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In un istante di eterno
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In un istante di eterno
E-book101 pagine1 ora

In un istante di eterno

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Info su questo ebook

Il romanzo è la storia di Azzurra che insegue tenacemente il suo sogno di diventare pilota. Ognuno di noi può essere l’artefice della propria vita, dipingendola dei colori del proprio cuore. Solo ascoltando la sua voce, in effetti, possiamo intraprendere la via verso la gioia e la realizzazione.

Arianna Rondina, sin da bambina appassionata al volo, lavora nel mondo dell’aeronautica.
LinguaItaliano
Data di uscita18 apr 2012
ISBN9788866187585
In un istante di eterno

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    In un istante di eterno - Arianna Rondina

    Arianna Rondina

    IN UN ISTANTE

    DI ETERNO

    Edizioni Youcanprint

    Copyright © 2012

    YOUCANPRINT EDIZIONI

    Via roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0833.772652

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    Titolo | In un istante di eterno

    Autore | Arianna Rondina

    Immagine di copertina | Arianna Rondina

    ISBN: 9788866187585

    Prima edizione digitale 2012

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’editore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941

    È dal luogo lontano dei nostri sogni

    che la realtà prende forma…

    "Ed una stella brilla

    nella valle oscura del tempo

    riflettendo nel futuro

    la forma del suo presente

    ormai passato.

    Immenso

    fu il nostro amore

    che la luce del suo passato,

    ancora presente,

    rischiarerà nell’infinità

    l’abisso inesistente

    venuto a strapparci ad esso."

    INDICE

    INTRODUZIONE

    ATTIMI DI NOSTALGIA

    YOSSEPH

    IL VIAGGIO IN AMERICA

    LA NOTTE DI NATALE

    IL RITORNO DI ANGELO

    IL VOLTO DELLA LUNA

    IL GIORNO DELL’ADDIO

    LA CONOSCENZA DI CARLO

    LA VOCE DEL CUORE

    IL TELEGRAMMA

    IL DONO

    OLTRE DI TE, UN SOGNO

    EPILOGO

    INTRODUZIONE

    Possono verificarsi eventi che trascendono ogni logica comprensione e che, tuttavia, segnano l’esistenza in maniera indelebile. La storia iniziata in quel lontano pomeriggio di agosto ha significato l’apertura di un fondamentale capitolo della mia vita, permettendomi di assaporare attimi indimenticabili d’estasi e di magia.

    "Nella penombra tu solo,

    con i tuoi forse ed i tuoi perché,

    che mi stai aspettando:

    ed io sono già con te,

    unica reale realtà

    non ancora avvenuta.

    Il tuo sguardo profondo,

    il cielo nei tuoi occhi

    che scrutano la mia anima,

    non ancora,

    ma da sempre e per sempre

    viva accanto a te.

    Le nostre vite,

    fasci di luce,

    figli di un’unica sorgente

    che, camminando paralleli,

    attendono di intersecarsi,

    per fondersi e ritrovarsi

    dinanzi all’eternità

    dei loro passati, presenti e futuri."

    ATTIMI DI NOSTALGIA

    Non dovrei rimpiangere i momenti trascorsi in sua compagnia. Eppure, da qualche giorno, è come se lui fosse qui accanto a me. Chiudo gli occhi ed avverto il suo corpo muoversi, mentre i suoi sospiri appassionati echeggiano, ancora incredibilmente vivi, nella mia mente. Scene del passato riaffiorano coinvolgenti ai miei occhi ed è come immergermi in un tempo andato.

    Ma l’amara consapevolezza di poterlo riavere solo in un giorno molto lontano rende la mia attesa più triste che mai. Avrei bisogno di lui, della sua voce, della sua presenza. Pertanto, rivivere nel ricordo l’incanto del nostro primo incontro costituisce per me motivo, seppur effimero, di grande conforto.

    "Giorni freddi e vuoti:

    tu non ci sei;

    mia unica compagna,

    la malinconia.

    Invano

    tendo la mia mano

    per afferrarti,

    ma tu non sei più qui.

    La tua presenza

    si è dileguata

    nell’arido vento gelido

    di una grigia giornata

    che, con sé,

    ti ha portato via da me.

