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Un Latino Gay in Prigione
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E-book54 pagine39 minuti

Un Latino Gay in Prigione

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Info su questo ebook

UN LATINO GAY IN PRIGIONE: SOTTOMISSIONE SLAVE MASTER 

La storia di un rapporto gay sbocciato in prigione tra un detenuto e il suo compagno di cella, complicato dal rapporto bdsm con una guardia piuttosto inflessibile.La storia comincia col protagonista che finisce in prigione per la prima volta, ed è impaurito dalla situazione; conosce Eduardo, compagno di cella latino che all'inizio non dice una parola, ma ben presto si avvicinerà a lui, facendogli dubitare della sua eterosessualità. Pian piano il protagonista si apre alla possibilità di essere bisessuale o gay, e proprio quando sta cominciando a capirci qualcosa, interviene Greg, guardia alta due metri, biondo con una folta barba, che mette gli occhi su di lui. Il suo interesse si rivelerà una voglia di dominarlo, e ben presto la situazione va oltre, diventando hot e con tante scene bdsm gay. Ben presto il protagonista si renderà conto di provare dei sentimenti per uno dei due, ma si ritrova a non riuscire a decidere.

LEGGI SUBITO

 

" Una storia gay italiana ambientata in prigione"

"Romance omosessuale ma anche sottomissione e dominazione"

"Un racconto gay per adulti con elementi romantici"

 

 

FEEDBACK UTENTI su UN LATINO GAY IN PRIGIONE , RACCONTO DI SOTTOMISSIONE GAY SLAVE MASTER

 

"Non è il primo racconto hot master slave che leggo, ma mi è piaciuta tantissimo la descrizione emotiva dei personaggi, il rapporto mi è sembrato un pò come quello col mio fidanzato, che gli chiedo non sfidarmi, non ti chiedo altro, sicuramente una bella storia piena di emozioni ma pure di sottomissione gay!"

Giorgio

 

"Ho letto questo libro in due ore che per me è un record, mi è piaciuta tantissimo la tensione e sottomissione sessuale, mi piacciono le dinamiche slave master, ottimo libro omo italiano!"

Kevin

 

" Spero ci sia un seguito perchè voglio vedere bene cosa succede dopo la prigione gay, sicuramente bel libro...Quando esce il seguito?

   Mi è piaciuto molto il latino prima timido poi dominante, la migliore storia slave gay in italiano che abbia letto!! Una prigione piena di gay così è bella, e il rapporto di sottomissione e dominazione mi intriga"

Agata

 

" L'ho letta insieme al mio compagno, bella. E' anche romantica a suo modo, fai un seguito subito non ti chiedo altro hehe al mio compagno anche è piaciuta tantissimo, ci ha ricordato quando lui mi dominava e ha detto non sfidarmi ma rimani con me, sicuramente tanta sottomissione sessuale gay che a me piace"

Filippo

 

"Un Latino Gay in Prigione" racconta la storia avvincente di  un uomo etero che si ritrova inaspettatamente dietro le sbarre. Nella difficile realtà della prigione stabilisce un amicizia inattesa col suo compagno di cella, all'inizio brusco, poi più gentile

Il protagonista fa anche la conoscenza di una guardia carceraria barbuta e imponente, con la quale sviluppa una relazione insolita e complessa, in cui c'è la conoscenza emozionale ma anche un rapporto gay slave master.

"Un Latino Gay in Prigione" è un romanzo che va oltre gli stereotipi, portando alla luce la complessità delle relazioni umane in un contesto sottomissione e dominazione in una prigione gay.

 

LinguaItaliano
Data di uscita18 gen 2024
ISBN9798224770656
Un Latino Gay in Prigione
Autore

Edward Dust

Scrittore di romanzi erotici gay e di storie d'amore lgbt! Salentino, seguimi su instagram, edwarddust

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    Anteprima del libro

    Un Latino Gay in Prigione - Edward Dust

    Francisco era arrivato in prigione da dieci minuti, e già si sentiva in trappola.

    La sua cella era di 2 metri quadrati, e ospitava giusto due letti a castello, un lavandino e un gabinetto.

    La prigione era appena stata ristrutturata per accogliere nuovi detenuti, e visto che si trovava nei dintorni di Los Angeles, era probabile che il compagno di cella di Francisco sarebbe stato un latino.

    Mentre attendeva l'arrivo di quest'ultimo, camminava nervosamente nella cella, immaginando che tipo sarebbe stato il suo compagno di stanza. Sperò di non trovarsi con un tatuato facente parte di qualche gang, e soprattutto pregò che non fosse un gay aggressivo.

    Francisco era un colletto bianco, un dirigente di alto livello in una multinazionale di bevande zuccherate. Ma era bastata una sola decisione di merda a farlo finire nei casini.

    Gli avevano promesso centocinquantamila dollari per un'unica soffiata, e lui aveva accettato. Ovviamente era tutto finito a puttane, e ora lui si ritrovava con una condanna di 3 anni da scontare.

    In quel momento sentì arrivare qualcuno dal corridoio, e cercò di guardare tra le sbarre per vedere chi fosse..

    Un agente stava accompagnando un detenuto ammanettato, un latino non più alto di uno e settantacinque, e sui trentacinque anni. Appena lo vide, gli ricordò molto Jon Bernthal, l'attore della prima stagione di The Walking Dead e The Punisher. 

    Aveva un viso scolpito, con mascella e naso pronunciati, e orecchie un pò a sventola. I suoi occhi neri si dirigevano da una parte all'altra, e quando incrociò quelli di Francisco, lui ebbe la tentazione di abbassare lo sguardo.

    Resistette, e notò che quello lo stava squadrando da capo a piedi.

    Cosa aveva da guardare? Francisco era più alto di lui, sopra il metro e ottantacinque, ma si sentiva in qualche modo intimidito.

    <> annunciò la guardia, aprendo la porta della cella, e facendo cenno a Francisco di stare indietro.

    La guardia fece entrare il detenuto, e poi lanciò uno sguardo ai due.

    <>

    Francisco annuì, mentre l'altro non diceva nulla. 

    Una volta che la guardia se ne fu andata, Francisco rimase in attesa qualche istante, poi andò dall'uomo e tese la mano in avanti.

    <>

    Quello gli rivolse uno sguardo di sufficienza, e rispose con forte accento messicano.

    <>

    L'uomo non attese una risposta, ma si mise a ispezionare la cella. Dopo aver dato uno sguardo alla toilette e al lavabo, osservò i letti, e dopo essersi conto che quello inferiore era occupato, usò la scaletta per salire sul giaciglio superiore.

    Si stese, a braccia incrociate e con lo sguardo rivolto verso l'alto.

    Eduardo rimase sdraiato sul letto senza dire nulla per le ore successive, mentre Francisco intervallava momenti in cui camminava nervosamente ad altri in cui si rilassava sul materasso.

    Ogni tanto aveva lanciato un'occhiata all'altro, ma Eduardo sembrava molto poco incline a chiacchierare, quindi non aveva insistito, per il momento.

    Solo quando arrivò la guardia per il rancio, ed ebbe passato i due vassoi tra le sbarre, Eduardo si decise a muoversi. 

    Scese dal letto veloce  come un lampo, e arrivò alle sbarre ancora prima di Francisco, che era al letto di sotto, ma si era

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