Matera 2019: gli stati generali delle donne sono in movimento
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Matera nel 2019 sarà capitale europea della cultura. Questo evento ha fatto sì che, in tutta Italia, migliaia di donne abbiano sentito il bisogno e il desiderio di “mettersi in movimento” per elaborare idee, soluzioni, strategie che dessero un aiuto concreto alla risoluzione dei molti problemi del nostro Paese. Così, a partire dal 5 dicembre del 2014 le donne che vivono in Italia si sono unite trasversalmente per offrire soluzioni e presentare progetti utili e proposte concrete, a partire da sé e dalla propria esperienza, su temi come formazione ed educazione; lavoro; democrazia paritaria; imprese e start up; donne & politica; stili di vita; giovani donne; confronti tra generazioni; donne & territorio; comunicazione; innovazione, nuove tecnologie; i processi di integrazione, le famiglie migratorie; leadership; politiche ed azioni intorno al Mediterraneo; cambiamento; potere; creatività; fragilità economica e sociale; sport.
Sono nati per questo gli Stati Generali delle Donne, un confronto spontaneo, innovativo, aperto al pubblico che da Roma si sono poi svolti in tutte le Regioni italiane in uno scambio di best practices e di abstract su differenti temi con raccolta e pubblicazione on line per tutto il 2015/16, per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce.
A Roma hanno presentato dati importanti, frutto di un lungo lavoro di due anni, condotto nei territori italiani con due rilevanti iniziative, a cura di Isa Maggi, rispettivamente intitolate ‘Donne che resistono’ e ‘Donne che ce l'hanno fatta’, oltre ad evidenziare i dati di esperienze europee, nazionali, regionali e locali a confronto, di rilevante interesse sociale, culturale ed economico. È stato proposto un nuovo modello di sviluppo per uscire dalla crisi con la forza delle donne. Dai dati è emerso che, nei periodi difficili, le donne creano lavoro e combattono in modo positivo con idee che possono rivoluzionare la gestione del territorio. Si deve ripartire non da semplici ricette, ma da interventi legislativi ed economici che abbiano alla base valori etici che possano ricostruire un’economia sociale e finanziaria che sia sostenibile nel rispetto delle esigenze e delle politiche di genere. Una nuova visione di leadership è quindi quella emersa negli Stati Generali delle donne che ha elaborato un documento che è stato presentato alle autorità sia nazionali che internazionali con proposte e progetti concreti per i bisogni reali e quotidiani del territorio.
Questo testo riporta i vari documenti elaborati finora nei vari incontri, convegni, conferenze e altro ancora, dagli Stati Generali delle Donne, compreso il manifesto “#madeinwomanmadeinitaly®” che, nei suoi 10 pilastri, indica soluzioni concrete per contribuire a creare valore sociale, economico, culturale.
Gli Stati Generali delle Donne chiamano a raccolta donne che credono in se stesse, che hanno una visione del futuro e che si impegnano a realizzarlo mettendo insieme le forze.
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Anteprima del libro
Matera 2019 - Marta Ajò (a cura di)
MATERA 2019
gli stati generali delle donne sono in movimento
a cura di Marta Ajò
Donne
ieri oggi & domani
Direttrice collana
Marta Ajò
KKIEN Publishing International
info@kkienpublishing. it
www. kkienpublishing. it
Prima edizione digitale: 2017
In copertina: Marco Perna, Donne in fabbrica, donne in lotta, tratto da Marco Perna, Alessia Cecconi, Luisa Ciardi, 1917. Donne in marcia contro la guerra, Fondazione CDSE, Djinn editore, Firenze, 2017.
ISBN 9788894229295
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Table Of Contents
PRESENTAZIONE
Marta Ajò
GLI STATI GENERALE DELLE DONNE
INTRODUZIONE
Isa Maggi
Le sintesi dei gruppi di lavoro
Comunicazione
Democrazia paritaria
Lavoro /imprese/start up
Donne&politica
Stili di vita
Giovani donne, confronti tra generazioni
Donne & territorio
Innovazione, nuove tecnologie
I processi d’integrazione. Le famiglie migratorie
Leadership
Sport
Formazione/educazione
Creatività
La richiesta al Governo
UN PATTO PER LE DONNE
Il futuro che vogliamo include le donne
Isa Maggi
Perché un Patto per le Donne?
