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Drive through love
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E-book187 pagine2 ore

Drive through love

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Info su questo ebook

È passato più di un mese dalla scomparsa di Sam. Rose è più preoccupata che mai, sta smuovendo mari e monti per ritrovarlo ma senza successo… Fino a quando riceve un messaggio misterioso che dice di recarsi a un indirizzo se vuole rivedere l’uomo che ama…

Dov’è Sam? È vivo? Rose si metterà in pericolo andando lì?

LinguaItaliano
Data di uscita1 ott 2021
ISBN9781667414973
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    Anteprima del libro

    Drive through love - Jessica De Raco

    Jessica De Raco

    Drive through love

    Volume 3

    di

    Jessica DE RACO

    Jessica De Raco

    713, bd Christian Lafon

    83700 Saint-Raphaël

    Stampato da Amazon® in Polonia nel 2018

    Prezzo: 9,95€ TTC

    ISBN: 978-1980407263

    Deposito legale: ottobre 2018

    ©Jessica De Raco

    Prologo

    ––––––––

    Non so da quanto tempo sono qui. Un giorno, una settimana, due? Non lo so più. A un certo punto ho smesso di contare. I giorni passano e sono tutti uguali. L’unica cosa a cui riesco a pensare è quanto mi mancano Rose e la mia vita. Poi ho fame. Mangio solo ogni tanto. Ho diritto a qualcosa di simile a un pasto ogni due o tre giorni. Per fortuna mi dà dell’acqua regolarmente. Penso che nella sua follia voglia tenermi in vita. Non so perché. Sono dimagrito considerevolmente, me ne accorgo dai vestiti che mi stanno troppo grandi. Ciò mi fa pensare che mi trovi qui da molto tempo, chiuso in questa specie di capannone. Ma cosa vuole? Che intenzioni ha con me? Quanto durerà ancora? Non ce la faccio più. Ho pensato di scappare ma lui non è stupido. Sono saldamente ammanettato a un tubo che non ne vuole sapere di cedere ai miei colpi. Poi sono così affaticato che non ho più forze. A un certo punto ho lasciato che la disperazione avesse la meglio.

    Se all’inizio lottavo per uscirne e ritrovare la donna che amo, oggi non ho più nessuna speranza di rivederla. Comincio a non aver più alcuna voglia di lottare, sono troppo stanco. Non la rivedrò mai e questo è quello che mi uccide più del resto.

    Capitolo 1

    ––––––––

    Sto vivendo il periodo peggiore della mia vita. Mio padre è appena uscito dal coma. È l’unica notizia di cui posso rallegrarmi. Per il resto Sam risulta ancora scomparso. La polizia non ha nessuna pista. Si è semplicemente volatilizzato. Georgia continua a dire che è colpa mia, che ha voluto allontanarsi da me perché sono troppo appiccicosa e che non sa più come fare per farmi capire che non ne può più di me. Non so cosa posso aver fatto a questa donna perché mi odi così tanto...

    Caroline è sicura che non sia successo nulla di grave e che quello che dice Georgia è assolutamente falso. Sam non mi avrebbe mai lasciata, mi ama troppo. Sono d’accordo con lei. Neanche io penso che sia sparito per mandarmi un chiaro messaggio di rottura. No, sono sicura, nel profondo di me stessa, che gli è successo qualcosa. Se solo sapessi dove si trova. Sono così preoccupata.

    Ho paura che si trovi da qualche parte, solo, spaventato, ferito... Ho paura che abbia perso la speranza di rivedermi un giorno... No, non posso permettermi di pensare al peggio. Altrimenti che speranza mi rimarrebbe?

