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Mamma non Urlare: Manuale Pratico su Come Farsi Ascoltare e Prevenire i Capricci Dimenticandoti di Rabbia e Stress. Applica la Disciplina Positiva per Educare e Crescere Bambini Sicuri di Sé
Mamma non Urlare: Manuale Pratico su Come Farsi Ascoltare e Prevenire i Capricci Dimenticandoti di Rabbia e Stress. Applica la Disciplina Positiva per Educare e Crescere Bambini Sicuri di Sé
Mamma non Urlare: Manuale Pratico su Come Farsi Ascoltare e Prevenire i Capricci Dimenticandoti di Rabbia e Stress. Applica la Disciplina Positiva per Educare e Crescere Bambini Sicuri di Sé
E-book180 pagine2 ore

Mamma non Urlare: Manuale Pratico su Come Farsi Ascoltare e Prevenire i Capricci Dimenticandoti di Rabbia e Stress. Applica la Disciplina Positiva per Educare e Crescere Bambini Sicuri di Sé

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Info su questo ebook

"STO PER IMPAZZIRE!".

 

Quante volte lo avete pensato dopo l'ennesimo capriccio che vi ha colto esausti dopo una giornata di lavoro, o dopo quella crisi isterica al centro commerciale che ha attirato l'attenzione di tutti?

 

Probabilmente la risposta è: "Ho perso il conto!" ed è perfettamente normale. Come educatrice e madre di due bambini, so bene quanto possano essere frustranti i più piccoli!

 

È proprio per questo che ho scritto "Mamma non urlare" - Un manuale pratico dedicato ai genitori per gestire i bambini dai 3 ai 12 anni ed educarli senza ricorrere alle urla!

 

In questo manuale ho racchiuso tutta la mia esperienza di educatrice che negli anni ha permesso a centinaia di genitori di gestire i comportamenti esasperanti dei propri figli, imparando a correggerli in modo efficace e senza sensi di colpa!

 

Attraverso un approccio semplice e concreto all'educazione dei figli, questo libro vi permetterà di:

  • Evitare di ricorrere al ricatto: Strategie di comunicazione efficaci per superare i ricatti capricciosi dei vostri figli ed evitare che facciano solo quello che vogliono;
  • Migliorare la comunicazione: Tecniche pratiche ed esempi reali per modulare la vostra comunicazione rendendola autorevole e gentile allo stesso tempo.
  • Dire addio ai momenti di vergogna: come gestire gli improvvisi scoppi isterici di vostro figlio e dimenticare la sensazione di voler mettere la testa sotto terra;
  • Essere un genitore senza sensi di colpa: Coltivare un forte legame basato sulla fiducia reciproca nonostante i mille impegni quotidiani e lavorativi;
  • Affrontare le sfide della prima adolescenza: Semplici strategie per contenere il desiderio di indipendenza tipico della fase adolescenziale senza essere visti come dei rompiscatole.


Sono certa che in questo manuale troverete un supporto concreto per iniziare a coltivare una relazione da sogno con vostro figlio! Siete pronti a fare il primo passo verso una genitorialità più serena e appagante?

 

Essere genitori senza stress è possibile!

LinguaItaliano
EditoreSara Fiore
Data di uscita12 apr 2023
ISBN9798215354452
Mamma non Urlare: Manuale Pratico su Come Farsi Ascoltare e Prevenire i Capricci Dimenticandoti di Rabbia e Stress. Applica la Disciplina Positiva per Educare e Crescere Bambini Sicuri di Sé

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    Anteprima del libro

    Mamma non Urlare - Sara Fiore

    Introduzione

    Molto spesso un genitore, anche quello armato delle migliori intenzioni, finisce con il commettere errori dettati dall’inesperienza, da alcuni lati negativi del proprio carattere e anche, perché no, da strascichi di un’infanzia trascorsa in maniera non proprio felice.

    A risentire di tali errori è soprattutto il rapporto che un genitore del genere avrà a instaurare con il proprio bambino perché, anche laddove potrebbe sembrare che un figlio non emetta segnali di negatività, ciò non vuol dire che il malessere non serpeggia nelle più recondite profondità del suo animo, dando luogo a futuri dissidi e contrasti che possono anche sfociare in vere e proprie rotture.

    Tutto questo a seguito di errori che, osservati con il famoso senno di poi, in fondo si scoprono non così difficili da evitare.