Una proposta concreta
STATI GENERALI delle DONNE della VALLE D'AOSTA
Imprenditrici in montagna e valorizzazione del territorio
Stefania Notarpietro e Chantal Certan
Dire, fare, mangiare e amare: il mio progetto GENUINUS
Elisa Dorrier
Il mercato del lavoro al femminile: luci e ombre
Dario Ceccarelli
Imprenditoria femminile: equilibrio cultura, tenacia e impegno costante
Marilena Péaquin
Conservare integre le colture e la saggezza del territorio.
Patrizia Morelli
Incentivare le produzioni artigianali tipiche e tradizionali della nostra Regione (modificazioni alla legge regionale 5 settembre 1991, n. 44)
Carmela Fontana
Partecipare per rinnovare la politica
Chantal Certan
Le eccellenze nei territori
Piemonte – 4 luglio 2015: i Racconti piemontesi
Silvana Neri e Francesca Alquati
Il nostro viaggio parte da qui. . .
Racconti di imprenditorialità
Racconti di innovazione
Racconti di lavoro e di formazione
Racconti di politica ed istituzioni
C’era una volta … e ci sarà ancora!
Racconto a più voci
La Lombardia, da Expo 2015 a Matera 2019
Isa Maggi
Le province, le eccellenze – L’esperienza della Provincia di Mantova
Francesca Zaltieri
Il fantastico case study dell’Emilia Romagna
Roberta Bortolucci
Il Contesto
La popolazione, l’anzianità, il reddito, la scolarità, l’occupazione, la rappresentanza politica.
Le buone pratiche pubbliche
Comunicazione
La politica di gestione del Tempo
Violenza
Imprenditorialità
Agricoltura
Turismo
Innovazione, start up
Manifatturiero
La medicina di genere: lo stato dell’arte in un articolo di Fulvia Signani.
Buone prassi associazioni donne
I centri antiviolenza in Emilia-Romagna
Centro Studi Progetto Donna e Diversity Mgmt
Strategie di cambiamento: il coinvolgimento degli uomini
Gli Stati Generali delle Donne dell’Appennino Tosco-Emiliano
Festival dell’Innovazione (primavera 2016)
EWMD-EuropeanWomen’s Management Developement International Network
Reggio Modena Chapter.
Il contributo delle donne abruzzesi
Rosaria Nelli
Il sistema delle imprese femminili in Abruzzo
Le donne propongono
Il Senato delle Donne
L’Albo meritocratico delle donne manager
Il linguaggio di genere: come riconoscerlo ed adottarlo
Lavorare al femminile conviene
Pregiudizi e sfruttamenti
La parità nella carriera musicale
Stili di vita
La leadership
Donne & territorio lavoro-imprese/ start up, fragilità sociale
Housing sociale, coworking, servizi sociosanitari integrati e pari opportunità
Proposte ed azioni dei centri antiviolenza e non solo
Istituzione di un fondo da destinare all’acquisto delle parrucche per i malati oncologici in italia.
Donne & territorio
Fragilità economica e sociale
Conclusioni
Il micro credito
Sport donne e discriminazione
Formazione /educazione
Lavoro-imprese/start up
Cooperazione internazionale
Giovani donne, confronti tra generazioni
La Basilicata e le donne negli Stati Generali
Maria Anna Fanelli
Donne e divari salariali in Basilicata.
Donne e utilizzo del Part time in Basilicata.
Dati positivi sul lavoro: femminilizzazione dell’imprenditoria italiana nella provincia di Potenza. I dati della Confcommercio
La multifunzionalità delle donne in agricoltura per coniugare imprenditorialità e responsabilità sociale
Piano per l’occupazione e nuovo sistema di welfare di risposta al jobs act.
Il cibo, la terra, l’acqua, le donne. Testimonial dell’identità lucana
Dalla Basilicata un libro sugli Stati Generali delle Donne della Basilicata
Gruppo Donne, territorio e leadership
Alcune proposte relative ai vari campi di attività
Gruppo Imprese e Start up
Gruppo Donne e potere
Gruppo Creatività
Gli Stati Generali delle Donne in Molise – Un fiume in Molise di riflessioni e di idee
Giuditta Lembo
La rete delle donne in Sardegna
Francesca Ena
Voci da Sud
In Calabria
Un paese migliore, un paese connesso.
Il progetto #eskillsforwomen per migliorare le competenze digitali femminili a tutte le età.
