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Paradoxical dance: Viktor A. King Paradoxical dance, #2
Paradoxical dance: Viktor A. King Paradoxical dance, #2
Paradoxical dance: Viktor A. King Paradoxical dance, #2
E-book96 pagine1 ora

Paradoxical dance: Viktor A. King Paradoxical dance, #2

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Paradoxical Dance

Autore: Viktor A. King

Introduzione:

Benvenuti nel mondo di "Paradoxical Dance", il nuovo romanzo avvincente di Viktor A. King. Conosciuto per le sue trame avvincenti e la sua prosa coinvolgente, King si è affermato come uno dei maestri del genere noir. "Paradoxical Dance" rappresenta l'ultima opera di un autore che continua a stupire i lettori con la sua capacità di intrecciare mistero e suspense.

L'autore:

Con una formazione letteraria solida e una vasta esperienza nel mondo della scrittura, Viktor A. King si distingue per il suo stile unico e la sua capacità di creare mondi oscuri e avvincenti. Da appassionato del genere noir, King ha sempre cercato di portare innovazione e freschezza alle sue opere, conquistando il cuore di numerosi lettori in tutto il mondo.

Il romanzo:

In "Paradoxical Dance", King ci porta nel cuore di New York, una città vibrante e caotica dove nulla è come sembra. Qui, il detective Adam si trova ad affrontare una serie di omicidi legati da enigmi dalle sfumature religiose. Mentre il conto delle vittime aumenta e i misteri si fanno sempre più intricati, Adam si immerge in un gioco pericoloso che mette alla prova le sue abilità investigative e il suo coraggio.

Temi:

Al centro di "Paradoxical Dance" si trovano temi universali come il bene e il male, la fede e la redenzione. Attraverso la narrazione avvincente di King, esploriamo i labirinti della mente umana e ci confrontiamo con i dilemmi morali che caratterizzano la nostra esistenza. In un mondo in cui la verità è una danza paradossale tra luce e ombra, ogni pagina ci spinge sempre più vicino al cuore del mistero.

Conclusione:

"Paradoxical Dance" è un romanzo avvincente che cattura l'immaginazione e tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. Con la sua scrittura coinvolgente e la sua trama intricata, Viktor A. King conferma il suo status di maestro del genere noir, regalandoci un'avventura indimenticabile nel cuore della notte.

LinguaItaliano
Data di uscita18 feb 2024
ISBN9798224920952
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    Anteprima del libro

    Paradoxical dance - Viktor A. King

    A LIFE OF STARS LIBRARY®

    VAT number 03624001206

    COPYRIGHT © VIKTOR A. KING ©

    Any resemblance to actual places, events, or persons, living or dead, is purely coincidental and unintentional.

    All rights reserved. No part of this volume may be reproduced, stored, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording, or otherwise, including cinema, radio, television, without the written permission of the Publisher.

    Reproduction for professional, economic, commercial purposes, or any use other than personal, may be made only with the specific authorization granted by:

    A Life of Stars Library,

    VAT number 03624001206 /2023

    Paradoxical

    dance

    VIKTOR A.

    KING

    ITALIAN version

    CHAPTER ONE

    Hayden Planetarium – New York City

    Date: December 24, 2023

    Time: 6:47 PM

    Susy decise di sistemare le ultime carte prima di chiudere l’ufficio.

    Era la notte di Natale.

    Sospirò.

    Era la notte di Natale per molti, un albero decorato con luci e fiocchi, ragali e statuine di terracotta che emulavano secoli di storia.

    Amici e parenti che gratificavano l’ego con abbracci e tenerezza.

    Si sistemò il maglione a collo alto, la lana le pizzicava la pelle, grattò con le unghie mangiate il biancore del collo, provocando un’immediata chiazza rossastra.

    Portava una coda di cavallo, con qualche ciuffo sfuggente e una frangia perfetta da eterna bambina.

    Una montatura di tartaruga tonda rimarcava la miopia congenita da cui era afflitta fin dai primi banchi di scuola.

    Nel complesso era una donna piacevole, non bella, certamente non appariscente, ma piacevole.

