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I Peccati del Figlio: Libro 10 Della Serie Heku
I Peccati del Figlio: Libro 10 Della Serie Heku
I Peccati del Figlio: Libro 10 Della Serie Heku
E-book1.010 pagine17 ore

I Peccati del Figlio: Libro 10 Della Serie Heku

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Info su questo ebook

Questo libro si svolge in parte parallelamente a ‘La creazione di un Valle’. Anche se non è necessario aver letto ‘La creazione di un Valle’ per capire ‘I peccati del figlio’, alcune delle storie sono parallele.

Con Dain proscritto, che non può più creare il caos sia sui mortali sia sugli immortali, Emily e Chevalier ritornano alla loro vita a Council City. Mentre Emily cerca di trovare e liberare il giovane figlio dal tormento, Chevalier passa il suo tempo a rafforzare gli Equites e a tentare di proteggere Emily dalle costanti minacce degli heku senza fazione e dai Valle.

Riappaiono vecchi amici, ma fidarsi è difficile. Emily cerca di ottemperare ai desideri della sua fazione e di suo marito, ma le sue emozioni sono costantemente in lotta con quanto si sforza di fare. Le tornano continuamente in mente le immagini delle persone amate e degli amici sepolti sotto la terra fredda e Chevalier pensa che le serva una distrazione.

La fazione ed Emily vengono a sapere di più del sordido passato di Chevalier quando vecchi nemici cominciano a cercare di vendicarsi per antichi rancori

LinguaItaliano
Data di uscita18 ott 2016
ISBN9781370138913
I Peccati del Figlio: Libro 10 Della Serie Heku
Autore

T.M. Nielsen

T.M. Nielsen doesn't necessarily consider herself an author. She's an every-day woman who had a story to tell. Never intending to let anyone else read it, she decided to put it all down on paper. What she ended up with is a fascinating tale filling books full of drama, adventure, action, romance, and excitement.When asked why she decided to publish, she stated, "I want for others to be able to forget about problems in life and to lose themselves in my world... the world of the heku. While I write, I laugh, cry, grin, gasp, and my heart races. I want others to experience that too."T.M. Nielsen is a computer tech by trade and lives with her husband and two beautiful daughters. She's the author of Amazon.com's bestselling series The Heku Series and the Dimensions Saga, along with a Heku Series spin-off book called Return of the Encala. She's been listed numerous times on Apple's Breakout Books and on Amazon.com's top 20 in Fantasy.**** From TM ****I updated my books all the time! Check back often for new, cleaner versions. I can't afford an editor, but any time I hear of an error, I fix it immediately.

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    Anteprima del libro

    I Peccati del Figlio - T.M. Nielsen

    Chapter 1 : Capitolo 1

    Emily afferrò un ultimo muffin prima di andare alla porta. Le cose sembravano tranquille, quindi andò a cercare Chevalier, per vedere se avesse ancora in programma di portarla in città per un po’. Dal suo ritorno dal clan dell’Isola, le cose andavano bene. Lei era occupata a preparare il necessario per un altro turno di addestramento della cavalleria, e stava anche organizzando il matrimonio di Alexis e Niccolò. Su richiesta di Alexis, avrebbero avuto una cerimonia mortale invece di quella immortale. Emily era entusiasta di poter organizzare una cerimonia in vecchio stile per sua figlia, che non comportasse uno scambio di sangue.

    Chevalier le aveva finalmente promesso un’uscita quando aveva insistito di aver bisogno di un nuovo paio di stivali, dicendo che non voleva che fosse un heku a prenderli per lei.

    Pensò che fosse strano vedere sei guardie fuori dalla sua stanza. Un po’ sorpresa, guardò Kralen. Sei?

    La guardia annuì. Ordini dell’Anziano.

    Perché?

    Dovrai chiederlo a lui.

    Credo che lo farò, disse Emily, e cominciò a scendere le scale per andare nella Sala del Consiglio.

    Derrick la vide arrivare e ispezionò le scale. Era insolito che controllasse intorno a lei, ma Emily non gli diede importanza e si avvicinò a lui.

    Hai bisogno di vedere il Consiglio? le chiese Derrick, finalmente sorridente.

    Chev è lì?

    No.

    Dov’è?

    Dovrai chiederlo al Consiglio.

    Ok, allora ho bisogno di vedere il Consiglio.

    Derrick sussurrò rivolto alla porta e poi la aprì. Puoi entrare.

    Emily si voltò a guardare le sei guardie dietro di lei. Ehi, è la Sala del Consiglio, non ho bisogno di voi lì dentro.

    Kralen ci pensò un attimo e poi fece un cenno alle altre cinque guardie, che esitarono un attimo e poi si inchinarono e se ne andarono. Emily decise di non lamentarsi perché Kralen era rimasto con lei.

    Notò irritata, che non c’era nemmeno Kyle.

    Possiamo aiutarti? le chiese Zohn.

    Emily notò sorpresa il tono ufficiale della sua voce, quindi si rivolse a Quinn. Dov’è Chev?

    "Lui e il Giustiziere sono andati al clan dell’Isola per qualche ora.

    L’Anziano e il Giustiziere, eh? chiese, sarcastica. Non le piaceva quando usavano i loro titoli con lei. Preferiva che usassero i loro nomi.

    Quinn sorrise. Sì, lui e Kyle dovrebbero essere di ritorno prima di sera.

    Perché ho sei guardie?

    Dovrai discuterne con Chevalier.

    Ne sto discutendo con voi. Ho bisogno di un nuovo paio di Ropers e non ho intenzione di portare sei guardie con me.

    Hai accettato le guardie.

    Lo so. Pensavo che fossero quattro, però, non sei.

    Hai semplicemente accettato le guardie, le rammentò Zohn. Ci lascia la possibilità di aggiungerne o toglierne qualcuna se lo riteniamo necessario.

    Quinn ci pensò un momento. Se ti servono degli stivali nuovi, possiamo mandare qualcuno della cavalleria a prenderli per te.

    Non funziona così con gli stivali. Si devono provare.

    Allora li compreremo tutti e poi potrai scegliere.

    Emily strinse gli occhi. Che cosa sta succedendo di così importante da aggiungere due guardie e non permettermi di andare a far compere?

    Quinn si sforzò di sorridere. Non c’è niente che non vada.

    Bugiardo. Dimmi che cosa sta succedendo.

    Dovrai parlarne con Chevalier quando tornerà.

    Quindi c’è qualcosa che non va.

    Il Capo di Stato Maggiore si impuntò. "Ti ha già risposto. Dovrai parlarne con l’Anziano Chevalier.

    Emily fece scorrere lo sguardo lungo il Consiglio e Richard, l’Inquisitore Capo, alla fine si decise a parlare. Emily, so che in questo momento stai pensando di andartene per conto tuo a fare compere. Ti prego di aspettare e parlare con l’Anziano prima di prendere quella decisione e andartene senza protezione.

    Il Capo di Stato Maggiore la guardò infuriato. È vero?

    No.

    Quinn sorrise. "Non puoi farcela con noi, Emily. Zohn e io siamo stati entrambi capo inquisitore e Richard è molto bravo nel suo mestiere.

    Oh, accidenti! Voglio un paio di stivali e, tutt’a un tratto, mi sembra di essere agli arresti domiciliari.

    No, non agli arresti domiciliari. Comunque preferiremmo che restassi qui fino al ritorno di Chevalier.

    Emily lanciò un urlo di rabbia, poi si precipitò fuori dalla sala, seguita da Kralen che era rimasto in silenzio durante tutto il colloquio. Si infuriò ancora di più quando sentì le altre cinque guardie che la seguivano. Arrivati al portone d’ingresso, nessuno di loro lo aprì per lei, come facevano di solito, quindi Emily afferrò la maniglia per aprirlo lei.

    Aspetta, le disse Kralen, aprendole il portone. Ispezionò accuratamente la zona e poi le rivolse un sorriso spensierato. Vai.

    Sei sicuro che non sbatterò l’alluce, uscendo? sbottò Emily.

    No, non posso garantirlo, le disse Kralen con un altro sorriso.

    Emily uscì, continuando a scuotere la testa, e si diresse verso le scuderie. Si voltò quando sentì qualcuno che sfuocava verso di loro.

    Signore, disse una delle guardie cittadine, inchinandosi davanti a Kralen. Quando si raddrizzò, Emily vide le sue labbra muoversi, ma non sentì nulla.

    Non lo so. Chiedilo a lei, disse Kralen all’heku. Guardarono tutti Emily.

    Lei aspettò che la guardia le chiedesse qualcosa, e poi si rese conto che l’uomo credeva che lei avesse sentito la domanda che aveva fatto a Kralen. Chiedermi cosa?

    Di che colore, signora? chiese nervosamente l’heku.

    Di che colore cosa?

    Gli stivali, signora. Ho l’ordine di scegliere 100 paia di stivali della sua misura e portarli qua.

    No, disse Emily, continuando ad andare verso le scuderie.

    Signora? È un ordine del Consiglio.

    Informali che ho detto di no.

    Non posso dire di no al Consiglio!

    Emily si voltò a guardarlo. Quali sono esattamente gli ordini?

