La storia del Mistero. La fine del Mondo
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Anteprima del libro
La storia del Mistero. La fine del Mondo - Mario Serroni
uomini.
1) Il nuovo mondo
In un futuro ormai prossimo, mentre nei mondi segreti ci si uccideva per sopravvivere, tutte le patrie opera dell’uomo erano cadute: i governi nazionali e sovranazionali erano stati destituiti e avevano perso il potere con la nascita di un’organizzazione parastatale integralista, che ricorse alla violenza e all’alterazione delle masse, che dovevano rispondere a certi caratteri estetici di bellezza inimmaginabile che si confaceva alla Razza Prima e Perfetta, da cui sarebbe dovuta discendere la sola stirpe degna di governare la terra. Nonostante le guerre che si erano succedute con l’esercito integrato, costituito dalle forze militari dei vari paesi facenti parte dell'alleanza militare della Speranza, davanti al male maggiore scegliendo il male minore persero, poiché i nemici si affidarono alle guerre mentali per alterare il circuito di coscienza che lasciava liberi di agire secondo il libero arbitrio da un governo ad interim di tecnocrazia col fine del globalismo e totalitarismo assolutista, che li aizzò a uccidersi tra di loro finendo per decimare i propri stessi eserciti facendogli vedere nemici ovunque.
Le funzioni superiori presenti nella corteccia cerebrale acquisite nel corso dell’evoluzione avevano fatto sì che il proprio cervello sembrasse essere un universo in scala. L’ambiente circostante aveva fatto sì che gli esseri avessero sviluppato così tante funzioni, dimenticandosi di essere semplici organismi che nascono, si nutrono, crescono, si riproducono e muoiono come tutte le piante e gli animali. Avevano dato vita a valori di convivenza sociale come la morale, l’etica, la cultura, le religioni, le scienze, le arti, la società, la felicità intesa come concetto mentale e non più come piacere fisico, con in mente l’intenzione di trovare un senso alla vita che prendeva origine dalla materia senza forse averne uno. Forse era proprio dell’indole umana volerle dare uno scopo non conoscendo nulla, consci tuttavia del fatto che le loro spiegazioni fossero frutto della loro fervida e laboriosa immaginazione, spinti a tutto questo dall’istinto di sopravvivenza per salvaguardare la propria specie anche a scapito delle altre come a scegliere chi buttare giù dalla torre.
Ciascuno aveva paura dell’ignoto ed era alla costante ricerca della verità in (e dietro a) tutte le cose.
Se non avessero sviluppato l’intelligenza per via dell’interazione con l’ambiente esterno, al fine di potersi adattare a vivere nel mondo in cui si era casualmente nati, non si sarebbero posti interrogativi di alcun tipo e avrebbero vissuto come delle amebe, e soprattutto non si sarebbero modificati corporalmente in vista del modus e locus vivendi: alla base di tutto c’era la scelta ponderata di vivere con un certo aspetto, partendo tutti dalla matrice comune del DNA per cui esseri spirituali s’erano ingenerati in ogni specie vivente considerando il fatto di aver perso molte facoltà di cui erano stati dotati in passato acquisendone altre in risposta all’ambiente. Lo stesso valeva per il corpo.
Le violazioni dei diritti umani che si riverificarono a più latitudini furono: aggressione con acido, sorta di anni di piombo
, assassinio degli attivisti per i diritti civili, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimini contro la pace, marce della morte, condanna ai lavori forzati con conseguente malnutrizione e scarsa assistenza medica, refusenik, desaparecidos, riforma del pensiero, persecuzione razziale, genocidi culturali, crimini contro nemici catturati e oppositori politici, come torture e omicidi, scudi umani, sfruttamento minorile, camere di tortura in cui gli oppositori politici venivano sottoposti a ogni tipo di sevizia, sterilizzazione e castrazione obbligatoria ai prigionieri, stupri di guerra, traffico di organi, terrorismo, traffico di esseri umani, campi di concentramento e utilizzo della psichiatria a fini politici.
Il pretesto era che venivano accusati di essere una minaccia alla sicurezza e ai valori nazionali.
