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Ingresso nell'Ombra: Il fantasy italiano più amato degli ultimi anni!
Ingresso nell'Ombra: Il fantasy italiano più amato degli ultimi anni!
Ingresso nell'Ombra: Il fantasy italiano più amato degli ultimi anni!
E-book141 pagine1 ora

Ingresso nell'Ombra: Il fantasy italiano più amato degli ultimi anni!

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Info su questo ebook

Beryl Anderson non sa che il suo mondo sta per essere sconvolto.
Lei vive la sua tranquilla esistenza di ragazza di provincia e non conosce i Grandi Artefatti, oggetti magici provenienti da un mondo diverso dal nostro, né le Confraternite, congreghe di maghi oscuri che li cercano disperatamente per accrescere il proprio potere e imporre il dominio del male.
Ma il suo destino è legato in modo indissolubile alla battaglia che si avvicina e Beryl lo scoprirà nel modo più traumatico quando, assieme ai suoi compagni d'avventure, dovrà imparare a controllare i suoi poteri, combattere per salvare la propria vita e, assieme a essa, il mondo.
Dopo il successo della Saga di Nocturnia, l’autore besteller Amazon Stefano Lanciotti torna con la trilogia della Profezia del Ritorno, dove fantasia e amore, avventura e passione riusciranno a farti sognare. Una lettura veloce e magnetica, che ti spingerà ogni volta a dire: "ancora una pagina!"

Leggi questo capitolo introduttivo e lasciati catturare!


Ecco cosa ne pensano i lettori:

STUPEFACENTE!!! ★★★★★
di Luigilape - Sep 16, 2018
Sono sincero, erano anni ormai che non leggevo un libro. Non mi "colpiva" niente! L'idea di rendere gratuita la lettura dell'ingresso nell'ombra è stata la soluzione perfetta (a mio parere) per accompagnare il lettore in questo viaggio bellissimo pieno di avventure con personaggi favolosi!!! L'intera saga si lascia letteralmente divorare. COMPLIMENTI A STEFANO LANCIOTTI!
Fantastico ★★★★★
di Dadelazza - Jan 5, 2017
Romanzo fantasy molto ben scritto, non annoia mai e ti viene voglia di proseguire pagina dopo pagina. Non vedo l'ora che esca la seconda puntata, a breve in primavera! Consiglio a tutti di leggere anche la saga di Nocturnia, epica!
Originale e coinvolgente. Imperdibile ★★★★★
di The FML - Oct 1, 2016
Il filone fantasy è ricchissimo e vasto come un oceano. In questo mare spicca come un'isola la visione di Ex tenebris e de Il Portale. Un modo nuovo di concepire la magia e l'eterna lotta tra il bene ed il male. Può il bene nascere dalle tenebre? E l'innocenza è immune dalla seduzione del male? Leggete!!!
LinguaItaliano
Data di uscita22 giu 2016
ISBN9786050462722
Ingresso nell'Ombra: Il fantasy italiano più amato degli ultimi anni!
Autore

Stefano Lanciotti

Stefano Lanciotti was one of the most sensational cases of self-publishing in Italy. Over 20,000 people read the Nocturnia Saga. He published three highly successful thrillers with the publisher Newton Compton and now wishes to introduce the dark world of Nocturnia to the Anglo-Saxon public.

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    Anteprima del libro

    Ingresso nell'Ombra - Stefano Lanciotti

    Diciassette

    Premessa

    Ingresso nell'Ombra è l'introduzione della saga La Profezia del Ritorno, e consiste in circa i due terzi del primo romanzo.

    Ho scelto di distribuire in forma gratuita questa lunghissima anteprima per permettere a chi non mi conosce di valutare la qualità della mia scrittura e l'interesse della storia senza spendere un centesimo .

    Qualora ti interessasse proseguire nella lettura, il romanzo Il Libro delle Ombre - che include Ingresso nell'Ombra e ne conclude le vicende narrate - è disponibile al prezzo di un cappuccino e una brioche su qualsiasi ebookstore e, in omaggio, riceverai anche il racconto inedito Sanguinaria.

    Anche se i miei tre thriller sono stati pubblicati dalla casa editrice Newton Compton, per la mia produzione fantastica ho da sempre preferito l'autopubblicazione, con un grandissimo successo in termini di vendite (più di 50.000 copie in formato elettronico).

    Pur basandosi sulla mitologia creata nella Saga di Nocturnia, La Profezia del Ritorno è una storia del tutto indipendente e non è necessario aver letto gli altri romanzi. In qualsiasi caso, ti ricordo che il primo romanzo di Nocturnia (Ex Tenebris) è completamente gratuito in formato ebook.

    Se ti piacerà questo romanzo, ti chiedo la cortesia di lasciare una recensione, di mettere in condivisione la mia home page www.stefanolanciotti.it sul tuo profilo Facebook o su Twitter, oppure semplicemente di consigliarlo ai tuoi amici e colleghi.

