriso radioso, che rivela i denti perfetti da uber.

    Era ora. La Bella Addormentata si è svegliata mi dice Rowan. Scommetto che c'è stato un bacio. Strizza l'occhio a Valerian.

    Felix arrossisce, e Valerian scuote la testa, mentre Itzel si limita a sbuffare sotto la maschera respiratoria.

    Zombie novelli? chiedo a Rowan, con un'occhiata ai cadaveri in piedi.

    Annuisce. "Ho radunato alcuni aiutanti per il viaggio." Sottolinea il termine preferito dai necroniani.

    Ariel osserva la strada, preoccupata. Per fortuna l'ha fatto. Gli Spiritati ci hanno attaccati due volte, mentre eravate fuori gioco.

    Scruto la mandria di zombie, ma naturalmente, nella morte, gli Spiritati sembrano identici agli altri cadaveri. Due volte? Non sapevo che fossero rimaste in vita abbastanza persone da trasformare in Spiritati, su questo pianeta.

    Ce ne sono afferma Felix. Infatti, mentre eravate privi di sensi, sono riuscito a localizzare un computer nell'ospedale, e ad usare i miei poteri per entrare nell'equivalente di internet di questo mondo. Ho diffuso la formula della cura ovunque possibile. Così, i sopravvissuti dovrebbero avere una possibilità.

    Ariel approva, dandogli una pacca sulla spalla. Mi chiedo se i Consigli possano lasciare una cura pronta all'uso qui, quando la porteranno su Necronia.

    Dirò loro di farlo risponde Valerian. "Adesso, dovremmo uscire prima del prossimo attacco di Spiritati. Per quel problema, non possediamo alcun rimedio."

    Fabian spinge di lato gli zombie, per consegnare a me e a Valerian le nostre pistole di Gomorra. Quando le abbiamo riposte, mi porge la mia katana, facendo lo stesso con Valerian e i suoi sai.

    Dylan è ancora lì impalata, con gli occhi vacui.

    Dylan affermo formalmente. Volevo ringraziarti. Se tu non avessi messo a punto la cura, io e Valerian faremmo ormai parte della mandria di zombie di Rowan.

    Sentendosi nominare, Dylan si gira nella mia direzione generale, ma senza incrociare il mio sguardo. Non riconosce nemmeno il ringraziamento.

    Strano.

    Non si era mai comportata così.

    È uno degli effetti collaterali dell'atto di Rowan, che l'ha riportata indietro dal regno dei morti? Con una punta di senso di colpa, ricordo che, secondo Rowan, Dylan non sarebbe stata più la stessa, eppure io, Valerian e Fabian l'abbiamo comunque esortata a mettere in pratica quella speciale resurrezione.

    Poi, qualcos'altro cattura la mia attenzione. Tranne Itzel, nessuno indossa più la maschera, anche se ci troviamo su un pianeta infettato da un virus.

    Quando chiedo informazioni, Dylan sembra rianimarsi un po'. La cura non è soltanto una cura spiega con un accenno del solito tono da professoressa, ma anche un trattamento profilattico.

    Ah, quindi l'hanno assunta tutti. Perspicace.

    Rowan si passa una mano nella metà di capelli ossigenati. Andiamo.

    Lei e Fabian attraversano la strada, subito seguiti da noi e dagli zombie.

    Entriamo di nuovo nella stazione dei treni, e grazie a Rowan, i cadaveri violacei che giacciono a terra si uniscono al nostro gruppo di zombie.

    A causa della quantità numerica, la nostra processione impiega un po' di tempo per attraversare il labirinto di corridoi in direzione dell'hub, dove osservo Rowan fare qualcosa di strano: prende per mano lo zombie più vicino, che afferra la mano di un altro, e così via, concatenandosi allo stesso modo, finché tutti si tengono per mano come una macabra combriccola di bambini dell'asilo.

    È l'unico modo per farli passare nel portale spiega Rowan. Così, risultano come mie proprietà.

    Lancio un'occhiata colpevole a Dylan.

    Rowan si china e infila Frank, il suo animale resuscitato, simile ad un opossum, in un sacco che le penzola di traverso dal corpo. Dylan è ancora una Conoscente. Penso sia in grado di varcarlo senza di me. Spero.

    Fabian porge la mano a Dylan. Che ne dici di non correre rischi?

    Se fossi nei panni di Dylan, chiarirei di non essere affatto una proprietà di Fabian, ma lei si limita a stringergli la mano, mansueta, evitando lo sguardo del licantropo.

