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La cucina curativa
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E-book397 pagine3 ore

La cucina curativa

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Info su questo ebook

Curarsi mangiando? Certamente sì!
Un libro ricco di informazioni sugli alimenti e le loro proprietà curative, con una sezione interamente dedicata a ricette gustose, create per aiutarci a combattere piccole e grandi patologie.

Il 90% delle malattie si curano mangiando, giusto?
Cioè nella maggior parte dei casi assumiamo una sostanza che produce una reazione nel nostro organismo e che di conseguenza apporta dei benefici.
Ricordiamo che molti dei farmaci che utilizziamo comunemente sono costituiti da principi attivi che, almeno in origine, sono derivati da erbe o piante medicinali.
E allora perché non “gustarcela” questa medicina?
Tutti sanno che le arance sono ricche di vitamina C che rinforza il sistema immunitario, o che il pesce è fonte di Omega 3 che è ricco di antiossidanti. Ogni alimento infatti ha delle proprietà benefiche che associate possono creare un vero e proprio medicinale, ma occorre trovare il giusto bilanciamento degli ingredienti per creare un piatto capace di curare i nostri mali e allo stesso tempo appagare i nostri sensi.
Un medico non ne sarebbe in grado da solo, ma con uno chef al suo fianco sicuramente sì.
Seguendo le mie ricette potrete gustare delle straordinarie pietanze capaci anche di portare benefici alla vostra salute.

Mi chiamo Alessandro Montedoro e sono nato a Roma nel 1974, sono appassionato di cucina, viaggi e odio le medicine! Ecco perché ho creato questo libro in cui, combinando le giuste materie prime, sono riuscito a portare la medicina a tavola.
La mia è stata una vera e propria vocazione, infatti da sempre ho avuto amore per il cibo, tanto che in tenera età ho passato giornate intere a giocare con gli ingredienti per creare gusti nuovi e innovativi.
Questa passione coltivata negli anni si è trasformata in una vera e propria professione. Crescendo sono infatti diventato Executive chef di alberghi di lusso e con la mia passione ho allettato migliaia di palati. Ma ora la mia ambizione più grande è quella di poter contribuire a curare alcune patologie usando la cucina.
LinguaItaliano
Data di uscita5 set 2013
ISBN9788863581928
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    Anteprima del libro

    La cucina curativa - Alessandro Montedoro

    L’illuminazione

    Il Mio nome è Alessandro, faccio il cuoco, non sono un curatore e non posso fare miracoli, ma da qualche anno non uso più medicine o almeno cerco di evitarle il più possibile. Come? Semplice, se ho un problema io lo risolvo mangiando! E vi posso garantire che per me funziona, funziona talmente bene che ho deciso di condividere con voi la mia scoperta.

    Tutti sanno che certi alimenti sono più sani di altri, che l’arancia è ricca di vitamina C, che il pesce è ricco di Omega 3 e via dicendo.

    Molte volte, però, non siamo in grado di creare un vero e proprio piatto curativo, ed è proprio su questo punto che io ho cercato di specializzarmi. Creare ricette nuove e competitive fa parte del mio lavoro; ogni giorno sviluppo decine di menu nuovi per i miei ristoranti, per banchetti o matrimoni ed è sempre una nuova sfida per cercare di combinare gli ingredienti giusti e per esaltarli al meglio. Io cucino soprattutto per me stesso, amo sbizzarrirmi usando gli ingredienti di tutto il mondo per creare nuove pietanze, gustose, speciali, salutari e, perché no, in certi casi anche curative.

    Non ho studiato medicina e neanche gastronomia, solo la passione per il cibo mi ha portato fino a questo punto, ma vi assicuro che quello che ho scritto e le ricette che ho creato in tutti questi anni e in tutti i paesi dove ho lavorato sono vere e hanno contribuito a curare me stesso e molta altra gente.

    Sono un semplice cuoco, come ho detto prima, che ha girato il mondo e che è stato affascinato dai rimedi popolari usati per risolvere ogni tipo di malattia. In tutti i paesi in cui ho lavorato, Giappone, Africa, Cina, Sud America, Europa, esiste sempre un rimedio per curare qualche piccola o grave malattia e, vero o no, si tratta sempre di rimedi tradizionali passati di generazione in generazione, provenienti da un tempo lontano in cui la medicina era fatta solamente da prodotti puramente alimentari.

