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Lavinia ha gli occhi blu
Lavinia ha gli occhi blu
Lavinia ha gli occhi blu
E-book122 pagine1 ora

Lavinia ha gli occhi blu

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Info su questo ebook

Al centro del lago d'Iseo sorge Monte Isola, un'oasi di pace con un clima mediterraneo che offre panorami mozzafiato. In questo scenario paradisiaco si snoda una vicenda che ha come protagonisti due bambini e due cani: Tommy che vede il mondo attraverso una mente speciale e Lavinia, approdata sull'Isola dalla lontana Svizzera con la sua Cockerina di nome Kika, e poi c'è Lilli, una Border Collie dal mantello colorato…

Sull'Isola dei tesori, accadranno fatti inspiegabili che solo il cuore può comprendere.
LinguaItaliano
Data di uscita20 gen 2023
ISBN9791221450453
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    Anteprima del libro

    Lavinia ha gli occhi blu - Renata Fossati

    CAPITOLO 1

    UNA NOTTE COME TANTE

    Nel silenzio, nel buio, nel sonno…mai troppo profondo… un rumore di bicchieri rotti…

    Leo…che succede?

    Vado io, vado io…stai tranquilla

    Mentre scende le scale di corsa, già s’immagina la scena: Tommy seduto per terra, intento a mettere in fila i pezzetti di vetro.

    Che succede, piccolo…attento ai vetri, fermo, fermo che ti fai male, ora ti prendo in braccio

    Solleva piano un bimbo infagottato nel suo pigiama di flanella a righe bianche e gialle, il suo preferito, e contare le righe è un compito a cui Tommy non rinuncia mai. Muove le dita sulle righe, senza emettere un suono, le guarda, è molto concentrato. Prima la manica destra, poi la sinistra e poi la gamba destra e infine, la sinistra. Le righe sul davanti, non lo interessano.

    È un rito che si ripete tutte le sere.

    Vediamo i tuoi piedini: è tutto a posto, per fortuna…ora ti riporto a nanna

    Due occhi scuri, grandi come il lago di notte, lo fissano e poi si chiudono per accontentare il sonno che di solito accompagna un bimbo di soli sette anni, nel cuore della notte.

    E’ tutto a posto?

    Sì, sì, stai tranquilla. Aveva appoggiato una sedia al lavello e nel tentativo di prendere un bicchiere deve essergli scivolato di mano. Non si è fatto niente, ora dorme. Ho pulito alla meglio…spero di aver raccolto tutti i vetri"

    Forse, dovremmo chiudere la cucina a chiave?

    Ma no. Stella, stai tranquilla, torniamo a dormire

    La notte ritorna silenziosa. I pensieri si accavallano nelle loro menti e poi trovano pace.

    Fuori la pioggia batte sui vetri e disegna scarabocchi incomprensibili, almeno per la maggior parte delle persone.

    CAPITOLO 2

    È DI NUOVO MATTINA

    Prima del suono della sveglia, Stella è già in piedi. Sono le sette e continua a piovere.

    Cammina piano verso la stanza di Tommy, non vuole svegliarlo…e invece, lo trova incantato a fissare i ghirigori che la pioggia disegna sui vetri. Appoggia il suo ditino e cerca di seguirli nel loro girovagare; poi il vento scompiglia tutto, le goccioline si mescolano tra loro per poi riprendere a disegnare intricati rivoli che Tommy non smette di osservare con attenzione.

    Tesoro, vieni che andiamo in bagno, ci laviamo per bene il faccino e poi scendiamo per fare colazione

    Tommy si gira verso di lei, allunga la manina e la segue.

    Poi, una volta giunti in cucina, Stella chiede·

    Biscotti al cioccolato o alla marmellata?

    I due sacchetti sono posti sul tavolo della cucina, perfettamente allineati. Tommy li guarda per qualche secondo e poi punta il dito su quelli alla marmellata.

