A casa di Salvador Dalí. Una visita guidata nella Casa Museo di Port Lligat
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Anteprima del libro
A casa di Salvador Dalí. Una visita guidata nella Casa Museo di Port Lligat - Monya Peruzzi
© goWare
settembre 2014, prima edizione digitale
ISBN 978-88-6797-232-6
Redazione: Giacomo Fontani
Copertina: Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing
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Presentazione
Salvador Dalí è un artista a tutto tondo
unico e originale che, con la sua genialità e forse anche con un pizzico di lucida follia
, ha dimostrato come tutto possa essere trasformato in arte. Ne è un esempio la sua casa, dove egli vive e lavora, che si modifica e cambia nel corso della sua esistenza.
Questo ebook accompagna il lettore in una sorta di viaggio virtuale
attraverso una dettagliata descrizione degli ambienti di un’abitazione unica e particolare, come unico e particolare era il suo creatore, così da condividere con i lettori le emozioni provate in loco dall’autrice.
È una visita guidata che mostra come la casa si evolva e cresca in simbiosi con l’artista catalano, diventando essa stessa una sua opera d’arte; un tour nell’arte e nella Casa-Museo di Dalí all’insegna della spettacolarità, dove meraviglia e stupore, sorpresa e rivelazione spiazzano il visitatore in caleidoscopiche sensazioni.
Non ci si poteva aspettare altro da un personaggio come Dalí!
«... l’uomo dai baffi più assurdi della storia con gli occhi costantemente spalancati quasi in ogni fotografia, come a voler dimostrare che lui vedeva il mondo diversamente da tutti».
* * *
Monya Peruzzi nasce e vive a Firenze dove si laurea in Storia e tutela dei beni artistici conseguendo il suo titolo di studio in Museologia. Appassionata da sempre di scultura, pittura, disegno e di altre manifestazioni artistiche, si è cimentata in queste discipline in più occasioni, ricercando e sperimentando sempre nuove tecniche sia nella forma che nel colore. Ha eseguito sculture e ha realizzato pitture e disegni per tableau di eventi e brochure, oltre a realizzare calligrafie per partecipazioni. Attualmente ha contatti con alcune gallerie d’arte. Ha avviato lo studio della Casa Museo del Vittoriale di Gabriele d’Annunzio per presentarne una originale e dettagliata descrizione e sperimentare nuove emozioni volte ad approfondire la relazione tra l’artista e il suo ambiente di vita e lavoro.
Guarda il booktrailer
Paragono una casa a un dolce, a una torta esibizionista e ornamentale di pasticceria
, facendo così allusione senza eufemismi al carattere nutritivo-commestibile di questa specie di case, che altro non sono se non le prime case commestibili, le prime ed uniche costruzioni erotizzabili, la cui esistenza verifica questa funzione
urgente e così necessaria per l’immaginario amoroso: poter mangiare il più realmente possibile l’oggetto del desiderio.
Premessa
Salvador Dalí è stato un personaggio eclettico, egocentrico, anticonvenzionale, sfrontato e a volte anche arrogante. A causa, o grazie, al suo gusto sfacciato per la provocazione e alla sua continua ricerca del paradosso, si è reso una figura nota al grande pubblico nel bene o nel male. È emozionante avvicinarsi a un autore in grado di creare una produzione estetica ed artistica piena di sentimento ma anche di contraddizione e di provocazione, capace di tradurre nella sua opera suggestioni e turbamenti diversi, nati da sensazioni e visioni personali scaturite in lui dalla volontà di evadere da un mondo che lo soffocava. Salvador Dalí è stato un artista a tutto tondo
unico ed originale che, con la sua genialità e forse anche con un pizzico di lucida follia
, ha dimostrato come tutto possa essere trasformato in arte. Ne è un esempio la sua casa (dove egli vive e lavora) che si modifica e cambia nel corso della sua esistenza. Il pittore catalano è riuscito a trasferire nella sua dimora uno stato mentale allucinato, rendendo visibile l’alterazione della mente, tanto che chi guarda non è in grado di distinguere il confine tra realtà e fantasia. È accaduto che la celebrità ha preceduto un’autentica valutazione dell’artista e della sua opera, trasformandolo in un personaggio mitico di un teatro ideale
anche grazie all’importanza che assume in lui la commistione tra vita e arte[1].
La sua Casa dunque rispecchia in pieno tutti questi concetti: il suo modo di essere artista si integra in un unico imprescindibile modo di concepire l’arte in completa fusione con la sua esistenza e il suo personaggio, lasciando una traccia di sé indelebile, scolpita nel tempo, immortale.