    Per rimanere in contatto con me e conoscere le ultime novità sulla mia produzione letteraria, ti consiglio di mettere mi piace sulla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/stefanolanciottiscrittore.

    Buona Lettura!

    Stefano Lanciotti

    Parte Prima

    Uno

    Beryl Anderson osservò il vassoio appoggiato sul bancone e controllò che ci fosse tutto quanto era stato ordinato. Due caffè, ciambelle, un cappuccino. Spuntò le ordinazioni dal taccuino che teneva infilato nell’ampia tasca del suo abito da lavoro beige, sul quale campeggiava il logo del Fairview Cafè. Sollevò il vassoio e lo portò fino al tavolo sette, il più vicino alla vetrata che dava sulla Tarrytown Road, la strada che tagliava in due il paesino di Fairview al quale il locale doveva il nome. Era una ragazza di circa diciassette anni - quasi diciotto, avrebbe fatto notare lei - dagli occhi profondi e neri. Così come neri erano i lunghi capelli che le arrivavano ben oltre le spalle e portava legati in una coda quando era al lavoro, come in quel momento. Alta e slanciata, possedeva una bellezza delicata d’altri tempi.

    Sorrise appoggiando il vassoio sul tavolo e distribuendo caffè, cappuccino e ciambelle alla rumorosa famiglia che li aveva ordinati, poi si guardò in giro. C’erano solo altri tre tavoli occupati e tutti i clienti avevano già fatto le ordinazioni. Sospirò e si avvicinò a quello dove sedevano due ragazze della sua età, che ridacchiavano tra loro sfogliando una rivista per teenager. Una era rossa, con il viso coperto di efelidi e labbra carnose, l’altra invece era castana, con il viso tondo e luminosi occhi azzurri. Sospettava stessero parlando di lei, ma non se ne sorprese: erano amiche da tanti anni e avevano frequentato la stessa classe per tutte le superiori, finite solo il mese prima.

    Cos’è che vi diverte tanto? chiese, appoggiandosi con un fianco al tavolo. Il signor Miller non voleva che sedesse assieme ai clienti, anche se la maggioranza apparteneva alla piccola comunità di Fairview. Per tutta risposta ricevette delle risatine e uno sguardo divertito da parte di Anne, la rossa.

    Me lo dite o volete continuare a ridacchiare come due cretine per tutta la sera? insistette, tentando di usare un tono scocciato. Non ci riusciva. Provava un grande affetto per loro, pur rendendosi conto che erano molto diverse da lei. La rivista appoggiata sul tavolo, sulla cui copertina spiccava il volto di Justin Bieber, stava lì a testimoniarlo. Alla fine alzò le spalle e fece per allontanarsi diretta al bancone.

    Hai visto quel ragazzo seduto al tavolino all’angolo? le chiese Pam.

    Beryl girò la testa solo un attimo lanciando un’occhiata in quella direzione. L’aveva servito e ne era tornata con una strana sensazione alla bocca dello stomaco: era bello, ma inquietante. Capelli color rame, occhi verde smeraldo, viso dai tratti decisi e fisico da quarterback. Aveva forse un paio d’anni più di loro e non era di Fairview, altrimenti le due amiche avrebbero già saputo tutto di lui, dal numero di scarpe a quello delle fidanzate che aveva avuto.

    L’inquietudine con cui si era allontanata da lui non era però dovuta al suo aspetto, in qualche maniera insolito. Quando i loro sguardi si erano incrociati aveva avuto l’impressione che ne fosse scoccata una scintilla. Nulla a che vedere con quella - metaforica - di un colpo di fulmine, ma una sorta di scossa elettrica che le aveva lasciato addosso un’inquietudine e l’improvvisa sensazione che non fosse la prima volta che lo vedeva. Non fosse stato un pensiero assurdo, avrebbe giurato che negli ultimi giorni c’era stato spesso quel bel ragazzone al margine del suo campo visivo, oltre il suo sguardo oppure nascosto tra le ombre della sera. Ovviamente si era data della sciocca e si era affrettata a portargli l’ordinazione.

    Sei rimasta folgorata dalla sua vista? le chiese Anne, accorgendosi di quanto velocemente avesse distolto lo sguardo per poi abbassarlo in silenzio.

    Non essere stupida rispose Beryl, per la prima volta in un tono infastidito del tutto inconsueto in lei. Anne e Pam tacquero, sorprese dalla reazione. Lei addolcì l’espressione e disse: scusa non volevo.

    Ahi, ahi… disse Pam, scuotendo la testa mentre un ampio sorriso le illuminava il volto. Qui c’è una ragazza che si è invaghita dello straniero bello e misterioso!

    Macché invaghita! protestò Beryl, sussurrando in modo da far abbassare il tono di voce anche alle due amiche e lanciando un’occhiata in tralice al ragazzo per controllare se potesse sentire la loro conversazione.

