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Cose minute di nessuna importanza
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E-book119 pagine1 ora

Cose minute di nessuna importanza

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Info su questo ebook

Il nuovo millennio inizia ferocemente, assurdamente, fra la Storia e le sue molte storie. Cristiano Prakash Dorigo sceglie di narrarcene alcune: New York e le torri gemelle, l'amore, la morte, i fatti di Genova, il processo di primo grado che assolve i vertici del petrolchimico di Porto Marghera, la cronaca, gli scenari mondiali e la vita quotidiana, microscopica.
In questi racconti che intrecciano pubblico e privato troviamo la tremenda incapacità dell’essere umano di imparare dai propri errori ma pure la ricca bellezza della vita, il dolore ruvido ma pure la sua poesia. E troviamo una scrittura che ci immerge totalmente in quello che siamo, nel bene e nel male, da cui si ritorna in superficie con un sospiro di sollievo.

LinguaItaliano
Data di uscita13 feb 2015
ISBN9788868151164
Cose minute di nessuna importanza
Autore

Cristiano Prakash Dorigo

Operatore sociale da circa vent’anni, scrive racconti e testi vari da una dozzina. Prima pubblicazione nel 2002 Racconto incluso nella raccolta “È da tanto che volevo dirti”, a cura di G. Caliceti e G. Mozzi, edito da Einaudi tascabili-stile libero; racconto breve in raccolta di autori veneziani sul tema librerie in occasione dei 70 della libreria toletta (2003), edito da Marsilio; Racconto inserito nella raccolta “Parole contro” edito da libreria zero, Padova (luglio 2008); Co-autore (con Marco De Rosa) del libro di racconti “Biografie Incerte”, edito da Mare di Carta, Venezia (settembre 2008); autore del libro di racconti “Homo sapiens nord est” Mare di Carta (2011).

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    Cose minute di nessuna importanza - Cristiano Prakash Dorigo

    Cose minute di nessuna importanza

    Cristiano Prakash Dorigo

    racconti

    Meligrana Editore – Priamo

    -

    Copyright Meligrana Editore, 2015

    Copyright Priamo Editore, 2015

    Copyright Cristiano Prakash Dorigo, 2015

    Tutti i diritti riservati – All rights reserved

    ISBN: 9788868151164

    Presentazione di Emanuele Pettener

    Immagine di copertina: Marco Crestani

    Meligrana Editore

    Via della Vittoria, 14 – 89861, Tropea (VV)

    Tel. (+ 39) 0963 600007 – (+ 39) 338 6157041

    www.meligranaeditore.com

    info@meligranaeditore.com

    Priamo

    www.priamoedit.it

    info@priamoedit.it

    INDICE

    Frontespizio

    Colophon

    Licenza d’uso

    Cristiano Prakash Dorigo

    Copertina

    Presentazione

    Premessa

    Capitolo 1 (2001)

    L’ultima scena (in tredici brevi atti)

    Scrittura e cura

    Verso casa

    Il mio nonno è un supereroe (in tuta blu)

    Capitolo 2 (anni 2000)

    Carnevale

    Cronache dai quotidiani

    Sto galleggiando nell’aria

    Passaggio

    Incontri (omaggio a Guccini e Mestre)

    Quaranta

    Segnali onirici di mezza estate (e di mezza età)

    Traversata

    Skype

    Piove

    Nero

    Priamo

    Meligrana

    Licenza d’uso

    Questo ebook è concesso in uso per l’intrattenimento personale e non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone. Se si desidera condividere questo ebook, è necessario acquistare una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo ebook e non è stato acquisito per il vostro unico utilizzo, si prega di acquistare la vostra copia. Grazie per il rispetto all’impegnativo lavoro di questo autore.

    Cristiano Prakash Dorigo

    Operatore sociale da circa vent’anni, scrive racconti e testi vari da una dozzina. Prima pubblicazione nel 2002: racconto incluso nella raccolta È da tanto che volevo dirti, a cura di G. Caliceti e G. Mozzi, edito da Einaudi tascabili (Stile libero); racconto breve in raccolta di autori veneziani sul tema librerie in occasione dei 70 anni della libreria toletta (2003), edito da Marsilio; racconto inserito nella raccolta Parole contro, edito da Libreria zero, Padova (luglio 2008); co-autore (con Marco De Rosa) del libro di racconti Biografie Incerte, edito da Mare di Carta, Venezia (settembre 2008); autore del libro di racconti Homo sapiens nord est, edito da Mare di Carta (2011); Un sinuoso contenitore smussato (ebook), Priamo e Meligrana editori (2014); co-autore (con Marco Crestani) de Attorno al tepore del cuore (ebook) Priamo e Meligrana editori (2014); co-autore (con Marco Crestani) de L’anarchico Emilio Priamo editore (2014).

    facebook: https://www.facebook.com/cristiano.dorigo?fref=ts

    twitter: @cristianoprak

    e-mail: cristiano.dorigo@gmail.com

    Presentazione

    ’Esar e scrivar xè beo 

    ’Esar e scrivar xè beo, mi scrive Cristiano Prakash Dorigo, di risposta alle mie congratulazioni per l’uscita di Un sinuoso contenitore smussato (Priamo/Meligrana, 2014).