    È più di un mese che cerchiamo Sam. Continuo a controllare Localizzare un iPhone nella speranza di vedere una nuova posizione registrata. So che è del tutto inutile, ma mi aiuta a resistere. La speranza, non mi resta che questo. Menomale che la mia famiglia, i miei amici e la famiglia di Sam, per lo meno quella adottiva, mi sostengono e mi aiutano per quello che possono. Caroline e Lionel stanno facendo di tutto per ritrovarlo. Forse anche i Green, Georgia e Nicolas, ma io non ne so nulla. Hanno deciso di fare le loro cose in autonomia. Se dovessero avere qualche informazione credo che non la condividerebbero con noi. Deve essere soprattutto Georgia che si comporta così. Nicolas, come sempre, segue quello che fa la moglie. Non riesco a capire se Georgia sia così cattiva perché anche lei, come me, teme di non rivedere mai più Sam. Forse è soltanto una facciata che vuole mostrare alla gente per non crollare. Oppure è proprio il suo carattere a essere cattivo, come ho potuto constatare ogni volta che ci siamo incontrate. Non so. Chi se ne frega. Quello che conta è ritrovare Sam.

    Lavoro il più possibile. Mi aiuta ad andare avanti. Non sapere dove si trova l’uomo che amo, avere perennemente paura che la polizia mi telefoni per dirmi che lo hanno trovato morto da qualche parte... è insopportabile.

    Lavoro nell’agenzia di organizzazione eventi che io e Amanda abbiamo messo su due anni fa. Tatiana, la nostra dipendente, è molto presente sia al lavoro sia nella mia vita. Si sta rivelando una vera amica. Così come Xavier, il suo fidanzato, che ha conosciuto al lavoro e quasi ogni giorno ci consegna il pranzo. Ha un catering, proprio di fianco alla nostra agenzia.

    Ci stiamo occupando di finire l’organizzazione di un battesimo che si svolgerà fra tre giorni. Mi sono fatta assorbire dal lavoro, in questo modo per qualche ora al giorno non ho il tempo di pensare ad altro. Lavorare è una pausa dalla mia vita e mi fa bene, mi fa andare avanti. Dimenticare tutto, anche solo per un istante. Vivo alla giornata, aspettando che Sam ritorni. È terribile pensarci. Ho vissuto senza di lui tutta la mia vita e ora non posso concepire l’idea di passare il resto dei miei giorni senza lui. Ma... se alla fine scoprissi che è tutto finito? Che è morto? Come potrei sopravvivere? No, non devo pensarlo! Devo continuare a sperare! Riprenditi Rose, non crollare adesso! La mia vocina interiore, piena di buon senso e speranza, mi richiama spesso all’ordine in questi ultimi tempi. Mi sforzo di crederci ma più il tempo passa, peggio è.

    Anche stasera, tornando a casa, spero come sempre di trovare Sam seduto comodamente sul divano. Sono così stanca che non riesco neanche a girare la chiave nella serratura. David e Raph escono sul pianerottolo. I miei vicini e amici gay capiscono immediatamente che ho bisogno di conforto.

    David mi abbraccia, dolcemente. Raph prende le chiavi per aprire la porta del mio appartamento, poi si precipita a prepararmi un tè. Una specialità che ha sviluppato da quando vivo drammi su drammi. Per fortuna posso contare su di loro.

    Raph posa la tazza davanti a me e si siedono accanto a me, in salotto.

    –  Rose? Ancora nessuna novità? Non capisco, come ha fatto a volatilizzarsi in questo modo? Come mai la polizia non ha una pista?

    –  David, caro, non riempirla di domande alle quali non sa risponderti.

    –  Scusami, Rose, stavo riflettendo a voce alta. Posso solo immaginare quello che stai passando. Se si trattasse di Raph, io... Hai bisogno di qualcosa?

    –  No, siete gentili tutti e due. Grazie di essermi accanto. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per tutto quello che fate.

    –  Non facciamo niente Rose. È normale. Gli amici servono a questo! Mi piacerebbe molto poter fare di più. Ho chiesto al nostro investigatore di cercare nuove piste ma non ha nulla nemmeno lui. Non abbiamo idea di dove possa essere.

    Raph è avvocato in uno studio. Non avevo pensato che avesse un collega investigatore privato. Ad ogni modo, neanche lui ha nulla...

    David mi guarda mentre perdo quel poco di speranza che mi retava.

    –  Dai Rose, continua a crederci, sono sicuro che lo ritroveremo.

