Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Drago e Principessa
Drago e Principessa
Drago e Principessa
E-book143 pagine1 ora

Drago e Principessa

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

“Fu come se, all’improvviso, tutto scomparisse attorno a loro.
Avvertì le mani di lui che le scompigliavano i capelli, e poi scendevano sulle spalle, una carezza leggera che le metteva i brividi addosso e le mozzava il respiro.
La guancia ruvida di lui le graffiava dolcemente il viso. Avrebbe voluto che quei momenti non finissero mai. Lasciò che la stringesse contro di sé con furia, e chiuse gli occhi, mentre il cuore si metteva a galoppare all’impazzata.
Non aveva mai provato nulla del genere in vita sua. Che cosa le stava mai succedendo?
Lo desiderava, sì: lo desiderava come mai aveva desiderato qualcuno, e non sapeva nemmeno perché”.
Lui è Gianni, il bellissimo “Drago”, così soprannominato dalle ragazze che sognano solo di passare una notte fra le sue braccia. Lei è Katia, detta “Principessa”, altolocata, un po’ snob. Disprezza il Drago, pensa sia l’ultimo uomo al mondo a cui potrebbe concedersi. Ma nasconde un segreto…
Gianni e Katia, Drago e Principessa, sono vicini di casa, si conoscono da sempre e da sempre si detestano. Ma… e se il destino si mettesse di mezzo per farli innamorare?



 
LinguaItaliano
Data di uscita4 mar 2017
ISBN9788826034539
Drago e Principessa

Leggi altro di Nathalie Guarneri

Correlato a Drago e Principessa

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Drago e Principessa

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Drago e Principessa - Nathalie Guarneri

    DRAGO E PRINCIPESSA

                                                  I ROMANZI BREVI

                                                   Nathalie Guarneri

    Colofone

    Riferimento diritti d’autore

    Tutti i diritti sono riservati. La proprietà di questo ebook è dell’autrice e sono vietati, in qualunque forma, l’uso e la riproduzione anche solo parziale del contenuto.

    1

    «Eccola, si è affacciata. La vedi? Con quell’aria di superiorità, come se dicesse il mondo non è degno di me… quanto non la sopporto!»

    La voce di Gianni era salita di qualche tono. E suo padre se ne era accorto. Succedeva sempre così, quando gli capitava di vedere la loro vicina, Katia De Lorenzi.

    «Ma va’, che ti piace…», borbottò, continuando a distribuire le carte da gioco senza scomporsi.

    «Per essere carina, è carina. Però è insopportabile. Scommettiamo che so quel che pensa di noi? È convinta che siamo esseri inferiori. Sissignore, di un’altra razza: solo perché non siamo nobili come lei. Proprio come si usava cent’anni fa e anche di più», ringhiò. E aggiunse qualcos’altro: «Esattamente come quel borioso di suo padre.»

    «Sarà come dici tu. Però suo padre a giocare a carte con me ci è sempre venuto. E anche tu. Allora, che aspetti, Gianni? Ti dai una mossa, o devo pregarti in ginocchio?», bofonchiò.

    Gianni lanciò ancora una lunga, pensierosa occhiata alla chioma bionda e fluente di Katia, sospirò e poi raggiunse il padre al tavolo del soggiorno.

    Naturalmente la partita a briscola non ebbe storia. Gianni sbagliava carta su carta, e suo padre vinse facilmente.

    Cosa che lo irritò ancora di più.

    «È… è colpa di quell’antipatica. Vederla mi ha messo di cattivo umore», si scusò Gianni.

    «Uh. Quante scuse. Da quando in qua le ragazze ti confondono le idee? Di solito sei tu, mi pare, che mandi in confusione loro. No?», scherzò il genitore, con un sorrisetto ironico sulle labbra. «Non è forse vero che ti chiamano il Drago

    «Ehi… non starai mica pensando che mi sono innamorato di quella là, per caso? Deve ancora nascere, la donna che mi metterà il laccio al collo, per quel che mi riguarda. Ci mancherebbe. Quella Katia, poi! Non la vorrei nemmeno se mi si offrisse su un piatto d’argento. È troppo odiosa, con tutte le arie che si dà».

