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A Pezzi: Parte Tre: A Pezzi Serie
A Pezzi: Parte Tre: A Pezzi Serie
A Pezzi: Parte Tre: A Pezzi Serie
E-book57 pagine43 minuti

A Pezzi: Parte Tre: A Pezzi Serie

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Info su questo ebook

Terzo libro della serie di romanzi su un alpha miliardario scritto da Sky Corgan, l'autrice più venduta di USA Today.

Piper Gravatt pensava di avere una vita perfetta. Appena laureata, stava per sposare l'uomo dei suoi sogni. Poi è andato tutto al diavolo.

Circostanze oscure l'hanno portata a desideri ancora più oscuri, e c'era un solo modo per seppellire il suo dolore. Il suo nuovo motto: mai innamorarsi. Non abbandonarsi mai completamente.

La vita è desolante, tranne per quanto riguarda il piacere. E c'è un solo posto in cui Piper può andare per ottenere ciò di cui ha bisogno per sopravvivere. Il Club Fet, dove gli uomini sono eccitati e gli atti di lussuria non convenzionali.

Ma essere discreti non sempre funziona, specialmente quando i percorsi si incrociano nei posti sbagliati.Gli uomini di potere si nascondono nelle ombre, e uno di loro in particolare, è determinato a distruggere Piper.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita22 ago 2018
ISBN9781547535163
A Pezzi: Parte Tre: A Pezzi Serie

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    Anteprima del libro

    A Pezzi - Sky Corgan

    CAPITOLO UNO

    HOLDEN

    ––––––––

    Chi è Piper? Allungo una mano e tiro pigramente una delle palle di metallo del pendolo di Newton sulla mia scrivania. Si scaglia contro le palle che stanno in mezzo, e fa rimbalzare quella finale con il suo schema ritmico. La mia segretaria me lo regalò per Natale un paio di anni fa e, quando lo posò sulla scrivania, pensai non mi sarei mai fermato a guardarlo. Tuttavia, sembra essere un ottimo rimedio per allontanare la noia durante le telefonate noiose.

    Click. Clack. Click.

    Di solito lo fisso e penso a varie cose mentre la persona dall'altro capo del telefono chiacchiera di cose di cui non mi frega un cazzo. Stavolta, quella persona è mia madre.

    Mi sembra doveroso chiamarla ogni giorno, non che nessuno di noi abbia qualcosa di interessante da dire. É più per consolarla, per non farla sentire così sola. So che le cose sono difficili per lei da quando è morto mio padre.

    Mentre fisso il pendolo di Newton, penso a quanto fosse noioso il Club Fet la scorsa notte. Avevo sperato di rivedere la bellezza dai capelli corvini. Era una cosa stupida da sperare. La maggior parte della gente resta a casa la domenica sera. Normalmente, anche io sarei rimasto a casa. Ma stavo cercando qualcosa. Qualcosa di nuovo.

    Certo, lì c’erano volti nuovi. Ce ne sono sempre. Ma nessuno che abbia davvero attirato la mia attenzione. Forse perché sono schizzinoso. Uno dei miei difetti più grandi. Quando vedo qualcosa che voglio, di solito non sono contento finché non lo ottengo. Questo mi fa pensare che avrei dovuto provare ad allontanare la ragazza corvina da Sir Jeremy sabato sera. Potevo leggerglielo negli occhi, non me lo avrebbe lasciato fare. Cazzo.

    Lunga pausa dall’altra parte della linea.

    Mamma?

    Emette un sospiro. Piper è la mia nuova governante.

    Cosa? La mia mano si stringe in un pugno.

    Mi serviva un aiuto in casa, così ho assunto una governante, risponde lei in modo pratico. Questo posto sembra molto più grande, senza tuo padre qui.

    Alzo gli occhi al cielo, so che è solo una scusa. Vuole solo compagnia. Stronzate. Il vecchio non ti ha mai aiutata. Sei soltanto sola. Andare a messa non ti basta?

    Non sono stronzate. La rabbia aumenta nella sua voce. Sto invecchiando, Holden. Ho bisogno che qualcuno mi dia una mano.

    Allora perché non me ne hai parlato? allungo le dita per fermare le palle. Ora che sto davvero prestando attenzione alla conversazione, iniziano ad annoiarmi.

    Perché avrei dovuto dirtelo? Non sono affari tuoi.

    Invece sì. Mi stringo la mascella e forzo un sorriso sarcastico che so che lei non può vedere. Non sei nota per il tuo valutare con cura le persone. E la maggior parte delle governanti non valgono l’inchiostro sui loro curriculum. Dimmi che almeno l’hai cercata tramite una società rispettabile.

    Non mi serve che tu mi dica come assumere la gente. Sbuffa.

    Allora dove l’hai trovata? Gesticolo in aria, sapendo che non mi piacerà la risposta.

    È la nipote di una delle mie amiche della chiesa.

    È minorenne?

    No. È abbastanza grande.

    Abbastanza grande, ripeto, scuotendo la testa. Fammi indovinare, non ha referenze.

    Beh, esita lei, No, ma è una ragazza dolce, e penso che andrà bene per ciò di cui ho bisogno.

    Licenziala. Avvicino a me il pendolo di Newton e faccio partire due palle in una volta. Tutto si risolverà presto, così potremo tornare a una conversazione più piacevole.

    No.

    No? afferro le palle, stringendole talmente forte da sentire le corde sforzarsi di tenerle attaccate al dispositivo. Assumerò qualcun altro per te. Qualcuno di qualificato.

    No, non lo farai.

    Mamma. Per favore. Mi

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