    Questa guida non si vuole proporre come il vademecum del genitore perfetto e ineccepibile, ma si presenta al lettore come un piccolo scrigno di suggerimenti da parte di analisti ed esperti della psiche infantile per aiutare l’adulto a ripercorrere a ritroso quei magnifici sentieri dell’infanzia, stavolta per aiutare il bambino di cui si prende cura a non inciampare e cadere in quei fossi che, magari, hanno potuto causare in lui dei piccoli incidenti di percorso.

    Ciascun bambino costituisce un vero e proprio modo a sé stante e sarebbe quanto mai pretenzioso sostenere di conoscerne tutti i segreti ma, utilizzando questo testo come guida, genitori ed educatori troveranno certamente più facile condurre i propri piccoli lungo la strada della vita senza che le asperità ne costituiscano un pericolo, fino al momento in cui saranno in grado d’incamminarsi da soli. 

    Capitolo 1

    La comunicazione utile

    Ciascuna persona diventa il genitore che l'educazione ricevuta durante l'infanzia e l'adolescenza, nonché le proprie esperienze di vita, la portano a diventare.

    Il dibattito su quali siano gli elementi che determinano un genitore ineccepibile è aperto da secoli, perché è da secoli che si cerca di speculare su quali siano i comportamenti e la preparazione che un padre e una madre debbano avere per rispecchiare quanto più si riesca l’immagine di genitori ideali.

    Benché i risultati emersi da questa speculazione abbiano generato nel tempo dei risultati spesso contrastanti fra loro, si è finalmente giunti alla conclusione che il modello di genitore perfetto non esiste e non può esistere, perché è ciò che si è vissuto e il modo in cui lo si è vissuto a determinare il proprio metodo educativo, il modo in cui ci si prenderà cura e si comunicherà con i propri figli.

    L'unico risultato a cui si è riusciti a pervenire, grazie all’impegno di pedagoghi e psicologi di tutto il mondo, è l’identificazione di sette differenti modelli di genitore a cui, in linea di massima, ciascuna madre e ciascun padre sembrano poter corrispondere:

    Il genitore autorevole;

    Il genitore autoritario;

    Il genitore attaccato;

    Il genitore permissivo;

    Il genitore ruspante;

    Il genitore-elicottero;

    Il genitore non-coinvolto

    La determinazione di appartenenza a uno di questi stili genitoriali è data dal modo in cui si vive la responsabilità dell’essere genitore e dal metodo educativo e comunicativo adottato nei riguardi dei propri figli ma, vista la versatilità e la soggettività di ciascuna persona può anche accadere di riuscire a identificarsi in due e addirittura più degli stili appena enunciati.

    Il "genitore autorevole" è quello che virgola stando alle opinioni di tanti esperti della formazione e dell’educazione infantile, incarna lo stile genitoriale più efficace e sensato, perché stabilisce dei confini e delle regole molto chiare senza per questo sconfinare in un modo di essere e in un modo di pensare che possano essere paragonabili ad una sorta di dittatura.

    Un genitore che si può definire autorevole è assai propenso all’ascolto e al dialogo nei riguardi della prole, mostra ai propri figli di riuscire ad apprezzare virtù e qualità ma, cosa più importante di tutte, questo genitore nutre delle aspettative realistiche e ragionevoli nei confronti della prole.

    Una persona che sia stata cresciuta da genitori di questo tipo, già dalla prima infanzia, riesce a essere un individuo molto sicuro di se stesso rispetto ai propri coetanei.

    Secondo quanto viene indicato dal Dipartimento della Salute dei Servizi Umani, un adolescente seguito da genitore autorevole ha molta meno predisposizione all'utilizzo di droghe, al ricorso della violenza come metodo risolutivo delle contese e alla pratica della sessualità sconsiderata; quindi tutto fa pensare che l'immagine del genitore autorevole incarni in tutto e per tutto quella della mamma e del papà ideale, ma è bene precisare anche che tale approccio genitoriale richiede una discreta quantità di pazienza e anche di esperienza nell'approcciarsi con i propri figli.

    Il "genitore autoritario" è invece quel tipo di genitore che cerca a tutti i costi di trasmettere ai propri figli i valori che reputa più giusti e che, stando alla sua intenzione e convinzione, condurranno i propri bambini a percorrere la retta via.

    Questo tipo di genitore opera mediante l'imposizione di regole molto rigide e si applica nel commisurare delle punizioni assai severe in caso d’inadempienza, non riesce ad andare oltre una comunicazione poco aperta ed ha delle aspettative molto elevate e spesso irrealistiche nei riguardi della prole.

