I valori e l'impegno: Una storia femminile di emancipazione e di imprenditoria al servizio della comunità
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Rosaria racconta anche le opposizioni subite durante il suo percorso professionale, a riprova che l’emancipazione e le realizzazioni hanno sempre dei costi umani. Con la sua storia Nelli ha infranto il “soffitto di cristallo” con coraggio e determinazione.
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Anteprima del libro
I valori e l'impegno - Rosaria Nelli
COLLANA STORIE POSITIVE
Testimoniare i vissuti migliori
per costruire le vite future migliori
L’innovazione continua nelle strutture pubbliche, nelle imprese e nelle organizzazioni sociali è necessariamente una leva per la loro sopravvivenza e il loro sviluppo. Occorre selezionare con cura i prodotti/servizi da realizzare per rispondere a bisogni e aspettative dei clienti e utenti. È poi necessario migliorare continuamente i processi decisionali e operativi per essere efficaci facendo bene le cose giuste
.
Per questo scopo diventano sempre più importanti le decisioni ed i comportamenti organizzativi di responsabili e collaboratori, anche attraverso la disponibilità di modelli di riferimento e di vissuti esemplari di persone che hanno attivato il loro talento, le conoscenze, l’impegno e la passione sia in campo sociale che pubblico che nel mondo delle imprese.
Testimoniare i vissuti migliori per costruire le vite future migliori
. La collana STORIE POSITIVE
raccoglie le storie di persone i cui tracciati di vita possono essere un punto di riferimento per giovani, e non solo, alla ricerca di esempi utili ad un processo di apprendimento fondato su visioni, valori e comportamenti coerenti meritevoli di essere seguiti.
La collana è diretta da Flavio Sangalli, scrittore di libri di management e docente di Leadership e Comportamento Organizzativo presso l’Università di Milano Bicocca.
Nella stessa collana:
#١ Carlo Stelluti - Il coraggio di vivere i valori
#٢ Silvia Bignamini - Sentieri della diversità e dell’uguaglianza
#٣ Federico Golla - La bussola dei valori
#٤ Mario Arosio - Una vita in moto
#٥ Rita Pavan - Dalla loro parte
#٦ Andrea Devicenzi - Credere all'impossibile
#٧ Pietro Andujar - I mondi dentro
#٨ Giuseppe Truglia - Il management come missione
#٩ Antonio Pizzinato - Eravamo il Sindacato
I VALORI E L’IMPEGNO
Una storia femminile di emancipazione e di imprenditoria al servizio della comunità
In copertina: Rosaria Nelli e il lago di Bomba in Val di Sangro
© 2023 Edizioni Homeless Book - www.homelessbook.it
ISBN: 978-88-3276-302-7 (brossura)
978-88-3276-303-4 (eBook)
Pubblicato in febbraio 2023
Ad Annamaria e Francesco
per avergli sottratto il mio tempo,
ma sempre dedicandogli il mio pensiero
ed il mio amore
Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto,
ogni norma ed appiglio convenzionale,
dobbiamo osare il gran salto nel cosmo,
è lì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante,
anche nei suoi più profondi dolori.
Marina Salamon,
Dai vita ai tuoi sogni
Indice
PRESENTAZIONE
di Flavio Sangalli,
Università di Milano Bicocca
Prefazione
di Antonello Canzano Giansante,
Università di Chieti-Pescara
1. Le mie radici
L’origine contadina
L’adolescenza
La famiglia
2. La mia prospettiva di vita
La visione
La missione
La formazione
3. Le mie scelte
La cooperazione
Le reti
La rappresentanza
4. Le gestioni
Il rapporto pubblico-privato
La cooperazione a Bomba
Il Sistema Turistico Locale
5. Lo sviluppo locale
I progetti
Il turismo sociale
L’organizzazione dell’accoglienza turistica
La promozione e la commercializzazione
6. Le esperienze internazionali
Le buone prassi
La Commissione Europea
La Colombia
7. I riconoscimenti
Il Cavalierato
Donne che ce l’hanno fatta
Gli incontri con Papa Giovanni Paolo II e Papa Francesco
8. La malapolitica
I miei no al sistema
Mobbing territoriale
La sconfitta
Le denunce
9. Il mio impegno nei movimenti femminili
La Commissione Nazionale Dirigenti Cooperatrici
Il Comitato per l’Imprenditoria Femminile
La Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo
Gli Stati Generali delle Donne
10. L’impegno per la rinascita
Come rigenerare il lavoro
Il mio B&B
11. Alcuni amici di questo meraviglioso viaggio
E per concludere un mio pensiero finale
PRESENTAZIONE
di Flavio Sangalli
Docente di Leadership e Comportamento Organizzativo
all’Università di Milano Bicocca
e direttore della collana Storie Positive
Presento con piacere il libro di Rosaria Nelli, imprenditrice cooperativa e donna impegnata nell’associazionismo femminile, che ha fatto della sua vita un impegno costante di emancipazione e di realizzazioni al servizio degli altri e della sua comunità locale, dove le radici familiari si sono accompagnate ad un lavoro pluridecennale per il suo sviluppo economico e sociale.