    Di quelle donne che noti da ubriaco, o da depresso e che soggiornano immancabilmente agli angoli di una sala, nelle poltrone rimaste deserte. Una donna che aveva goduto poco, con un’implacabile voce interiore che le suggeriva sempre di fermarsi. Fermarsi alle strisce pedonali, al semaforo rosso, fermarsi alla stazione del tram, fermarsi davanti alle esperienze della vita perché era troppo faticoso pensarne o sopportarne le conseguenze, anche se piacevoli.

    Soprattutto se piacevoli.

    Il vero terrore di una donna come lei, non era l’anonimato o la routine noiosa di una vita senza rischi e preordinata in ogni particolare, ma la felicità.

    Come si sopporta la felicità? E’ realmente difficile affrontare una reale, incontrovertibile, spasmodica dose di gioia. Un eccesso di endorfina, una galoppante endocrina dose d’irrazionale ossitocina che dilagante nel corpo, procurasse soddisfazione, orgoglio, fiducia.

    Migliore la piatta conduzione di un’utilitaria, pochi cavalli galoppanti, una frizione dolce, un freno affidabile, un acceleratore sottomesso.

    Non aveva una vita sentimentale, era poco inclina al flirt, poco incline a spogliarsi a farsi toccare, per cui pochi la corteggiavano, dovendo superare i bottoni delle camicie, i colli troppo alti e inaccessibili, i jeans, le tennis e i calzettoni di lana.

    Nessuno a Natale le avrebbe chiesto una posa oscena o di allargare le cosce in uno stream regalo. L’avrebbe attesa il gatto, due pappagallini multicolore che sfidavano l’anzianità e una cena riscaldata. Il suo albero di Natale era il più brutto del mondo, poche luci, le palline di secoli di accumulo meticoloso, la polvere depositata sui rami quasi secchi.

    Sfilò gli occhiali, pulì le lenti con la nappa della custodia, due graffi lievi le inducevano un moto di fastidio. Vedeva il mondo appannato e con un contorno inutile di due righe trasversali.

    Il suo lavoro era monotono, leggeva la posta, inoltrava le email e stava quasi attenta che non arrivassero reclami per l’accesso al Planetario. Ogni tanto inoltrava qualche comunicato all’agenzia di stampa e organizzava una visita sporadica con le scuole di New York.

    Era incline alla negligenza, sul corpo, sulle relazioni, sul lavoro. Ma sembrava che fosse indispensabile la sua presenza, per cui saggiamente si assicurava soldi ogni mese per l’affitto, il cibo e qualche indumento ai Grandi Magazzini. New York era una città insopportabile da vivere, troppa criminalità, troppo grande, divisa, multietnica, sporca e con un odore perennemente dolciastro come la salsa barbecue dei fast food.

    Una città enorme completamente racchiusa in una esperienza smart. Smart il tempo per respirarla e frequentarla, prima di rinchiuderti in un ambiente protetto, la casa, il lavoro.

    Chiuse il pc. Prese le chiavi per chiudere le ultime porte e spegnere le luci delle sale più importanti, mancavano circa dieci minuti alla fine del suo turno. Non importava che fosse puntuale, non aveva nulla in programma per dopo, però non aveva voglia di rincasare tardi, forse qualcuno avrebbe fatto scoppiare qualche petardo, e il suo micio si poteva spaventare.

    Aprì l’ultima lettera. Su carta bianca, senza indirizzo del mittente, piuttosto anonima, scritta al computer in Times new Roman 12.

    Il foglio era bianco, al centro perfettamente posizionato, comparivano undici  righe scritte in grassetto:

    "Nel buio della notte, sotto il cielo stellato, risiede un enigma, da molti sognato.

    Senza inizio, né fine, senza tempo o spazio. Tra le cifre e segreti, nasconde il suo palazzo. Sfera di vetro incantata, in un mondo sconosciuto. Chiavi e lucchetti, tutto è qui custodito.

    Le stelle sono guide, ma il cammino è oscuro.

    Decifra il codice, svela il suo futuro."

    Non sopportava le filastrocche, non le comprendeva, non comprendeva perché perdere tempo a riflettere sul significato di qualcosa, quando bastava scrivere la risposta!

    Non era in grado di decifrare nulla, e di conseguenza era poco interessata a svelare il suo futuro.

    Accartoccio la lettera e la

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