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Dolci traumi
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Dolci traumi
E-book122 pagine45 minuti

Dolci traumi

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Info su questo ebook


Da uno dei migliori poeti slammer italiani, una raccolta di testi sui suoi e gli altrui "Traumi", tra tenerezza e battute fulminanti, umorismo e burbera comicità, ma anche citazioni colte e crepuscolari. Da "Esser poeta": «Quando mi aggiro, (spesso, a dir la verità) per le strade dove le condense umane ristagnano, nelle notti acquiescenti al Whiskey sento urlare – Poeta! –. Mi conoscono così. Non mi conoscono. Ma mi conoscono così. Poeta è una parola bella grossa come un pianeta, ma sgonfiabile, credo io.» «L'ispirazione per quanto mi riguarda esiste, perché quando non esiste lo sento nel vuoto, nel tempo che scorre, nel silenzio dentro l'armadio. Carver era uno con le idee molto chiare. Il mio fallimento sta nell'essere “soggetto a” e mai padrone di me stesso, mai padrone del mio tempo. Il mio fallimento è inguaribile come il mio essere romantico. Diventerò con sforzo ed ostinatezza solo un soffio di quel genio che non sono stato mai. Baciami Chanel, cane bellissimo.»
LinguaItaliano
Data di uscita28 giu 2020
ISBN9788833860206
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    Anteprima del libro

    Dolci traumi - Gianmarco Tricarico

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Ringraziamenti

    1990

    Prefazione

    Scighera

    Ora son poeta

    Nei campi non lontani da qui

    Sbrinami la macchina, gatto

    La ragazza che non vide mai la pioggia

    Forse tu non ti accorgi

    Elio Pecora

    Fiesta notturna

    Maledetto Alzheimer!

    S. Agata8

    Non parlo mai di me stesso

    Poesia di notte #2

    Il bambino con la fionda

    Traumelli

    Nella mia prima poesia c’erano i defunti

    Autobiografica adiposa

    Assiderati (poesia per mio padre)

    La tosse

    I vecchi con il deambulatore e la camicia hawaiana

    Io ho paura per i bambini

    Senso

    Un piccolo grande ometto

    Questa è una poesia per scacciare la burocrazia e la sesta malattia

    Un indovino mi disse

    Commesso per vocazione (pollo 13)

    Per rimboccarti le coperte

    Nel mio armadio

    La felicità mi ha bussato alla porta ma ero ancora in déshabillé

    Poesia annoiata #1

    Le poesie hanno le gambe corte

    Una mattina

    All’ombra dei salici

    Mi sono permesso di pulirti il cuore

    A casa mia

    Poesia d’amore inventato

    Per esempio

    Trullallero trullallà

    Poesia killer

    Al mio funerale

    Poesia ubriachella

    Lavanderia a gettoni

    L’aeroplano col cucchiaio

    Dulcis in fundo

    Baciami Chanel, cane bellissimo

    golem / poesia

    ©

    2018

    Miraggi Edizioni

    via Mazzini

    46

    ,

    10123

    Torino

    www.miraggiedizioni.it

    Progetto grafico Miraggi

    Finito di stampare a Borgoricco (

    PD)

    nel mese di dicembre

    2018

    da Logo Srl

    per conto di Miraggi Edizioni

    su Carta da Edizioni Avorio – Book Cream

    80

    gr

    Prima edizione digitale: dicembre

    2018

    isbn

    978-88-3386-020-6

    Prima edizione cartacea: dicembre

    2018

    isbn

    978-88-99815-65-3

    Ringraziamenti

    Per motivi diversi, ma tutti fondamentali per la costruzione di questo libro, ringrazio enormemente: Barbara, Rita, Francesco ed Emiliano, belli come il sole e la speranza, Daniele, ti abbraccio amico mio, Silvia, Lorenzo, Silvia e Andrea, per le vostre dritte e il vostro affetto, Martina, a cui devo la dolcezza di questi traumi, Anna F., perché nel 2013 mi inviasti un messaggio che cambiò il corso delle mie esperienze, Paolo e Davide, un giorno o l’altro faremo un viaggio insieme, Andriy, amicino ucraino con occhi malinconici, Diego, mio reverendo con chiesa in fiamme, Giacomo, diavolo elettrico su tastiera che esplode, Paolo, quando tre giorni insieme davano un senso a un intero anno, Massimo, Lella, Mido, Federica, Valentina, Scaffo, Federico, Anna e Domenico, per ogni parola, per ogni conforto, per ogni sorso.

    1990

    Nel 1990 avevo 13 anni e frequentavo la prima media, alla Spezia, nel quartiere del Canaletto. La scuola era intitolata a Mario Fontana, un eroe della resistenza. Non che sia rilevante per quanto segue, il fatto che fosse un eroe della resistenza, però era un eroe della resistenza, ce lo dicevano spesso.

    Comunque non è di questo che volevo parlare. Quello di cui volevo parlare è il fatto che io ho avuto un rapporto quantomeno complicato col 1990.

    In quell’anno ad esempio, per la prima volta, compresi il potere spaventoso, il rischio enorme, connesso con la capacità di inventare storie.

    Alla scuola media Mario Fontana, al Canaletto, c’era un ragazzo che ripeteva la prima media per la terza volta, quando l’ho fatta io la prima media, per la prima volta. Su di noi, suoi compagni, applicava quel genere di pratiche che oggi vengono comunemente indicate con il termine bullismo. Allora no. Allora non esisteva ancora, il termine bullismo.

    Qualcuno di noi ogni tanto provava a ribellarsi. Non era mai una scelta saggia: tutto ciò che si poteva ottenere ribellandosi era peggiorare la propria condizione. Io non lo feci mai. La cosa più simile a una ribellione di cui fui capace fu infilarlo in un tema. Inventai una storia ambientata nel medioevo,

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