    Guarda che anche lui ti ha messo gli occhi addosso le mormorò Anne, con fare cospiratorio. Era proprio di questo che stavamo parlando quando non c’eri. Alza gli occhi e ti guarda a intervalli regolari di non più di due minuti.

    E che sguardi! rincarò la dose Pam. Sembra ti voglia mangiare con gli occhi!

    Ma che dite! rispose Beryl, arrossendo visibilmente.

    A dire il vero si era accorta delle lunghe occhiate che le rivolgeva il ragazzo, anche se esse non facevano che aumentare il suo disagio, invece di provocarle il piacevole brivido lungo la schiena che immaginavano le amiche. Non sembrava guardarla con desiderio oppure, come a volte le era successo, con una qualche forma di cupidigia. L’osservava come se volesse leggerle dentro, bramando di mettere a nudo non tanto la sua pelle, quanto la sua anima. Le amiche avevano mal interpretato gli sguardi del ragazzo. Beryl rabbrividì.

    Guarda che non c’è nulla di male la incoraggiò Anne, sfiorandole la mano appoggiata sul tavolo e facendole l’occhiolino. "Se mangiasse me con gli occhi in quel modo, mi sarei già seduta sulle sue ginocchia."

    Non pare che mi stia guardando in nessun modo particolare mentì Beryl, scuotendo la testa. E poi chissà come mai si è fermato in questo buco… Scommetto che appena ha finito continuerà verso New York, facendosi grasse risate di noi sciocche ragazze di paese.

    Se avesse avuto così tanta fretta di andarsene, avrebbe finito di mangiare il suo dolce più di un’ora fa le rispose Pam con un sorrisetto ironico dipinto sulle labbra. Invece mi pare che cincischi come fosse in attesa.

    In effetti lo aveva notato anche Beryl. Il ragazzo continuava a giocherellare con qualcosa che aveva in mano. Da lontano sembrava il ciondolo di una catenina: un oggetto di un nero così intenso che dava l’impressione d’assorbire la luce.

    Perché non fai la brava cameriera e vai a chiedergli se vuole qualcos’altro? La voce di Pam la distolse dai suoi pensieri. Magari è timido e vuole che tu gli dia un’occasione per attaccare bottone.

    Beryl scosse la testa con forza, ma le amiche insistevano gesticolando in modo talmente plateale da metterla in imbarazzo. Lanciando loro un’occhiataccia si allontanò e passò accanto a tutti i tavoli occupati, chiedendo ai clienti se desiderassero ordinare altro. Lasciò il giovane sconosciuto per ultimo.

    Era buono il cheesecake? chiese con voce leggermente arrochita da quel timore che non riusciva a spiegarsi. Vuoi che te ne porti un’altra fetta? Una tazza di caffè?

    Nulla, grazie le rispose lui, fissandola in modo da farle abbassare gli occhi. Comunque il dolce era ottimo.

    Non aggiunse altro, continuando a fissarla senza neppure un mezzo sorriso, nonostante il tono cortese della risposta. Nel frattempo lei si era resa conto all’improvviso di un’altra particolarità che lo riguardava: il ragazzo parlava un inglese perfetto, quasi troppo. Non aveva la minima inflessione dialettale, solo qualcosa di indefinibile che faticava a catalogare.

    Continuava a rigirare tra le mani il ciondolo e, quando Beryl si allontanò, spostò lo sguardo verso la vetrina che dava sul parcheggio. Era come se studiasse i pochi passanti o fosse in attesa di qualcuno o qualcosa. Passando accanto alle amiche senza fermarsi, la ragazza fece una smorfia e cercò d’ignorare i loro gesti e il tentativo di farla fermare, probabilmente per incoraggiarla a nuovi approcci.

    Durante l’ora successiva fece finta di essere impegnata, evitando di farsi coinvolgere dai pettegolezzi delle due, incoraggiati dal fatto che il ragazzo sembrava non volersene andare. Continuava a lanciarle sguardi penetranti, ignorando i presenti. Alla fine Pam riuscì ad afferrarla per la gonna mentre lei tentava di sgattaiolare verso un cliente di un tavolo poco distante dal loro, costringendola a fermarsi.

    Scommetto che aspetta l’ora di chiusura le sussurrò annuendo. Doveva essere la conclusione a cui erano giunte dopo infinite chiacchiere, sbirciate e risatine. Se un figo del genere mi offrisse un passaggio a casa gli darei l’indirizzo sbagliato e poi mi scuserei sul sedile posteriore della sua auto!

    Pam, ma che dici! esclamò Beryl arrossendo fino alla radice dei capelli, mentre le due amiche ridevano ad alta voce incuranti del fatto che tutti si erano girati verso di loro.

    Fu in quel momento che il ragazzo si alzò di colpo, facendole ammutolire. Era impallidito e scrutava un cellulare dal quale aveva

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