Pure all’interno di scuole di formazione bellica addestravano i soldati a fare simulazioni vere sul campo in cui imprigionavano, estorcevano confessioni più o meno veritiere circa i progetti segreti dei sottoposti fino a ucciderli nei modi più raccapriccianti, come strozzarli con le loro stesse viscere nel centro divenuto luogo di detenzione illegale e tortura delle persone scomode al regime della giunta governativa.
Senza scrupoli commettevano violazioni sfacciate con arresti, maltrattamenti, torture, processi iniqui, uccisioni, contrapponendo la sicurezza nazionale ai diritti umani con attacchi alla società civile, al diritto alla riservatezza, alla libertà di opinione e di parola e mettendo in discussione le organizzazioni internazionali create per proteggere i diritti di tutti. Era severamente proibita la libertà d’espressione, c’erano prigionieri di coscienza. Avveniva il rinvio illegale di rifugiati e si procedeva a espulsioni e a rimpatri ingiustificati o senza redenzione. I difensori dei diritti umani venivano uccisi.
Avevano ideato una interlingua, ovvero una lingua artificiale formata sulla base di elementi comuni a più lingue di diffusione internazionale per aggiornare i tempi di nuove alleanze.
Iniziarono a sviluppare ogni possibile metodo per controllare la mente con tecniche inintelligibili, con la deformazione dell’onda d’immagini, suoni o segnali durante la loro propagazione. Le genti subivano una percezione distorta della realtà sempre mutevole come se fossero allucinazioni reificate. Si avvalevano di tutte le fobie possibili e immaginabili per tenere in scacco la popolazione che si rifiutava di reagire e opporsi al cambiamento. Gli strati di popolazione più povera vendevano i propri figli per soddisfare i piaceri sessuali dei potenti in cambio di favori, per avere una vita più dignitosa e un futuro più chiaro per la loro prole, sottostando ai loro voleri, ricattati dagli olovideo amatoriali e minacciati di morte, dando ai ricchi del Lei o del Voi, mentre ai poveri si dava del tu.
Durante i noviluni, i fantasmi dei trapassati si aggiravano angosciosamente in cerca di pace e vendetta, squartando e facendo fuoriuscire le interiora. Si testava la frequenza dei ricordi per conoscere il profondo dell’animo umano e non avere segreti nelle vite delle persone.
Creavano disfunzioni visuo-spaziali per farli cadere o perdere la coscienza per brevi momenti.
Avevano creato una barriera olografica per isolare e nascondere la presenza dei mondi inferiori e negare a loro l’accesso e la conoscenza della società beata che agiva nell’ombra come un nemico invisibile.
Creavano alterazioni ambientali, con microclimi invivibili al limite della sopravvivenza all’interno degli Stati sudditi, cercando di ingannare la popolazione per far sì che non finissero le risorse e per non abbattere gli invasori, che cercavano di imporre l’uguaglianza forzata e che quando erano in ricognizione rapivano i prescelti facendo credere che non se ne fossero mai andati, sostituendoli con elaborazioni olografiche che mimavano le loro coscienze, e loro non potevano più fare ritorno.
Alle volte questi imbrogli venivano scoperti per delle falle nel sistema e madri, fratelli, sorelle e padri di nascosto piangevano la perdita dei loro cari senza avere una tomba o olocatoio, in cui al posto delle lapidi per gli scomparsi c’erano ricordi elaborati del passato delle loro vite per avere una forma di contatto con la memoria per non dimenticare.
Era raro provare degli affetti umani in quanto il governo aveva bandito qualsiasi forma di convivenza e raggruppamenti. Capitava solo di nascosto di ritrovarsi in un ambiente notturno e monocromatico. I pensieri e la creatività venivano controllati, la fertilità e la facoltà di parlare erano concesse solo se le comunicazioni venivano accettate senza alcuna forma di segretezza.
In tutto questo peregrinarsi di eventi nascevano sempre più bimbi che non sentivano dolore psichico, che crescendo non si impressionavano davanti alle più perverse forme di tortura.
Luci flashanti e intermittenti sparate sulle masse causavano forme gravi di epilessia ai contestatori.
L’immagine del mondo che ogni soggiogato vedeva era un’illusione, ma questo non significava la negazione del mondo fisico. Non si potevano conoscere le cose noumenicamente, ma solo fenomenicamente.
