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Metodo DEGA: “La formula del Successo in Tricologia”: Strategie Vincenti per Diventare un Consulente Esperto e Incrementare i Tuoi Guadagni nel salone
Metodo DEGA: “La formula del Successo in Tricologia”: Strategie Vincenti per Diventare un Consulente Esperto e Incrementare i Tuoi Guadagni nel salone
Metodo DEGA: “La formula del Successo in Tricologia”: Strategie Vincenti per Diventare un Consulente Esperto e Incrementare i Tuoi Guadagni nel salone
E-book134 pagine1 ora

Metodo DEGA: “La formula del Successo in Tricologia”: Strategie Vincenti per Diventare un Consulente Esperto e Incrementare i Tuoi Guadagni nel salone

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Info su questo ebook

Una ragazzina preme la fronte contro il vetro di una vetrina di un salone e resta incantata a osservare le lavoranti che si occupano dei capelli delle signore. Molti anni dopo quella ragazzina avrà il suo salone da parrucchiera, ma, ahimè, le cose non vanno come forse aveva immaginato. Frustrazione, ansia, stanchezza fisica e psicologica, i conti che non tornano sono i pensieri che invadono la mente di Valentina ogni giorno. Poi arriva la pandemia e lei si ferma a cercare dentro di sé e mettere ordine. Per caso vede il film “The Secret” e così decide che il suo primo vero amore, ossia la TRICOLOGIA è ciò che le permetterà di rinascere. “Che cosa so fare meglio?” è la domanda che si è posta. Inizia così un grande percorso di cambiamento e di studi che oggi non solo la vedono essere un’autorità nel suo settore con i clienti e una donna perfettamente realizzata, ma anche una guida e una formatrice per tutti i colleghi che voglio effettuare il cambiamento. Tra le pagine di METODO DEGA Valentina si mette a nudo raccontando di sé e illustra in modo preciso il metodo che ha messo a punto per raggiungere il successo, l’autorità e la libertà finanziaria. Metodo D.E.G.A. oggi è come una missione per diffondere le possibili soluzioni per essere un professionista vincente.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita4 ago 2023
ISBN9791254893067
Metodo DEGA: “La formula del Successo in Tricologia”: Strategie Vincenti per Diventare un Consulente Esperto e Incrementare i Tuoi Guadagni nel salone

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    Anteprima del libro

    Metodo DEGA - Valentina Degani

    Introduzione

    Valentina e la tricologia in breve

    Sono ormai diverse sere che seduta davanti al mio pc riordino le idee e cerco un modo per cominciare questo nuovo progetto che mai e poi mai avrei pensato di realizzare: scrivere un libro. Non sono una scrittrice e sono anche una persona che ha dovuto lavorare sulla sua timidezza ed emotività, quindi parlare di me non è ciò che mi viene più naturale. Ma, a volte, la vita ti regala delle emozioni e degli eventi così meravigliosi che non puoi non condividerli.

    Mi sento pronta a mettere queste idee e sensazioni tra le pagine di questo nuovo percorso di vita.

    Mi chiamo Valentina e già sai che non sono una scrittrice, già… sono una parrucchiera che un giorno ha compreso di essere arrivata al punto di non ritorno della frustrazione. Quella sera di presa di coscienza mi sono fermata ed è iniziata la svolta.

    Ora passo le mie serate con la famiglia, spesso a studiare e nelle prossime settimane a scrivere, e, se mi guardo indietro, vedo una Vale del tutto diversa, in ogni aspetto. Mi rivedo perfettamente ed è come se davanti a me ci fosse una persona del tutto estranea alla mia essenza di oggi. Non rinnego nulla e so che tutto è stato perfetto per arrivare a questo qui e ora, ma non è stato semplice e ha comportato anche della sofferenza.

    Eravamo nel periodo del lockdown e una sera, mentre la mente non si fermava e vagava in pensieri di preoccupazione per la mia attività di parrucchiera, mi dissi che mi dovevo fermare e fare chiarezza dentro me. Quella sensazione che tutto si fosse sgretolato stava prendendo il sopravvento, mi premeva sullo stomaco e non mi dava pace.

    Rivedo quella donna che, dopo aver messo a letto le figlie e dato il bacio della buonanotte al marito, se ne stava seduta sul divano a fissare il muro davanti a sé chiedendosi come e cosa potesse fare. Provo anche un po’ di tenerezza per quella Valentina e vorrei dirle di non preoccuparsi che andrà tutto bene.

    Quella sera, immobile dentro i miei pensieri, mi posi una domanda: che cosa so fare meglio rispetto agli altri?

    Avevo il mio salone da parrucchiera, ma non stava andando molto bene, ero brava a fare i tagli e anche nei vari servizi, ma quanti parrucchieri lo sono? Avevo bisogno di guardare più in profondità, sentivo che mancava qualcosa o che forse non stavo ascoltando un pezzo di me.

    Oggi, quella donna è arrivata a ottenere autorità e consapevolezza, i suoi compensi sono andati di pari passo con i suoi servizi. Quella donna seduta sul divano tra il chiaro e lo scuro di una serata adesso si presenta come una parrucchiera che era arrivata a odiare il suo lavoro. C’erano anche certi giorni che la mattina, appena sveglia, all’idea di andare in salone, le si chiudeva lo stomaco e provava quasi la nausea.

