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Fra uomini e dei
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E-book89 pagine1 ora

Fra uomini e dei

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Info su questo ebook

Questo testo teatrale s'incentra sulla biografia di Friedrich Hölderlin, ma delinea al tempo stesso il rivoluzionario contesto storico-culturale in cui visse. Nel poeta svevo s'incarna la figura di un moderno Icaro che, anelando alla sfera dell'ideale, precipita nell'oscurità mentale. Tuttavia, in tempi cupi come i nostri, la sua opera letteraria, tra queste pagine citata, ci sprona a riconoscerci parte integrante del mondo naturale e ad affermarci individui solidali e critici costruttivi di quello socio-politico, così da non rinunciare a ciò che davvero ci nobilita.
LinguaItaliano
Data di uscita15 feb 2023
ISBN9791221457186
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    Anteprima del libro

    Fra uomini e dei - Alexandr Viktorovich Congiarov

    Primo Atto

    Fanciullezza, adolescenza e prima giovinezza. Perdita delle figure paterne. Amore per la natura. Partenza dalla casa materna. Primi studi pedanteschi in collegio e contrarietà sopportate. Ingresso allo Stift di Tubinga. Prime amicizie.

    Scena I

    In scena la madre seduta, che viene raggiunta dalla nonna e dal dottore. Arredo spoglio, costituito da tavolo e sedie. Rimarrà sostanzialmente inalterato nelle scene successive.

    Dottore: è un bambino sanissimo, signora. Tutto procede per il meglio. Non si preoccupi.

    Nonna: figlia, ha i tuoi capelli, mentre gli occhi sembrano quelli del povero padre.

    Madre: sono felice, madre.

    Dottore: deve continuare a riservarsi; per quanto siano trascorsi diversi giorni dal parto, la prudenza non è mai troppa. Adesso vi saluto. Mi aspettano. (esce di scena)

    Madre: tante grazie, dottore.

    Nonna: cara, prestiamo ascolto: quante tragedie accadono nei giorni di festa!

    Madre: non vi preoccupate, seguirò i vostri consigli e riposerò.

    Nonna: starò con te alcuni giorni.

    Si avvicina alla figlia e le tocca le mani. Bussano alla porta. Entra un uomo elegantemente vestito.

    Nonna: avanti!

    Patrigno: buongiorno, spero che la mia visita non sia inopportuna, ma… sono stato avvisato della nascita, anche se in ritardo…(un po’ imbarazzato, con il cappello in mano)

    Nonna: signor Gock! Si accomodi!

    Si siede

    Patrigno: non la disturbo, signora Johanna Christiana?

    Madre: certo che no, anzi, la ringrazio per la sua venuta.

    Patrigno: il Signore le ha regalato uno splendido bambino! Che meraviglioso dono del cielo! Ha già scelto il nome?

    Madre: Friedrich, Fritz.

    Patrigno: che splendido nome! E dove si trova adesso il nostro angioletto?

    Nonna: dorme nella cameretta.

    Patrigno: se permettete, vorrei vederlo.

    Madre: certamente signor Gock, l’accompagno.

    Escono e poco dopo rientrano. Rimane in scena la nonna.

    Nonna: (tra sé) un signore garbato e attraente. E anche ricco. Davvero un bel partito. Mia figlia farebbe bene…

    Rientrano madre e patrigno.

    Patrigno: i miei auguri, signora. Mi scuso ancora per la mia indiscrezione, ma sapete quanto mi senta sempre più legato a voi e non volevo far mancare la mia presenza in questa occasione. Adesso vi lascio riposare, i miei ossequi.

    Il Patrigno fa un inchino ed esce. Rimangono sole nonna e madre.

    Nonna: davvero un brav’uomo e dicono anche molto benestante. Cara figlia, mi sembra proprio che tu non gli sia indifferente.

    Madre: ma madre…

    Nonna: lo so figlia, ma bisogna anche pensare al futuro. Ti consiglio di coltivare la relazione con il signore. E adesso ritorniamo dal nostro Fritz!

    Escono tutti.

    Scena II

    Pochi anni dopo. Prima la madre con un capello in mano e poi la nonna rientrano in scena.

    Madre: così andrà bene il cappello? (tra sé mentre si specchia). Sì, è delizioso! Come sarà contenta mia madre di questo matrimonio! Ricordo quando mi consigliò… (continua a osservare il cappello) verrà oggi in carrozza, ma si sta già facendo tardi.

    Bussano

    Madre: avanti!

    Entra la nonna

    Nonna: cara figlia! Finalmente di nuovo insieme!

    Madre: oh madre! È una grande gioia anche per me! Iniziavo a preoccuparmi per il ritardo. (si abbracciano e si baciano)

    Nonna: è stato un viaggio scomodo ed è per questo che lo affronto così di rado. La carrozza si è dovuta fermare più volte, ma adesso sono qui con te. Questo solo conta. Come sono lieta che quella simpatia, che pochi anni fa avevo intravisto, si sia trasformata in un’unione benedetta dal nostro Signore! E poi la splendida creatura in arrivo! Il signor Gock è così caro. Dopo tanti mesi di solitudine finalmente tu hai di nuovo un marito e Fritz un padre e così sarà anche per gli altri bambini, se Dio vorrà. E da quanto mi hai scritto, c’è già un ottimo rapporto tra padre e figlio. A proposito, dov’è il mio nipotino?

    Madre: penso proprio che sia andato in giardino.

    Nonna: ma non sarà troppo pericoloso là? Il fiume non è lontano…

    Madre: anch’io lo penso, ma tenerlo in casa è impossibile, perché vuole stare sempre all’aperto, sempre in mezzo alla natura, con i suoi uccellini, le sue farfalle…

    Nonna: ormai è tempo che inizi a dedicarsi agli studi.

    Madre: sì, accadrà tra pochi mesi. Diventerà pastore protestante. Avrà la sua parrocchia, moglie, figli…

    Nonna: cara figlia, mi sembra che tu ti veda già nonna. (sorride)

    Madre: se Dio vorrà. (contraccambia il sorriso)

    Nonna: sbaglio o sento dei rumori? (si sentono rumori provenienti da dietro le quinte)

    Madre: non sbagli, è sicuramente Fritz che gioca in giardino.

    Nonna: andiamo da lui!

    Madre: Fritz! È ritornata la nonna!

    Contemporaneamente si sente bussare

    Madre: Avanti!

    Dottore: signora Johanna Christiana…

    Madre: buongiorno dottore!

    Dottore: le devo parlare urgentemente in privato.

    Escono la madre e il dottore, mentre la nonna rimane in attesa. Poi si sentono urla di disperazione della madre. Rientra il dottore.

    Dottore: signora, questa mattina è venuto a mancare il vostro caro genero. Ha cercato coraggiosamente di salvare da annegamento alcune persone precipitate in acqua. Purtroppo le fredde correnti del fiume non gliel’hanno consentito, ma anzi sono costate anche a lui la vita. È un giorno di lutto per voi e per tutta la nostra comunità. State vicino alla vedova in questo terribile momento. Per ogni cosa, sono a vostra disposizione.

    Nonna: oh dottore! Dove si trova ora?

    Dottore: nel mio ambulatorio. Adesso pensate a riprendervi e poi gli darete l’ultimo saluto. Domani o al massimo dopodomani è previsto il seppellimento. Ora devo andare.

    Esce il dottore. Un minuto dopo rientra la madre in preda al pianto e alla disperazione.

    Madre: quanto può essere crudele il destino! Ma perché il Signore ci ha abbandonato?(con un fazzoletto

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