Il mondo fisico era fatto esclusivamente di frequenze, vibrazioni, reazioni e impulsi che interagivano con la natura sensoriale programmata dalla Grande Madre, che sfornava nuovi esseri che stimolavano l’essere spirituale insito in ognuno di loro, attraverso gli organi di senso a realizzare l’immagine del mondo personale e scelta ante vita dopo essere stati progettati in laboratorio e avendo effettuato un’ipnosi regressiva alle vite precedenti, per annullare la forza d’impeto che portava a desiderare eliminando traumi passati per essere efferate macchine efficienti e anaffettive.
Veniva fatto credere alla parusia come Entità Regolatrice che aveva stabilito l’Ordine Finale dopo il Giudizio Universale in cui i rimasti erano i soli degni di restare, mentre in realtà i geni e i liberi pensatori erano stati uccisi e le loro scoperte riadattate ad altri fini meno nobili e il circuito di libera informazione secretato. La presenza del divino, o meglio essenza ideale, nel mondo materiale e sensibile dell'essenza ideale, mai morta ma nascosta in attesa di tempi pronti e migliori, aveva dato adito alla cancellazione della vita intelligente dall'universo conoscibile in competizione con quella umana e all’interno della stessa nelle fasce sovversive. Inoltre avevano fatto scendere la dimensione spirituale dell’aldilà nel piano materiale per governare anche dopo la morte, portando a una sorta di alienazione e alterando il circuito tra la vita e la morte.
Le persone e gli esseri che morivano venivano monitorati anche dopo la morte per racchiuderli in un programma virtuale di permanenza nel cyberspazio, per condizionare l’esistenza anche dopo la morte creando degli ologrammi con l’identità, i ricordi, le emozioni e le loro conoscenze.
Gli intermondi in cui risiedevano gli dei erano stati attaccati e conquistati dai puri, mentre restavano insperato naufragio per gli illusi.
Gli esseri umani non si accorgevano di questa manipolazione essendo drogati e provando l’atarassia, anche perché se sentivano male venivano monitorati per dimenticarsi del fatto che alcune cose facevano star male e provare dolore, mentre gli scevri erano i soli a vedere il mondo per la realtà che era. Loro credevano di vivere una condizione futuristica di aponia mentre in realtà venivano costantemente torturati, psicanalizzati ed esaminati. Venivano presi provvedimenti invisi alla popolazione per una cricca di potenti nell’ombra, che volevano perfezionare le loro esistenze e quando stavano per morire tornavano in sé terrorizzandosi per quale scempio avessero fatto del loro corpo. In particolare studiavano come evolversi per conoscere la realtà ultima delle cose e controllare i fenomeni indomabili quali quelli naturali e umani.
I reggenti misero in guardia dal movimento delle correnti di pensiero passate dall’utopia stessa, tratteggiando la pericolosità della realizzazione materiale e concreta delle utopie propugnate dai capi di rivolta.
Si cercava di umanizzare le divinità facendole scendere dalla loro grandiosità capace di operare sommamente il bene come tragicamente il male per accostarsi alle miserie umane che facevano ricordare in ciascuno di loro le personalità delle varie età trascorse.
Inizialmente la nascita della società ideale era stata ricercata da un gruppo per niente puritano, che si era distaccato dalle proprietà statali territoriali conquistando l’aria ancora non abitata, e con il passare del tempo s’era ingigantito accogliendo fronti di rivolta, simpatizzanti e candidati spontanei o reclutati che superavano le rigidissime selezioni e vivevano in lussuose ville come case chiuse.
Case di tolleranza erano presenti per la mercificazione del sesso, sempre più vissuto univocamente dove i femminielli, gli escort prestavano servizio mentre le donne erano bandite dalla società aerea e l’eterosessualità era pressoché scomparsa. I piaceri intemperanti mondani e terreni erano un’evasione al dolore esistenziale della vita.
Per giungere alla Città celeste c’erano dei treni ascensionali carichi di eletti e prescelti in quanto dominavano la gravità alterando le leggi naturali.
Solo pochi oligarchi appartenenti a famiglie ricchissime segretamente, mantenendo l’anonimato, avevano potuto evitare l’annichilimento sensoriale, investendo i propri capitali in progetti e corporazioni che come faine si spartivano la preda che era il mondo.