È pertanto difficile capire la personalità e le opere di un artista poliedrico come Salvador Dalí senza conoscere i tre centri daliliani per antonomasia. La Casa-Museo di Port Lligat, oggi divenuta anche museo e aperta al pubblico dal 1997, rappresenta uno dei tre vertici del cosiddetto Triangolo Daliliano
, insieme al Teatro-Museo di Figueres e il Castello di Púbol. Nella Casa-Museo vi è l’essenza. È uno dei luoghi più visitati di Cadaqués ed è indispensabile per conoscere l’universo del pittore, nonostante i pochi minuti (dieci per l’esattezza) dedicati a ciascuna sala, come vuole il regolamento stipulato dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí che la gestisce. In questa casa ci si può perdere dentro
. Chiunque abbia avuto la possibilità e la fortuna di vederla può assicurare che una sua visita si identifica in un viaggio attraverso la megalomania, la vanità e la personificazione daliliana, dirompenti da uno scenario caratterizzato in questo caso dalla sua forma labirintica che somiglia molto alle vie intricate e nascoste dell’inconscio da cui Dalí era tanto attratto. Costruita a partire dal 1930, oggi è una villa con giardino da sempre considerata l’unica vera casa di Salvador Dalí, la sua unica residenza stabile che ancora, dopo tutti questi anni, mantiene il suo arredamento originale e dove ogni particolare ha l’impronta del pittore.
Salvador Dalí visse, creò e si trasformò proprio in questo rifugio impregnato di paesaggio, luce e isolamento che lo condizionarono, lo influenzarono e lo ispirarono. È evidente inoltre come l’artista catalano abbia riversato la sua egocentrica e originale personalità nella costruzione della sua dimora facendola diventare lo specchio della sua personalità, una vera e propria cassa di risonanza per tutta la sua produzione artistica, come se fosse anch’essa una delle sue tante opere d’arte. Con la sua forma e i suoi arredi, la Casa-Museo intesa come abitazione-opera d’arte trasuda l’essenza di questo personaggio stravagante ed è la reale dimostrazione di come egli abbia saputo concepire l’arte in completa simbiosi con la sua esistenza e il suo essere uomo e artista allo stesso tempo.
1 C. Brook, Dalí, Art dossier
, n. 160, Giunti, Firenze-Milano 2000, p. 5.
Salvador Dali, vita ed esperienze
Cronologia della vita
1904 Salvador Dalí nasce l’11 maggio a Figueres, in Catalogna.
1918 Partecipa ad un’esposizione al Teatro di Figueres, suscitando già molta curiosità da parte dei critici.
1921 Muore sua madre e si iscrive all’Accademia Reale di Belle Arti di Madrid, dove conosce il poeta Federico Garcìa Lorca e il cineasta Luis Buñuel.
1925 Inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Dalmau di Barcellona e viene espulso per la prima volta dall’Accademia.
1927 Viene riammesso all’Accademia e ne viene definitivamente espulso l’anno successivo per aver dichiarato incompetente la commissione esaminatrice.
1928 Si reca a Parigi dove conosce André Breton, leader del gruppo surrealista.
1929 Elabora un linguaggio simbolico tutto suo. A Parigi si presenta il film scritto con Buñuel, Un chien andalou. Conosce Gala. Entra nel gruppo surrealista.
1930 Realizza con Buñuel L’âge d’or. Imposta il metodo paranoico-critico. Acquista con Gala una capanna di pescatori a Port Lligat.
1931 Inventa gli oggetti a funzionamento simbolico. Dipinge La persistenza della memoria.
1932 Gala divorzia ufficialmente dal marito per stare col pittore catalano. Comprano un’altra capanna per espandere la loro casa, ampliata nuovamente nel 1935.
1934 Mostra personale a New York da Julien Levy che decreta il suo successo.
1936 Prima rottura col gruppo surrealista di Breton a causa delle sue dichiarazioni su Hitler. La rivista Time
gli dedica la copertina.
1937 Dipinge opere come Metamorfosi di Narciso usando il metodo paranoico-critico.
1938 A Londra conosce il professore di psicoanalisi Sigmund Freud.
1939-40 Rottura definitiva con il gruppo surrealista. Breton lo ribattezza AVIDA DOLLARS. Fino al 1948 vive con Gala a New York. Lavora nella moda per Elsa Schiaparelli, realizzando cappelli a forma di scarpa.
1942 Pubblica negli Stati Uniti il libro