La Prigioniera dell’Alfa: Aspen Ridge Pack: The Alphas, #3

Di Luna Wilder

Non si fida di lei. E allora, come potrà voler stare con lui?

Willa:
Essere prigioniera non è esattamente il modo in cui pensavo di festeggiare il mio diciottesimo compleanno.

Niente di quello che è successo negli ultimi giorni è andato secondo i piani.

Quando Mack si è presentato alla mia porta qualche giorno fa, accusandomi di aver rubato dal mio lavoro, pensavo si trattasse di una specie di orribile scherzo.

Invece, faceva sul serio e ora sono bloccata qui finché non si renderà conto che sono stata incastrata.

Quando mi dice che siamo destinati a stare insieme, penso che sia solo un altro scherzo di cattivo gusto.

Ma poi si scopre che fa sul serio anche su questo.

Ora non so cosa fare.

 

Mack:
C'è qualcosa in Willa che mi incuriosisce.

Non è la persona che mi ero immaginato quando sono andato a cacciare un ladro.

E non è nemmeno quella che mi ero immaginato quando pensavo alla mia compagna predestinata.

Ora ho incasinato le cose prima ancora che iniziassero.

Il romanticismo e l'amore non sono il mio forte, ma sono disposto a provarci per Willa.

Spero solo che non sia troppo poco e troppo tardi.

 

Questi mutaforma alfa stanno per innamorarsi PESANTEMENTE!

Venite nella piccola città di Aspen Ridge, in Alaska, e preparatevi a vedere questi lupi e orsi mutaforma da urlo innamorarsi delle loro compagne predestinate!

• Lingua: Italiano
• Editore: Luna Wilder
• Data di uscita: 25 giu 2024
• ISBN: 9798227052179

Anteprima del libro

UNO

Mack

La costruzione è iniziata in centro nel Pack di Silver Spring. Presto si faranno strada anche nelle case degli altri membri, ci dice Kane e io annuisco.

È una buona cosa. Ho sentito dire che alcuni dei loro membri potrebbero rimanere qui, aggiungo, e lui fa un cenno di assenso.

Sì, credo di avere una quindicina di famiglie che vogliono restare qui, visto che si sono già sistemate.

Bene. Il branco ha bisogno di altra assistenza da parte nostra? chiede Jonas.

Solo i nostri operai edili e sono già stati tutti assunti. Immagino che non gli dispiacerebbe che ogni tanto venisse consegnato del cibo o altre cose, suggerisce Kane, e io e Bishop annuiamo.

Annoto sul mio taccuino di chiedere donazioni al mio branco. La riunione è quasi finita e sono pronto per andare a casa a farmi una doccia. Sono stato sveglio per metà della scorsa notte e sono pronto a crollare presto a letto.

La radio di Jonas si accende accanto a lui e mi acciglio quando Jonathon, il direttore dell'Aspen Ridge Ski Lodge and Resort, chiede la nostra assistenza.

Posso occuparmene io, mi offro.

Vedo che Kane e Bishop sono entrambi ansiosi di tornare a casa dalle loro compagne e non sarebbe giusto incaricare Jonas di occuparsi di qualsiasi cosa stia succedendo.

Grazie, dicono Bishop e Kane allo stesso tempo.

Vengo con te, aggiunge Jonas prendendo il walkie-talkie e alzandosi.

Ci vediamo dopo, dico mentre esco dalla sala della comunità.

Jonas si mette al mio fianco, con gli occhi che scrutano le strade. Sono sicuro che sta cercando la sua cotta, Maddie. Do un'occhiata all'Half Moon Diner, cercandola attraverso le vetrine, ma non la vedo.

Vuoi mangiare qualcosa prima? gli propongo chiedo e i suoi occhi si posano sui miei.

No, andiamo.