    Scambia uno sguardo con Raph. Lo dice per rassicurarmi, ma è evidente che non lo pensano, né uno né l’altro.

    –  Spero che tu abbia ragione. Adesso andate, tutti e due. Approfittatene l’uno dell’altro, voi che potete.

    –  Ok, ti lasciamo, cerca di riposarti un po’. Per quando Sam finalmente tornerà, è meglio che tu abbia una bella cera.

    Raph mi tocca la spalla, mi prende in giro.

    –  Sì, altrimenti cosa sembrerei? Una povera donna malata d’amore, che è stata troppo tempo separata dal suo amato?

    Cerco di scherzare sorridendo senza grande convinzione. Ricambiano il sorriso prima di congedarsi.

    Non sarei di buona compagnia, preferisco non trattenerli. Poi lo penso davvero, voglio che approfittino l’uno dell’altro il più possibile. Da un giorno all’altro tutto può cambiare. Io ne so qualcosa.

    Più tardi, quando esco dalla doccia, sento vibrare il mio cellulare. Vado a vedere chi è a quest’ora. È un numero che non conosco. Apro il messaggio.

    Se vuoi rivedere il tuo amore caro e dolce, vieni al capannone 70 della zona industriale di Tourrades. Vieni sola. Ti sorveglio, non avvertire nessuno, o Sam ci rimane!

    Sono presa da una vertigine. Quindi Sam è vivo... e tenuto prigioniero. Ma da chi? Non ci capisco nulla. Se è stato rapito un mese fa, perché ricevo questo messaggio solo ora? Poco importa, rispondo solo "Arrivo" prima di mettermi una tuta e delle scarpe comode, nel caso dovessi scappare o correre o anche solo per essere comoda.

    Capitolo 2

    ––––––––

    Arrivata all’indirizzo indicato, trovo un capannone isolato dal resto della zona industriale. Vista l’ora, la strada è deserta. Spengo il motore e il garage si apre. Ricevo un altro messaggio: "Parcheggia dentro e scendi dalla macchina". Detesto che qualcuno mi dica cosa devo fare, ma se significa rivedere Sam... Eseguo i suoi ordini.

    Entro con la mia Juke nel capannone che si richiude dietro di me. Le porte sono automatiche. Spengo il motore e scendo dalla macchina. È tutto immerso nell’oscurità ad eccezione di una piccola lampada alogena al fondo che rischiara debolmente il posto. Guardo se vedo qualcuno venirmi incontro. Mi preparo al peggio. Nessuno si degna di venire. Mi sposto per cercare Sam. Vado verso la lampada sperando che ci sia. Abbasso lo sguardo e lo vedo. Finalmente. È più magro dell’ultima volta che l’ho visto. La sua barba è cresciuta, così come i capelli. È sporco. Ha l’aria stanca. Mi avvicino a lui e appoggio una mano sulla sua guancia.

    –  Sam? Tesoro, mi senti? Amore mio?

    Lo scuoto. Gli ci vuole un momento prima di aprire gli occhi.

    –  Rose, sei venuta a trovarmi stasera? Mi manchi, lo sai. Ho provato a raggiungerti ma non riesco. Non ho più la forza di lottare. Amore, dimmi che mi perdonerai. Ci ho provato, sai.

    –  Sam! Sono qui, in qualche modo ne usciremo.

    –  So che ci sei. Ci sei fin dall’inizio. Sei tu che mi hai fatto resistere così a lungo. Mi dai forza ogni volta che voglio arrendermi. Come adesso. Aiutami a riaddormentarmi e a sognarti. Se sono fortunato, mi raggiungerai nei sogni. Così saremo insieme.

    Mio Dio, in che stato è? È completamente disorientato. Pensa che io sia un’allucinazione. Prendo il suo viso tra le mani e lo costringo a guardarmi.

    –  Sam, sono qui. Sul serio, non nella tua immaginazione stavolta. Concentrati. Sono qui.

    I suoi occhi mi fissano e il suo sguardo diventa meno

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