Stay Woke: Viktor A. King Stay Woke multilanguage, #2

Di Viktor A. King

**Italiano:**

**Titolo:** Stay Woke

**Autore:** Viktor A. King

**Genere:** Horror, Spirituale

**Descrizione:**

Nel misterioso romanzo "Stay Woke" di Viktor A. King, seguiamo le vicende di Ruth, una giovane donna in cerca di risposte profonde e transcendentali. Nel tentativo di scoprire il significato più oscuro della vita, Ruth si imbarca in un viaggio straordinario alla ricerca della DMT, una sostanza prodotta dall'uomo che potrebbe rivelare segreti nascosti dell'universo.

Mentre il suo corpo esplora gli effetti della DMT, la sua mente si apre a un mondo di percezioni straordinarie e connessioni spirituali. Lungo il percorso, si troverà a confrontarsi con forze oscure e malefiche, in una lotta spaventosa per sopravvivere e svelare i misteri dell'aldilà.

**Stay Woke** è un romanzo horror avvincente che sfida i confini della realtà e dell'esperienza umana, portando il lettore in un viaggio oscuro e metafisico alla ricerca di orrori nascosti.

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**Inglese:**

**Title:** Stay Woke

**Author:** Viktor A. King

**Genre:** Horror, Spiritual

**Description:**

In the enigmatic horror novel "Stay Woke" by Viktor A. King, we follow the harrowing journey of Ruth, a young woman in search of profound and transcendent answers. In her quest to uncover the darkest meaning of life, Ruth embarks on an extraordinary journey in search of DMT, a substance produced by humans that may reveal hidden secrets of the universe.

As her body explores the effects of DMT, her mind opens up to a world of extraordinary perceptions and spiritual connections. Along the way, she must confront dark and malevolent forces, in a terrifying battle for survival and to unveil the mysteries of the afterlife.

**Stay Woke** is a gripping horror novel that challenges the boundaries of reality and human experience, taking the reader on a dark and metaphysical journey in search of hidden horrors.

• Lingua: Italiano
• Editore: Viktor A. King
• Data di uscita: 15 set 2023
• ISBN: 9798223563877

Anteprima del libro

Viktor A.King ©

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VIKTOR A. KING

STAY WOKE

Chapter 1

Ruth non voleva alzarsi, era avvolta nel suo piumone morbido, fin sotto il mento, il volto affondato nei cuscini soffici, la mente dormiente, appisolata sull’immagine di un sogno. Lei bellissima, bionda, con cosce lunghe come trampoli, ossute e aggraziate, nude, con ginocchia decise ma eleganti, caviglie flessuose ma nervose. Piedi piccoli, dita lunghe, unghie laccate da uno smalto rosso rubino, una cavigliera dorata, anelli alle dita dei piedi, un piccolo rubino indossato al mignolo del piede destro.

Era una figa.

Alzò gli occhi sul corpo, era nuda.

Peli biondi sul pube, una riga imbarazzante tracciava il confine della sua sessualità, banalmente mascherata da una peluria infantile. I fianchi stretti, l’addome piatto, quasi scavato dentro una valle che conduceva all’ombelico tondo, grosso, bucato da un gioiello dorato.

Risalì ancora sul seno gonfio, enorme, vergognoso, con areole livide e capezzoli gonfi di latte. Il latte gocciolò dai capezzoli per colare sull’addome. Una mano lo asciugò velocemente, alzò un seno e ne ciucciò il contenuto. Era dolciastro e irreversibilmente disgustoso.

Ruth aprì un occhio, era giorno.

Il sole trafiggeva la tenda opaca e lurida della sua stanza per fermarsi a pochi centimetri dal suo volto, colpendo invece le sue dita grassocce e bianche che spuntavano dal piumone rosa.

«Ruth, mia cara? Sei sveglia? E’ ora di andare a scuolaa!» sua madre sapeva modulare le vocali come una perenne e distorta canzonetta, per cui scuola risultava sempre scuuolaaa, come fosse davvero una lunga giornata di agonia canora.

Lasciò il piumone, la madre sarebbe salita a breve, avrebbe aperto la porta e avrebbe scoperto che Ruth aveva dormito vestita, che Ruth dormiva vestita da svariati giorni, sempre con lo stesso vestito che ormai emanava uno sgradevole odore di piscio e sudore.

Era novembre.

La scuola era appena cominciata, appuntamento di improrogabile netta diseguaglianza.

Esistevano gli scolari e Ruth. Esistevano le fighe e Ruth.

Esistevano ragazzi e Ruth.

Ruth era grassa, con i brufoli, con capelli unti e ricci, raccolti con una coda scomposta. Era scialba, sporca e stupida.

Quello che qualunque ragazzo normale avrebbe evitato o beffeggiato, oppure nutrito con perpetue ingiurie riservate solo agli sfigati inutili che inutilmente avrebbero vissuto fino a morire.

Ruth non voleva morire. Era però affascinata dall’agonia che precedeva l’atto di morire.

Aveva studiato i gatti prima che sopraggiungesse la morte liberatoria.

Li aveva studiati ne garage del padre, mentre li chiudeva nel forno a microonde.

Li aveva studiati mentre gli infilava lunghi spilloni da sarta nelle palpebre, il loro miagolio era acuto e vibrante. Era una domanda.

Perché lo fai Ruth?

Ruth non sapeva di farlo.

Ruth era schizofrenica.

La loro pelliccia morbida era rilassante, la radeva e passava lentamente il polpastrello sulla pelle rosata, fresca, graffiata alle volte dalle lame arrugginite del rasoio.

Miagolavano, miagolavano finchè poi non terminavano l’agonia e la morte li liberava. Allora il corpo diventava pesante, come se solo in quel momento si fosse accorto della gravità. Pesante e grosso, i liquidi fuoriuscivano dal corpo, si svuotava per rimanere più pesante, era davvero un paradosso che non riusciva a spiegarsi.

Eppure poi sembravano statici.

Statici, pesanti, svuotati.

Cosa vedevano i morti?

Erano carne e sangue e umori da nascondere sotto la terra, da seppellire sotto l’humus che decompone, che trasforma, ma, in verità, cosa, cosa vedevano i morti dentro di loro. Ruth lo stava cercando. Stava cercando LA VISIONE. La visione