    Leggere e scrivere è bello. È una frase che mi dà allegria: fare una cosa perché la si trova bella. E che altra ragione ci dovrebbe essere?

    Si noti inoltre: prima della scrittura viene la lettura, la congiunzione le mette sullo stesso piano, ma c’è poco da fare. Prima viene la lettura, ha un vantaggio di bellezza, si può dire. Che beo.

    Comunque, capita un anno fa che nei miei pigri vagabondaggi per la rete incontri un racconto di Cristiano Prakash Dorigo che mi piace molto, e mi piace molto anche quel nome risonante di cristianità, di India e di Venezia: insomma – malgrado si sia entrambi personcine riservate e financo timide – ci si scrive e si decide di trovarci, la scorsa estate, a Venessia naturalmente.

    L’appuntamento è a Campo Santa Margherita nell’ora più dolce di un caldo pomeriggio di maggio, e Venezia è più sensuale che mai: i riflessi rosati sulle case, l’ebbrezza studentesca, le ragazze che sorridono, i libri stretti al seno, e i gatti che se ne infischiano. Noi ci sediamo al bar rosso, detto così perché è tutto dipinto di rosso, e si comincia a ciacolare, e lo so che la frase è abusata, ma è vero: mi sembra di conoscerlo da una vita! Sapete quando ci si sente a proprio agio e non c’è la necessità d’indossare una maschera? Che forse è una maschera anche quella, chi lo sa.

    Con Cristiano, quella volta e poi per tutta l’estate, si parla spesso di maschere. Di vanità, di poesia, di Bolaño, delle sfumature di certi avverbi, e ancora di maschere. Del resto Cristiano xè Venessian, purissimo, sestiere di Dorsoduro, corte Mazor. Ora a Venezia non ci vive più – purtroppo, mi dice – ma ci lavora, e la vive attraverso la sua professione di operatore sociale, quotidianamente, profondamente, la sonda, la assorbe, vi trasfonde tutta la sua energia, le calli, i campi, i masegni son tutti suoi: poi scatta una foto e me la manda in Florida. El xè oro.

    Orbene, si ciacola, si beve uno spriss, poi un altro, mi fa una testa così con Bolaño. Del resto Cristiano ha, per i libri, una passione non affettata, una passione in cui non manca mai un elemento fanciullesco di stupore, soprattutto quando scopre un artista nuovo, come Bolaño appunto, che alla fine m’ha costretto a leggere. Senonché ci scambiamo pure le cose che abbiam scritto noi (Cristiano ha debuttato con un racconto inserito in un volume curato da Giuseppe Caliceti e Giulio Mozzi, È da tanto che volevo dirti, Einaudi, 2002) e grazie a Dio abbiamo entrambi superato quella fase primordiale che prevede i complimenti reciproci e lui mi dice chiaro chiaro quel che gli è piaciuto delle mie cose e quello che non gli è piaciuto, e mi fa domande, s’incuriosisce, si stupisce, e poi torna a parlar di Bolaño, ovviamente.

    Io la sua raccolta di racconti Homo Sapiens Nord Est (Mare di Carta, 2011, appena riproposta in e-book dallo stesso editore) me la porto in treno per Roma, e inizialmente sono scettico, la materia mi è lontana per gusto (roba dura, da stomaci forti) e in effetti il primo racconto non mi convince del tutto. Poi però è un crescendo, un’immersione, e fondamentalmente mi entusiasmo per un motivo: Cristiano possiede un modo di scrivere che è tutto suo, originale, come chi ha l’esclusivo interesse di raccontare una storia e raccontarla nel modo più efficace possibile, lasciando risplendere ogni piccolo angolo del quadro, dal dolore dei protagonisti al portaombrelli sullo sfondo; vi è una forza viscerale nella sua scrittura (fatta di scatti, rimbalzi, ritorni), e trovo alcuni racconti davvero bellissimi (tutti quelli della seconda metà, essendo il libro architettato in due parti) e uno intitolato Tatto che – scusate, ma è così che sento – è formidabile, dove i sentimenti di un uomo lasciato da una donna vengono esplorati come non avevo mai letto prima. Perché Cristiano (e certo il suo lavoro gli ha dato esperienza) è un esploratore d’umanità – affascinato, partecipe, mai giudicante, mai onnisciente – e non è mai kitsch, non è mai falso.

    Insomma, per farla breve, come ogni volta che trovo qualcosa che mi sembra bello, chiamo subito l’editore di Priamo, Marco Crestani – di solito scrivo una scheda, ma stavolta sono in treno, e poi si tratta di un libro già pubblicato – e chiedo a Cristiano di mandargli una copia di Homo Sapiens Nord Est, e Marco se lo legge da cima a fondo, e anche a lui il libro piace moltissimo, contatta Cristiano, gli chiede se ha dei racconti nuovi, s’incontrano anche loro a Venessia, al bar rosso (io nel frattempo me ne son già tornato in Florida) e si bevono uno spriss e parlano di maschere, di vanità, di poesia, dei libri che hanno letto, dei

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