    Una persona che sia stata educata con questo schema educativo tende a mostrare un modo di essere insofferente e ribelle alle regole imposte da una qualsiasi istituzione (sia essa la famiglia sia essa la scuola, ecc.) rispetto ai propri coetanei che sono stati allevati da genitori di tipo diverso.

    Questo risultato poco raccomandabile si ottiene perché il bambino percepisce ogni regola come un'imposizione di tipo coercitivo e non riesce a comprenderne il reale significato.

    Inoltre, la prole di genitori che adottano una forma mentis autoritaria risultano mostrare una certa tendenza verso la depressione e altri disturbi del comportamento e della personalità.

    Il "genitore attaccato" è poi quel genitore assai vicino alla prole, anche dal punto di vista della continua dimostrazione di affetto e dalla frequente ricerca del contatto fisico.

    Il genitore attaccato cerca sempre di far sentire i propri figli accolti e seguiti in un ambiente del tutto protetto e sicuro per loro.

    Qualunque esigenza del bambino, fosse anche la più insignificante, viene immediatamente soddisfatta e, stando a numerosi studi scientifici e accademici, la prole cresciuta in un ambiente simile si sviluppa in individui adulti poco stressati, dotati di un grande senso di empatia, indipendenti e in grado di controllare in maniera efficace i propri impulsi istintivi e le proprie emozioni.

    Il "genitore permissivo" è quel tipo di genitore che rispecchia i connotati del padre e della madre amici dei propri figli, connaturati da una frequente dimostrazione di affetto.

    Questi genitori impongono limiti e regole semplici da seguire e per niente dettati dalla rigidità, inoltre la prole cresciuta adottando questo schema non riceve un controllo di tipo ossessivo e le è concesso di assumere in autonomia le proprie decisioni.

    Ma il rovescio della medaglia, stando anche a quanto viene indicato da psicologi e pedagoghi, sta nel fatto che questo tipo di genitorialità finisce con il creare dei bambini e degli adolescenti con una maggiore tendenza a mettersi in guai che spesso possono diventare anche di una certa importanza.

    Questa sorta di effetto collaterale ha luogo perché ai figli di un genitore permissivo è concesso forse troppo liberamente di sperimentare tutto ciò che essi ritengono più opportuno, perché nella forma mentis del genitore permissivo l'errore è l'elemento fondamentale del proprio sistema di educazione e agisce nella condizione che i propri figli debbano sbagliare, seppure assumendosi la responsabilità delle conseguenze del proprio operato, per poter imparare e crescere.

    Un bambino in un adolescente cresciuto da un genitore permissivo, si sviluppa spesso in un adulto dotato di un certo spirito d’indipendenza e intraprendenza, seppure con una maggiore tendenza alla depressione.

    Il "genitore ruspante" è quel tipo di genitore che consente ai propri figli di correre addirittura dei rischi, sia pure sotto la propria ala di protezione.

    Questo approccio genitoriale si traduce nel fatto che, anche imponendo delle regole ai propri bambini e rendendoli partecipi dei pericoli in caso di mancata osservanza delle stesse, i genitori ruspanti autorizzano e addirittura incoraggiano la prole a vagare e sperimentare tutto ciò che gli suggerisce l'istinto, con l'intento di rendere i propri figli più responsabili, liberi e indipendenti.

    Di certo, un bambino cresciuto da un genitore del genere ha una elevata probabilità d’incappare in numerosi rischi, ma riesce anche a rimanere del tutto estraneo da disturbi del comportamento quali l’ansia, la depressione e da elementi limitanti come la pica autosufficienza.

    Il "genitore-elicottero" corrisponde poi a quel modello di genitorialità che pianifica e rende ogni singolo aspetto della vita dei propri figli una tappa appartenente a una tabella di marcia ben precisa, vuoi così per il cibo come per gli amici e il tempo libero.

    Nel suo modo di fare, questo tipo di genitore offre continua assistenza ai propri figli ed è sempre pronto a mettersi in prima linea per prodigarsi nella risoluzione dei problemi che li riguardano.

    Tuttavia, pur essendo motivato dalle migliori intenzioni, un genitore simile potrebbe trasmettere ai propri figli un'idea di mancanza di fiducia nei loro confronti soprattutto per quanto riguarda la gestione autonoma di tutti gli aspetti della vita, finendo con influenzarne in maniera eccessiva le scelte.

