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Un giglio macchiato di sangue
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Un giglio macchiato di sangue
E-book56 pagine50 minuti

Un giglio macchiato di sangue

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Info su questo ebook

12 delitti commessi a Firenze tra gli anni '90 e il 2016.
LinguaItaliano
Data di uscita9 feb 2016
ISBN9788892551503
Un giglio macchiato di sangue

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    Anteprima del libro

    Un giglio macchiato di sangue - Angela Giulietti

    spezzati

    Prefazione

    Se le città fossero donne, in competizione con altre donne, andrebbero da un bravo fotografo e gli chiederebbero di modificare i loro scatti con Photoshop per somigliare il più possibile a Firenze.

    Circondata da colline che danno buon vino, relax e paesaggi incantevoli, Firenze è vanitosa come solo chi è molto bello può permettersi di essere. Il suo fascino non è soltanto nel centro, ricco d'arte, ma in ogni viale o piazza, nei parchi e nei giardini, perché un fiorentino ha sempre un pezzo di verde accanto a dove vive. Nei locali con i tavolini fuori, che attirano i passanti, nelle strade meno conosciute dove, all'improvviso, scopri un giardino delizioso o un balcone fiorito. Stai salendo, solo un po', per andare da qualche parte, guardi giù e vedi tutta la città che da quanto è fiera di sé pare quasi voler toccare il cielo. Firenze è l'orgoglio dei suoi abitanti e il sogno dei turisti.

    Un delitto accaduto a Firenze non è come gli altri delitti. E' come picchiare una bella donna. Porta sconcerto, rabbia, risentimento. Per quelli della mia generazione, che a 15 anni già erano invitati a fare l'amore in casa perchè in giro c'era il mostro, la parola omicidio riporta inevitabilmente alla memoria quei giorni di terrore, quando le coppie venivano massacrate nel loro momento più intimo. Ma non c'è stato solo il mostro, nella nostra città. Negli anni, una serie di omicidi raccapriccianti sono avvenuti a Firenze. Parecchi di questi non hanno ancora un colpevole, altri sono stati delitti politici o mafiosi, e poi ci sono quelli con storie personali dietro, con vittima e colpevole, arma e nella maggior parte dei casi movente. Ne ho scelti 12, avvenuti tra il 1992 e il 2016. Ho attinto dai tanti appunti e dai ritagli di giornale che ho conservato negli anni, e mi sono immersa in queste storie che fanno paura. Nessuno degli assassini si presentava con l'aria minacciosa e il ghigno da killer. Erano persone normali, spesso molto vicine alle vittime, e la paura nasce da questo. L'uomo col cappello calato sul volto che fuma una sigaretta e cammina col bavero alzato scrutando la gente in modo bieco è solo una rappresentazione della fantasia che abbiamo riguardo agli assassini. Ci fa comodo, ci tranquillizza. Perché sappiamo benissimo che il male non ha un volto, e che può manifestarsi mentre dormiamo, o lavoriamo, o ce ne stiamo a casa oppure siamo in giro per una passeggiata. Può essere il nostro vicino, un collega o magari un membro della famiglia. Non siamo mai al sicuro, nemmeno in una città seducente e affascinante come Firenze.

    Dalla periferia al centro, dalle colline alle piazze, dalle abitazioni alle strade, ho raccontato 12 episodi di violenza, paura e dolore, che negli ultimi 24 anni hanno scosso la mia città. Alcuni sono accaduti vicino a casa mia, alcuni dei protagonisti erano persone conosciute dai miei amici, una volta sono passata appena uno degli omicidi era avvenuto, perciò mi sento molto coinvolta in queste storie. Storie vere, spesso più cruente dei film dell'orrore, accadute nella città che secondo me, e non solo, è la più bella del mondo.

    La foto utlizzata per la copertina è tratta da uno degli album di Claire Welsh Tinti, giovane artista appassionata di fotografia.

    Un giorno, a un semaforo

    Via di Novoli è una delle grandi arterie fiorentine. Percorrendola dal centro città verso la zona della Piana, conduce all'aeroporto e a una serie di paesi limitrofi. Adesso è stata occupata dai lavori in corso per la realizzazione della tramvia, ma nel 2005 era larga e spaziosa. Non c'era ancora il polo universitario, i cui giardini oggi si affacciano sulla via. Non c'era il grande centro commerciale sorto nel 2011. Il punto di incontro per eccellenza di via di Novoli era il supermercato Esselunga: grande, ben fornito, con un parcheggio sotterraneo assai capiente.

    Migliaia di fiorentini ogni giorno percorrono in auto, con i mezzi pubblici o su due ruote questa strada. Tornano dal lavoro, vanno a fare la spesa, a studiare, si trovano con amici o fanno shopping. Uno dopo l'altro, passano senza quasi lasciare traccia. Ma chi ci si trovava quel giorno, non potrà mai dimenticare quell'agguato improvviso, veloce, rumoroso, che in pochi secondi ha

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