    Ma che bravo, anche la mamma oggi preferisce questi

    Ora che hai finito, andiamo di sopra e ci vestiamo, così poi ti porta a scuola

    Tommy invece è attratto da qualcosa che brilla sul pavimento. Sono piccolissimi frammenti di vetro.

    Cosa hai visto?...Oh…dei pezzettini di vetro…ora la mamma li raccoglie…no, non toccarli

    Troppo tardi, una piccola scheggia si è conficcata nel pollicino.

    Nulla di grave, una disinfettata e un bel cerotto colorato hanno subito posto rimedio.

    Salgono in cameretta: Vediamo…oggi cosa ci mettiamo…

    Stella toglie dall’armadio dei jeans blu con le cuciture gialle e un maglioncino rosso. Si gira per cercare lo sguardo di Tommy che però è di nuovo intento a rincorrere con gli occhi i ricami che la pioggia continua a disegnare sui vetri.

    Si sono fatte le otto, è ora di andare a scuola. Zainetto in spalla, sopra al giubbottino imbottito colore del cielo d’estate senza le nuvole.

    Stella e Leo si salutano.

    Si rivedranno la sera, al ritorno dal lavoro.

    Un’altra giornata si incammina.

    CAPITOLO 3

    MONTE ISOLA

    Leo si avvia verso il battello che lo porterà a Sale Marasino, sulla terra ferma. È un ingegnere presso una multinazionale dell’acciaio, lavora spesso da casa ma, a volte, deve recarsi a Brescia nella sede operativa.

    La traversata del Lago d’Iseo, da Monte Isola - località Carzano - dove abita, è breve, solo cinque minuti. Poi, avrà la possibilità di prendere la sua auto, che rimane parcheggiata in un garage, visto che sull’Isola le auto non possono circolare (salvo quelle di servizio), oppure, prendere il trenino che collega Edolo (in alta Valle Camonica) a Brescia: una tratta di oltre 120 km.

    La stazione ferroviaria di Sale Marasino è vicina all’attracco del battello e oggi, la scelta è questa: basteranno 30 minuti per arrivare a Brescia.

    Il piccolo treno delle Ferrovie Nord ha un solo binario, è davvero caratteristico e vederlo transitare fuori e dentro dalle gallerie che incidono sul tracciato, dà l’impressione di osservare il plastico di un trenino, di quelli che hanno fatto la felicità di tanti bambini, prima che la tecnologia travolgesse anche i doni di Babbo Natale!

    Monte Isola (o Montisola) è la perla del Lago d’Iseo.

    Con i suoi nove chilometri di perimetro, per una superficie di 4,5 km quadrati, è l’isola lacustre più grande d’Italia, e una delle maggiori in Europa.

    Leo l’ha scoperta sin nei minimi dettagli nel 2016, in occasione della famosa installazione denominata The Floating Piers del prestigioso artista americano Christo.

    Dal 18 giugno al 3 luglio di quell’anno, oltre un milione e duecentomila persone - la maggior parte delle quali provenienti dall’estero - hanno camminato sulle acque del Lago d’Iseo, attraverso pontili galleggianti, ricoperti da una stoffa arancione, che hanno solcato il lago tra Sulzano, Monte Isola e l’isola di San Paolo (situata di fronte a Monte Isola). Un’opera monumentale che ha portato molti benefici alla zona in termini di turismo e che è stata completamente smontata e riciclata senza recare alcun danno all’ambiente, subito dopo la fine dell’evento.

    Leo, era parte del team di ingegneri che per due anni hanno sviluppato l’opera, diretta dall’artista americano di origini bulgare di nome Christo.

    In quel periodo, molte sono state le settimane passate sul lago, tanto che Leo incominciò ad appassionarsi alle sue acque profonde e misteriose e alle montagne che lo circondano, rendendo il paesaggio davvero unico.

    Una volta finito l’evento e raccolto il successo assieme a tutto il team che aveva reso possibile l’opera, a Leo era rimasta la nostalgia. Gli mancava il riflesso del sole sull’acqua, le stradine strette di Monte Isola,

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