Milly Tucci
In Sicilia, l’avvio, le difficoltà
Le esperienze di successo
Carmen Russo e il FABLAB di CATANIA
Il contesto, la diversificazione territoriale
L’esperienza dell’Associazione donne rumene in Italia
Silvia Dumitrache
Il Welfare aziendale, maggio 2016
Stati generali in Fabbrica
Mariacristina Gribaudi
Comunicare gli Stati generali delle Donne: una sfida al femminile in Italia e in Europa
Cinzia Boschiero
GLI STATI GENERALI DELLE DONNE, IL PENSIERO COLLETTIVO CHE SI FA AZIONE
Da #Expo2015 a #Matera2019 verso il Mediterraneo
Isa Maggi
LA CARTA DELLE DONNE DEL MONDO
Da Expo 2015 verso Matera 2019, capitale europea della cultura, verso il Mediterraneo e l’Africa
Una tappa importante: la Conferenza Mondiale delle donne
Agenda degli Stati Generali delle Donne da Expo2015 verso Matera2019
#madeinwomanmadeinitaly®
Il manifesto
Isa Maggi
Stati Generali delle Donne, Economia e Territori.
Un patto per le Donne
, verso la rivoluzione ugualitaria
18 novembre 2016
Conclusioni
Verso un G7 delle Donne
Isa Maggi
Gli stati generali delle donne
Note sulla curatrice
img2.jpgimg3.jpgPRESENTAZIONE
Marta Ajò
La Collana "Donne oggi ieri e domani di KKIEN Publishing International, è nata con l’intento di raccogliere ogni testimonianza che individui e valorizzi l’impegno di
genere".
Rendere fruibili memoria, informazione, riflessioni e proposte messe in moto dalle donne con il preciso intento di sviluppare una maggiore conoscenza degli elementi che hanno caratterizzato e rappresentato la loro azione e volontà di presenza attiva.
Un impegno, già avviato nel secolo scorso, che appare confermato quanto ampliato in questo inizio di terzo millennio. Lungi dal ritenere conclusa quella fase, la partecipazione di genere spinge tutt’oggi le donne ad essere protagoniste del cambiamento.
Il materiale di ricerca dell’evoluzione del pensiero e del movimento femminile nel ‘900 sono a disposizione sia in cartaceo che sul web, nei materiali conservati dalle fondazioni, associazioni, siti dedicati come da altri e vari soggetti.
Il perfezionamento della tecnologia digitale spinge a procedere in soccorso e in alternativa ai metodi di comunicazione più tradizionali. È questo sicuramente un elemento che cambierà profondamente, non solo il sistema delle relazioni ma anche quello della progettualità collettiva e, necessariamente, della divulgazione delle idee.
In questo passaggio di consegne, è necessario trovare una modalità d’integrazione e contemporaneamente di nuovo dialogo e confronto di tutte le intelligenze femminili.
L’intento che muove questa Collana è quella di porsi come un ponte tra la memoria e l’innovazione, la testimonianza e la progettualità, dando la possibilità a chi lo voglia, di dare ed avere voce nell’ambito di un progetto comunicativo innovativo come quello che consente l’editoria on line.
In questo quadro il movimento delle donne, postosi come una delle rivoluzioni più importanti del ‘900 dagli anni ’70 ad oggi, ha mantenuto il suo ruolo di trascinatore di cambiamenti, nuove idee e buone prassi nella politica, nell’economia e nella società. Ciò nonostante la rappresentanza (e la comprensione) dei bisogni femminili non ha trovato il conseguente sbocco nello sviluppo del Paese.
Le donne, hanno saputo mantenere una lunga tradizione di lotta e un’altrettanto grande capacità progettuale. Senza mai arrendersi, pur passando attraverso periodi di bassa marea, non hanno mai cessato di produrre un’onda di proposta sociale.
In un contesto complessivamente in via di modificazione si avverte, anche fra di loro, una diversa collocazione e diverse forme di organizzazione pur coerentemente saldate al principio di responsabilità collettiva.
In questa direzione si colloca il percorso e il lavoro svolto dagli Stati Generali delle Donne, un soggetto politico nato da una forte intuizione e sostenuto da una numerosa partecipazione.
Nell’incontro tra nuova editoria e nuove proposte collettive, nasce l’intesa ed il progetto di questa pubblicazione. L’obiettivo è di fornire materiale che testimoni il faticoso lavoro fin qui svolto.
Nei materiali messi a disposizione, si individuano gli intenti, le modalità di azione, l’organizzazione del lavoro insieme alla qualità delle adesioni al progetto.
Questo primo quaderno
di documentazione renderà disponibile, alla condivisione come alla critica, un nuovo modo di fare politica, trasversale e egualitaria. Donne di ogni realtà regionale, appartenenza politica o imprenditoriale, ed anche di nazionalità differenti, si sono più volte ritrovate in eventi, convegni e laboratori per produrre analisi, riflessioni, proposte.