    Proprio in Cina, dove mi trovo adesso, sono stato ispirato a creare dei piatti curativi.

    Ero sempre circondato da amici e colleghi cinesi che avevano un rimedio per tutto; ogni malessere del corpo, dal mal di schiena all’influenza, poteva essere curato con una tisana o con un alimento in particolare.

    Dopo circa un anno di lavoro in Cina e stufo di ascoltare queste storie abbastanza ridicole ho cominciato a fare delle ricerche per dimostrare ai miei colleghi che quello che dicevano non era affatto corretto. Più cercavo, però, più mi rendevo conto che ero io a sbagliare ed ero sempre io il pazzo che si curava, anche per una piccola sciocchezza come un mal di testa, assumendo sostanze chimiche.

    Dopo mesi di ricerca e con la consulenza di un mio amico medico, Guido De Mari, sono riuscito a creare delle combinazioni alimentari che possono aiutare a combattere piccoli e grandi disagi della vita di tutti i giorni.

    Ho creato anche molte ricette e piatti e li ho proposti nel mio ristorante Barolo del Ritz Carlton di Pechino, ricevendo un’attenzione non indifferente dalle persone del luogo ma soprattutto dagli stranieri. La cosa sorprendente è stata quella di avere clienti che mi scrivevano per avere nuove combinazioni alimentari per curare le proprie patologie; per loro era divertente e affascinante curarsi senza aver bisogno di medicinali. Ovviamente sono cure per disagi non molto gravi, ma la soddisfazione è stata talmente grande che ho deciso di approfondire i miei studi, dedicarmi completamente alla ricerca delle proprietà curative degli alimenti e scrivere un libro con le ricette abbinate. Dopo due anni di ricerche su libri, internet e soprattutto sul luogo, sono riuscito a trovare tutto il materiale necessario per creare delle ricette che possono curare molti disagi. Nuove pietanze e combinazioni possono essere create da voi e adattate ai vostri gusti personali.

    Non c’è limite alla fantasia culinaria, quindi usate pure le mie ricette e i piatti che ho preparato per voi, ma createne anche di vostri e scegliete gli ingredienti adatti per curare il vostro disagio.

    La cucina curativa

    Pensiamoci bene, il 90% delle malattie si curano mangiando, giusto?

    Cioè, qualsiasi problema abbiamo, assumiamo una sostanza che in qualche modo produce una reazione nel nostro organismo e di conseguenza apporta dei benefici.

    Ricordiamo che gran parte dei farmaci che utilizziamo comunemente sono costituiti da principi attivi che, almeno in origine, sono derivati da erbe o piante medicinali.

    Negli ultimi anni si usano sempre più prodotti chimici e farmaceutici per curare anche un minimo disturbo, ma non dobbiamo scordarci che da sempre il cibo è stato un nutrimento e anche una cura.

    Erbe, tisane, bevande, ortaggi e alimenti sono stati usati per tonificare depurare e calmare, e in parecchie popolazioni vengono ancora utilizzati come rimedio primario.

    Le proprietà curative degli alimenti sono talmente tante che basta solamente saper scegliere; spesso le ricerche scientifiche sono proprio basate sulle proprietà curative di un alimento.

    Dicendo tutto questo non voglio dire che il cibo è capace di sostituire completamente i medicinali, ma tengo fortemente a farvi notare che ogni singolo e lieve disturbo può migliorare con la semplice assunzione di specifici alimenti. Sostanze che nella maggior parte dei casi sono presenti anche nei medicinali più comuni ma solamente in quantità decisamente maggiore.

    In questo libro intendo indicare come ognuno di noi possa migliorare i propri piccoli e grandi problemi solamente cambiando abitudini alimentari e soprattutto avendo una certa costanza nell’assumere uno specifico alimento.

    Attenzione non sto parlando di dieta, quella la lascio al buon senso, sto cercando di spiegare che con un semplice frutto ma anche con del buon cioccolato si possono raggiungere dei miglioramenti strepitosi per ogni tipo di malessere.

