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Chi ha paura di Agata Cristi?
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E-book110 pagine1 ora

Chi ha paura di Agata Cristi?

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Info su questo ebook

Thriller - romanzo breve (82 pagine) - Tutte le famiglie si fondano su un malinteso. Anche quella di Pierina e Antonio, uccisi durante una tentata rapina in villa finita male.


Agata Cristi, un nome che evoca il giallo, che cela misteri anche se non si tratta della famosa giallista ma di una libraia. Cos’hanno in comune? La stessa capacità di trovarsi coinvolti in un delitto.


Federica Marchetti è scrittrice, freelance, webmaster e art director. È nata a Viterbo il 28 gennaio del 1966: nello stesso giorno, nel 1547, moriva re Enrico VIII Tudor e nel 1813 veniva pubblicato Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Ha esordito poco più che ventenne con la poesia. Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne con una tesi su Léo Malet. Nel 2000 ha creato la fanzine sul giallo Il Gatto Nero. Oltre a collaborare con siti e riviste con articoli, recensioni e interviste, ha organizzato e curato numerosi (oltre 200) incontri culturali tra cui due edizioni della rassegna Viterbo in Giallo. Nella sua città collabora con Caffeina Cultura, cura club di lettura e organizza cene con delitto scrivendone anche i testi. È autrice di narrativa, di saggistica e di un curioso libro autobiografico.

LinguaItaliano
Data di uscita28 mar 2017
ISBN9788825401592
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    Anteprima del libro

    Chi ha paura di Agata Cristi? - Federica Marchetti

    a cura di Vincenzo Vizzini

    Federica Marchetti

    Chi ha paura di Agata Cristi?

    ROMANZO BREVE

    Prima edizione marzo 2017

    ISBN 9788825401592

    © 2017 Federica Marchetti

    Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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    Grazie, da parte di Delos Digital, dell'autore del libro e di tutti coloro che vi hanno lavorato.

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Chi ha paura di Agata Cristi?

    I racconti del Gatto Nero

    Protagonisti e personaggi

    Capitolo 1 Doppio delitto a San Valentino

    Capitolo 2 Una domenica uggiosa e una visita inaspettata

    Capitolo 3 Le quattro indagano

    Capitolo 4 L’amicizia è una cosa meravigliosa

    Capitolo 5 Un funerale, un articolo e una lettera anonima

    Capitolo 6 Preparativi per l’inaugurazione della libreria

    Capitolo 7 L’ultimo testimone

    Capitolo 8 È entrato qualcuno ma non ha portato via niente

    Capitolo 9 C’era una volta…

    Capitolo 10 Verso la verità

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Tutte le famiglie si fondano su un malinteso. Anche quella di Pierina e Antonio, uccisi durante una tentata rapina in villa finita male.

    Agata Cristi, un nome che evoca il giallo, che cela misteri anche se non si tratta della famosa giallista ma di una libraia. Cos’hanno in comune? La stessa capacità di trovarsi coinvolti in un delitto.

    L'autore

    Federica Marchetti è scrittrice, freelance, webmaster e art director. È nata a Viterbo il 28 gennaio del 1966: nello stesso giorno, nel 1547, moriva re Enrico VIII Tudor e nel 1813 veniva pubblicato Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Ha esordito poco più che ventenne con la poesia. Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne con una tesi su Léo Malet. Nel 2000 ha creato la fanzine sul giallo Il Gatto Nero. Oltre a collaborare con siti e riviste con articoli, recensioni e interviste, ha organizzato e curato numerosi (oltre 200) incontri culturali tra cui due edizioni della rassegna Viterbo in Giallo. Nella sua città collabora con Caffeina Cultura, cura club di lettura e organizza cene con delitto scrivendone anche i testi. È autrice di narrativa, di saggistica e di un curioso libro autobiografico.

    I racconti del Gatto Nero

    Tutte le famiglie si fondano su un malinteso.