Alla nascita, ad ogni uomo del cielo veniva assegnato un robot chiamato Guardiano che segretamente analizzava e spiava per conto del Quartier generale e controllava che il suo legame mentale rispettasse il regime e lo proteggeva dai pericoli impedendogli di evadere dalla società bunker. I loro doveri erano quelli di indottrinare e ricercare se gli esseri umani tentavano di fuggire o liberarsi da quella convivenza. La città galleggiante e fluttuante nell’aerospazio era abitata anche da esperimenti di dissociazione: per un’evoluzione comportamentale e spirituale e l’azzeramento dei crimini vi erano i Chiari, appartenenti al Lato Chiaro dell’animo delle persone; erano espressioni di pura bontà, compassione e misericordia, che entrando a far parte di quella società avrebbero goduto dei piaceri e non si sarebbero messi in lotta contro il governo per le politiche nei mondi sottostanti. Così, mentre i loro rispettivi Oscuri appartenenti al loro Lato Oscuro erano stati relegati e dimenticati nei mondi inferiori, chi entrava a far parte di quella società per scordarsi di qualsiasi ritorsione veniva spogliato del proprio ego e rancore per non distruggere la società idilliaca.
In passato avevano fatto una selezione in base alla razza e ai canoni estetici e caratteriali, per mettere in salvo dal pianeta, allo stremo delle forze, solo i più meritevoli, che si erano evoluti e riscattati da quella sopravvivenza ai limiti del possibile.
In tutto il mondo superiore come forma di intrattenimento, presa in cura e monitoraggio si offriva un servizio fatto su misura: si analizzava e plasmava l’anima da togliere dagli occhi e reinserire nel corpo con scelti in base all’inclinazione personale gli interessi per costituire un mondo di simili ed affini. Se capitava di avere tendenze caratteriali pericolose si veniva formattati e curati spiritualmente con farmaci medianici. Nel caso in cui si fosse sospetti venivano resettati e arrestati subendo il processo di trasmigrazione psichica con un’anima di default costruita su misura che non sgarrasse dai comandi di reazione inseriti e il corpo veniva disgregato per inserire in ogni fibra dell’essere il principio insito nella natura dell’obbedienza che piegava le volontà dei singoli e si rigenerava nell’etere. Tuttavia si trattava di un mondo perso nei piaceri, con un decadimento della cultura e della sicurezza e il sospetto di essere attaccato quale società del benessere dalle società sofferenti.
Ci si spostava con capsule alla celocità (velocità celata) del suono.
Nel mondo malandato c’era maggior cerebralismo con la preminenza dei fattori intellettivi, razionali su quelli intuitivi, affettivi e volitivi, che invece andavano per la maggiore nella pace dei sensi del mondo nuvola.
L’integrazione sociale e quella razziale erano osteggiate. Il servizio segreto di informazioni provvedeva a tenere gli esseri divisi, privandoli del processo attraverso il quale potevano cercare di dominare i propri affetti e conflitti concettualizzandoli in termini generali, astratti e impersonali.
Ogni essere era schedato, riprogrammato psichicamente con eventi falsi o indotti, aveva un segnalatore dietro il collo per essere sempre localizzato e acceso per uccidere, numerato sull’avambraccio con un codice fiscale mutevole se per ragioni governative dovesse essere stato trasferito e i suoi valori vitali venivano monitorati dal dipartimento del lavoro dell’intergoverno centrale grazie ad un sensore ingeribile.
Gli animali rimasti erano usati per gli studi. Altri erano fuggiti dai lager di sperimentazioni e si aggiravano per le città morendo di fame e attaccavano i civili per sfamarsi.
Quando quel che restava dei sottomondi sconfitti tentava di riorganizzarsi per avere la propria libertà, c’erano intese segrete e questi finivano per essere accusati d'intelligenza col nemico.
In quei luoghi, si eseguivano le analisi delle azioni quotidiane che dovevano essere mirate al progresso e non c’era spazio per gli interessi personali. Questo era il volere dell’intellighenzia.
Era prassi comune l’insider trading come utilizzazione, da parte di dirigenti di società opulente e agenti di cambio, di informazioni riservate per compiere operazioni di borsa a proprio vantaggio, in cui bruciavano costantemente capitali ingenti.
Non c’erano più libere elezioni da troppo tempo: ciclicamente si radicavano nelle loro poltrone e, nonostante qualche infelice colpo di stato punito con la morte con le epurazioni