    Il genitore-elicottero genera dei figli che potrebbero finire con il sentirsi dipendenti e soffocati, ma allo stesso tempo le ricerche dimostrano come essi siano sempre dei soggetti che stanno continuamente alla larga da eccessi e da trasgressioni.

    Il rovescio della medaglia, anche in questo caso, mostra un prezzo assai elevato da pagare: seppure un bambino cresciuto sotto quest'ottica educativa non si perde in eccessi e vive sempre secondo una certa misura, è anche vero che raramente non incappa in problemi di autostima.

    Un adulto che abbia trascorso infanzia e adolescenza a crescere sotto una simile forma mentis genitoriale sarà quasi sempre un individuo che agisce sotto il continuo timore del fallimento e poco disposto alla risoluzione di eventuali problematiche che la vita pone inevitabilmente a ciascuna persona.

    Il "genitore non-coinvolto" rispecchia invece la più tipica immagine del genitore negligente.

    Questo genitore si può ritrovare a rispondere a questa caratteristica per diversi fattori, spesso derivanti da contesti di difficoltà personale come il dover badare ai propri figli in solitudine.

    Un genitore di questo tipo non è assolutamente presente nella vita dei propri figli, ad esempio potrebbe non essere a conoscenza dei nomi d’insegnanti e amici, causando un senso di mancata considerazione, poco apprezzamento e invisibilità nei figli.

    I bisogni emotivi e fisici di bambini cresciuti da questo tipo di genitore non vengono soddisfatti e addirittura un padre e una madre negligenti potrebbero assumere comportamenti poco reattivi, sprezzanti e offensivi.

    Occorre aggiungere che questo comportamento generalmente non è neppure consapevole, soprattutto perché un genitore del genere molto probabilmente è stato a propria volta vittima di abusi fisici e psicologici nel corso della propria infanzia e quindi, in una visione distorta della realtà, per lui quel comportamento corrisponde alla normalità.

    Viste le circostanze in cui gli è stato imposto di vivere, i bambini di un genitore non coinvolto tendono a sviluppare la propria autosufficienza in maniera quasi precoce, ma essi tendono anche a non essere in grado di gestire le proprie emozioni e mostrano una spiccata predisposizione per comportamenti disturbati come la depressione, nonché una tendenza ad avere serie problematiche riguardanti le relazioni sociali.

    A tutta questa enunciazione occorre anche aggiungere il genitore disfunzionale, ovvero quel tipo di genitore che non si rivela assolutamente in grado di assolvere ai compiti che gli vengono imposti dal suo oneroso ruolo.

    Infatti, molti genitori agiscono nella precisa convinzione di star facendo del proprio meglio per proteggere i loro figli e nella credenza quasi dogmatica che il loro amore sia incondizionato, ma in realtà stanno ottenendo l’unico risultato d’influenzare la vita della prole in maniera oltremodo negativa.

    Nel momento in cui una persona genera del disagio in un'altra, quest'ultima cerca di difendersi in maniera subitanea, ma è assai difficile comprendere come comportarsi quando a danneggiare la nostra serenità sono proprio i nostri genitori.

    Nel momento in cui si è bambini e un genitore ci causa un malessere, non ci si accorge di esso perché lo si percepisce come un elemento del tutto confacente alla normalità ma, avanzando con gli anni, le prospettive di un individuo iniziano a variare e ampliarsi fino a quando il soggetto non si inizia a rendere conto di quanto gli sia accaduto oppure di quanto gli stia accadendo ancora.

    Per esempio, quando si viene cresciuti da genitori troppo dominanti, per una persona potrebbe essere assai difficile allontanarsi da loro, anche se quegli stessi genitori da cui sarebbe meglio stare lontani altro non hanno fatto che il suo male.

    La motivazione di un attaccamento tanto malato potrebbe risiedere nel fatto che il metodo educativo e il modo di agire dei genitori hanno danneggiato l'autostima di una persona del genere, la quale è stata resa del tutto dipendente da uno di loro oppure da entrambi.

    È bene precisare che l'intenzione di chi sta scrivendo queste righe non è quella di puntare il dito e celebrare un processo sommario al genitore disfunzionale, quanto piuttosto quella di aiutare il lettore a comprendere le dinamiche che possono presentarsi nell’ambito di alcuni contesti familiari.

    Con ogni probabilità

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