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Né vero né falso. Nella Rete il dubbio è inevitabile - Web nostrum 2
Né vero né falso. Nella Rete il dubbio è inevitabile - Web nostrum 2
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E-book94 pagine48 minuti

Né vero né falso. Nella Rete il dubbio è inevitabile - Web nostrum 2

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Info su questo ebook

Il mondo digitale sta consegnando agli umani una sorpresa! La rete Web – in cui lo spazio tende a tutto il pianeta, il tempo di accesso tende a zero e la velocità di trasporto tende a infinito – risponde più favorevolmente alle leggi dell’indeterminazione che alle leggi delle verità newtoniane.

La struttura binaria del pensiero, definito recentemente “dialogico”, in Internet si manifesta nello stesso modo in cui si manifesta il flusso di zero-uno e genera coppie di affermazioni vero/falso che si annichilano l’un l’altra. Scriveva Marshall Mc Luhan circa cinquant’anni fa: «La velocità elettrica mescola le culture della preistoria con i sedimenti delle civiltà industriali, l’analfabeta con il semianalfabeta e con il post-alfabeta. Collassi mentali di vario genere sono spesso il risultato dello sradicamento e di modelli di informazione incessantemente nuovi».
LinguaItaliano
EditoregoWare
Data di uscita16 apr 2015
ISBN9788867973408
Né vero né falso. Nella Rete il dubbio è inevitabile - Web nostrum 2

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    Anteprima del libro

    Né vero né falso. Nella Rete il dubbio è inevitabile - Web nostrum 2 - Glauco Benigni

    © goWare

    aprile 2015, prima edizione

    ISBN 978-88-6797-340-8

    Copertina: Lorenzo Puliti

    Redazione: Giacomo Fontani

    Sviluppo ePub: Elisa Baglioni

    goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing

    Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it

    Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mariranieri@icloud.com

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    blog

    Presentazione

    Il mondo digitale sta consegnando agli umani una sorpresa! La rete Web – in cui lo spazio tende a tutto il pianeta, il tempo di accesso tende a zero e la velocità di trasporto tende a infinito – risponde più favorevolmente alle leggi dell’indeterminazione che alle leggi delle verità newtoniane.

    La struttura binaria del pensiero, definito recentemente dialogico, in Internet si manifesta nello stesso modo in cui si manifesta il flusso di zero-uno e genera coppie di affermazioni vero/falso che si annichilano l’un l’altra. Scriveva Marshall Mc Luhan circa cinquant’anni fa: «La velocità elettrica mescola le culture della preistoria con i sedimenti delle civiltà industriali, l’analfabeta con il semianalfabeta e con il post-alfabeta. Collassi mentali di vario genere sono spesso il risultato dello sradicamento e di modelli di informazione incessantemente nuovi».

    * * *

    Glauco Benigni è giornalista e scrittore. Ha lavorato 20 anni a La Repubblica, poi 15 anni in Rai. È autore-conduttore di programmi TV ed è stato consulente di grandi aziende (Eutelsat, Rai Trade, Sipra). Gestisce un canale YouTube e un blog. Tra i suoi libri: Re Media (1989), Apocalypse Murdoch (2003), YouTube. La storia (2008) e Gli angeli custodi del papa (2004, tradotto in diverse lingue).

    Nota dell’autore

    Questo libro non è stato scritto per i professionisti della Rete, né per gli accademici, e pertanto l’autore non ha voluto trattare la vasta materia in modo ortodosso. Alcune attività, cause, effetti, definizioni e pratiche sono volutamente descritti con paradossi e paragoni disinvolti, allo scopo di decodificare, per la massa dei cittadini del Web, questioni e linguaggi che altrimenti avrebbero richiesto estenuanti trattazioni.

    [1]

    L’indeterminazione

    del flusso zero-uno

    Preparatevi a essere sottoposti a una provocazione intellettuale. Nelle pagine seguenti infatti l’autore ha voluto esporre una teoria seducente ma paradossale. Una teoria che non è (ancora) stata riconosciuta quale teoria scientifica in quanto, appunto, provocatoria e paradossale e comunque non dimostrata. Una teoria però che di certo può stimolare e anticipare una riflessione sulla nuova dimensione digitale e sugli effetti che potrebbe avere (ha già?) sugli abitanti della Terra che usano il Web, sia nel ruolo di produttori che di consumatori di contenuti.

    Siate pertanto aperti e tolleranti e fatevi guidare (anche) dalle intuizioni dei geni del passato quali Giordano Bruno e Leibniz, che sostenevano l’esistenza di infiniti mondi possibili o di William Shakespeare che affermava sereno:

    Noi siamo fatti

    della stessa materia

    di cui sono fatti i sogni

    [2]

    Tutto è duale, tutto è polare

    Tutto è duale; tutto è polare:

    per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti.

    Come simile e dissimile sono uguali,

    gli opposti sono identici per natura

    e differiscono solo di grado.

    Così gli estremi si toccano;

    tutte le verità non sono che mezze verità

    e ogni paradosso può essere conciliato.

    (Quarto principio ermetico, Della polarità)

    In questo debutto di Terzo millennio, così sfiduciato in se stesso, caotico e indeterminato, in Occidente si dorme poco e ci si sveglia già stanchi. È come se nella cronaca tumultuosa, che ormai produce storia a grande velocità, l’incessante avvicendarsi di titoli nei media che grondano informazioni vere/false andasse a costruire una sterminata sequenza di affermazioni opposte che ci impediscono le scelte certe. In realtà, a un esame più attento, tali affermazioni non sono opposte ma complementari e paragonabili a un’instancabile sequenza di zero-uno, in cui solo idealmente una parte dà conto di una porzione del vero e l’altra di una porzione del falso.

    Uno dei mali della nostra epoca consiste nel fatto

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