La donna che legge: Racconto teatrale in dodici sequenze
()
Info su questo ebook
Correlato a La donna che legge
Ebook correlati
Memorie fluttuanti: Ritratti del Novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Autoritratto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDelirio notturno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa palestra della felicità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa luce blu Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSweet Home Europa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGli opinionisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Rita Smeralda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVisita al padre: Scene e bozzetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa parola alta: Sul teatro di Pirandello e D’Annunzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAtti mancati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGenico: Raccolta di poesie 2005-2017 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScusate se non siamo morti in mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSei personaggi in cerca d'autore - Questa sera si recita a soggetto - Ciascuno a suo modo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRomanzo senti/mentale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFrammenti: Poesie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Apolloneide: La raccolta delle opere teatrali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLetras de Tango Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si posano le cose Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna scoperta del pensiero: e altre fedeltà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Cinfrusagliere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRaccolto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiovine Sentiero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViaggi Diversi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApertura alla francese Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa traccia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuello che sapevamo di Eliana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'attesa della notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFamiliae: Antropolaroid, Invidiatemi come io ho invidiato voi, Geppettto e Geppetto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPer amare derive 2020 - 2013 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Arti dello spettacolo per voi
Il Medioevo (secoli XIII-XIV) - Letteratura e teatro (35): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 35 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale Di Dizione Italiana: Regole Ed Esercizi Pratici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDavid Copperfield Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Delos Science Fiction 215 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRomeo e Giulietta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPaesi tuoi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Maestro tra danza e musica. L’accompagnamento musicale nella lezione di danza classica dell’Ottocento, dal violino al pianoforte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Quattrocento - Letteratura e teatro (41): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 41 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVisto in sala. Storytelling attraverso il cinema.: Lezioni di Storytelling attraverso il cinema Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKeep calm e guarda un film Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScenografia Scenotecnica e Architettura teatrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGestire la cadenza dialettale - Per colloqui di lavoro e il personal branding: Acquisire un italiano neutro per colloqui di lavoro e il personal branding Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArlecchino servitore di due padroni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si scrive una sceneggiatura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmphitruo - Asinaria - Aulularia - Bacchides Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniShakespeare è Italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl diritto di contare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Giocatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDanza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGirotondo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Guerra e pace: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSEGRETI E BUGIE DI FEDERICO FELLINI. Il racconto dal vivo del più grande artista del ‘900 misteri, illusioni e verità inconfessabili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMilano. Tutto il teatro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI misteri dell'antico Egitto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa storia del cinema per chi ha fretta Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Giorgio Gaber. Frammenti di un discorso... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSei personaggi in cerca d’autore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI capolavori Valutazione: 4 su 5 stelle4/5500 Film da vedere prima di morire: Quarta Edizione 2019 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra donne sole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su La donna che legge
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La donna che legge - Renato Gabrielli
Appendice
Prefazione
di Sara Chiappori
Corot, Fragonard, Renoir, Van Gogh, Matisse, Picasso. La storia dell’arte è zeppa di Donne che leggono, molto più che di uomini. Volti, corpi, profili, busti e mani femminili al cospetto di quel misterioso oggetto che è il libro. «Galeotto» dai tempi di Paolo e Francesca, pericoloso e peccaminoso soprattutto se associato all’altra metà del cielo. Quando a guardarla è il maschio, che la erotizza attraverso la lente delle sue perversioni, pulsioni e paure. Caricandola di un immaginario predatorio e voyeuristico di chiara matrice sessuale.
Del resto Le brave ragazze non leggono romanzi, come recita il titolo del saggio di Francesca Serra (2011, Bollati Boringhieri) che a sua volta cita la celebre frase di Jean-Jacques Rousseau «Jamais fille chaste n’a lu des romans», a cui Renato Gabrielli si è esplicitamente ispirato per scrivere questo Racconto teatrale in dodici sequenze. Il cui vero nume tutelare è James Joyce, per la precisione il capitolo Nausicaa dell’Ulisse, quello in cui Mr Bloom spia Gerty MacDowell sulla spiaggia di Sandymount. Il riferimento è dichiarato in esergo al testo, dove Gabrielli semina la prima delle sue formidabili trappole drammaturgiche.
Non è un autore facile, Gabrielli, tanto meno compiacente. Ai suoi destinatari (registi, attori, spettatori ma anche lettori, ché delle sue pièce, pure così fortemente teatrali, si può godere in solitario) chiede vigilanza continua, uno stato di allerta permanente che li chiama in causa preferendo l’esercizio del pensiero alla scorciatoia della facile emozione, o, peggio ancora, della morale.
A cominciare dalla struttura testuale, che è sempre complessa e prismatica, frutto di una ricerca che forza gli schemi e i codici (non prima di averli profondamente rielaborati) giocando per contrappunti e cortocircuiti, riscoprendo il piacere del colpo di scena, del meccanismo teatrale, delle geometrie tra i personaggi. In La donna che legge Gabrielli perfeziona lo stile che avevamo già apprezzato nei suoi precedenti testi Giudici, Vendutissimi, Salviamo i bambini, Cesso dentro, Tre e lo condensa in una commedia di luminosa, inquietante bellezza, la cui stessa architettura rivela qualcosa di minaccioso, trasformando gli elementi della sintassi drammaturgica in corridoi dalle prospettive ingannevoli, vicoli ciechi, passaggi segreti. Un labirinto nel quale perdersi per ritrovare il filo.
Tre personaggi, o meglio tre attori (A, B e C) che interpretano i tre protagonisti, Giada, Federica e Mirco. Della trama basti dire che Mirco, cinquantenne ex avvocato e poeta mancato, incarica Federica, un tempo collega e amante, di fare da intermediaria per uno strano affare. Deve contattare Giada, che Mirco ha visto con un voluminoso libro sulla spiaggia, per proporle, in cambio di molto denaro, di farsi guardare, in orari, luoghi e condizioni prestabilite, mentre legge. Ognuno di loro racconta e si racconta dentro un dispositivo che nutre la narrazione intrecciando piani e punti di vista: tutti guardano tutti, e ne sono guardati. I personaggi emergono col nitore di figure da romanzo pur immersi in una partitura di purissima materia teatrale: B e C raccontano guardando A, che a sua volta descrive B e C, mentre pezzi di dialoghi e monologhi si frantumano intersecandosi gli uni negli altri. Questo registro multiplo permette a Gabrielli di modulare volumi, timbri, situazioni, riferimenti, tenendo teso il filo di una storia, che c’è, e anche molto robusta, fino all’epilogo in cui tutto risulta chiaro mentre ci spiazza di nuovo. Ci fa letteralmente «vedere» la qualità della disperazione delle sue tre creature, immobilizzate sullo sfondo di una provincia di mare fuori stagione. Non lo dice, ma sappiamo che è Rimini, con il suo Adriatico melmoso e avvolgente, che non profuma; al massimo, nelle sue giornate migliori, non puzza. Senza autorizzazione in Mirco troviamo qualcosa del professore interpretato da Alain Delon nel film di Valerio Zurlini La prima notte di quiete (1972). È più vecchio, porta il panama e un completo di lino al posto del cappotto di cammello, ma il suo destino di cantore dell’innocenza perduta sulla spiaggia di Rimini in qualche modo ce lo ricorda. Così come, mentre lo vediamo spiare la sua «musa sul pedalò» immersa nel libro (che non è l’Ulisse ma semplicemente un giallo svedese), non possiamo non pensare ad Aschenbach – nella Morte a Venezia, racconto di Thomas Mann, da cui la celebre trasposizione filmica di Luchino Visconti del 1971 – che fissa libidinoso con la fronte