    Accidenti. Mi auguro proprio che questo strano comportamento sia temporaneo.

    Valerian guarda Rowan. Dov'è il corpo del tuo promesso sposo?

    L'abbiamo interrogato, mentre eravate privi di sensi risponde. Keyser non sapeva granché. L'antico vampiro, tramite la malia, l'aveva indotto ad ostacolare chiunque accennasse a 'Icelus', e nello stesso momento era stato infettato, e gli era stato raccontato l'incubo che l'avrebbe trasformato in uno degli Spiritati.

    E tutti i vampiri che abbiamo ucciso su Necronia? chiede Valerian. Potresti riportarli indietro, per interrogarli?

    Ci ho provato risponde Rowan. Credo che non funzioni con i vampiri morti, ed è sensato, considerando la loro seconda morte e il resto.

    Valerian impreca sottovoce. Abbiamo disperatamente bisogno di informazioni sul nemico.

    Gli metto una mano sulla spalla. Magari, Maxwell avrà qualcosa per noi, quando arriveremo su Gomorra. Mi rivolgo a Dylan. Ti ha detto qualcosa su quell'argomento nei tuoi sogni?

    Lei non risponde.

    Dylan interviene Fabian in tono rassicurante. Hai dormito?

    Scuote la testa.

    Rowan dà un colpetto al sacco, dove ha infilato il suo animale da compagnia. Anche Frank non dorme.

    E nemmeno i vampiri, un'altra specie di non morti, ma non sarebbe carino sottolinearlo.

    Andiamo continua Rowan, e prima che qualcuno possa obiettare, guida il corteo di zombie dall'altra parte del portale al plasma rosa.

    Riemergiamo in un hub, situato nel rigoglioso prato di una foresta, dove ci eravamo accampati lungo il tragitto verso Necronia.

    Stavolta, lascia che siano tutti gli altri a precederti dice Valerian a Rowan, mentre ci avviciniamo al portale successivo. Così, in caso di attacco, possiamo coprire il tuo arrivo.

    Roteando gli occhi in un gesto quasi invisibile, Rowan indica agli altri di proseguire, come una portinaia.

    Ariel, Fabian e Dylan prendono il comando, Itzel e Felix entrano dopo di loro, e Valerian lo attraversa giusto prima di me.

    Quando riemergo dall'altra parte, esplode il fragore di una battaglia.

    CAPITOLO DUE

    Esamino freneticamente la situazione.

    L'hub è invaso da un centinaio di nemici, che indossano varie tipologie di biancheria da notte. Dai loro occhi fiammeggianti, si capisce perché stanno cercando di ucciderci.

    Sono gli Spiritati.

    Fantastico. Semplicemente fantastico. Non voglio fare altro che raggiungere la mamma e tentare di risvegliarla, ma quel fottuto Phobetor vuole mettermi i bastoni fra le ruote, vero?

    Estraggo la pistola, stringendola fino a farmi venire le nocche bianche.

    È giunto il momento di combattere.

    Ma prima di tutto, imposto la modalità non letale dell'arma. Gli Spiritati non sono persone cattive, ma semplicemente sfruttate da qualcun altro. Nello specifico, da una malefica divinità degli incubi.

    Una donna con la camicia da notte mi lancia una padella in testa.

    Mi chino, e il proiettile di piombo sibila vicino al mio orecchio.

    Senza prendermi la briga di mirare, sparo alla nemica nel petto.

    Crolla a terra.

    Un uomo corpulento si getta contro di me, con le braccia tese. Assumo una posizione di combattimento, ma prima di poter bloccare qualsiasi colpo, Valerian abbatte l'aggressore con la propria pistola.

    Fabian, trasformatosi in un lupo, sferra un colpo con la zampa massiccia, che va a segno nel volto di una donna nemica, spappolandone il cranio.

    Accidenti. A proposito di salvare vite umane.

    Uno degli Spiritati interrompe l'attacco, e guarda in faccia me e Valerian. Volevo che voi due soffriste a causa del virus ringhia. Non si tratta del suo pensiero, ovviamente; è Phobetor a parlare attraverso la sua bocca. Dato che siete così cocciuti, dovrò farvi fuori in questo modo, con la violenza.

    Provaci replica Valerian a denti stretti, poi spara all'interlocutore.

    L'uomo cade a terra.