    Tengo a precisare che non sono un curatore né tanto meno un dottore, e lungi da me dirvi che con il cibo si possono curare malattie gravi come tumore o AIDS, ma determinati alimenti abbinati a un’adeguata cura possono aiutare.

    Sono convinto, infatti, che disturbi più comuni come febbre, mal di testa, cattiva circolazione sanguigna, pressione arteriosa, allergia, ansia, stress, stipsi, irritazioni urinarie, prostatiti e molto altro ancora, possono guarire completamente con una giusta alimentazione.

    La costanza è alla base di tutto. Curarsi con gli alimenti richiede sicuramente uno sforzo maggiore e nella maggior parte dei casi un tempo maggiore. Ma non è meglio aspettare qualche giorno in più per curare una infiammazione alle vie urinarie o una prostatite bevendo magari un decotto di sedano (400 gr in 1 litro d’acqua), invece di prendere antibiotici o antinfiammatori? Certo se poi è un caso grave allora facciamoci aiutare da un medico. Io personalmente provo sempre un rimedio naturale prima di rivolgermi al medico o al farmacista, e solitamente funziona.

    La costanza è fondamentale e, così come per curarsi con gli alimenti serve del tempo, anche per farsi del male con essi serve del tempo. Non si arriva ad avere gastriti o ulcere se abbiamo bevuto dieci caffè in un giorno occasionale, ma forse queste patologie potrebbero arrivare in cinque anni bevendo dieci caffè al giorno.

    Mangiare un piatto ricco di calorie o anche un hamburger con patatine fritte e Coca-Cola non uccide di certo nessuno se fatto ogni tanto, incredibile ma vero serve anche al nostro organismo come allenamento. Per esempio se la nostra alimentazione è basata solamente su frutta, verdura, riso in bianco e acqua naturale, è da considerarsi un’alimentazione perfetta e stiamo facendo la cosa giusta, ma dovremmo farlo per tutta la vita! Se un giorno qualsiasi, magari dopo qualche mese con un’alimentazione così perfetta, si decide di mangiare un cibo fritto o magari della carne, si rischia di mandare in tilt il nostro organismo, ormai non più abituato a digerire sostanze più impegnative.

    Di norma, quindi, è necessario mangiare di tutto, facendo attenzione a non esagerare nei cibi comunemente chiamati spazzatura ma a non eliminarli completamente, ovviamente se non ci sono restrizioni mediche o allergie.

    Noi siamo quello che mangiamo

    Fin da prima della nascita l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel nostro organismo. Infatti un’alimentazione errata durante la gravidanza potrebbe provocare disturbi fisici al futuro bambino. Anche i primi mesi di vita sono molto importanti se non essenziali, una corretta e soprattutto sana alimentazione aiuta la crescita e lo sviluppo del bambino e rinforza il sistema immunitario. È provato per esempio che un omogeneizzato fatto in casa aiuta a prevenire allergie nel futuro.

    Anche in età adulta l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni. Voglio ancora una volta precisare che non sto parlando di dieta dimagrante, una persona fisicamente perfetta non è provato che sia sana. Al contrario, però, è possibile che una persona obesa abbia un sistema immunitario più debole e di conseguenza risulta più incline ad ammalarsi. Il motivo è semplice, l’alimentazione errata porta l’individuo a ingrassare e di conseguenza la massa corporea in eccesso costringe il proprio fisico ad aumentare la pressione del sangue, oppure ad avere troppo zucchero nel sangue o magari una frequenza cardiaca troppo accelerata.

    Insomma, una sana alimentazione è quello che tutti noi dovremmo osservare, da un lato cercando di non innervosirci eccessivamente se abbiamo qualche chilo di troppo, dall’altro di non essere troppo ottimisti nel sottovalutare una condizione quale l’obesità.

    Secondo una visione tradizionalista, è considerato alimento tutto ciò che apporta energia all’organismo, ma questo concetto è stato ormai da anni superato; attualmente, infatti, l’alimento è sinonimo di materia prima per l’accrescimento e il mantenimento dell’individuo, ed è molto importante ricordare che ad ogni stadio della vita vi sono necessità alimentari differenti.

    Al giorno d’oggi, nonostante l’abbondanza calorica, aumentano costantemente le richieste di integratori alimentari e vitaminici.

