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I colori della paura
I colori della paura
I colori della paura
E-book65 pagine55 minuti

I colori della paura

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Info su questo ebook

Rosso, porpora, nero... Quanti e quali colori può avere la paura? Una raccolta di tre racconti in cui altrettante donne devono far fronte al pericolo che incombe e si insinua nelle rispettive vite. Una ragazza che viene aggredita nella propria casa; una moglie, madre coraggiosa di due figli, che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia; infine una giovane donna rapita e tenuta prigioniera da un mostro. E per ognuna delle protagoniste la paura ha un diverso, terrificante colore.

La raccolta I colori della paura (inizialmente pubblicata come P.M. Highlanders, pseudonimo dell'autrice P.M. Montanari dedicato all'arte), è stata finalista al concorso Il Mio Esordio 2015 di Repubblica/L’Espresso e pubblicata da ATeditore nel 2017. 
Con questa nuova copertina entra ora nel catalogo delle opere narrative di P.M Montanari.
LinguaItaliano
Data di uscita13 ott 2023
ISBN9791222459455
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    Anteprima del libro

    I colori della paura - P.M. Montanari

    Titolo

    I COLORI DELLA PAURA

    Racconti

    P.M. Montanari

    P.M. Highlanders

    Copyright

    I COLORI DELLA PAURA

    Copyright © 2015 P.M. Highlanders / P.M. Montanari

    Tutti i diritti riservati

    Questo romanzo è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi o avvenimenti in questa storia sono immaginari o usati in chiave fittizia. Ogni riferimento a persone, eventi o località è puramente casuale.

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma o con alcun mezzo elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dell’Autore.

    I edizione P.M. Highlanders, 2015, Il Mio Esordio di Repubblica/L’Espresso (Gruppo GEDI)

    II edizione P.M. Highlanders, 2017, Antonio Tombolini Editore (editing a cura di Antonino Emanuele Valere)

    III edizione P.M. Montanari, 2023

    Grafiche e immagine di copertina © P.M. Montanari

    www.pmmontanari.com

    Nota dell'autrice su questa edizione

    Questa raccolta di racconti è stata originariamente pubblicata con il mio pseudonimo P.M. Highlanders che oggi riservo ai miei lavori artistici (illustrazioni e fumetti). Quando l’ho pubblicata per la prima volta nel 2015 per il concorso Il Mio Esordio di Repubblica/L’Espresso, approdando tra i finalisti, si trattava della mia prima opera di narrativa e pertanto l’avevo siglata con lo pseudonimo che utilizzavo all’epoca. Tale nome è stato mantenuto anche nella successiva edizione del 2017, quando la raccolta è stata editata e pubblicata nella collana Klondike di ATE (Antonio Tombolini Editore).

    In seguito, ho proseguito il percorso narrativo parallelamente a quello artistico e ho avuto pertanto la necessità di dividere le opere. Ho iniziato a siglare i miei romanzi con il mio vero cognome, mantenendo le iniziali P.M.

    Oggi, nel 2023, ho voluto raggruppare questi miei primi racconti a cui sono affezionata, alle altre mie opere di narrativa, creando perciò una nuova copertina e pubblicandoli come P.M. Montanari.

    1 - La Luna Rossa

    Il trillo del telefono echeggiò nel silenzio notturno come una lama tagliente su un morbido drappo di velluto scuro. L’imponente luna piena sovrastava il cielo del bosco, illuminandolo con aria severa, come a voler controllare quell’angolo di mondo dimenticato dall’uomo e popolato solo da animali selvatici nascosti dalla fitta vegetazione incolta. Un guaito soffocato seguì il suono di un cellulare mentre una mano di donna si allungava inutilmente verso l’apparecchio cercando di raggiungerlo, fino a quando il piccolo oggetto cessò la sua vana richiesta di risposta.

    L’orologio del cruscotto illuminava d’azzurro le ore 2.14 di un lunedì di giugno e nessuno avrebbe cercato Dana Reynolds fino al mattino seguente; nessuno l’aspettava a casa e nessuno sarebbe passato in quel luogo disperso, fatta eccezione per qualche cacciatore, ma questo accadeva solamente durante i fine settimana.

    La sua berlina nera restava in bilico sul lato sinistro, costringendo la giovane a una posa innaturale, premendo sulla spalla fratturata per l’impatto e graffiando sempre più a fondo il collo e l’orecchio con la cintura di sicurezza, fino a farla sanguinare. Il display mostrava l’indicazione della chiamata appena persa ma lei sapeva che la sua amica Jenna non avrebbe ritentato di parlarle, pensandola già nel mondo dei sogni dopo la serata passata assieme al ristorante giapponese della città più vicina, come usavano fare ogni mese.

    E lui era ancora là fuori. L’aveva seguita per tutto il tragitto verso casa e l’aveva costretta a una deviazione per vie isolate, spingendola fino al burrone dove l’auto era scivolata dopo che Dana aveva perso il controllo, tremando di paura per la corsa contro quel pirata della strada che la stringeva contro il guardrail con il suo gigantesco SUV dai vetri oscurati e i fari minacciosamente spenti.

    Restava là, nel pesante silenzio del bosco, a pochi metri da lei, illuminato dall’immensa luna sfumata di rosso e la fissava coi suoi occhi felini riflessi di giallo.

    Solo un paio di mesi prima, alzandosi di buonora per la passeggiata col suo adorato golden retriever Flash, Dana Reynolds, vestita con una comoda tuta di cotone azzurro e i lunghi capelli biondi legati in una coda di cavallo, notò il camion dei traslochi parcheggiare nel vialetto dirimpetto al suo giardino, dove la casa dell’anziana signora Heyes non mostrava più il cartello vendesi e nuovi inquilini si apprestavano a fare il loro ingresso.

    Si trattava di una giovane coppia, all’incirca sulla trentina come Dana, e i due stavano dirigendo gli operai verso la destinazione dei mobili e degli scatoloni. Quel quartiere di Amberville era piuttosto tranquillo e gli abitanti discretamente riservati, poiché quasi tutti giovani e impegnati nelle loro carriere per la maggior parte della giornata, così nessuno dava mai molta rilevanza ai movimenti dei propri vicini. Tuttavia Dana, svolgendo il proprio lavoro quasi sempre

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