    Di stabilire qual è la sua taglia e il colore preferito e poi di tornare con ogni paio di stivali che posso trovare con quelle caratteristiche. Ne vogliono 100 paia, ma hanno detto che 50 basteranno, se non ne trovo di più.

    Bene, porto la misura 15, e li voglio di pelle verde con le frange a perline. Solo Ropers e le perline devono essere arancio e luccicanti.

    L’heku sembrò sorpreso, poi si inchinò e se ne andò.

    Em, non li troverà mai e hai chiesto stivali che sarebbero troppo grandi perfino per me, le disse Kralen.

    So che non li troverà. Non esistono, gli rispose Emily, entrando nella scuderia. Fu lieta quando quattro delle guardie restarono all’esterno per sorvegliare le entrate e solo due la seguirono all’interno.

    Allora, qual è il programma per oggi? le chiese Kralen.

    Emily guardò un attimo l’altra guardia. Puoi lasciarci soli?

    No, signora.

    Solo per un minuto.

    Non posso, signora.

    Che c’è? le chiese Kralen, incuriosito.

    Silas? chiamò Emily.

    Ci vollero solo pochi minuti prima che Silas arrivasse. Mi hai chiamato?

    Emily si rivolse alla guardia che non conosceva. Ora ho due guardie. Puoi andare ad aspettare accanto alla porta.

    L’heku interrogò Kralen con gli occhi, poi si inchinò e tornò alla porta.

    Che cosa stai combinando? le chiese Silas.

    Venite con me, sussurrò Emily, andando nella stanza del sovraintendente. I tre entrarono e lei chiuse la porta. Parlate.

    Di che cosa, esattamente? le chiese Silas.

    Vuole sapere perché ha sei guardie, gli spiegò Kralen.

    Ah, quello. Dovrai parlarne con…

    No! urlò Emily. Non voglio aspettare di parlarne con l’Anziano. Voglio sapere che cosa sta succedendo. Sono tutti irascibili, ho delle guardie extra e non ho il permesso di andare a comprare da sola un paio di stivali. Voglio sapere che cosa sta succedendo.

    Non te lo possiamo dire.

    Non potete o non volete?

    Non possiamo.

    Ne dubito, disse Emily sbuffando.

    Non abbiamo intenzione di rischiare una punizione dicendoti qualcosa che ci hanno ordinato di non dire, le disse Kralen. Chevalier tornerà tra poco e sono sicuro che ti metterà al corrente.

    Non lo dirò a nessuno, se mi date un indizio.

    No.

    Sto cominciando a spaventarmi, però.

    Non devi avere paura, disse Kralen sorridendo. Ci siamo qui noi.

    La mia vita è in pericolo, o roba del genere?

    Silas ridacchiò: La tua vita è sempre in pericolo.

    Emily sbuffò e andò al box del suo cavallo.

    Non possiamo andare a cavalcare, disse Kralen, facendo un passo indietro. Sapeva che avrebbe suscitato l’ira di Emily.

    Perché?

    Non rendere le cose più difficili per noi, per favore, disse Silas. Ti chiedo molto gentilmente di aspettare finché tornerà l’Anziano.

    Emily si mise la mani sui fianchi. Che cosa sta succedendo? Perché non posso andare a cavalcare?

    Dobbiamo tenerti entro le mura della città, per ora.

    Quindi voi potete andare a cavalcare se volete?

    Beh, sì. Noi siamo ancora di pattuglia.

    Emily chiuse lo sportello del box sbattendolo, e il suo cavallo nitrì furioso. Bene!

    È tutto? Bene? chiese sospettoso Silas. Rimarrai in città?

    Emily uscì dalla scuderia borbottando tra sé e sé. Che fastidio può essere accettare la guardie, Emily? Nessun fastidio, nessun fastidio.

    Silas sorrise e rimase a guardare mentre Kralen la raggiungeva, seguito dalle altre cinque guardie.

    ***

    È andata molto male? chiese Zohn quando Chevalier e Kyle ritornarono ai loro posti.

    Niente che non si possa riparare, disse Chevalier, furioso. Stavolta ha esagerato e metterò fino alla faccenda.

    È stato ferito qualcuno?

    Kyle finalmente rispose. Ci sono stati due heku ustionati nell’incendio, ma stanno guarendo.

    Come ha fatto ad arrivare sull’isola?

    Non lo abbiamo ancora capito. Qualcuno deve averlo fatto entrare di nascosto, quindi Chevalier ha bloccato il traghetto e nessuno può entrare o lasciare il clan dell’Isola finché lo troveremo.

    Qualcuno deve spiegare a Emily ciò che sta succedendo, disse Quinn. È confusa, non capisce perché ha sei guardie e non riesce a immaginare perché non possa andare in città."

    Glielo dirò appena mi sarò calmato, sibilò Chevalier.

    Pensi che sia ancora sull’isola? gli chiese l’Investigatore Capo.

    No.

    Vuoi che vada a vedere se riesco a scoprire qualcosa?

    Chevalier ci pensò un attimo. Sì, grazie.

    Posso vedere il biglietto?

    Chevalier dispiegò un foglio che aveva in tasca e lo consegnò all’Investigatore.

    Sono passati 600 anni, Chevalier. Un tempo che ho passato ad aspettare e a pianificare la tua fine. Vedo che ora hai anche una graziosa mogliettina. Che bel bocconcino! Scommetto che il suo sapore è piacevole come il suo aspetto. In effetti, mi piacerebbe vederla incenerire un heku. Deve essere eccitante, per te. Sei sempre stato avido di potere. Fammi sapere se ti piace essere affamato e tormentato, pensando che la tua decisione di proscrivermi è costata la vita a Emily.

    L’Investigatore rilesse il biglietto parecchie volte e poi lo restituì a Chevalier. C’è qualche dubbio su chi l’abbia scritto?

    No. So chi l’ha scritto, gli disse Chevalier. Gaius è stato proscritto dopo aver tentato di uccidermi parecchie volte. Ha cercato di bruciare il mio clan fino alle fondamenta, e tentato di sabotare il Consiglio. La sua proscrizione è finita l’anno scorso, quindi mi aspettavo di sentirlo.

    Chi ha dato inizio a tutta questa faccenda? gli chiese Quinn.

    Chevalier sospirò. Gaius e io siamo stati trasformati più o meno nello stesso periodo, entrambi senza il nostro assenso. Per parecchi secoli, siamo stati quasi come fratelli. Poco per volta, però, lui ha cominciato a deviare da quello che volevano gli heku, cominciando a seguire i metodi degli Antichi. Odiava i mortali e aveva sfogato la sua aggressività su diversi paesini nel sud della Francia.

    "Pensavo che odiassi anche tu i mortali a quel tempo.

    All’inizio sì, ma a quel punto non era più così. Ero d’accordo con gli altri Vecchi che gli Antichi stavano esagerando con il loro odio per la nuova specie.

    Eri tu il Giustiziere, in quel periodo?

    Sì, ed è toccato a me fermarlo. È stato bandito per 400 anni per i suoi crimini. Una volta tornato in superficie, ha immediatamente cominciato a elaborare un piano per distruggermi.

    Alla faccia dei rancori storici.

    Oh, è ben più di un rancore. Ha cercato di distruggere tutto ciò che possedevo. I rapporti di ciò che aveva fatto cercando di arrivare a me erano diventati settimanali. Il suo intento era di farmi proscrivere.

    Sarà difficile che trovi un Giustiziere che lo faccia, disse Kyle.

    È convinto che bruciarmi sul rogo otterrebbe lo stesso risultato.

    È una follia, disse il Capo di Stato Maggiore, scioccato.

    È quello che mi preoccupa, il fatto che sia pazzo. Mi preoccupa che arrivi a Emily.

    Lei non ti incenerirebbe per lui, nemmeno sotto tortura.

    Lo so, ma se lui sa quanto tengo a lei, può ferirmi molto di più arrivando a lei.

    Abbiamo una descrizione? chiese Zohn.

    C’è un artista che sta arrivando per fare degli schizzi. Appena li avremo li invieremo a tutti i clan. Informerò anche gli Encala e i Valle perché ora Gaius è senza fazione ed è un pericolo finché darà la caccia a Emily, disse Chevalier, ancora furioso.

    Bene, se vuoi tenerla al sicuro, sarà meglio che le spieghi perché abbiamo potenziato il suo sistema di sicurezza, suggerì Quinn.

    Chevalier annuì e si alzò.

    Vuoi che venga con te? chiese Kyle.

    No, ci sarà da litigare, disse Chevalier, uscendo dalla Sala del Consiglio.

    Kyle lo guardò uscire. È il motivo per cui dovrei essere lì.

    È un’eternità che non arrivano più allo scontro fisico, disse Zohn. "Sono sicuro che andrà tutto bene.

    Sappiamo da sempre che Emily rende l’Anziano più vulnerabile agli attacchi. Nessuno oserebbe attaccare direttamente Chevalier, ma possono arrivare a lui tramite Emily, disse il Capo delle Finanze.

    Lo so, disse Zohn.

