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Aaron Copland: The Freedom of Music
Aaron Copland: The Freedom of Music
Aaron Copland: The Freedom of Music
E-book58 pagine37 minuti

Aaron Copland: The Freedom of Music

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Info su questo ebook

Quando pensiamo all'America, musicalmente parlando, la nostra mente ci rimanda subito al jazz, al sax, alla musica dei sobborghi. Non saremmo, però, capaci di dare una chiara immagine di essa, di individuarne la precisa nascita, un musicista grazie al quale essa sia diventata identificativa della Grande Mela. Ho cercato a lungo e la ricerca mi ha portato ad Aaron Copland. Studiando la vita artistica di questo poliedrico musicista ho compreso il ruolo fondamentale che ha avuto per la nascita di uno stile che possa essere proprio dell'America, uno stile classico-americano.
LinguaItaliano
Data di uscita29 giu 2014
ISBN9786050310603
Aaron Copland: The Freedom of Music

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    Anteprima del libro

    Aaron Copland - Mariella Colantuono

    Henri

    INDICE

    Introduzione

    1. L’americanismo in Copland

    2. Visione del mondo e la politica di Copland

    3. La musica popolare e l’influenza sulle sue opere

    4. Jazz, dodecafonia e serialismo: storia di un percorso

    5. Il pandiatonicismo: elementi compositivi

    6. Concerto per clarinetto, arpa e orchestra d’archi

    7. Conclusioni

    Introduzione

    La figura di Aaron Copland è ancora oggi sconosciuta a molti musicisti e semplici appassionati, nonostante egli sia considerato il pioniere della musica americana. In termini storici e scientifici mi piace considerarlo l’archeologo dell'arte dei suoni: riscopre, cioè, tutti gli stili musicali degli anni antecedenti al ‘900 riportandoli alla luce e rendendoli più che mai attuali ed entusiasmanti, fondendoli in un’esperienza mai vista e udita in precedenza. Nulla per Copland era da sottovalutare e furono proprio la sua curiosità, il suo atteggiamento critico e sete di conoscenza a renderlo una figura di primissimo piano nella produzione del ‘900, tanto da essere considerato uno dei padri della musica classica americana.

    Poliedrico artista, si dedicò in modo totale alla scrittura, all’insegnamento, alla direzione, benché quest’ultima non fosse la sua massima aspirazione. La sua vita fu un vero e proprio voto alla musica: non si sposò mai, la sua casa era l’intero mondo e per alcuni anni si ritirò, per modo di dire, a vita monastica.

    Nonostante la massima professionalità, intelligenza e dedizione, la sua notorietà, arrivò solo verso la fine degli anni ’30, fino ad ottenere la consacrazione alla metà degli anni ’40, dopo aver vinto il premio Pulitzer con la composizione di Appalachian Spring. Magnanima fu anche la sua attenzione nei confronti dell’intera società, dei suoi problemi sociali e politici.

    Il presente lavoro, attraverso la biografia e l’analisi musicale (in particolare del Concerto per clarinetto, arpa, archi e pianoforte), ha lo scopo di rendere più palese la grandezza artistica di Copland, di analizzarne lo stile compositivo, di ricercare l’idea che si nasconde dietro un’apparente semplice partitura. Una personalità di questo calibro, che ha collegato il passato al presente musicale, non può rimanere imprigionata solo nei libri di storia: va assaporato, ricercato e collocato precisamente nel corso evolutivo della storia musicale.

    Capitolo primo

    L’americanismo in Copland: biografia

    Aaron Copland nacque a New York il 14 Novembre 1900, anno in cui Brooklyn si mostrava punto di incontro di immigrati delle più diverse nazionalità, ancoraggio di una immensa metropoli che sarebbe diventata l’odierna Melting Pot. Nel 1898, tramite un referendum, Brooklyn fu annesso ad altri distretti (Manhattan, Richmond, Queens e Bronx) dando vita al primo nucleo della città di New York City. Brooklyn era la culla della cultura di quegli anni, tanto da dare i natali e ospitare numerosi artisti (Ira e George Gershwin, Walt Whitman, lo stesso Aaron). Il sobborgo in cui nacque Copland era, come lui stesso ha dichiarato, noioso, grigio, per nulla stimolante, privo della rozzezza delle strade dei pionieri ¹.

    Il cognome Copland, di origine semita, è in realtà una traduzione di Kaplan (i genitori di Aaron erano ebrei immigrati dalla Russia negli Stati Uniti, poco prima dell’esodo, seguito dall’ascesa dello Zar Alessandro III nel 1881). Durante il periodo della sua formazione musicale, ebbe sempre il completo consenso e sostegno da parte dell’intera famiglia ed in modo particolare dalla madre Sarah e dalla sorella Laurine (detta La), entrambe pianisti e cantanti. Laurine teneva molto alla formazione musicale di Aaron

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