    Cosa spinge la gente a comportarsi in questo modo?

    La risposta è semplice: siamo colpiti da patologie definite del benessere e occorre quindi ovviare a quelli che sono gli errori nutrizionali più comuni.

    Vitamine fondamentali come la A, la C e la E sono sempre più rare da trovare negli alimenti e questo perché sono vitamine che si disperdono facilmente se l’alimento non viene mangiato fresco.

    Possiamo fare l’esempio della vitamina C. È vero che è presente in natura in maniera abbondante, ma è anche vero che un’arancia ricca di vitamina C è quella che viene staccata dall’albero e mangiata nel giro di pochi giorni, se non di poche ore. E oggi con la globalizzazione e la voglia di mangiare alimenti non stagionali, che provengono da ogni parte del mondo, ci siamo abituati a mangiare arance provenienti dalla California, per esempio. Arence che sono state prelevate ancora acerbe dall’albero e sono state in seguito fatte maturare nel lungo viaggio che le ha portate settimane dopo sulle nostre tavole. Ci siamo abituati anche a mangiare prodotti surgelati e sciroppati, dove la presenza vitaminica è quasi pari allo zero. Per non parlare poi di tutti quei prodotti dove sono stati inseriti coloranti e aromi per renderli simili al sapore dell’alimento originale; se leggessimo attentamente le etichette di certi prodotti alimentari potremmo renderci conto effettivamente di cosa mangiamo, ci sono caramelle all’arancia dove non è presente nemmeno una goccia di arancia, oppure delle patatine fritte dove la patata non è neanche stata utilizzata!

    Se dopo molti anni, quindi, con un’alimentazione sregolata e simile a quella descritta ci lamentiamo per gastriti o pressione alta o ulcere, la colpa è solamente nostra.

    Curarci sempre con prodotti chimici ci illude di poterci curare ogni volta che vogliamo da qualsiasi sintomo, ma le medicine possono causare effetti collaterali al nostro organismo.

    Leggendo una qualsiasi istruzione per l’uso di un farmaco comune potremmo renderci conto che con lo stesso farmaco è possibile curare decine di problemi. Se prendo qualche cosa per il mal di testa probabilmente posso alleviare un mal di denti o un dolore mestruale e anche un mal di schiena!

    E tutto questo è assolutamente insensato.

    Migliorare il nostro aspetto mangiando?

    Io ne sono convinto!

    Il nostro aspetto dipende sicuramente da ciò che mangiamo, e seguire semplici regole alimentari può essere un vero toccasana per la bellezza e per la salute.

    Il cibo, quello accuratamente scelto, mantiene sani e belli proteggendo l’organismo dall’attacco dei radicali liberi.

    Ma quali sono i cibi più adatti per aiutare il nostro fisico a rimanere sano e giovane? Sicuramente tutti quelli ricchi di antiossidanti, come gli agrumi, i kiwi, l’avocado, l’uva, la papaya, la mela, la cipolla, gli zucchini, l’aglio, gli spinaci e tanti ancora.

    Un esempio, per proteggere vene e capillari scegliamo i mirtilli freschi. Pistacchi, nocciole, noci, mandorle, sesamo hanno un elevato contenuto in grassi mono insaturi e polinsaturi, vitamina E, nonché un insieme di sostanze che stimolano la produzione del coenzima Q10, conosciuto nel mondo della cosmetica proprio come l’enzima della bellezza.

    Scegliere con cura gli alimenti giusti è essenziale, ma a volte dobbiamo anche prestare attenzione al nostro corpo, e in parecchi casi imparare a decifrare i messaggi che ci manda.

    Per esempio, quante volte abbiamo attribuito il nostro nervosismo a cause esterne, come un litigio o magari ai problemi sul lavoro, quando invece potrebbe trattarsi solamente di un pasto pesante non digerito bene?

    Un altro esempio è quello di ostinarci a mangiare del cibo che ci provoca del malessere, come acidità di stomaco, digestione lenta, mal di testa, spossatezza; solo perché magari abbiamo sentito dire che fa bene.

    Mangiare una mela sicuramente è salutare, ma se non riusciamo a digerirla o se ci provoca acidità meglio cambiare frutto, giusto?