L’autrice ha svolto un percorso umano e professionale che dalla condizione contadina l’ha portata a tante e tali realizzazioni anche riconosciute con il titolo di Commendatore della Repubblica.
Rosaria Nelli ha operato sulla base di una visione dello sviluppo locale in una logica che possiamo definire glocial, se con questo neologismo si intende la capacità di concentrarsi sulla crescita della sostenibilità economica e sociale di un territorio sentendosi pienamente consapevoli e connessi con le dinamiche nazionali e internazionali. E il suo agire di imprenditrice cooperativa è stato pienamente coerente con questo approccio ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia sociale, che si realizza innanzitutto con l’accesso al lavoro dignitoso e alla parità di genere.
La storia di Rosaria è un buon esempio per i giovani, e non solo, perché la sua lezione si estende anche al riconoscimento delle sconfitte che, con tutta la sensibilità propria delle donne, si vivono con sentimenti di dolore che tuttavia non impediscono a persone come lei di riprendersi e di continuare ad offrire il proprio contributo agli altri e alla comunità.
Il vissuto umano e professionale illustrato nel libro corrisponde ai canoni di leadership e comportamento organizzativo eccellente che ho descritto nel mio recente libro (ALTA PRESTAZIONE, Ed. Mursia 2020) perché si fonda su una visione dello sviluppo sostenibile, su valori concretamente praticati e su un impegno costante che conosce tante vittorie e anche qualche sconfitta ma che non porta mai alla rinuncia.
Prefazione
di Antonello Canzano Giansante
Docente di sociologia Università di Chieti-Pescara
Non sempre i testi biografici hanno qualcosa da dire, spesso narrano enfaticamente gesta
che autoesaltano carriere o per meglio dire percorsi carrieristici di dubbia utilità per chi legge. Lo scritto di Rosaria Nelli, fuor di retorica, esemplifica un percorso di vita che può rappresentare un modello di ispirazione per tante donne animate da intraprendenza professionale, passione civile e impegno culturale.
Una donna che fa delle sue origini contadine una risorsa, un patrimonio di valori e conoscenze cui attingere nell’intraprendere attività professionali e iniziative sociali. Proprio quel mondo contadino, vera e propria civiltà ricca di saggezza, è stata troppo sbrigativamente abbandonato come modello per lasciare spazio spesso ad una presunta modernità disumanizzante.
Rosaria Nelli mostra chiaramente in questo suo libro una tensione verso il futuro costruendo esperienze nuove sulla base di una visione le cui radici non solo non vengono mai meno ma danno solidità ad ogni progetto. È così nella cooperazione, intuendo che solo la centralità del territorio e della sua valorizzazione socioculturale può conferire solidità allo sviluppo locale in una ottica internazionale di scambio e socializzazione delle esperienze. È così nell’immaginare attraverso una concreta visione dello sviluppo le reti di cooperazione capaci di potenziare settori imprenditoriali attraverso la costruzione di strategia comuni, come nel caso dei consorzi per lo sviluppo turistico.
Il lungo e impegnativo lavoro nell’imprenditoria non ha sottratto a Rosaria Nelli le energie che lei ha impiegato con altrettanta passione e dedizione al mondo della rappresentanza imprenditoriale e al mondo della rappresentanza femminile nelle istituzioni, come nel caso del Comitato di promozione dell’imprenditoria femminile, della partecipazione alla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, oppure nel caso deli Stadi Generali delle Donne, movimento innovatore e federatore delle potenzialità femminili sui territori, della capacità delle donne di sostenere percorsi di cambiamento verso una società solidale e sostenibile che realizzi l’agibilità del Goal 5 dell’Agenda ONU 2030
. Quest’ultimo passo, ripreso dal testo, mostra emblematicamente come si possa intelligentemente e fattivamente porsi al servizio attivo di una causa. Protagonista instancabile di progettualità e gestione di realtà socioeconomie del territorio, Rosaria Nelli ha dimostrato come si possano creare occasioni di crescita e lavoro, nell’ottica dell’incremento dell’occupazione femminile, partendo dalla valorizzazione delle opportunità e delle risorse del territorio. Da ciò bisognerebbe trarre spunto di riflessione per l’elaborazione di quelle politiche locali orientate ad esaltare le caratteristiche peculiari dei territori.