    Stare bloccati in casa per la pandemia aveva reso tutto molto visibile, le aveva permesso di fermarsi e fare il punto, vedere le cose per come stavano davvero. Quella Valentina era di fronte a un’aspra verità: la sua attività era un disastro e la sua vita ne risentiva. Se sei insoddisfatto così tanto di te stesso a livello professionale, non puoi non portare questa situazione anche in ogni altro elemento della tua vita. E più i giorni passano e più ti sembra impossibile trovare una via d’uscita, fino a quando non lo fai!

    Mi ricordo ancora che, con il telefonino in mano, iniziai a navigare senza sapere nemmeno bene cosa stessi cercando, finché non mi apparve un film The secret. Ne parleremo meglio, ma dopo aver cliccato su quel link e aver visto tutto il film, è come se dentro quello stomaco in subbuglio si fosse mosso qualcosa, come se i miei occhi si fossero risvegliati da un sonno che mi aveva resa un po’ cieca nei confronti di me stessa e della vita. Presi atto che davvero la mia vita era un disastro! Prima del lockdown, lavoravo 12 ore al giorno, mi spaccavo la schiena, arrivavo a sera con le gambe gonfie e doloranti, il dito a scatto, avevo male alle braccia e, ogni volta che facevo i conti, mi assalivano la tristezza e l’ansia. Tutti quei sacrifici per poi non avere un riscontro economico positivo. In quei giorni in cui ero a casa con la mia famiglia, mi ero resa ancora più conto di come avessi una vita turbolenta anche con il mio compagno e di come non fossi presente con le mie figlie. Il lavoro mi rendeva sempre insoddisfatta e nervosa, ero sempre di corsa e non avevo un attimo libero per nessuno che non fosse il salone. La verità era che provavo anche un enorme senso di colpa, perché anche lavorando tutto il giorno, e 12 ore erano davvero tante, non potevo prendermi il tempo che desideravo per fare le cose che una mamma dovrebbe vivere con le proprie figlie. Non riuscivo mai ad accompagnarle alle attività, alle lezioni di nuoto piuttosto che agli allenamenti di pallavolo o ai compleanni dei compagni di classe. Perché la stanchezza di quel lavoro, divenuto opprimente e ormai insostenibile sia fisicamente che mentalmente, mi pesava sempre di più. Alla fine avevo chiesto non solo a me stessa di sacrificarmi, ma lo stavo facendo anche con le persone a me più care. Loro subivano le mie frustrazioni. Vivevo un tumulto interiore, sentivo dentro di me che potevo fare molto di più, che valevo molto di più, ma era difficile andare oltre l’ansia e quella nebbia che mi faceva vedere tutta quella confusione. Non sapevo in che direzione muovermi…

    Ed è stato in quel momento buio e di insoddisfazione, che quella sera rimasi completamente assorta in YouTube davanti a questo film che parlava della legge di attrazione. Da subito mi si è aperto un mondo sconosciuto.

    Sapevo che non stava capitando per caso che mi fossi imbattuta in quel film e, anche nei giorni a seguire, cominciai a fare ricerche. Avevo tutto il tempo a mia disposizione. Fu così che iniziai a seguire tutti i video di uno dei mentori apparsi nel film che spiegava come la nostra mente sia divisa in mente conscia e mente inconscia. L’avevo ascoltato attentamente mentre raccontava che le nostre azioni, rimanendo nella mente inconscia, ci portano ad avere quelle abitudini, ossia i paradigmi, che ci fanno agire sempre in un determinato modo, portandoci così inevitabilmente a ottenere gli stessi risultati. Continuava affermando che se noi cambiamo quelle abitudini, cambiano di conseguenza i nostri risultati. Quella Valentina che cercava di risolvere i suoi problemi lavorativi si rivedeva molto in quelle parole, capiva che tutto ciò aveva un senso.

    È stato a quel punto che la domanda che mi ero posta, ossia cosa io sapessi fare meglio rispetto agli altri, mi si ripeteva da sola nella testa. Prendermi cura degli altri era stato il mio plus in ogni servizio che offrivo.

    Ho compreso di dover far leva sul servizio che più sapevo fare, che più mi faceva stare bene, che più portava empatia con il cliente, che emozionava. Insomma, la mia particolarità era quella di offrire qualcosa che nessun altro competitor facesse, questo era ciò su cui dovevo puntare e, nei giorni che seguirono quest’idea, la ricerca divenne quasi un’ossessione.

    Mi misi seduta, davanti a me solo un foglio bianco e una penna. Era necessario analizzare bene le mie capacità, gli interessi, le conoscenze ed è stato in quell’istante che ho capito: era arrivato il momento di integrare la mia professionalità di parrucchiera con tutto il mondo della tricologia.

    Da lì è partita la mia rinascita. Ho deciso di vivere fino in fondo quella che era una fase di crisi, dandole poi una connotazione di cambiamento e di nuova vita. Ho anche deciso che non volevo restare ferma in una condizione

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