    Ed ora piove:

    sono maledette gocce

    di tristezza e solitudine."

    YOSSEPH

    Non avevo mai viaggiato oltre continente, ma quell’estate sarei andata in California. Sentivo, che dall’aldilà dell’oceano, qualcosa di indecifrabile mi stava chiamando. Ne avrei anche approfittato per fare qualche ora di volo nell’azzurro dei cieli americani. Volare aveva da sempre rappresentato una delle mie passioni più grandi. La licenza di pilota privato mi era costata parecchie rinunce, ma, finalmente, avrei potuto goderne.

    *

    Serena, compagna di viaggio ideale per il suo dinamismo, avrebbe condiviso con me i piaceri di quella terra infuocata. Dopo un viaggio estenuante in treno per raggiungere l’aeroporto, finalmente eravamo a Roma, in fila per il check-in. Di lì ad un’ora, avremmo attraversato il finger che ci avrebbe condotto direttamente all’interno dell’aereo.

    Una volta a bordo, notammo che l’addetto alle prenotazioni doveva aver commesso un errore: nonostante la nostra richiesta di sedere vicine, ci erano stati assegnati due posti in file diverse. Mi diressi, quindi, alla mia poltrona verso la coda dell’aeroplano e, prima di sedermi, mi guardai intorno per ammirare l’interno del velivolo. Ad occhi chiusi inspirai profondamente, per far rimanere dentro di me l’odore che proveniva dalla carlinga.

    Nel sistemare la mia borsa da viaggio, ebbi la netta sensazione che la persona seduta accanto a me non avesse fatto altro che osservarmi per tutto il tempo, ma non avevo ancora avuto l’occasione di guardarla neanche un istante. Finalmente sollevai lo sguardo e, con sorpresa, notai gli occhi azzurri di un uomo che mi stava scrutando in maniera penetrante. Accennai un sorriso che fu corrisposto, poi mi sedetti. Non capivo il perché, ma quella presenza mi turbava. Lo guardai ancora per un attimo da dietro gli occhiali da sole, sicura che non si accorgesse di nulla. Cercai di indovinarne la nazionalità, osservando i tratti del suo volto.

    Poi, voltandomi di nuovo, vidi una hostess che stava facendo gli ultimi preparativi prima del decollo. Qualche minuto più tardi, si avvicinò a noi chiedendo: Scusate signori, vedete quella coppia seduta di fianco all’uscita di sicurezza sulla sinistra?.

    Sì?! rispondemmo contemporaneamente in lingua inglese.

    La donna vola per la prima volta e non si sente a suo agio in quella posizione…Vi dispiacerebbe cedere loro il vostro posto?.

    No, certo che no rispose il mio compagno.

    Subito dopo, però, guardando al di sopra delle nostre poltrone, la hostess notò che anche noi eravamo già seduti vicino alla porta di emergenza, per cui concluse che sarebbe stato inutile farci spostare; quindi si allontanò scusandosi.

    Scuotendo il capo stupito, il mio compagno di viaggio, disse: Non capisco perché abbiano tanta paura di volare...

    Forse perché non lo hanno fatto prima d’ora risposi.

    La sua pronuncia inglese mi colpì profondamente: il suo era senz’altro uno degli accenti più belli che avessi mai udito. Fu proprio in quel momento che lo vidi veramente. Il viso era irregolare, ma affascinante; gli occhi blu illuminavano il suo sguardo; i capelli castani molto corti facevano da cornice al volto affilato. Era magro, ma, dalla camicia a righine bianche e blu, potevo intravedere il corpo muscoloso: aveva decisamente l’aspetto di un uomo forte e maturo. Non riuscivo, però, a decifrarne l’età: forse intorno ai quaranta.

    Finalmente si accese il segnale che avvertiva di allacciare le cinture di sicurezza: eravamo pronti per il decollo e la mia avventura stava per iniziare.

    *

    Nel momento in cui potemmo di nuovo slacciare le cinghie, lo strano tipo si voltò verso di me e, con fare sicuro, disse sorridendo: Ok, ora raccontami tutto di te.

    Ne fui stupita, ma non infastidita. Anch’io avevo una gran voglia di sapere chi fosse. Da quel preciso istante, iniziò la nostra conversazione che durò per ben nove ore,

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