Piacevole affanno ossigenante

Di Giovanni A.

Questo epistolario raccoglie le sedici lettere che scrissi ad una donna incontrata durante i miei studi universitari. Ella fu una grande fonte di meraviglia che all’improvviso però mi si negò. A partire dai ricordi di questa breve frequentazione l’intento fu quello di cercare di ricreare una comunicazione fra di noi. Per quanto per un certo periodo fu un lungo monologo, sono contento di averla conosciuta, perché mi ha dato la possibilità di incontrare e riflettere su molti temi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovanni
• Data di uscita: 21 set 2015
• ISBN: 9788893152273

Anteprima del libro

Ciò che segue è un sincero tentativo di recupero, nei modi probabilmente si è rivelato fallimentare, ma credo che la sua validità sia da ritrovarsi nei contenuti: nei pensieri e nei sentimenti che vi sono espressi. Vi troverai temi ricorrenti, molti dei quali mi accompagnano nella quotidianità.

Io tengo ancora molto alla persona di cui si narrerà, non per averne il possesso, ma per quello che vale e per ciò che ha significato per me. Il giorno in cui la rincontrerò, probabilmente sarà forte l’imbarazzo, ma spero che alla fine possa essere un giorno felice, un giorno di riconciliazione.

Aspetto ciò che avrai da dirmi.

Sommario

Prologo 5

Due dipinti, un multi tema 8

Una storia d’odio ? 13

Una storia d’amicizia ? 18

Il tiro alla corda 21

Croce e Delizia 23

La seccatura del lunedì mattina 27

Io voto indefesso 28

La festa del mercoledì universitario 32

Level Up! 37

La corda 42

Il piccione e la treccia 47

Il ponte 50

La Perfezione 54

Sì forte 60

Due puntini 64

Direi prosciutto crudo 72

Un messaggio in bottiglia 74

Prologo

prima della fine della reciprocità

Mi chiedo se cominciassi a tua volta a chiederti come mai non avessi successivamente appuntato un argomento trattato. Forse perché questo è stato un viaggio meno effervescente del precedente, ma non per questo meno ricco di spunti, poi un’altra persona mi ha distratto dal normale chiusura dei cicli di pensiero (Francesca mi ha dato un passaggio dato che abitiamo entrambi nello stesso quartiere).

Tutto ciò ha richiesto qualcosa di meno istantaneo di un messaggio o di una battuta che voli al vento.

Quindi andiamo con ordine (così per dire).

È molto difficile che io mi arrabbi, più che altro quando mi sento profondamente offeso o non considerato, allora divento un guscio di granito che in quel momento non emette alcun movimento o suono e devo dire che è passato parecchio tempo dall’ultima volta che è successo seriamente. E di certo non mi sono offeso per la N.¹, dato che solitamente preferisco stare un po’ in disparte.

A questo proposito però devi considerare che è difficile che uno studente conosca il programma di un insegnate che non è il suo!

Detto questo volevo parlare del tempo e della differenza di età.

Io penso che il tempo sia una misura arbitraria del susseguirsi delle cose cioè del divenire, non so se conosci Eraclito e l’esempio di come sia impossibile bagnarsi due volte nella stessa acqua di un fiume in quanto questa è in perenne mutamento e non sarà mai la stessa. Direi che già il volerlo misurare è una decisione arbitraria, come si fa a misurare qualcosa che cambia senza decidere un punto di riferimento arbitrario, questo è l’anno 2012 dopo una presunta nascita di Cristo? Certo non si può negare che il tempo degli uomini siano gli anni, ma lo sono anche la Storia...

e soprattutto la vita, la relazione, la conoscenza fra e l’esperienza degli uomini.

Ecco credo che queste ultime cose non siano misurabili in anni per la loro importanza, grandezza e piacevolezza anche qualora si fosse trattato di un momento, ma un momento che porta fra i più alti significati di essere Umano.

Direi che anche tu mi insegni che non hai particolare imbarazzo a interagire con gente meno esperta di te.

A questo punto ti pare che a me importi molto della nostra differenza di età quando parliamo, a parte per la maggior esperienza da cui apprendere, e mi accompagni in quelli che diventano dei viaggi fra i più interessanti e piacevoli?

Con affetto

Giovanni

Inizio con le scuse..

Mi spiace per quanto riguarda la questione N., ma sono sicura mi crederai quanto ti dico che aldilà di quelle poche persone che conoscevo allora, non ho la minima idea di chi abbia fatto quel corso! ;)

Parlando del tempo, devo dire che tu sei forse la persona che meno mi fa sentire la differenza di età. È chiaro che a volte questo traspare, ma mai in maniera negativa e come vedi, ci sorrido sempre sopra. Mi piace soprattutto il fatto che tu non finga mai esperienze varie o capacità sovrannaturali come molti altri tendono a