    «Sembri… la favola della volpe con l’uva. La conosci, no?»

    Gianni esibì una smorfia seccata.

    «Uff, papà. Giochiamo ancora, piuttosto. Voglio la rivincita.»

    Suo padre ricominciò a distribuire le carte con lentezza. E intanto meditava.

    Non era stato facile, per lui, crescere da solo quei due ragazzi. La sua Miriam lo aveva lasciato quindici anni prima e lui le aveva promesso in punto di morte che avrebbe cresciuto i figli come una mamma e un papà insieme.

    Adesso che erano adulti poteva dire che ce l’aveva fatta.

    Aveva trasferito il suo studio di consulente finanziario a casa, aveva assunto un paio di governanti, con le quali si alternava, e aveva cercato di seguirli in tutto e per tutto, più vicino che avesse potuto.

    Un destino triste lo accomunava al nobile Domenico De Lorenzi, che abitava nella grande villa di fronte alla sua.

    Anche il vecchio Domenico era rimasto vedovo tanto tempo prima. Katia era figlia unica, nata in ritardo, quando sua madre aveva già quarantun anni, e il padre cinquanta.

    Finché era viva la moglie, la famiglia De Lorenzi si era sempre comportata in maniera fredda e distaccata.

    Quando era morta lei, dieci anni prima, il vecchio si era immalinconito e ammorbidito insieme. La solitudine lo aveva reso più fragile.

    Aveva assunto una governante in più per seguire la figlia, ma anche lui aveva cercato di seguirla di persona più che poteva.

    E così capitava spesso che i due genitori chiacchierassero, sulla soglia delle loro case, scambiandosi opinioni sulla politica, sullo sport, e anche su questioni personali.

    Quando lui lo aveva invitato per qualche partita a carte, il nobile De Lorenzi non gli aveva detto di no. La sua compagnia era piacevole e stavano bene insieme, come vecchi amici.

    Forse Gianni aveva ragione, quando diceva che Katia era alquanto superba. O forse si trattava solo di timidezza?

    Katia era sola e triste, non usciva mai. Gianni, invece, così come sua sorella Susanna, a casa ci stava ben poco.

    Da quando aveva iniziato l’università, poi, correva sempre in facoltà e si lasciava catturare dalle ragazze, che lo adoravano.

    Doveva ammetterlo: Gianni era diventato uno splendido giovanotto. Alto, fisico notevole, asciutto, aveva un sorriso accattivante e un modo di fare che attirava su di sé fiorenti fanciulle come api sul miele. Aveva così tanto successo con le donne che suo padre ne aveva quasi paura. Temeva che fosse un po’ troppo scavezzacollo, che non riuscisse a mantenere la serietà necessaria per comprendere che, un giorno, avrebbe dovuto pensare al futuro e non solo al divertimento.

    Sua figlia Susanna aveva un ragazzo fisso ed era molto innamorata. Aveva già incominciato a fare progetti di matrimonio, immaginava che si sarebbe sposata presto.

    Gianni era diverso. Non stava mai con una ragazza per più di una settimana. Forse anche per questo si divertiva a osservarlo quando commentava il comportamento della sua vicina, Katia.

    Era l’unica ragazza su cui facesse commenti un po’ diversi e l’unica con cui non aveva mai provato il suo prorompente fascino. Forse c’era una ragione per tutto questo.

    Il Drago, come lo chiamavano le ragazze che gli giravano attorno, sembrava arenarsi davanti a lei. Perché il suo fascino non faceva presa su di lei, o perché era lui a sentirsene, in un certo modo, intimidito? Tutto era possibile.

    Chissà. Magari un giorno quei due si metteranno insieme, pensò suo padre in quel momento, inseguendo una sorta di fantasia che a tutta prima gli parve alquanto improbabile.

    Non sapeva di essere nel giusto e non immaginava certo quali strade avrebbe posto loro innanzi il destino, prima di arrivare a questo.

    Il Red Moon era, da generazioni, il luogo di ritrovo per tutti i giovani del paese.