Purtroppo non sempre l’intraprendenza viene premiata, non sempre il protagonismo viene ben visto, non sempre le donne vengono supportate. E così può accadere che colpendo o sabotando una imprenditrice si impoverisce il territorio. Ma questo non fa altro che testimoniare e ulteriormente rafforzare l’idea che ha costantemente accompagnato Rosaria Nelli, vale a dire che la periferia può farcela solo in un’ottica di cooperazione, di collaborazione, di reti e di sinergie. Possiamo affermare fuor di dubbio che lei sia una donna che ce l’ha fatta, ponendosi come esempio di successo di intrapresa a cui ci si può ispirare e tanto basta per leggere il testo e farne tesoro.
1. Le mie radici
In Abruzzo, in un incantevole scenario, si mostra la Val di Sangro, una delle valli più spettacolari di tutto l’Appennino, via naturale di collegamento tra il mare Adriatico ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, dove il fiume Sangro a metà del suo cammino, forma il lago di Bomba, circondato da dolci colline e catene montuose, armoniosamente immerso nella natura incontaminata, nella stupenda cornice dei paesi che si affacciano a terrazza sul lago, a testimonianza di una presenza umana su un territorio ricco di cultura, folklore e tradizioni gastronomiche: questo è il contesto in cui sono nata.
L’origine contadina
Sono nata a Bomba in un periodo in cui si partoriva in casa e vivo nel quartiere soprannominato Za’ Vittoria
, dal nome della bisnonna Vittoria Fioriti, da papà Domenico Antonio, figlio di Nelli Vincenzo e Vitullo Domenica, e da mamma Anita, figlia unica di artigiano "Zə Rəsariə quattrə ducatə, o chissə lu Tənérə" (perchè faceva i tini), un animatore sociale di cui tutti ancora ricordano l’impegno in parrocchia, e di Teti Caterina, donna forte ed arguta, molto devota al Cuore Divino di Gesù, che portava legata al reggipetto una raccolta di oggetti sacri di devozione.
Da piccola alcune persone mi avevano sopranominato lu pepenell cucente
, a testimonianza della mia vivacità. Ho un fratello di nome Vincenzo, emigrato in America alla fine degli anni Sessanta, dove ha esercitato la professione di chef, sposato con Kathleen Picard il cui papà aveva origine italiane. Vincenzo ha sempre conservato il ricordo e i comportamenti della sua originaria cultura ed è stato capace di tracciare salde radici anche nei suoi figli che mantengono un legame con la terra d’Abruzzo. Una sorella, Antonietta, per tutti Mengarella, che vive a Bomba con il marito Nicolino Pagliarone Lu falegnam
che ha dedicato la sua vita alla cura dei suoi tre figli e cinque nipotini. Della famiglia è lei che custodisce i segreti della cucina contadina e dei dolci tipici tradizionali.
La nostra mamma ci ha cresciuti nel rispetto reciproco, nei valori della giustizia ed equità. I miei ricordi mi riportano a quando andavo all’asilo dalle Suore, recitavo poesie, cantavo ed apprendevo da loro lezioni di economia domestica. Crescevo ed il primo giorno di scuola elementare in processione portavamo alla maestra Eugenia una torta abruzzese (Pizza dojce) ed un mazzo di fiori. Giocavamo con oggetti semplici, i Vrecciul
, sassolini, oppure caccavasc
con le palline che raccoglievamo dalle querce, o a Zing zingett
(la campana) lungo le strade del paese ed a nascondino. Ricordo però di aver distrutto un grammofono e dei dischi in vinile a 78 giri che per gioco rompevamo a spicchi simulando un taglio di torta. Subito dopo arrivò qualche giocattolo vero: una bambola, un piccolo set da cucina… Un momento della mia fanciullezza che ricordo con vivo piacere è quando andai a Roma a trovare mio padre e mio fratello che lavoravano in hotel. Ricordo le festività di Natale quando passeggiavamo in piazza Navona tra le tante bancarelle con giocattoli e luminarie, zampognari e come potevano mancare Babbo Natale e la Befana? Ad un certo punto mi sentii prendere per