Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

A coloro che verranno
A coloro che verranno
A coloro che verranno
E-book69 pagine47 minuti

A coloro che verranno

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Fantascienza - racconto lungo (41 pagine) - Dobbiamo smascherarli, rendere pubblico il legame tra i villaggi solariani e l’industria fossile


Malgrado la profonda crisi dei combustibili fossili, il capitalismo industriale non si arrenderà senza combattere: cercherà di manipolare l’opinione pubblica tramite un ambientalismo di facciata, per distogliere l’attenzione dall’impatto della produzione sull’ecologia del pianeta. In particolare, una rete di “villaggi solariani” molto simile a una setta new age è la copertura di facciata che dovrebbe distogliere l’attenzione dall’attività predatoria dell’industria che la sponsorizza. Il capofila di questi eco villaggi, il Sole nascente, sorge vicino Arbatax sulla costa orientale della Sardegna ed è di non facile accesso. Oltre a dedicarsi a lavori agricoli, i suoi abitanti coltivano un’erba con poteri allucinogeni. In un albergo poco distante arriva un turista da Parigi: Mateo Koné, nativo del Mali, che si è liberato con la Grande Rivolta dalla dipendenza economica nei confronti dell’Occidente. Ha con sé un’intelligenza artificiale dalle capacità prodigiose, nascosta dietro le sembianze di un innocente zainetto da passeggio, ed è in contatto con la Rete della Scienza, organizzazione che combatte il greenwashing e che si appoggia sulla struttura della colonia lunare. Riuscirà a smascherare Ravi, il gran maestro dell’ecovillaggio? E Anna, la receptionist dell’albergo, che ruolo ha in questa operazione?


Nino Martino è cresciuto a Genova, dove si è laureato in Fisica. Docente di matematica e fisica, ha vissuto e lavorato a Milano, Lipari e Cagliari. Negli anni Sessanta ha pubblicato racconti di fantascienza sulle riviste Oltre il cielo, Galaxy e Galassia; ha poi co-fondato e co-diretto due riviste: Il Gioco della materia e delle idee per il dipartimento di Fisica di Genova e Asterischi di Fisica a Cagliari. Ha pubblicato il saggio Educazione scientifica e curricolo verticale (2015) e dirige il sito La Natura delle Cose, dove pubblica i suoi lavori assieme a un gruppo di scienziati, filosofi e critici letterari. Attualmente in pensione, continua la sua attività di formatore per insegnanti ed è tornato a dedicarsi alla sua grande passione: la fantascienza.

Con Delos Digital ha pubblicato tre romanzi strettamente connessi: Errore di prospettiva, Irene (vincitore del Premio Odissea) e Blu è il colore del tempo.

LinguaItaliano
Data di uscita14 dic 2021
ISBN9788825418545
A coloro che verranno

Leggi altro di Nino Martino

Correlato a A coloro che verranno

Ebook correlati

Fantascienza per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su A coloro che verranno

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    A coloro che verranno - Nino Martino

    1. Sole Nascente

    Mateo Koné si svegliò presto, come al solito. Il viaggio era stato lungo, ma il letto dell’albergo si era rivelato molto comodo e la camera perfettamente attrezzata. Aveva dormito senza sogni, insolitamente. Si alzò e con un gesto fece apparire la cucinetta.

    Incominciò a preparare il suo solito tangawizi. Prese dello zenzero fresco, lo triturò, lo mise in acqua e lo frullò. Poi filtrò, aggiunse altra acqua gelata e ne riempì un bicchiere.

    Con un altro gesto aprì una parete e apparve il balcone. Uscì nell’aria fresca del mattino e si distese comodamente sulla poltroncina. Sotto di lui si stendevano i tetti. Molti erano neri e piastrellati, altri erano color ruggine, per via del nuovo tipo di tegole a celle fotovoltaiche.

    Sorseggiò il suo tangawizi.

    Le rondini volavano tra i tetti e il sole si stava alzando dietro il promontorio che si spingeva nel mare, azzurro e calmo.

    Prese un altro sorso e guardò di lato verso il monte. Quella mattina doveva andare lassù, probabilmente.

    Estrasse dalla tasca del pigiama l’unità di memoria e la sfiorò leggermente. Apparve un ologramma con le ultime poesie che aveva letto la sera, prima di addormentarsi. Escluse la voce recitante e lasciò solo il testo in tre dimensioni della poesia di Brecht, la scorse velocemente fino alla fine:

    Eppure lo sappiamo:

    anche l’odio contro la bassezza

    stravolge il viso.

    Anche l’ira per l’ingiustizia

    fa roca la voce. Oh, noi

    che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

    noi non si poté essere gentili.

    Ma voi, quando sarà venuta l’ora

    che all’uomo un aiuto sia l’uomo,

    pensate a noi

    con indulgenza.

    Altri tempi. Cambiano le persone, cambiano il mondo e le società. Eppure quella poesia colpiva ancora il cuore, era vera. Pensò alle atrocità delle lotte per l’indipendenza, per la vera indipendenza del suo paese d’origine. Grazie a quanti morti lui aveva potuto studiare, fare ricerca scientifica in biologia, avere il suo posto nella parte più avanzata della società europea? Ogni volta che leggeva quella poesia ne scopriva l’amara attualità. E ora? E ora, cosa sarebbe accaduto?

    – Betserai! – esclamò.

    Si udì un leggero ticchettio e apparve Betserai.

    – Sei riuscito a localizzare l’ecovillaggio?

    – Non c’è traccia nella mappa generale in rete, sappiamo solo che si trova qui. Magari bisognerebbe accedere a una rete locale non connessa.

    Mateo si voltò a guardarlo. Betserai assomigliava a un ragno peloso a otto zampine.

    – Malgrado il tuo nome non sei stato d’aiuto.

    – Dovrebbe essere una battuta divertente, vero?

    – Lo so che non apprezzi.

    – Dai dati a disposizione risulta essere una battuta debole. Sintomo di preoccupazione?

    – Certo, hai ragione. Pensa piuttosto a come dissimularti. Io mi vado a vestire e usciamo in paese.

    Portò il bicchiere vuoto in cucina, lo mise nel pulitore, poi con un movimento della mano fece scomparire la cucinetta. Da sotto il letto estrasse la valigetta e scelse un vestito comodo, verde chiaro.

    Betserai gli salì sul dorso, era leggero come una piuma, raccolse le zampette e divenne una specie di zainetto verde.

    – Buona idea, Betserai. Sembri proprio uno zainetto alla moda.

    – Grazie.

    – Ci sono aggiornamenti dal centro?

    – Nessun aggiornamento, la missione appare confermata. Mi hanno dato completo accesso alla rete riservata alla missione.

    – Bene.

    Prese il piccolo ascensore che era in camera e sbucò nell’atrio.

    – Buongiorno signor Fermin. Riposato bene?

    La donna della reception lo guardò brevemente e poi distolse lo sguardo. Era imbarazzata?

    – Perfettamente.

    – Ne siamo contenti.– esitò un istante per completare la formula – Siamo a disposizione per ogni suo desiderio.

    – Mi indica la strada per l’ecovillaggio Sole Nascente?

    La donna lo guardò per un istante dritto negli occhi.

    – Sole Nascente?

    – Ne avrà certamente sentito parlare.

    – Tengono molto alla riservatezza.

    – Non ci si può andare?

    – Certo che ci si può andare, ma…

    – Ma?

    – Conosce qualcuno del villaggio?

    – No – mentì – ma ne ho

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1