    Ma lei adesso ha tutte e tre le fazioni che la sorvegliano, ricordò loro Quinn. Appena sapranno che la sua vita potrebbe essere in pericolo, troveremo Gaius.

    Sono d’accordo che gli Encala la proteggeranno, ma i Valle non hanno ancora chiarito la loro posizione, rammentò loro il Capo della Difesa. Da quanto sappiamo, i Valle la vogliono morta.

    Chevalier fece un cenno alle sei guardie fuori dalla sua camera ed entrò. Emily era seduta davanti al televisore, e passava da un canale all’altro.

    Alzò gli occhi quando Chevalier entrò e lo salutò.

    Salve, le disse Chevalier, osservandola.

    Emily spense la TV e si morse il labbro. Sei qui per dirmi quello che sta succedendo?

    Chevalier annuì.

    Allora siediti. Sto cominciando a spaventarmi.

    Chevalier si sedette accanto a lei e le prese la mano, baciandola. Mi dispiace che ti sia spaventata. Ho dovuto andare in tutta fretta al clan dell’Isola e non ho avuto il tempo per darti spiegazioni.

    È successo qualcosa?

    Sì, qualcuno ha bruciato alcune delle case e ha cercato di incendiare il castello.

    Cosa?! esclamò Emily, esterrefatta.

    Due giorni fa ho ricevuta una lettera minatoria da un vecchio… beh, chiamiamolo solo una vecchia conoscenza. Aveva cercato di uccidermi in passato, e per questo era stato bandito due volte. La sua proscrizione è finita un anno fa e sembra che mi stia nuovamente addosso.

    È molto pericoloso?

    Molto.

    Allora potrebbe cercare di ucciderti.

    Non è quello che mi preoccupa. Sono più forte di lui, e, sinceramente, non è molto lucido. Ciò che mi preoccupa è che le lettere contengono minacce nei tuoi confronti.

    Emily sorrise. "Me la posso cavare benissimo contro un heku.

    Lui può anche non essere sano di mente, ma è intelligente, Em. Sa di te e ha fatto le sue ricerche. Conosce le tue capacità.

    Allora, che cosa succederà adesso?

    Chevalier le strinse la mano e sorrise. Ora scoprirai fino a che punto un heku può diventare protettivo.

    Oh mio Dio!

    Non gli permetterò di farti del male.

    Sono sicura che non potrà arrivare fino a me. Ho sei guardie, adesso.

    Devi promettermi che resterai all’interno delle mura del palazzo. Non voglio nemmeno che tu vada in città.

    Quindi le scuderie sono incluse?

    Sì.

    E la piscina?

    Sì.

    Bene.

    Quindi farai ciò che ti chiedo? Questa volta almeno?

    Emily sembrò offesa. Ti comporti come se io ignorassi tutto quello che dici.

    Chevalier alzò un sopracciglio, ironico. Non è così?

    Emily gli diede uno schiaffetto sul braccio. No. Comunque preferirei non scontrarmi con questo heku psicopatico.

    Sei guardie possono occuparsi praticamente di tutto quello che può scatenarci addosso.

    Vuoi che torni sull’isola?

    No, dobbiamo ancora scoprire come ci è arrivato.

    Emily si guardò attorno. Mi annoierò a morte se non lo catturerai presto.

    Stiamo facendo tutto il possibile. Metteremo in allerta anche le altre fazioni.

    Oh, che meraviglia. Mi piace da morire essere sorvegliata da tutti gli heku del pianeta.

    Chevalier la baciò. Non gli permetterò di farti del male.

    Lo so, e farò la brava, te lo prometto.

    Solo finché lo troveremo. Non può evitarmi per molto tempo se non la pianta.

    ***

    Emily era sdraiata sull’erba nel prato del palazzo e fissava le nuvole che passavano in cielo. Stava cercando di decidere a che cosa assomigliavano. Era passata solo una settimana da quando aveva saputo che un heku stava dando la caccia a Chevalier, ed era già annoiata oltre ogni immaginazione.

    Non poteva andare a cavallo, non poteva andare in città e le sei guardie che la seguivano erano sempre in allarme rosso. Non sapeva di che cosa li avesse minacciati Chevalier, ma stavano rispettando fermamente tutte le regole ed erano sempre all’erta.

    Emily si era attenuta fedelmente alla promessa che aveva fatto a Chevalier, ma la rimpiangeva spesso. Aveva sentito che la cavalleria era andata a giocare a bowling e al cinema la sera prima, ma a lei non era stato permesso uscire con loro. Silas le aveva riportato una pizza, ma era ancora irritata per non aver potuto andare. Non capiva perché non ritenessero che sarebbe stata al sicuro in pubblico, con tanti Equites intorno.

    Alzò gli occhi quando vide un movimento. Silas e Kralen stavano venendo verso di lei.

    Mi avete portato qualcosa di divertente da fare? chiese loro.

    Silas si sedette sull’erba. No.

    Sono così annoiata.

    Kralen le diede un calcetto al piede. Smettila di fare il broncio. C’è un sacco di roba da fare qui in giro.

    Per esempio?

    Kralen si sedette accanto a lei. Potresti andare a vedere se il cavallo di Hasim ha le coliche.

    Tu trovi solo divertente vedermi infilare il braccio nel culo di un cavallo, gli rispose Emily.

    Beh, è piuttosto divertente.

    Bene, la prossima volta lo farai tu.

    Kralen sorrise. Non è il mio lavoro.

    Che cosa non è il tuo lavoro? chiese Mark avvicinandosi a loro.

    Infilare il braccio nel culo di un cavallo, disse Kralen, cercando di non sorridere.

    È questo che state facendo qui tutti quanti? State parlando di curare cavalli con le coliche?

    No, stiamo cercando di intrattenere la mortale.

    Emily sbuffò. Stavo cavandomela benissimo da sola.

    La mano di Kralen sbucò dal nulla e le afferrò un braccio. Emily fece per ritrarsi, quando vide Mark che si acquattava e poi Silas le prese l’altro braccio. Qualche secondo dopo, si sentì una forte esplosione venire dai cancelli d’entrata di Council City.

    Prima di riuscire a capire che cos’era stato il rumore, Emily si sentì sfuocare attraverso gli alberi. Alzò gli occhi e vide che era in braccio a Mark e che erano circondati dagli heku che stavano sul prato con lei. Nessuno parlava, ma continuarono a sfuocare dentro il bosco tenendo d’occhio i dintorni.

    Nel mezzo di una piccola radura, Emily vide Kralen abbassarsi e aprire una botola nel terreno, coperta di muschio. Mark saltò nel buco e poi scese di corsa una lunga rampa di gradini di metallo.

    Emily si stava guardando intorno. Immaginò che una volta che si fossero fermati avrebbe ricevuto qualche risposta. Per il momento sembravano tutti troppo tesi e all’erta e non voleva disturbarli. Arrivata in fondo alla scala, alzò gli occhi e vide la botola che si chiudeva sopra di loro, facendoli piombare nell’oscurità. Capiva che c’erano ancora degli heku con lei mentre Mark percorreva un corridoio ed entrava in una stanza buia.

    Emily si ritrovò in piedi e fu accompagnata a un divano morbido. Si sedette, rabbrividendo nell’aria fredda, umida, della stanza che sembrava una caverna. Apparve una luce e vide Kralen in ginocchio davanti a un camino, che accendeva il fuoco.

    Posso sapere che cosa sta succedendo? chiese Emily dopo un po’.

    Mark si voltò a guardarla dall’angolo in cui stava parlando in privato con Silas e le altre guardie. Si avvicinò e si sedette accanto a lei. Non lo sappiamo con certezza. C’è stata un’esplosione ai cancelli d’entrata della città, che ha ucciso tre delle guardie. Chevalier sospetta che ci sia dietro Gaius e ci ha ordinato di portarti via.

    Ha ucciso tre delle nostre guardie?

    Sì, qualcuno l’ha fatto.

    Forse è ora che mi occupi io di questo Gaius.

    Preferirei che lasciassi fare a noi, le disse Silas. Nutre un rancore personale verso Chevalier e lui vuole fermarlo, uno volta per tutte.

    Perché Chevalier non l’ha semplicemente ucciso la volta scorsa?

    Non lo sappiamo. So che erano molto amici però, prima che cominciassero le ostilità.

    Gaius è un Antico?

    No, è un Vecchio.

    Ah, ma non è forte come il mio Vecchio? chiese Emily.

    Mark sogghignò. Il tuo Vecchio?

    Emily continuò a fissarlo senza parlare, finché intervenne Silas. No, non è forte come Chevalier. È solo astuto e sfuggente.

    Allora, per quanto tempo dobbiamo restare qui?

    Finché ci ordineranno di uscire. Il Consiglio ci chiamerà quando sapranno che è sicuro tornare.

    Che succede se arriva a uno dei ragazzi?

    L’Anziano pensa che Gaius non sappia niente dei ragazzi, le spiegò Silas. Comunque, se ce ne andiamo con te e lui vede i ragazzi, farà due più due e lo capirà. In questo momento, Chevalier li sta tenendo lontani dai riflettori.

    Emily si stese sul divano, appoggiano i piedi sul bracciolo. Bene, restiamo qui. Non può essere più noioso che nel palazzo.