    Il più atteso, come sempre, era lui, il Drago.

    Gianni arrivò un po’ in ritardo, quella sera, come si conveniva a una superstar come lui.

    Le ragazze si erano già affacciate un paio di volte per scoprire come mai tardava così.

    «Lo sai, gli piace fare l’entrata da primadonna, ci tiene…», mormorò Lidia, che era tra le sue più accanite fan.

    «Qualche volta temo che possa fidanzarsi sul serio e piantarci in asso», azzardò Donatella.

    «Ma va’, figurati. Ci tiene alla sua libertà, il Drago…»

    «Mi fa paura quella sua vicina di casa, Katia…»

    Paola scrollò le spalle: «Ma se non la può vedere! E difatti, è talmente antipatica e boriosa, quella! Qui non ci viene mai, non si mischia con noi miseri mortali.»

    «Mmm, mmm. Proprio per questo la temo. È l’unica che non lo vuole…», mormorò Donatella.

    «Zitte tutte! È lui. Sta arrivando. Lo vedo. Moto in avvicinamento!», esclamò Lidia al colmo dell’eccitazione.

    Gianni rallentò, in prossimità del locale. Poi parcheggiò, levò il casco, sotto lo sguardo estasiato delle sue tre fan, che se lo stavano mangiando con gli occhi.

    «Ciao, ragazze. Tutto bene?», domandò avanzando verso l’entrata del Red Moon con il suo passo elastico e ben cadenzato.

    «Benissimo, grazie…», rispose Lidia in un soffio.

    «Ora che ci sei tu, alla grande…», mormorò Donatella.

    Gianni entrò, ordinò da bere, e le ragazze seguirono a ruota.

    Chi gli faceva un complimento alla moto, chi osservava una dote particolare del suo fisico: ciascuna aveva qualcosa da dire. E Gianni si sentiva, come sempre, piacevolmente al centro dell’attenzione generale.

    Girò lo sguardo attorno a sé, soddisfatto, sorseggiando il suo drink.

    Che cosa ci posso fare se le donne mi cascano ai piedi come pere cotte?, si disse, "e che cosa dovrei fare, a questo punto, mandarle via? Non prenderle nemmeno in considerazione? Sarei un emerito imbecille. Sono ragazze splendide, e mi adorano. Che me ne faccio di una nobilstupida come Katia, nemmeno troppo interessante, dotata di fisico piuttosto angoloso, quando posso avere queste donne fantastiche che mi muoiono dietro e non vedono l’ora di passare una notte con me?".

    Proprio in quel momento la porta a vetri si aprì di colpo ed entrò Marina, la più cara amica di Katia.

    «Scusate il ritardo…», disse.

    Poi il suo sguardo venne calamitato dalla presenza di Gianni, e le guance le si imporporarono all’improvviso.

    «Gianni! Evviva, sei già arrivato!»

    «Ciao, bellezza. Tutto bene?»

    Anche lei lo fissò, rapita: «Alla grande…»

    Il cuore le batteva più forte, mentre lo osservava. Katia non sapeva quel che si perdeva. E non riusciva nemmeno a immaginare come potesse rimanere indifferente a un uomo dal fascino travolgente come il suo: lei che gli abitava di fronte, oltre tutto.

    Meglio così, in fondo, si trovò a pensare Marina, una concorrente in meno sulla piazza….

    Un pensiero fugace, che cercò di cancellare subito. Lei voleva bene sul serio a Katia, e non capiva proprio come poteva, una ragazza della sua età, passare giornate intere sui libri senza svagarsi mai, con individui dal fascino intrigante come Gianni in circolazione.

    «Allora, che ne dite, si va tutti da Jack’s, domani sera?», propose Daniele, uno dei più cari amici di Gianni, nonché suo compagno di università.

    «Io ci sto», disse Gianni alzando la mano.

    «Di sicuro ci saremo anche noi!», esclamò Donatella parlando anche per le amiche, che annuirono con il capo.

    «Io non mancherò di certo», affermò Marina con lo sguardo fisso su di lui.

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1