Dalle motivazioni alle prese di posizione, dalle idee ai progetti di lavoro, sarà testimoniato in questa prima pubblicazione che la collana Donne ieri oggi e domani, volentieri pubblica e rende disponibile.
GLI STATI GENERALE DELLE DONNE
Dal 5 dicembre del 2014 le donne che vivono in Italia si sono unite trasversalmente per offrire soluzioni e presentare progetti utili e proposte concrete, a partire da sé e dalla propria esperienza.
Sono nati per questo gli Stati Generali delle donne, un confronto spontaneo, innovativo, aperto al pubblico che da Roma si sono poi svolti in tutte le Regioni italiane in uno scambio di best practices e di abstract su differenti temi con raccolta e pubblicazione on line per tutto il 2015, per dare spazio alla componente femminile, valorizzarla e darle voce.
A Roma hanno presentato dati importanti, frutto di un lungo lavoro di due anni, condotto nei territori italiani con due rilevanti iniziative, a cura di Isa Maggi, rispettivamente intitolate ‘Donne che resistono’ e ‘Donne che ce l'hanno fatta’, oltre ad evidenziare i dati di esperienze europee, nazionali, regionali e locali a confronto, di rilevante interesse sociale, culturale ed economico.
È stato proposto un nuovo modello di sviluppo per uscire dalla crisi con la forza delle donne. Dai dati è emerso che, nei periodi difficili, le donne creano lavoro e combattono in modo positivo con idee che possono rivoluzionare la gestione del territorio. Si deve ripartire non da semplici ricette, ma da interventi legislativi ed economici che abbiano alla base valori etici che possano ricostruire un’economia sociale e finanziaria che sia sostenibile nel rispetto delle esigenze e delle politiche di genere. Una nuova visione di leadership è quindi quella emersa negli Stati Generali delle donne che ha elaborato un documento che è stato presentato alle autorità sia nazionali che internazionali con proposte e progetti concreti per i bisogni reali e quotidiani del territorio.
Le donne partecipanti, tantissime in ogni Regione, hanno manifestato passione, competenza, determinazione, tenacia, voglia di mettersi in gioco e un impegno per il potere e per il saper fare che è spirito di servizio a favore della società in tutti i settori dalla gestione dei beni culturali, alle nuove tecnologie, alle politiche di immigrazione, alle soluzioni per la logistica, i trasporti, per una sanità migliore, al turismo sostenibile e alla blue economy, con nuove soluzioni partecipative. Diversi i temi trattati in ogni Regione: democrazia paritaria, lavoro imprese/start up, donne&politica, stili di vita, giovani donne, confronti tra generazioni, donne&territorio, comunicazione, innovazione, nuove tecnologie, i processi di integrazione, le famiglie migratorie, leadership, politiche ed azioni intorno Mediterraneo, cambiamento, potere, creatività, fragilità economica e sociale, sport, formazione/educazione, sostenibilità. Al centro il tema del lavoro.
Ogni Regione ha fatto emergere le proprie specificità e le proprie criticità.
Il lavoro delle donne, costituisce una importante risorsa culturale per la costruzione di identità, memoria e appartenenza sociale. Attraverso il processo del lavoro si radica il proprio vissuto di donna in uno specifico contesto storico geografico perché il lavoro delle donne nasce dalla tradizione, dalla fantasia, dalla passione, dall’amore e si fa, con l’innovazione, nuova economia.
Oltre agli incontri svolti in tutte le Regioni sono stati realizzati due appuntamenti internazionali svolti a Milano durante il 2015.
Il primo appuntamento internazionale per le imprese femminili italiane si è svolto a #Milano in Feeding the Future Creating Momentum il 25 e 26 giugno 2015 presso Palazzo Lombardia. Sono state due giornate di riflessione e di rappresentazione del #madeinwomanmadeinitaly. Il tema affrontato è stato il processo per sostenere il cambiamento in atto, nell'economia della crisi e nelle politiche oltre l'austerità. Il secondo tema è stato il modello mediterraneo di creazione di impresa e la creazione di imprese sostenibili nei paesi del Mediterraneo, teorie, strumenti e casi di successo.
Il secondo incontro internazionale si è svolto sempre a Milano il 26, 27, 28 settembre,la Conferenza Mondiale delle donne, Pechino vent'anni dopo
a venti anni esatti dalla piattaforma di Pechino.