    Alzarono tutti gli occhi quando sentirono aprirsi la botola. Emily si irrigidì, ma poi notò che gli heku non sembravano preoccupati. Ne capì il motivo quando vide Derrick entrare nella stanza e andare a parlare con Mark, che annuì e poi si rivolse a Emily. Era Gaius, ma non sono riusciti a catturarlo. Quindi, fino a nuovo ordine, hai me, Derrick, Kralen e Silas come guardie del corpo, oltre a due membri della cavalleria, a rotazione.

    Derrick? Chi ucciderà gli heku per il Consiglio? chiese svogliatamente Emily.

    Oh, sono sicuro che troveranno qualcuno. Mark trovava divertente che Emily prendesse in giro un Consiglio di cui la maggior parte di loro era terrorizzata.

    Emily rifletté un momento mentre gli altri chiacchieravano. Penso che questa faccenda sia più grossa di quanto pensassi.

    Cioè?

    Cioè… pensavo che a questo punto avrebbero già catturato Gaius e che Chevalier fosse semplicemente iperprotettivo. Ma se mi assegna voi quattro come guardie del corpo significa che è seriamente preoccupato.

    È seriamente preoccupato, disse Mark. È abbastanza brutto quando ti succede qualcosa, ma quando succede per colpa di uno di noi è mille volte peggio.

    Non è colpa di Chev.

    Non è così che la vede lui.

    Derrick andò ad attizzare il fuoco. L’Anziano ha detto che potremmo forse portarti fuori dalla città per un po’, se le cose si calmeranno.

    L’ha detto prima o dopo che Gaius ha ucciso le tre guardie?

    Prima in effetti.

    Allora non serve a niente.

    Mi dispiace.

    Che cos’è questo posto? chiese Emily, guardandosi attorno. Era in una stanza di pietra che sembrava scavata nella roccia massiccia, molto sotto la foresta.

    È una stanza di evacuazione, le disse Mark.

    Per chi?

    Mark alzò le spalle. Per chiunque abbia bisogno di nascondersi.

    Quindi non è stata costruita appositamente per me? chiese Emily.

    No, rispose Mark nascondendo un sorrisino.

    Quand’è stata l’ultima volta che un heku si è nascosto qui?

    Non credo sia mai stata usata, in effetti.

    Emily scosse la testa, frustrata.

    Che c’è?

    Non mi piace essere la mortale imbranata che deve essere nascosta dal grande heku piromane.

    Pensavo che ci fossi abituata oramai, disse Kralen. Quando Emily lo guardò, le sorrise malizioso.

    Emily gli lanciò un cuscino, ma lui lo afferrò facilmente e lo ributtò sul divano, di fianco a lei.

    ***

    Silas si sedette accanto a lei al tavolo nella camera e fece una smorfia davanti ai toast alla francese che Emily aveva scelto per la colazione. Sei sicura che è quello che vuoi?

    Emily annuì e intinse un pezzo di toast nello sciroppo caldo.

    Orribile.

    Già, e invece senza sciroppo lo mangeresti, gli rispose Emily, mangiando un altro boccone.

    Verissimo.

    Abbiamo discusso della tua uscita per andare dal dentista, le disse Silas, cercando di non guardarla magiare. Solo l’idea gli dava la nausea.

    E che cosa avete deciso?

    L’Anziano metterà delle guardie fuori dallo studio e manderà quattro guardie con te. Una resterà con l’automobile e una di loro deve essere di alto rango.

    Tu?

    Forse, non hanno ancora deciso.

    Bene, comunque manca ancora una settimana e mezza.

    Emily finì la colazione e ordinò salsicce e bacon prima di andare a farsi la doccia. Silas la guardò sparire in bagno e scosse la testa.

    Parecchi minuti dopo, entrò Kralen con un piatto coperto. Chi mangia tutta questa roba?

    Em ha fame, gli disse Silas, prendendo il piatto.

    Non l’ho mai vista mangiare tanto.

    È la noia, credo.

    Dov’è Emily? ringhiò Chevalier, apparendo nella stanza.

    Silas si alzò di colpo e lui e Kralen si inchinarono.

    Anziano, è in bagno, disse rigidamente Kralen.

    Chevalier lanciò un’occhiata alla porta del bagno e abbassò la voce. È arrivato un altro messaggio da Gaius.

    Le guardie si avvicinarono a lui.

    Questa volta dice di voler uccidere Emily dopo averla torturata. Sa delle cose che non dovrebbe sapere.

    Possiamo controllare se ci sono microspie nella stanza, disse Kralen, stringendo i pugni.

    Non mentre c’è Emily in giro. Fatelo quando non sta guardando, ma state attenti a quello che dite e fate. Non ho bisogno che si stressi per questa faccenda.

    Qualcos’altro nel messaggio?

    Solo altre minacce e che catturerà Emily per vendicarsi di me, disse furioso Chevalier.

    Sono arrivate le mie salsicce? chiese Emily uscendo dal bagno con un morbido accappatoio rosa.

    Sì e anche il bacon, come ordinato, disse Silas togliendo il coperchio.

    Chevalier si mise a ridere quando vide Emily intingere una salsiccia nello sciroppo e poi alzare gli occhi per guardarli.

    Che sta succedendo? chiese, prendendo il succo d’arancia.

    Affamata?

    Annoiata, gli rispose Emily, mangiando un pezzo di bacon.

    Bene, almeno stai mangiando, disse Chevalier, baciandola dietro la testa.

    Io mangio.

    Sì, la maggior parte delle volte.

    Notizie di Gaius?

    No.

    Emily fece spallucce e finì il bacon che aveva nel piatto mentre gli heku la guardavano. Una volta finito, si mise comoda sulla sedia. Forse è morto o gli zombi lo hanno mangiato o roba del genere.

    Zombi?

    Mi stavo solo accertando che mi steste ascoltando. Posso finalmente portare fuori i cavalli?

    Preferirei di no, le rispose Chevalier.

    Non ci sono notizie da settimane.

    Potrebbe ancora essere qui in giro.

    Allora credo che resterò qui. Non voglio rischiare di finire ancora nel bunker sotterraneo.

    Chevalier sorrise. Non era così male.

    Due giorni.

    Mi dispiace, te l’ho detto.

    Mi sembra veramente eccessivo.

    Eri più al sicuro là.

    Era freddo e deprimente.

    Chevalier nascose un sorriso. Ripeto, mi dispiace.

    Emily tornò al suo succo d’arancia quando suonò il telefono di Chevalier.

    Parla Chevalier.

    Ci fu una lunga pausa ed Emily notò che sia Kralen sia Silas si stavano irrigidendo.

    Che succede? sussurrò Emily.

    Ssst, le sussurrò Silas.

    Emily guardò Chevalier. Si vedeva che si stava infuriando sempre di più. Scopritelo e fatelo immediatamente. Voglio un rapporto tra mezz’ora.

    Quando chiuse bruscamente la chiamata, Emily si alzò. Che cos’è successo?

    Chevalier sfuocò fuori dalla stanza ed Emily si rivolse a Kralen, che sospirò. Qualcuno ha bruciato la villa di Chevalier in Colorado.

    Cosa?!

    Ha incendiato una parte della foresta nazionale. È completamente andata.

    Mi piaceva quel posto.

    Sono sicuro che la ricostruirà, le disse Silas, cercando di rassicurarla.

    È stato Gaius?

    Probabile. L’Anziano ha inviato una squadra per accertarsene.

    Emily guardò fuori dalla finestra, pensierosa.

    No, disse Kralen dopo qualche minuto.

    Cosa? gli chiese Emily.

    Non puoi metterti alla caccia di Gaius.

    Non avevo intenzione di farlo.

    Sì, invece, per me sei un libro aperto.

    ***

    Sembra che vada tutto bene, Emily, disse il dentista, sorridendole. Si sedette e lesse la sua scheda. Niente carie. I tuoi denti sono perfetti.

    Emily annuì, torcendosi le mani. Aveva sempre paura quando andava dal dentista, temendo dovesse farle un’iniezione.

    Domande?

    No.

    Ok allora, ci vedremo tra sei mesi.

    Emily uscì nell’atrio, dove l’aspettavano il comandante Moore e altri due membri della cavalleria. Il quarto era accanto all’auto, per accertarsi che nessuno la manomettesse. Prese l’appuntamento per il controllo seguente e poi seguì le guardie verso la jeep.

    Si stava sedendo quando si sentì chiamare dalla porta dello studio dentistico. Era una ragazza con un’uniforme rosa. Il dentista ha dimenticato una cosa. Può tornare per un attimo?

    Restate qui. Farò in fretta, disse Emily e tornò di corsa nello studio. Fu sorpresa quando le guardie restarono con la jeep, ma avevano già ispezionato lo studio quando era entrata la prima volta.

    L’igienista la stava aspettando in una stanzetta sul retro dello studio, dove Emily non era mai entrata. Sulla porta c’era la scritta ‘Scorte’.

    Che cosa c’è? chiese Emily entrando. Si bloccò di colpo quando vide uno sconosciuto appoggiato a un tavolo. Emily si voltò quando la porta si chiuse alle sue spalle e vide due uomini robusti accanto alla porta.