    La resistenza è inutile pronuncia Phobetor con la bocca di un uomo grande e grosso, prima di spingerlo ad attaccare Itzel.

    Accidenti.

    Punto l'arma verso di lui, mancandolo.

    Arretrando, Itzel scaglia una palla di fulmini verso l'aggressore, che vola all'indietro e atterra sulla schiena.

    Sì! Potremmo ancora riuscire a cavarcela.

    Il dio degli incubi ha appena citato i Borg? chiede Felix, ansimando. "Significa che ha visto Star Trek?"

    Phobetor non deve gradire i mortali che criticano l'autenticità delle sue battute malvagie, o i suoi gusti in fatto di programmi TV. Una donna esile si getta su Felix con un batticarne.

    Accidenti. Senza la tuta da robot, potrebbe non essere in grado di affrontarla.

    Lei tenta di colpirlo in testa con il batticarne.

    Felix si sposta di lato, ma appena in tempo.

    Con il cuore che batte forte, prendo la mira e sparo.

    La donna crolla a terra.

    Ariel mette fuori combattimento lo Spiritato più vicino, poi rivolge un'occhiata di esasperazione a Felix. "Star Trek? L'hai detto davvero?"

    Felix si stringe nelle spalle, poi schiva uno scolapasta indirizzato verso la sua testa, mentre sparo alla persona che l'ha lanciato.

    Alle mie spalle, Rowan appare con la sua catena di zombie.

    I rinforzi, era ora.

    Il problema è che gli zombie stanno ancora attraversando il portale, e non credo che Rowan possa mollare la presa sulle loro mani, altrimenti ne perderebbe la maggior parte.

    Per adesso, dobbiamo ancora cavarcela da soli.

    Phobetor si accorge probabilmente dell'infausto presagio, poiché gli Spiritati attaccano con rinnovato vigore. I miei compagni di squadra reagiscono. Ariel mette k.o. una donna con un colpo alla tempia, mentre Fabian spezza alcune braccia e gambe. In tutto questo, Dylan rimane nelle retrovie; sembra ancora costretta a fare i conti con lo shock della sua seconda possibilità di vivere.

    L'ultimo zombie di Rowan esce dal portale. Quest'ultima li sprona a staccarsi gli uni dagli altri, poi li manda all'attacco degli Spiritati.

    Do una mano, sparando ad alcuni nemici, ma non è più necessario. In pochi secondi, gli Spiritati giacciono a terra, tenuti fermi dalle mani degli zombie.

    Asciugandomi il sudore dalla fronte con la manica, abbasso la pistola e mi rivolgo a Dylan. Dovremmo dare la cura per il virus a questi Spiritati. I nostri zombie potrebbero essere contaminati.

    Il viso di Dylan non fa una piega, come se non mi avesse sentita, però lei prende una fiala, e comincia a versarne il liquido nella gola delle vittime di Phobetor.

    Quando la cura è stata distribuita, Valerian si aggira sul posto, per mettere tutti fuori gioco metodicamente con la pistola.

    Nel frattempo, Dylan si avvicina a passi strascicati al corpo della Spiritata, il cui cranio era stato sfondato da Fabian. Una volta lì, s'inginocchia, come in preda al lutto.

    Felix inclina la testa. La resurrezione l'ha resa più compassionevole?

    Rowan prende un respiro. Spero non sia quello che sto pensando.

    Ci precipitiamo verso il punto in cui Dylan è in ginocchio, e quando mi arrivano alle orecchie delle rumorose sorsate, mi rendo conto che dev'essere proprio ciò che Rowan voleva scongiurare.

    Dylan non sta piangendo la donna.

    Le sta mangiando il cervello.

    CAPITOLO TRE

    Reprimo l'impulso di vomitare. Quant'è disgustoso. Il cervello può contenere prioni contagiosi dico ad alta voce. Pensate alla mucca pazza e cose simili. Se ingeriti, entrano nel corpo.

    Felix distoglie lo sguardo da Dylan. È l'unica ragione per non mangiarlo?

    Beh, no. Fremo. Preferirei morire di fame, piuttosto.

    Fabian si ritrasforma in un umano, e torreggia su Rowan in tutta la sua gloriosa nudità. Cosa sta succedendo?

    Rowan arretra di un passo. Non volevo riportarla indietro, ricordi? A volte, ci sono dei validi motivi, se esistono i tabù. Ve l'avevo detto che ci sarebbero stati degli effetti collaterali.