    Quindi cerchiamo di prestare attenzione ai messaggi che il nostro corpo ci manda, non traendo conclusioni troppo affrettate ma basandoci sulla nostra esperienza personale, cercando di annotare quale cibo ci porta benessere e quale malessere.

    La nutraceutica

    La nutraceutica è lo studio degli alimenti che hanno un effetto benefico sulla salute umana. Il termine nutraceutica non è altro che la fusione delle parole nutrizione e farmaceutica, infatti ogni alimento o quasi ha delle proprietà che, se vengono usate in maniera corretta, possono apportare benefici al nostro organismo e in parecchi casi essere usati come vera e propria cura. Questa scienza è molto recente e quindi ancora in fase di studio, ma fare qualche esperimento culinario per provare a risolvere qualche piccolo problema fisico non credo possa causare delle conseguenze irrimediabili. Per esempio, se si decide di curare una leggera infiammazione alle vie urinarie con del succo di ribes, non vedo quali conseguenze gravi possano capitare a chi decide di usare un alimento piuttosto che un medicinale per curarsi. Se non dovesse funzionare allora ci si può rivolgere a un medico, ma se funziona? Lascio a voi il beneficio della risposta!

    Come ho già detto ogni alimento possiede delle qualità positive, la mela per esempio è ricca di vitamine, sali minerali e in generale fa bene.

    Ma cosa significa fa bene? Questa affermazione non fornisce di certo informazioni sufficienti per stabilire dove apporti qualche beneficio. Lo stesso vale quando diciamo che è ricca di vitamine e sali minerali; perché quasi tutti i frutti ne contengono! Un altro esempio può essere quello di dire che tutto il pesce è ricco di Omega 3, che ha un effetto protettivo nei confronti delle pareti delle arterie. Non è proprio così, infatti ogni pesce ha quantità ben diverse di Omega 3, basti pensare che tra il tonno e una sogliola c’è quasi il 50% di differenza.

    La nutraceutica quindi ci aiuta a interpretare in maniera vantaggiosa tutti gli alimenti valutandone e considerandone il contenuto e la quantità giusta da usare per i diversi tipi di patologie.

    Ma proviamo a spiegare questo ultimo concetto con un semplice esempio.

    Se volessimo assumere della vitamina A, basterebbe scegliere tra del burro o delle carote. E così, 100 gr di entrambi apporterebbero al nostro organismo la dose giornaliera di vitamina A, ma con una grossa differenza: la carota ha per 100 gr 35 calorie ed è ricca di molte altre vitamine e sali minerali, il burro per un equivalente di 100 gr ha 750 calorie ed è ricco di grassi.

    Un altro esempio può essere quello della vitamina C: molti sono gli elementi ricchi di vitamina C ma il più famoso di tutti è sicuramente l’arancia. Ma la vitamina C è presente in quantità otto volte superiore nel frutto della guava.

    In sostanza questa nuova scienza non fa altro che indirizzarci, con le quantità giuste, su un alimento o una combinazione degli stessi, che possa alleviare o curare completamente un problema fisico.

    Saper scegliere è importante

    Questo sarebbe un capitolo superfluo, a pensarci bene. Normalmente bibite gassate piene di coloranti e zuccheri, cibi surgelati e già pronti, prodotti in scatola a lunga conservazione, fast food, cibi liofi-lizzati e tanto ancora non dovrebbero far parte della nostra alimentazione quotidiana, ma dovrebbero essere uno sfizio da levarci ogni tanto.

    Ma anche le materie prime vanno scelte con cura. Ormai stanno sparendo tutti quei piccoli negozi di alimentari, le macellerie, le frut-terie, ove ci si poteva fidare della provenienza dell’alimento e soprattutto del proprietario perché se provava a vendere qualche cosa di non troppo fresco rischiava di perdere la sua piccola clientela. Oggi invece i grandi supermercati hanno spazzato via il piccolo commerciante per ovvi motivi: per il prezzo ma anche per la comodità di trovare tutto quello che ci serve in un solo posto; si passa infatti dal reparto alimentare a quello del vestiario e dell’elettronica in 10 passi.

    Tutto questo, come dicevo, aiuta molto la clientela – disperata per aver

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