Si avvia a passo spedito verso la strada dove si trova l'Aspen Ridge Ski Lodge and Resort. È ai margini del centro, quindi tecnicamente ci dividiamo tutti la responsabilità di occuparci della struttura e di assicurarci che le cose vadano bene.

Ora è bassa stagione, e per questo mi sorprende che ci sia un problema. Comincia a fare troppo freddo per la maggior parte dei turisti umani, quindi il parcheggio è vuoto, a parte una manciata di auto.

Seguo Jonas all'interno e alla reception, dove c'è un uomo dall'aria precisina in giacca e cravatta, con la bocca serrata da un'espressione di disgusto che probabilmente è abituale per lui.

Jonathon, dice Jonas, che sembra già stanco.

Mi chiedo cosa sappia di questo tizio.

C'è stata una rapina, ci informa Jonathon.

Sulla sua targhetta c'è scritto manager e immagino che sia stato lui a chiamare via radio.

Una rapina? chiedo e lui annuisce.

Dalla cassa qui e dalla cassaforte nel retro, ci dice, voltandosi già per condurci dietro il bancone.

Spinge leggermente la ragazza che lavora alla reception e ci conduce nel suo ufficio. Sulla scrivania c'è del denaro accatastato, ed è evidente che si stava preparando a fare una corsa alla banca in città per depositarne un po'.

Stavo controllando i saldi e ho notato che non quadravano. Siamo fuori... di molto, conclude, e io mi acciglio.

Il nostro branco conta molto sui soldi che questo posto ci porta. Ne abbiamo bisogno ora più che mai, visto che stiamo accogliendo altri mutaforma del branco di Silver Springs.

Hai controllato le telecamere? chiedo e lui scuote la testa.

No, stiamo facendo aggiornare il sistema. Nell'ultima settimana non hanno funzionato.

Quindi non ci sono filmati o prove?.

No, conferma.

Ha idea di chi possa essere stato? si informa Jonas.

Chi ha accesso alla cassaforte e potrebbe arrivare ai soldi? chiedo al direttore.

Beh, io, ovviamente. Anche chi fa il turno di notte e il direttore diurno, Ron.

Annuisco. Conosco Ron. È un mutaforma e lavora in questo posto da quando è stato aperto. Giura che non andrà mai in pensione e io gli credo. Questo posto è la sua casa. Questo significa anche che non ruberebbe da qui, quindi possiamo escluderlo dai sospettati.

Ci serve un elenco, dico a Jonathon, che annuisce ma poi esita.

Conosco la maggior parte delle persone che lavorano di notte e Ron, naturalmente. Non credo che nessuno di loro farebbe una cosa del genere... ma c'è una nuova ragazza che ha iniziato qualche settimana fa. Lavora di notte, ci comunica.

E tu pensi che sia stata lei, aggiungo io, e lui annuisce.

Come si chiama? chiedo.

Willa Matthews.

Jonas si muove sui piedi e io lo guardo. Sembra confuso e come se non credesse al direttore.

Okay, vado a parlarle. Quanto mancava? chiedo mentre tiro fuori il mio taccuino per prendere appunti.

Scarabocchio Willa Matthews in cima a una nuova pagina.

Poco più di centomila, forse di più. Sto ancora indagando e ora devo tornare a guardare i libri delle ultime settimane.

Ho un momento di dubbio.

Ha detto che lavora qui solo da poche settimane. Può davvero aver rubato tutto questo in così poco tempo?

Ad ogni modo, immagino sia più sensato che sia stata lei a farlo, piuttosto che uno dei lavoratori più anziani.

Annoto l'importo e chiudo il taccuino.

Andrò a parlare con lei, ma fatemi sapere quando avrete una cifra definitiva. O se hai nuove informazioni.

Lo farò, promette.

Jonas e io usciamo dall'ufficio e torniamo giù per la collina verso la città.

Non credo che sia stata Willa, dice, e io mi acciglio.

Come fai a saperlo? Chi è?.

"È un'amica di