Tre giornate intense di riflessione durante le quali è stata redatta la Carta delle donne del mondo.
Alla Conferenza Mondiale hanno partecipato 981 persone in rappresentanza di 35 paesi, ambassador Regina Tchelly dalle Favelas di Rio de Janeiro.
Ogni donna è depositaria di pratiche, conoscenze, tradizioni legate al cibo, che è stato il tema di Expo 2015. Ma Expo 2015 non è stato solo cibo ed esso è stato declinato intorno al tema del lavoro, della cultura, delle identità territoriali, della biodiversità e della tutela e cura della Madre Terra. Ampio spazio è stato dato alle donne di tutto il mondo per riflettere su cosa è successo nei vent'anni che separano da Pechino 1995, per delineare proposte, per disegnare prospettive di futuro e di cambiamento vero e soprattutto costruire politiche per ridare il lavoro alle donne, nell'economia della crisi.
Quali gli step futuri?
Da Expo 2015 verso Matera 2019, capitale europea della cultura, verso il Mediterraneo e l’Africa.
La risposta che le donne stanno dando alla crisi con il loro impegno nel fare impresa è un fatto che rassicura sul futuro. Si sta delineando un nuovo modello di sviluppo, che va analizzato e sostenuto attraverso confronti e approfondimenti, per cercare la soluzione vincente.
Gli Stati Generali delle Donne chiamano a raccolta donne che credono in se stesse, che hanno una visione del futuro e che si impegnano a realizzarlo mettendo insieme le forze. Le opportunità ci sono, soprattutto in settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, il cibo, la nuova agricoltura, l’economia verde, i servizi alla persona, la manifattura che deve tornare ad essere un settore trainante, in un’ottica di sostenibilità. I nuovi settori di attività sono veri e propri giacimenti di ricchezza.
I dati dicono che le donne, probabilmente, lo hanno capito e si stanno dando da fare.
È un dovere dovere creare le condizioni per sostenerle, con attività di erogazione di servizi reali, sostegno all’aggregazione e alla costruzione di filiere per innescare processi di internazionalizzazione e con politiche del credito attente alle esigenze delle imprese femminili.
Appuntamento dal 20 al 23 luglio a Milano nell'evento mondiale del Campus Party dove saranno presenti le imprese del #madeinwomanmadeinitaly.
L’impegno: siglare con il Governo il Patto per le donne. img4.png
INTRODUZIONE
Isa Maggi
Il lavoro che abbiamo fin qui svolto ci ha consentito di riflettere su strategie efficaci di cambiamento affinché le donne, con il loro lavoro, siano poste al centro delle future politiche per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese.
Riconosciamo l’importanza di poter misurare l’impatto del lavoro delle donne in modo da trasformarlo in una priorità nell’ambito dell’agenda politica.
Siamo da sempre consapevoli della nostra responsabilità nel definire un’agenda per uno sviluppo sociale ed economico inclusivo e per la sostenibilità ambientale.
Crediamo che tale obiettivo possa essere conseguito grazie ad un processo di cooperazione anche internazionale che metta in evidenza il valore delle donne in quanto fonti di creatività e innovazione per lo sviluppo sostenibile, per il necessario cambiamento culturale, per creare nuove opportunità per le generazioni future.
Dagli Stati Generali di Roma sono partiti gli Stati Generali nelle Regioni italiane nel corso del 2015 per declinare le politiche a livello di ogni singolo territorio cogliendone le specificità, le vocazioni, le opportunità, per trovare soluzioni concrete, fino ad arrivare allo svolgimento della Conferenza Mondiale delle donne, Pechino vent’anni dopo a Milano, in Expo 2015, nel mese di settembre. Ad Expo 2015 abbiamo messo al centro il tema del cibo, declinato nelle sue determinanti essenziali. Il cibo è lavoro, è identità territoriale, è amore, è cultura, è salvaguardia dell’ambiente.
Il tema del lavoro è stato il filo conduttore degli Stati Generali: ridare lavoro per ridare dignità ed autonomia alle donne. Le aree urbane e rurali sono stati laboratori per identificare nuovi strumenti e nuove strategie per uno sviluppo sostenibile che possa mettere in moto i meccanismi per creare nuova occupazione per le donne. Le donne e il lavoro delle donne sono un valore aggiunto per una riduzione delle povertà, per uno sviluppo delle città e l’attivazione di politiche di urbanizzazione sostenibili, per un’istruzione di qualità, per una vera attenzione all’ambiente e al cambiamento climatico.
La piena integrazione delle politiche di genere deve essere fondata su