    Protagonisti e personaggi

    AGATA CRISTI, proprietaria della libreria Il Gatto Nero

    FLAVIA MARTELLI, amica e socia di Agata

    LAURETTA PONZIANI, amica di Flavia

    SUSANNA CAMPO, amica di Agata

    GIORGIA MANNI E MICHELA GIUSTI, bariste del Gatto Nero

    ANDREA CAMPO, capitano dei Carabinieri, fratello di Susanna

    CARLO CERVI, marito di Flavia

    PIO MONCELSI, marito di Lauretta

    CECILIA NISI, avvocato, amica di Flavia

    SILVIA BIONDI, giornalista locale

    PIERINA E ANTONIO GERI, coppia assassinata

    RENZO E LUCIA GERI, figli delle vittime

    GIORGIO MARCONI, avvocato dei Geri

    MAURO SANTAGATA, 3^ vittima

    OMERO MONTEFUSCO, fratello di Pierina

    TINA BODONI, moglie defunta di Omero

    TOMEI, Maresciallo del Comando di Piacenza

    LILIANA, badante di Tina

    GISELLA PIVETTI, segretaria personale di Renzo Geri

    PIERO BADALÌ, impiegato di Renzo Geri

    Capitolo 1

    Doppio delitto a San Valentino

    A Viterbo fa freddo in marzo, molto freddo. Quello del 2004 poi era stato un inverno difficile, con tanta pioggia e con il leggendario vento di tramontana che aveva persino sradicato alberi e scoperchiato tetti. Il cielo era minaccioso come un quadro di Turner e mostrava tutte le sfumature del grigio. La luce che emanava era talmente spenta che, appena passata l’ora del tè, scendeva il buio. Nuvoloni carichi d’acqua sorvolavano i quartieri oscurando ogni buona intenzione. L'aria era pesante e anche gli umori sembravano ingrigiti.

    I passanti camminavano a testa bassa, sotto i loro ombrelli, quasi travolti dagli scrosci d'acqua che il cielo mandava in abbondanza. Ovunque era un vero e proprio pantano e a farne le spese erano sia i pedoni che gli automobilisti al limite della nevrosi. Rivoli d'acqua scivolavano giù per le numerose viuzze e in alcuni angoli della città, le auto rimanevano intrappolate in profonde pozzanghere. Le strade erano difficili da praticare a piedi e si allagavano, soprattutto nel centro storico.

    Il quartiere medievale di San Pellegrino, sotto le volte, nelle piazzette, nei vicoletti scoscesi dove i sampietrini erano diventati scivolosi, mostrava il suo aspetto più cupo somigliando a un labirinto quasi claustrofobico. Nell’aria si era diffuso un afflato pesante che si mescolava con lo smog rendendo la città un luogo da cui fuggire via. Le previsioni non facevano sperare nessuna schiarita e tutti sembravano essersi dimenticati del sole e delle belle giornate primaverili.

    Quando piove così tanto, e da così tanto tempo, passa la voglia di fare qualsiasi cosa. La gente non scende volentieri in strada, le macchine corrono veloci e i negozi sono sempre mezzi vuoti, soprattutto le librerie. Chi ha voglia di fermarsi a comprare un libro chiacchierando di scrittori e utopie?

    Quel sabato sembrava essere un giorno come tanti altri, al casale di San Valentino, almeno non pioveva e non faceva particolarmente freddo. L’aria era pesante e il cielo di un grigio compatto. Tutto faceva presagire un rovescio imminente, ma in lontananza e così si continua a lavorare all’aria aperta, finché non comincia la pioggia. Anche Pierina lo aveva fatto. Era andata nel pollaio a raccogliere le uova e aveva colto l’insalata per pranzo, passando dall’orto. Antonio, concentrato sul motore di un vecchio trattore, si era svegliato anche prima di lei per fare il pane. Dopo aver venduto il forno, Antonio impastava di sabato per tutta la settimana, giusto per non perdere il vizio.

    – Antò, dobbiamo prendere un cane che faccia la guardia! – Il vecchio marito aveva annuito rimanendo in silenzio, come succedeva spesso.

    Antonio e Pierina Geri erano una coppia ben assortita dove lui, di poche parole, comandava mentre lei procedeva al seguito del marito, sebbene parlasse molto e avesse sempre qualcosa da dire. Come nelle famiglie di una volta, in cui era l’uomo che amministrava, decideva e aveva un’opinione. Fisicamente diversi, lei asciutta, con i capelli corti, sempre in tuta da ginnastica; lui, canuto, spalle larghe, di media statura, sornione, paziente, e inseparabile dalla moglie.

    Durante la mattinata Pierina si era dedicata alle faccende domestiche e aveva preparato una crostata da offrire ad Agata che li avrebbe raggiunti all’ora del caffè. Entrambi erano molto contenti di rivedere la nipote della signora Emma. L’avevano vista crescere e conoscevano tutta la sua storia. Le erano sinceramente affezionati e l’ascoltavano con partecipazione ogniqualvolta lei raccontava di nuove questioni. Al momento di lasciare il villino di Porta Romana, che Agata aveva affittato loro per anni, si erano quasi sentiti in colpa credendo di darle un grattacapo.

    Che se ne fa una giovane donna di una vecchia casa fuoriporta? continuava a dire Pierina. Dovrà rimetterla in sesto per poterla riaffittare.

    Magari deciderà di venderla aveva risposto Antonio più lungimirante della moglie.

    Da quella decisione era cominciata una nuova vita per Agata che, di lì a poco, avrebbe coinvolto Flavia, la sua più cara amica, nell’affare del secolo.

    Agata era arrivata dai Geri puntuale, alle due meno qualche minuto. Il ficus Benjamin di Pierina era entrato a fatica nel suo Maggiolino giallo e decidere di riportarglielo era stata più una scusa per rivedere l’anziana coppia di amici, che una vera e propria ambasciata. Pur cosciente dell’illusione, insieme a loro Agata riviveva l’unico passato felice di cui aveva memoria e non perdeva mai l’occasione di incontrarli

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