    Prima che tu tenti di incenerirmi, mia cara Emily, ti prego di provare a incenerire uno di loro, disse l’uomo accanto al tavolo. Emily lo studiò per un attimo. Non era alto come Chevalier, ma era pieno di muscoli.

    Emily guardò i due uomini accanto alla porta. Sembravano entrambi dei body builder, ma non erano alti come gli heku, quindi immaginò che fossero mortali.

    Hai tentato? le chiese l’heku.

    Emily si concentrò su uno di loro, che le sorrise.

    Sono entrambi mortali, disse l’heku. Sorrise a Emily quando lei si voltò a guardarlo. Hanno ordini precisi. Se io divento cenere ti spareranno immediatamente.

    Emily rabbrividì quando sentì i due che mettevano il colpo in canna. Gaius, immagino?

    Esatto. Si alzò e le girò lentamente intorno. Capisco perché Chevalier ti abbia sposato. Sei eccezionalmente bella.

    Che cosa vuoi?

    Volevo vedere di persona quello che possiede Chevalier.

    Chevalier non mi possiede.

    Sì, invece. Gaius sfuocò accanto a lei e le alzò gentilmente il mento con una mano, poi si piegò e le passò il naso lungo il collo. Emily cercò di spingerlo via, ma lui non si mosse. Dopo un po’ si staccò e la guardò. Il tuo sapore è squisito come il profumo, mia cara?

    Non saprei, rispose seccamente Emily.

    Ho sentito che al nostro prezioso Anziano non piace quando qualcuno tocca sua moglie. Emily spalancò gli occhi quando Gaius si tolse la t-shirt, mostrando un torace scolpito. Si voltò e cercò di andare verso la porta, ma Gaius le afferrò il polso. No, non te ne puoi andare, Emily. Posso chiamarti Em?

    No, disse Emily, cercando di liberare il polso dalla sua presa. L’heku aveva i jeans bassi in vita ed Emily si spaventò quando vide che il primo bottone era slacciato.

    Allora, ho sentito giusto? Chevalier ha un problema quando qualcuno ti tocca? le chiese Gaius, baciandole la mano.

    Sì, e ti suggerisco di piantarla.

    Gaius si limitò a sorriderle, poi si appoggiò la mano di Emily sul petto. Allora, gli dispiacerebbe se mi toccassi tu?

    Emily tentò di nuovo di togliere la mano, ma Gaius le teneva stretto il polso, poi appoggiò la propria mano su quella di Emily, facendole scorrere leggermente sul proprio torace.

    Non sento il tocco di una donna da centinaia di anni, disse dolcemente Gaius. Hai un tocco molto morbido, lady Emily.

    Lasciami andare.

    Gaius chiuse gli occhi mentre si passava la mano di Emily sugli addominali scolpiti. Emily cercò di piegare le dita abbastanza da graffiarlo, ma lui gliela teneva piatta con la propria. Emily cominciò a spaventarsi quando lui la guardò con un’espressione ferina e cominciò a spostarle la mano verso il bottone slacciato dei jeans, appena sopra il punto dove stava crescendo la dimostrazione evidente della sua eccitazione.

    Ultimo avvertimento, sibilò Emily.

    Gaius la guardò negli occhi e fece scivolare la mano dentro la cintura dei jeans. Mentre lui continuava a spingere la mano più in basso, Emily alzò con forza il ginocchio e lo colpì direttamente all’inguine. Gaius riuscì a sbatterla contro la porta prima di cadere in ginocchio per riprendersi. Emily sbatté contro la porta, sentendo la testa colpire con forza il legno. I due mortali la afferrarono e la tennero lontana dall’heku che si stava riprendendo.

    Quando si alzò, Gaius era furioso. Sfuocò da Emily e le diede un manrovescio, facendole sbattere di nuovo la testa contro la porta. Ti suggerisco di non scherzare con me.

    Gli uomini la lasciarono andare ed Emily crollò sul pavimento, con l’occhio sinistro già chiuso.

    Gaius si accucciò accanto a lei. Di’ a Chevalier che io ottengo quello che voglio e che lui è il prossimo.

    E con quelle parole, Gaius e i due mortali scomparvero. Emily si alzò lentamente, appoggiandosi alla parete e aprì la porta. Aveva le gambe molli e la testa pulsava. Si sentiva sul punto di svenire ma cercò di concentrarsi per arrivare nel parcheggio e all’auto.

    Emily notò che lo studio del dentista era chiuso. Le luci erano spente e non c’era nessuno intorno. Lottando contro la nausea e il buio che minacciava di travolgerla, trovò la porta d’entrata e uscì dall’edificio.

    Gli heku, che stavano ascoltando musica seduti nella jeep, alzarono gli occhi e poi sfuocarono verso di lei quando cadde in ginocchio.

    Forza, Em, apri gli occhi, disse Chevalier, accarezzandole il viso. Sentiva Mark che urlava in anticamera. Stava cercando di capire che cosa fosse successo, ma gli heku sembravano incerti.

    Nessuna risposta dallo studio del dentista, disse Kyle, chiudendo il telefono. La casella vocale dice che lo studio chiude alle 16."

    Sono quasi le 18. Che cosa hanno fatto per un’ora e mezza?

    Mark sta cercando di capirlo. Dicono che il dentista ha richiamato Emily nello studio per un momento e che lei ha detto loro di restare nella jeep, che avrebbe fatto in fretta. Si sono messi a fare qualcosa e non si sono resi conto che era passato tanto tempo finché non è uscita barcollando dallo studio ed è crollata.

    La rabbia di Chevalier era sempre più evidente. L’hanno lasciata entrare da sola?

    È quello che dicono.

    Assicurati che Mark non li uccida. Voglio parlare con loro.

    Kyle fece un sorrisetto sghembo. Non so se sta ragionando in questo momento.

    Allora vai a dividerli.

    Kyle disse qualcosa rivolto alla porta.Le urla di Mark si affievolirono quando Silas e Kralen lo afferrarono mentre le guardie della prigione portavano i quattro cavalieri al piano di sotto.

    Forza, Emily, ripeté Chevalier. Devi aprire gli occhi.

    Il dottor Edwards si precipitò nella stanza. Che cos’è successo?

    Non lo sappiamo, disse Kyle, lasciando al medico la sua sedia. Ha visto il dentista e poi è svenuta quando è uscita.

    E il livido all’occhio? chiese il medico, frugando nella sua borsa.

    Non sappiamo nemmeno da dove viene quello.

    Il dottor Edwards la esaminò per qualche minuto e poi appese lo stetoscopio al collo. Ha una commozione cerebrale.

    Da che cosa lo capisci? gli chiese Chevalier, infuriandosi sempre di più.

    Ha due bozzi dietro l testa. Sembra che abbia battuto la testa più volte. Quindi, se dovessi tirare a indovinare, è stata colpita e ha sbattuto la testa all’indietro conto un muro.

    Deve essere stato un mortale, disse Kyle, continuando a fissarla. Non avrebbe permesso a un heku di farlo.

    Em? sussurrò Chevalier, baciando delicatamente il livido all’occhio.

    Emily sospirò piano e gli strinse la mano.

    Sei al sicuro, le disse Chevalier. Apri gli occhi.

    Finalmente Emily aprì lentamente gli occhi e gemette piano.

    Kyle spense le lampade e chiuse le pesanti tende per chiudere fuori la luce della luna piena.

    Puoi prenderle? le chiese il dottor Edwards, porgendole due pillole.

    Emily annuì e la prese senza lamentarsi, poi si stese sul letto e guardò Chevalier. Si vedeva che era furioso e non riusciva a capire se fosse arrabbiato con lei.

    Che cos’è successo? chiese Kyle, sedendosi accanto al medico.

    Emily deglutì e il suo battito cominciò ad accelerare. Mi hanno richiamato nello studio.

    Giusto, e Moore dice che hai ordinato loro di restare nella jeep.

    Emily annuì. Doveva essere solo per un secondo. Ho immaginato di aver dimenticato di firmare qualcosa, o forse di aver dimenticato qualcosa.

    E poi? chiese Chevalier.

    "L’igienista mi ha fatto entrare nella stanza delle scorte e lui era lì.

    Il dentista?

    Gaius.

    Le labbra di Chevalier si arricciarono leggermente, quasi in un ringhio. Come?

    Emily lo guardò, con gli occhi che si riempivano di lacrime. Aveva due mortali pieni di muscoli con lui e avevano le pistole. Ha detto che se lo avessi incenerito mi avrebbero sparato.

    Sei sicura che fosse Gaius? Non aveva immaginato che fosse stato il suo vecchio nemico ad aggredire Emily. Pensava che Gaius l’avrebbe uccisa se l’avesse catturata.

    Ha detto chi era, e so che era un heku.

    Ti ha colpito?

    Emily annuì.

    Che cosa voleva? chiese Kyle. Chevalier era troppo furioso per parlare.

    Vuole che dica a Chevalier che lui ottiene sempre quello che vuole e che vuole Chevalier.

    È tutto?

    Emily annuì di nuovo.