    Non lo definirei collaterale grugnisce Fabian, ma un effetto in piena regola.

    Rowan lancia un'occhiata al sacco in cui tiene il proprio animale da compagnia. Anche gli appetiti di Frank sono cambiati in questo senso. Preferisce i cervelli della sua stessa specie, ma essendo difficili da reperire, li ho sostituiti con i cervelli degli animali addomesticati, e finora, è cresciuto grazie a quelli.

    Ariel si passa le mani tra i capelli, perfetti come quelli di una pubblicità dello shampoo. Il cervello delle scimmie viene considerato una prelibatezza in alcune zone. Non è poi così diverso, credo.

    Sì. Ecco perché mangio soltanto banane, quando mi trovo sulla Terra.

    Frank allunga la testa fuori dal sacco, con un'espressione curiosa sul muso peloso, che sembra chiedere: Qualcuno ha parlato di succulenti cervelli?

    Capisco perché al tuo popolo non piaccia definirli zombie. Itzel indica gli aiutanti di Rowan. Preferiscono riservare questo termine a soggetti più consoni. Scocca un'incisiva occhiata a Dylan.

    Con un ringhio, Fabian si precipita nel punto in cui aveva lasciato i propri abiti, si riveste, e corre da Dylan.

    Delicatamente, le appoggia una mano sulla spalla.

    Dylan gli ha appena rivolto un ringhio?

    No. Me lo sarò immaginato.

    Le abbiamo fatto questo sussurro, alzando lo sguardo su Valerian.

    La sua mascella scolpita si contrae. Non flagellarti. Sono stato io a insistere con Rowan, e se necessario, lo rifarei. Dylan avrà una dieta bizzarra, adesso. Sempre meglio che essere morta.

    Le rumorose sorsate s'interrompono, e Dylan si alza.

    Fabian strappa un brandello di stoffa dalla camicia da notte della donna morta, e ripulisce il viso di Dylan dai resti di materia cerebrale.

    Grazie dice lei a scatti.

    Stai bene? le chiede Ariel, senza apparire affatto disgustata.

    Mi sento molto strana. Il tono di Dylan è meccanico, anche se nelle iridi vacue dei suoi occhi s'intravede un barlume della precedente intelligenza. Vedo molto potenziale di ricerca in questo territorio, e mi fa piacere.

    Ah-ha. Si riferisce ad una ricerca culinaria?

    Ti procureremo un laboratorio top di gamma afferma Valerian. Qualunque cosa ti serva. Ci prenderemo cura di te, lo giuro.

    Nonostante le sue parole di prima, deve sentirsi in colpa anche lui per aver contribuito al destino di Dylan.

    Felix si schiarisce la voce. "Se mi dovesse succedere qualcosa, dichiaro pubblicamente di non voler essere riportato indietro in questo modo. Magari come aiutante, se ne aveste proprio bisogno."

    Perché dovrebbe servircene uno così gracile? ribatte Ariel, e lui fa la linguaccia.

    Rowan guarda in tralice Valerian. Non ho comunque intenzione di rifarlo. Nemmeno con una pistola puntata alla testa.

    Fare che cosa? chiede Dylan.

    Nessuno risponde, e Rowan raduna astiosa i suoi zombie.

    Ci conviene andare dice Valerian, e si dirige verso il prossimo portale.

    Nessuno risponde, e non veniamo attaccati sui due pianeti successivi.

    Arrivati al terzo hub, la situazione sembra tranquilla anche lì. Tuttavia, a metà strada verso il portale di cui abbiamo bisogno, gli Spiritati cominciano ad emergere dai portali circostanti.

    Accidenti.

    Ci risiamo.

    Una mannaia viene scagliata verso la mia spalla.

    La evito con uno spostamento laterale, poi sparo allo Spiritato responsabile.

    Un wok sta per abbattersi su Valerian.

    Doppio accidenti.

    Valerian non riuscirà a schivarlo, né io potrò spingerlo via in tempo.

    Smack. Il wok colpisce in testa uno degli aiutanti di Rowan.

    Pfiù. Deve averlo spronato lei a saltare davanti a Valerian.

    Uno Spiritato balza addosso a Fabian con un'ascia in mano. Fabian schiva l'arma, poi abbatte l'aggressore, senza preoccuparsi di assumere la forma di lupo.

    Poi, viene attaccata Ariel. Dopo un movimento sfocato, ha afferrato per la gola l'avversario.

    "Che ne dite, se vi

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