Lo specchio della mia anima

Di Melissa Bossi

“Il problema è che le persone hanno paura della sofferenza, del dolore. Ci sono molti malati, come me ad esempio, che restano soli, tutti spariscono per paura.. paura degl’ignoto. Non bisogna aver nessun timore!! E’ proprio questo allontanamento che mette in un certo senso ‘paura’ a noi malati. Noi, durante questa lotta, abbiamo bisogno di qualcuno che ci inciti, che creda vivamente in noi! Allontanarsi, non migliora la situazione, ma tende sempre a peggiorarla.”

“Mi chiamo Melissa Bossi, sono nata in Sicilia il 22 gennaio 1998. Ero una ragazza semplice, conducevo una vita normale (come tutti gli altri adolescenti del resto!), ero colma di amici.. fin quando, il 18 aprile 2014 la mia vita viene rivoluzionata dal nemico: LA LEUCEMIA. Tutto è stravolto, dall’alimentazione ai cambiamenti della mia persona, dai milioni di amici ai pochissimi, quelli veri. La malattia, mi ha aiutata a crescere interiormente, ad essere una vera Donna, ma ciò che mi rende ancor più felice, è sapere che la vita continua. Ogni giorno..

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 16 ott 2014
• ISBN: 9788891160409

Anteprima del libro

ostacoli.

UN PO’ DI ME

Mi chiamo Melissa Amalia, ho 16 anni e sono definita ‘’quella dell’ultimo banco’’. Sì, ho scelto l’ultima fila proprio per essere più libera, per stare un po’ in disparte dal resto della classe (ma tutto ciò ha un suo perché che più avanti capirete leggendo). Sono fatta male! Già, proprio così. Sin da piccola ho sempre avuto quest’enorme difetto: pensare troppo agli altri tralasciando la mia persona. I loro problemi, le loro ansie e preoccupazioni, diventano mie. Sono fatta ‘male’, perché mi accollo tutti i pensieri negativi, i falsi sorrisi, per infine appiccicarli su di me. Sono troppo empatica. Nel corso della mia vita, ho avuto cattive esperienze con coloro che definivo AMICI. Ho sempre pensato che l’amico fosse colui a cui puoi dire tutto, condividere con lui i tuoi pensieri, le tue emozioni, senza il timore di essere giudicato, ma nell’ultimo periodo questo significato è mutato, ma nonostante ciò, mi sento comunque, nel complesso, a mio agio nel mondo, nel mio almeno. Vivere mi piace.

Ho scoperto, a mie spese, che non è troppo prudente essere sempre sinceri nel rivelare se stessi agli altri. Abbassare la guardia mette a rischio di rime-diare sonori ceffoni. Sono stata illusa e contemporaneamente delusa da persone che non mi sarei mai aspettata, mi hanno screditata perché ritenuta troppo snob. Sapete perché? Perché non ho mai fumato alcun tipo di sigarette, perché il sabato sera preferivo starmene a casa a leggere un libro, piuttosto che andare in discoteca, ubriacarmi e tornare a casa accompagnata da un qualsiasi ragazzo.

Credo però che le delusioni aiutino a maturare e a fortificarsi, ed io ne uscirò più forte di prima.

I SOGNI DIVENTANO REALTA’

Nella presentazione mi sono dimenticata di definirmi anche ‘sfortunata’. Vi chiederete perché? Vi sembra poco se vi dico che sono affetta dalla leucemia?

Tutto ha inizio ad aprile, quando sentivo che la mia vita non era più come prima. Qualcosa stava prendendo una piega.

Quel senso di stanchezza che mi tormentava l’anima, quei forti dolori agli arti, nausea, ma soprattutto QUEGLI ematomi su tutto il corpo e QUELLE petecchie, non mi convincevano per niente. Mi ripetevo