    Non è tutto, disse Quinn entrando.

    Emily ansimò, fissandolo.

    Che cosa non ci stai dicendo? le chiese Kyle.

    Emily strinse forte gli occhi e distolse il volto da Quinn. Spesso dimenticava che era stato il Capo Inquisitore degli Equites per oltre mille anni e che aveva mantenuto la capacità di capire quando qualcuno stava mentendo.

    Chevalier la fissò stringendo gli occhi. Che cosa ha fatto.

    Per favore, no, sussurrò Emily e cercò di togliere la mano da quella di Chevalier.

    Devo saperlo.

    No, non ce n’è bisogno. Trovalo e basta.

    Chevalier le strinse più forte la mano e chiuse gli occhi. Emily sapeva che cosa stava cercando di fare, quindi cercò nuovamente di togliere la mano, senza successo.

    Quando Chevalier aprì gli occhi non era più furioso di prima. Accidenti.

    Che cosa ha fatto? chiese Kyle.

    Non riesco a vederlo. Devo riuscire a controllare questa capacità.

    Emily sorrise, sollevata, e tolse la mano dalla sua.

    Diccelo e basta, disse Chevalier. Devo sapere fino a che punto sta arrivando.

    Emily lo fissò per un attimo prima di rispondere. Molto lontano. Catturalo e lasciamo perdere il resto.

    Però ti ha lasciato andare, Em, le disse Kyle. Non è da Gaius, assolutamente.

    Penso che si trattasse più che altro di un avvertimento.

    Cosa posso fare perché tu me lo dica? le chiese Chevalier, cominciando ad irritarsi.

    La lasci riposare, suggerì il dottor Edwards. Ha una commozione cerebrale e ha bisogno di pace e quiete.

    Chevalier strinse gli occhi ma poi finalmente annuì. Emily si sistemò nel letto quando sentì che il mal di testa si affievoliva grazie al farmaco che le aveva dato il dottor Edwards.

    Tornerò a controllarti tra un paio d’ore, le disse il dottor Edwards e poi uscì in fretta.

    Kyle era irritato perché Emily non voleva parlare, quindi si alzò e sfuocò dalla stanza, sbattendo la porta.

    Ora che siamo da soli, me ne parlerai? le chiese Chevalier.

    Per favore, no.

    Chevalier sibilò piano. Non mi piace quando mi nascondi qualcosa. È importante.

    Parlarne non cambierà le cose, né in bene né in male.

    Allora riposa, le sussurrò Chevalier, spostandosi per sedersi accanto al fuoco. Non riusciva a lasciarla da sola. Il pensiero di Gaius con lei da soli in una stanza lo faceva infuriare e non aveva intenzione di perderla a causa di quel maniaco rancoroso.

    Quasi un’ora dopo, Emily cominciò a muoversi di scatto nel sonno. Chevalier la vide passare da un sonno tranquillo a uno agitato, quindi si spostò per sedersi accanto a lei.

    No, sussurrò Emily, afferrando le coperte.

    Ssst, mormorò dolcemente Chevalier, toccandole il braccio attraverso le coperte.

    Anche nel sonno, Emily si ritrasse di scatto e Chevalier tolse in fretta la mano continuando a guardarla.

    Lasciami andare, sussurrò piano Emily, con una smorfia.

    Em? disse Chevalier, toccandole il braccio. Nell’attimo in cui le toccò il braccio nudo con la mano, nella mente scorse tutto l’incontro di Emily con Gaius.

    Quando si alzò, le fattezze di Chevalier erano scure e minacciose. Apparve istantaneamente in anticamera e guardò Kralen con gli occhi neri furiosi. Non distogliere lo sguardo da lei.

    Sì, signore, disse Kralen, inchinandosi leggermente. Non aveva certo intenzione di infrangere il protocollo quando l’Anziano era così furioso.

    Fai venire Silas e restate nella sua stanza. Non voglio che la perdiate di vista.

    Sì, signore. Prima ancora che Kralen riuscisse a chiamare Silas, Chevalier era sparito. Sapeva che la rabbia lo potenziava e che in quel momento non era il caso di intralciare la sua strada.

    Silas sfuocò su per le scale e si fermò nella camera, dove Kralen stava guardando Emily che dormiva. Mi hai chiamato?

    Kralen abbassò la voce, Dobbiamo restare con lei e non perderla mai di vista.

    Silas si mise dall’altra parte della porta. Ho sentito che il gruppo di Moore ha praticamente lasciato che Gaius arrivasse a lei.

    Kralen annuì. Sì e qualunque cosa le abbia fatto deve essere parecchio brutta. L’Anziano era furioso.

    Nemmeno Mark è molto allegro. Ha sollevato tutti e quattro dal servizio e penso che l’unico motivo per cui sono ancora vivi è perché Chevalier vuole parlare con loro.

    Parlare? disse Kralen con un’espressione maliziosa. Penso che voglia fare di più che non solo parlare.

    Mark sfuocò improvvisamente nella stanza, con gli occhi spalancati. Sono… sono qui anch’io.

    Silas si spostò in modo che Mark potesse mettersi accanto alla porta.

    Ci devono essere tre guardie fuori dalla porte e noi tre dentro la stanza. Non dobbiamo staccare gli occhi da lei.

    Sì, certo, dissero insieme Kralen e Silas.

    Se uscirà dal palazzo, dobbiamo andare con lei, con altre tre guardie. Non vuole rischiare che succeda di nuovo.

    Capito, sussurrò Kralen.

    Le mie guardie. Mark stava ribollendo. Sono state le mie guardie che l’hanno lasciata entrare da sola in quell’edificio. Avrebbe potuto ucciderla.

    Kralen annuì, troppo arrabbiato per parlare.

    Emily si sedette di colpo e si strinse le coperte al petto. Guardò gli heku accanto alla porta e Mark si sforzò di sorriderle in modo rassicurante.

    Dov’è Chev? chiese loro Emily.

    Lui… beh… in effetti non lo sappiamo, disse Mark.

    È andato a cercare Gaius?

    Probabilmente sì.

    Lui lo sa, le disse Kralen.

    Emily lo guardò sorpresa. Che cosa sa?

    Quello che non hai voluto dirgli.

    Emily si coprì il volto con le mani. Accidenti.

    Che cosa ha fatto? chiese Mark. Voglio sapere esattamente che cosa gli hanno permesso di fare le mie guardie.

    Penso che un heku che lo sa sia più che sufficiente. Emily scese lentamente dal letto e provò a restare in piedi prima di dirigersi in bagno. Fece per chiudere la porta e vide i tre heku nel bagno con lei. Mmh.

    Non possiamo perderti di vista, le disse Kralen con un sorriso imbarazzato.

    Fuori! Questo è il bagno, gridò Emily, indicando la porta.

    Stiamo eseguendo gli ordini di un Anziano molto arrabbiato, le spiegò Mark. Non possiamo perderti di vista.

    Devo andare in bagno.

    Mark alzò le spalle.

    Oh, niente da fare. Chevalier non intendeva che mi seguiste in bagno.

    Non ha fatto eccezioni.

    Quinn! urlò Emily.

    Due secondi dopo Quinn entrò tranquillamente in bagno. C’è qualche problema?

    Devo usare il bagno.

    Okay.

    Senza un pubblico!

    Quinn diede un’occhiata alle tre guardie prima di guardare Emily. Chevalier è stato molto preciso quando ha detto loro di non staccare gli occhi da te.

    No! Portali fuori da qui.

    Non posso annullare il suo ordine.

    Potete farlo tu e Zohn. Non è il sistema degli heku? Due Anziani possono mettere l’altro in minoranza.

    Sì, se Zohn fossi qui.

    Quinn…

    "Mi dispiace. Nessuno vuole contrariare Chevalier in questo momento.

    Non intendeva dire di seguirmi in bagno!

    Magari se si voltano? In quel modo saranno vicini ma non guarderanno.

    Portali fuori da qui.

    Non posso farlo. A loro non darà fastidio, quindi dimentica semplicemente che sono qui.

    Emily cominciò a dimenarsi un po’. Aveva veramente bisogno di usare la toilette. Se non se ne andranno immediatamente, vi incenerirò tutti in modo da poter andare in bagno da sola!

    No, non lo farai, disse Quinn, andando alla porta. Vai e falla finita.

    Emily fissò le guardie a denti stretti. Si erano voltati ma erano ancora dentro il bagno. Adesso mi spoglierò. Vediamo quanto piacerà a Chevalier sapere che eravate qui dentro.

    Mark sgranò gli occhi guardando nervosamente Kralen, che era sul punto di precipitarsi fuori dalla porta. Ci ucciderà, in un modo o nell’altro.

    Em, per favore. Vai in bagno. Io non ci vado da un migliaio di anni, ma ricordo benissimo che non è necessario essere nudi, disse Kralen, cercando di ragionare con lei.

    Fuori! urlò Emily.

    Mark sospirò. E se stessimo nella stanza, accanto alla porta e tu la lasciassi aperta? Non si vede la toilette da lì.

    Emily ringhiò piano, poi cedette. Va bene.

    Ti serve qualcosa? le chiese Silas, nel bagno mentre Emily si agitava a disagio accanto alla toilette.

