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La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate
La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate
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E-book97 pagine37 minuti

La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate

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Forte di una ricca collezione permanente esposta a rotazione, la Pinacoteca Züst rappresenta oggi nel Cantone Ticino il principale polo di studio per l’arte antica, dal Rinascimento al XIX secolo. Negli spazi suggestivi della ex casa parrocchiale, rinnovata e ampliata dall’architetto Tita Carloni (1967) e ristrutturata dall’architetto Claudio Cavadini (1990), si possono ammirare dipinti dei principali artisti di area ticinese e lombarda dal XVI al XIX secolo: Giovanni Serodine, Giuseppe Antonio Petrini, Antonio Rinaldi, Luigi Rossi, Adolfo Feragutti Visconti, Gioachimo Galbusera e molti altri. La guida ripercorre la storia della Pinacoteca, tracciando un profilo biografico del suo fondatore e presentando la collezione originaria. Un affondo particolare è dedicato all’attività del museo e al suo ruolo nella valorizzazione dell’arte e della cultura del territorio: dalle opere ricevute in donazione o acquistate negli ultimi anni alla ricca serie di mostre temporanee. Il testo è corredato da alcuni approfondimenti di studiosi, architetti e scrittori vicini all’istituzione.
LinguaItaliano
Data di uscita23 gen 2024
ISBN9783037978702
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    La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate - Mariangela Agliati Ruggia

    Mariangela Agliati Ruggia · Alessandra Brambilla

    La Pinacoteca cantonale Giovanni Züst a Rancate

    Cantone Ticino

    Giovanni Züst e la sua collezione

    Da collezione privata a museo pubblico

    Biografia di un benefattore

    Artisti e opere

    Antonio Rinaldi da Tremona: l’anima locale della raccolta

    L’altro Ottocento in collezione

    Il Seicento e il Settecento: Serodine e Petrini

    La Züst dopo Züst

    Acquisti, donazioni e depositi: la collezione si amplia

    L’attività espositiva

    Un museo al centro del territorio

    Apparati

    Con contributi di

    Nicola Navone

    Il progetto di Tita Carloni per la Pinacoteca Züst

    Alberto Nessi

    Tra affetto e poesia

    Matteo Bianchi

    Luigi Rossi, artista europeo tra realtà e simbolo

    Edoardo Agustoni

    Giuseppe Antonio Petrini, protagonista del Settecento ticinese e lombardo

    Giovanni Agosti

    Il sale delle mostre

    Mario Botta

    I piccoli musei rappresentano oggi le frontiere del pensiero

    FIG. 1 Giovanni Züst con il pappagallo Lory, 1940 circa.

    Giovanni Züst e la sua collezione

    Alla cara memoria di Edoardo Agustoni e Imelda Hasler

    Da collezione privata a museo pubblico

    «Donazione che, mi si consenta l’immodestia, servirà ad estendere in misura notevole il patrimonio artistico e culturale tanto del Comune di Rancate che di tutto il Canton Ticino»: con queste parole Giovanni Züst (1887-1976), imprenditore originario di Basilea ma da anni residente nel piccolo borgo del Mendrisiotto, esprimeva in una lettera alle autorità politiche la sua volontà di mettere a disposizione della collettività la propria collezione di opere di artisti ticinesi dal Seicento all’Ottocento (FIG. 1). Era il 1965 e due anni dopo il suo desiderio avrebbe preso forma con l’inaugurazione della Pinacoteca a lui dedicata (23 settembre 1967) (FIG. 2). Il panorama culturale locale era in quel momento molto meno ricco e variegato di oggi. Nella vicina Ligornetto il Museo Vincenzo Vela, primo museo nel Ticino, aveva aperto i battenti nel 1898, mentre a Lugano il Museo civico di belle arti esponeva la raccolta della Fondazione Caccia dall’inizio del Novecento. A Rancate nasce così il primo museo d’arte di proprietà dello Stato, voluto da Giovanni Züst nel borgo che lo ha ospitato dagli anni Trenta. Il suo affetto per il territorio che lo aveva accolto è testimoniato anche da una clausola contenuta nell’atto di donazione in cui si pone la condizione che la raccolta rimanga sempre ubicata nel Mendrisiotto. La sede che viene individuata è la ex casa parrocchiale, acquistata dal Comune e donata allo Stato, ristrutturata e ampliata dall’architetto Tita Carloni (1931-2012), uno dei padri dell’architettura ticinese del Novecento, che ne ricava degli spazi suggestivi e pieni di fascino.

    FIG. 2 L’inaugurazione della Pinacoteca Züst nel 1967: Imelda Hasler taglia il nastro; tra i presenti Giovanni Züst, al centro il sindaco di Rancate Renzo Calderari e a destra il Consigliere di Stato Argante Righetti.

    Nicola Navone

    Il progetto di Tita Carloni per la Pinacoteca Züst

    Nella primavera del 1965 Tita Carloni viene incaricato di trasformare la casa parrocchiale di Rancate per accogliere la collezione di dipinti che Giovanni Züst avrebbe donato al Cantone Ticino (FIG. 3). Già tra il 23 e il 26 aprile di quello stesso anno Carloni prepara un preventivo di massima in

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