    Esci per favore, riuscì a gracchiare.

    Non possiamo, le disse Kralen. A noi non dà fastidio.

    Emily cominciò a discutere, ma stava diventando troppo difficile tenerla. Silas andò a guardare fuori dalla finestre del bagno. Aveva visto Emily che sudava, quindi aprì la finestra per far entrare un po’ d’aria fresca.

    Quando finalmente Emily cedette, decise di far pipì in fretta, pur di farla finita.

    Silas si voltò quando ebbe finito. Sembra che Chevalier e Kyle siano tornati.

    Bene, potrà dirvi di uscire, borbottò Emily.

    Kralen sorrise. Usciremo, se ce lo dirà.

    Chev, sussurrò Emily, anche se sapeva che la stava già ascoltando.

    Chevalier sfuocò nella stanza da bagno e si acquattò, guardandosi attorno.

    Ci siamo solo noi, signore, disse Kralen, lottando contro l’istinto di imitare la sua posizione.

    Chevalier si rimise diritto e guardò Emily. Che c’è che non va?

    Mandali fuori da qui.

    Chevalier fece loro un cenno e le guardie sparirono dalla stanza, ma li sentì prendere posizione fuori dalla porta della camera.

    Vieni, disse Chevalier, andando verso la porta.

    Esci tu prima. Devo ancora andare.

    Chevalier esitò e poi uscì dal bagno. Non chiuse comunque la porta, nel caso succedesse qualcosa. Emily uscì qualche minuto dopo.

    Per favore, ritira l’ordine.

    Non posso. Non voglio rischiare che Gaius arrivi nuovamente a te.

    Ho bisogno di intimità in bagno.

    È troppo furbo. Non posso correre rischi. Chevalier la guidò dolcemente verso il letto, togliendole la maglietta.

    Non sono dell’umore giusto, brontolò Emily.

    Chevalier sorrise e la spinse dolcemente, togliendole i jeans. Ho solo intenzione di farti un massaggio.

    Tu non sei capace di fare ‘solo’ un massaggio.

    Sono capace di comportarmi bene, disse Chevalier, fingendosi offeso.

    Le tue mani vagano, e io non sono dell’umore giusto, disse Emily, mentre Chevalier le toglieva i calzini.

    Fidati da me.

    Non mi fido di te, disse Emily e poi sospirò quando Chevalier la fece stendere sulla pancia. Sentì che si inginocchiava sopra i suoi fianchi e cominciava a massaggiarle teneramente la schiena.

    Oh, è bello, disse assonnata.

    Te l’avevo detto.

    Dopo quanto era successo con Gaius, Emily era stata restia a farsi toccare da chiunque, eccetto Chevalier. Le sue guardie stavano particolarmente attente a non toccarla in nessuna circostanza. Chevalier lavorò sui muscoli della schiena e sorrise quando Emily si rilassò tanto da addormentarsi. Si chinò e le baciò dolcemente la spalla, poi le passò il naso lungo il collo prima di alzarsi e coprirla.

    La stava guardando dormire quando sentì Mark che lo chiamava dall’anticamera. Chevalier uscì in silenzio, ma lasciò aperta la porta alle sue spalle.

    Che c’è? chiese, un po’ irritato per essere stato disturbato mentre guardava Emily dormire.

    Mark abbassò la voce in modo da non svegliare Emily. Gaius ha inviato un’altra lettera.

    Chevalier la prese e inserì il dito sotto il lembo per aprirla.

    Sei guardie? Non le serviranno a niente. Potresti anche triplicarle e troverò comunque un modo. Sentire il suo tocco sul mio corpo è stato meraviglioso. Mi chiedo come sarebbe il resto di lei.

    Chevalier accartocciò il foglio e poi si concentrò per calmarsi. Non voleva che Emily sapesse che Gaius la stava ancora minacciando. Tutte le ultimi minacce di Gaius contenevano allusioni a sfondo sessuale e Chevalier sapeva esattamente il modo in cui Gaius voleva vendicarsi di lui per la sua proscrizione.

    Signore? chiese Mark, aspettando di vedere se gli ordini sarebbero cambiati.

    Non una parola a Emily sul fatto di aver ricevuto un’altra lettera, disse loro Chevalier.

    Sì, signore, risposero tutti all’unisono.

    Chevalier si sentì finalmente abbastanza calmo da rientrare e sedersi accanto al letto. La guardò, infuriandosi sempre di più al pensiero che Gaius l’aveva toccata. Aveva un passato pieno di nemici ma non aveva mai immaginato che uno potesse avvicinarsi tanto a far del male a Emily.

    Gaius era un nemico, senza sentimenti o rimorsi. Chevalier cercò di evitare di pensare a Emily tra le sue mani. Doveva restare calmo e restarle accanto. Sperava che Gaius tentasse di catturarla mentre Chevalier era vicino. Non voleva altro che mettere le mani intorno al collo di Gaius.

    ***

    Emily aveva la borsa sulla spalla e guardava deliberatamente il Consiglio. Chevalier era palesemente arrabbiato, quindi erano Zohn e Quinn che stavano parlando della sua richiesta di andare per un po’ in città.

    Avrò con me l’intera cavalleria, ricordò loro Emily.

    No, disse Chevalier in tono severo.

    Non posso restare chiusa qui, Chev! Devo uscire. Sono passati mesi.

    È troppo pericoloso. Sono settimane che non abbiamo notizie di Gaius.

    E allora? Forse è morto.

    Non è morto. Probabilmente sta aspettando, l’occasione di trovarti fuori dalla sicurezza di Council City.

    Non potrà fare niente con l’intera cavalleria e proteggermi.

    Non sottovalutarlo.

    Non lo sottovaluto. Comunque conosco le tue guardie e non permetteranno che mi succeda qualcosa.

    Quattro di loro lo hanno fatto.

    E tu le hai uccise. Ci sarà Mark questa volta.

    No.

    Zohn si voltò a guardarla. Siamo d’accordo con Emily. Riteniamo che non ci sia pericolo con l’intera cavalleria a proteggerla.

    Non mi interessa qual è il voto degli anziani, disse Chevalier. Io dico di no.

    Chev, non posso restare rinchiusa qui, disse Emily implorandolo. Sto soffocando.

    È troppo pericoloso.

    Non è vero!

    Discutiamone con calma, disse Quinn. Zohn e io riteniamo che la cavalleria sia più che sufficiente per proteggerla da Gaius.

    No, disse Chevalier, guardandolo minaccioso.

    Se esageri scapperà, gli sussurrò Zohn, a voce troppo bassa perché Emily potesse sentire.

    È già successo, gli rammentò Quinn.

    E se andassi anch’io con lei? gli chiese Kyle.

    Non deve uscire dalle mura della città senza di me, rispose Chevalier ringhiando.

    Non puoi andartene in questo momento. C’è nervosismo e devi restare qui. Posso portarla fuori io, disse Kyle. Sai che non permetterò a nessuno di farle del male.

    Gaius è un Vecchio. Non riusciresti a fermarlo.

    No, non da solo. Ma dimmi di un solo Vecchio che possa farcela contro l’intera cavalleria.

    No!

    Chevalier, sibilò Emily. La guardò, sorpreso dalla sua espressione. Non te lo sto più chiedendo. Io uscirò da questo dannato palazzo e passerò un po’ di tempo a cavallo a guardare la cavalleria che si addestra. Sarò circondata da heku che sono talmente terrorizzati da te, in questo momento, che non permetteranno nemmeno a una zanzara di pungermi.

    No.

    Non te l’ho chiesto, rispose seccamente Emily. Kyle è il benvenuto se vuole venire anche lui.

    Non osare sfidarmi!

    Ho fatto ciò che volevi, ma adesso mi serve una pausa. Ripeto, non te lo sto chiedendo, ti sto informando che vado fuori.

    E si voltò, precipitandosi fuori dalla sala. Kyle guardò Chevalier e decise di andare con lei. Scomparve, e Chevalier si rivolse agli altri. Non interferite quando si tratta di Emily.

    Se esageri, lei scapperà, gli disse Zohn. L’ultima cosa che vuoi è che scappi da sola. Almeno, in questo modo, ha la cavalleria con sé.

    Emily si sentiva al settimo cielo montando a cavallo. Era talmente tanto tempo che non andava a cavalcare che era fin troppo ansiosa di portarlo fuori, sulle colline, e lasciarlo correre.

    Pronta? chiese Kyle, cavalcando verso di lei.

    Emily annuì e cominciarono la lenta cavalcata al passo verso i cancelli della città. Cercò di non sbuffare quando vide l’intera cavalleria cavalcare ai suoi fianchi. Pensò che fossero un po’ iperprotettivi, ma era comunque contenta di essere fuori dai confini del palazzo.

    Una volta sulle colline, si tolse la giacca e sentì il sole sulle spalle. Si rilassò e restò a guardare la cavalleria che effettuava placcaggi da un cavallo all’altro. Mark permetteva a soli due cavalieri per volta di allontanarsi, il resto doveva restare a circondare Emily e tenere gli occhi aperti per qualunque cosa fuori dall’ordinario.

    Emily si stava godendo il suo momento all’aperto e trovava divertente vedere gli heku che a volte restavano impigliati nella staffa quando si lanciavano per fare un placcaggio. Mark diede il segnale che mancavano cinque minuti e poi diede un’occhiata verso la strada.

    Emily seguì la direzione del suo sguardo e vide due uomini robusti che camminavano verso di loro.

    Di che fazione sono? chiese Emily. Li vedeva camminare, ma non riusciva ancora a vedere i loro volti.

    In effetti sono mortali, disse Mark, voltando il suo cavallo verso i due.

    È strano, mormorò Silas.

    Uomini muscolosi? sussurrò Emily.

    Mark la guardò. Come fai a saperlo?

    Gaius aveva due body-builder con lui.

    Prima che finisse la frase Silas e Kralen avevano mandato al galoppo i loro cavalli, dirigendosi verso i due uomini che si stavano avvicinando. Gli uomini indossavano lunghi trench neri, t-shirt troppo aderenti e jeans strappati. Emily sentì gli heku che si stringevano intorno a lei, anche se non vedeva Gaius da nessuna parte.

    Emily si chiese brevemente perché fossero andati solo due heku, poi si rese conto che anche due body builder, da soli, non potevano farcela con un heku.

    Videro tutti Kralen e Silas che parlavano ai due uomini ed Emily non fu sorpresa quando gli heku smontarono da cavallo e immobilizzarono gli uomini prima di riportarli agli altri.

    Mark guardava furioso il gruppetto che si avvicinava. Voleva un rapporto.

    Hai già visto questi uomini, Emily, chiese Kralen. L’uomo che stava trattenendo stava cercando di fare di tutto per liberarsi, ma l’heku lo teneva saldamente.

    Emily annuì. Sì, erano con Gaius. Questi due avevano le pistole e mi trattenevano mentre Gaius mi maltrattava.

    Quindi voi due pensavate fosse divertente guardare quel figlio di puttana cercare di aggredirla sessualmente? chiese Kralen, piegando all’indietro dolorosamente la testa dell’uomo.

    Kralen! esclamò Emily. Non sapeva che Chevalier aveva condiviso quell’informazione.

    No! Non sapevamo che cosa aveva intenzione di fare, disse l’uomo, a qualche centimetro dalla morte.

    Dannazione, Kralen! Emily si voltò in fretta quando Kralen affondò i denti nel collo dell’uomo. Era piuttosto sicura che non si sarebbe fermato finché l’uomo non fosse morto.

    Kyle diede un’occhiata a Emily, ma lasciò che Kralen dissanguasse l’uomo per poi lasciar cadere il corpo sull’erba. Portiamo l’altro a conoscere l’Anziano.

    Silas cominciò a camminare con l’altro uomo verso la città. Kralen sorrise scusandosi con Emily quando lei lo fissò furiosa, poi tornò dal suo cavallo, afferrando le redini di quello di Silas mentre passava.

    Era proprio necessario? chiese Emily a Kyle mentre tornavano verso il palazzo.

    Non direi che fosse necessario.

    Allora perché lasciarglielo fare?

    Era furioso, disse Mark, alzando le spalle. Non le piaceva il modo in cui stava comportandosi, come se non fosse importante che Kralen avesse deciso di togliere la vita a quell’uomo.

    Quando arrivarono alle scuderie, Derrick li stava aspettando ed Emily smontò da cavallo. Presumo che mi vogliano nella Sala del Consiglio.

    Questa volta chiedono del generale e del Giustiziere.

    Mark legò il cavallo al palo. Lui, Kyle e Derrick sfuocarono all’interno per rispondere alla convocazione.

    Entrati, trovarono Silas e Kralen davanti al Consiglio con il mortale in ginocchio davanti a loro, con l’espressione terrorizzata. Il capo delle finanze e l’Investigatore capo stavano trattenendo Chevalier.

    Mark si inchinò agli anziani e Derrick si mise di fianco a lui.

    Quinn diede un’occhiata al mortale e poi si rivolse a Mark. Siamo sicuri che sia uno di loro?

    Lady Emily l’ha confermato.

    E l’altro?

    Dissanguato, li informò Mark.

    Zohn accennò di aver capito. Quindi quest’uomo ha permesso la tentata aggressione e poi ha tenuto ferma la signora in modo che Gaius potesse colpirla ripetutamente?

    Sì, Anziano. Aveva anche una delle pistole con cui hanno minacciato la signora.

    Capisco. Zohn studiava l’uomo.

    Perché siete venuti qua? chiese l’Inquisitore capo.

    Gli occhi dell’uomo saettavano tra i membri del Consiglio. Io… per… dovevamo.

    Parla! ruggì Chevalier.

    Lui… ci ha detto… che se gli avessimo portato la ragazza… ci avrebbe fatto diventare dei vampiri, ammise alla fine.

    Quinn si chinò in avanti, osservandolo. Quindi pensavate che tu e il tuo amico avreste potuto farcela, da soli, con un gruppo di vampiri?

    Gaius… lui aveva detto che sarebbe stata da sola.

    Ma avete visto gli altri?

    Sì… sì… ma non sapevamo che ci avrebbero attaccati.

    E come pensavate di portar via Emily, con loro attorno?

    Dovevamo… dovevamo dirle che Gaius non avrebbe fatto del male a suo marito se avesse accettato di parlare con noi un momento, in privato, ammise finalmente l’uomo.

    Chevalier cercò nuovamente di alzarsi, ma i due heku ai suoi fianchi lo tenevano saldamente.

    Perquisitelo, ordinò l’Investigatore capo.

    Kralen obbligò l’uomo ad alzarsi in piedi mentre Silas lo perquisiva in fretta, trovando un paio di manette, un rotolo di nastro adesivo e un flacone pieno di piccole pillole bianche.

    Che cosa sono? chiese Kyle indicando le pillole.

    Flunitrazepam, lesse Silas sul flacone.

    Dottore? chiamò Zohn.

    Il dottor Edwards entrò e girò intorno al prigioniero prima di inchinarsi agli anziani.

    Che cos’è il Flunitrazepam? gli chiese Kyle.

    Il medico aggottò la fronte. È più conosciuto come Rohypnol. È un forte sedativo ipnotico e un rilassante muscolare. È anche conosciuto come la droga dello stupro.

    Che cosa avevate in programma di fare con lei, esattamente? chiese furioso Zohn.

    Niente! Dovevamo solo portarla da Gaius, disse l’uomo.

    E vi servivano tutte quelle cose per farlo?

    Sì… lui aveva detto… aveva detto che avremmo dovuto ammanettarla con le mani dietro la schiena, coprirle la bocca e gli occhi con il nastro adesivo e, se si fosse difesa, darle quelle pillole.

    Il dottor Edwards era visibilmente scosso. Quelle pillole potevano ucciderla.

    Dovevamo fare quello che ci ordinava.

    E ci sono altri mortali che lavorano per Gaius? Chiese l’Inquisitore capo.

    L’uomo annuì.

    Quanti?

    Io… io non lo so.

    Però ne hai visti parecchi, vero?

    L’uomo annuì di nuovo.

    Dov’è Gaius?

    Non lo sappiamo. Ci chiama e viene lui da noi. Non abbiamo mai visto dove vive o da dove viene.

    Non avete trovato un cellulare? chiese Kyle a Silas.

    No, Giustiziere.

    Derrick, perquisisci il loro veicolo e poi fallo sparire.

    Derrick sorrise e scomparve dalla stanza.

    Il mortale guardava nervosamente Chevalier, che lo stava ancora fissando furioso, cercando di liberarsi dalla prese dei due heku ai suoi lati.

    Kyle sorrise al mortale spaventato. Quel vampiro ti rende nervoso?

    L’uomo annuì.

    Vuoi sapere chi è?

    No, squittì l’uomo.

    È il marito di Emily. Non vede di buon occhio quando qualcuno se la prende con sua moglie, disse Kyle, fissandolo minaccioso. Se quei due lo lasciassero andare, tu proveresti più dolore di quanto potresti mai immaginare, prima che ti uccida.

    Chevalier sibilò e l’uomo cominciò a sudare.

    Ma noi siamo gente civile, disse Zohn, divertito. Quindi voteremo per vedere se lasciarlo andare o no.

    Tutti quelli a favore di lasciar andare Chevalier, alzino la mano, disse Quinn.

    L’uomo vide, inorridito, tutti i membri del Consiglio alzare la mano, inclusi i due che stavano trattenendo Chevalier. Con una sola mano, non riuscirono a impedirgli di alzarsi e Chevalier apparve istantaneamente davanti al mortale. Lo afferrò per i capelli e lo trascinò fuori dalla stanza, senza dire una parola.

    Derrick sfuocò nella Sala del Consiglio qualche minuto dopo e mise sul tavolo davanti agli anziani un cellulare, una frusta e un paio di manette di cuoio. È tutto quello che c’era degno di nota nell’auto.

    E il veicolo? chiese Zohn, prendendo le manette.

    Nello stagno.

    Zohn prese il telefono. Lo passò all’Investigatore capo. Guarda che cosa puoi ricavarne.

    L’heku

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