I Canti del povero: A cura di Guido Tossani
()
Info su questo ebook
Nei Canti del povero, pubblicati nel 1852 a Napoli a cura della Stamperia Strada del Salvatore n.41, il poeta canta la povertà ed i bisogni dei cittadini ispirato proprio dalla passione civile e da quella evangelica insieme. Le opere di Parzanese ebbero un tale successo da essere riedite varie volte nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento in Italia. Il poeta morì a Napoli il 29 agosto 1852, lo stesso anno della pubblicazione dei Canti del povero.
L’autore:
Guido Tossani è nato a Firenze nel 1981. È attualmente docente di Lettere nella scuola secondaria. Ha insegnato al Centro di Cultura per Stranieri dell’Università di Firenze. Ha curato le riedizioni di Osiride, raccolta di sonetti del triestino Giuseppe Revere (1812-1889), e degli Eroi della soffitta, poema del siciliano Giuseppe Aurelio Costanzo (1843-1913). È, inoltre, autore di una Introduzione allo studio del Decameron.
Correlato a I Canti del povero
Ebook correlati
Canti: Poems / A Bilingual Edition Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ode a Dante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSaggi sull'Arte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Scoperta de l'America - L'Antico Caffè Greco di Roma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna vedova e un mistero Valutazione: 3 su 5 stelle3/5L’Opera di Mario Rapisardi: "Il poeta di Lucifero" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAtlantide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Beatrice di Dante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Religione di Vittorio Alfieri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRime Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEsame di coscienza di un letterato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMendelssohn in Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Commedia Divina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI carbonari della montagna di Giovanni Verga Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'inquietudine del roseto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI magnifici 7 capolavori della letteratura italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNuovi versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn tema su Pier Paolo Pasolini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i giorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEpigrammi: Un'attenta riflessione sulle condizioni di vita dell'uomo contemporaneo in 300 epigrammi risolti nei versi della quartina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiovanni Pascoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlfredo Panzini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Fattura: Episodio di uno studio intorno a Gabriele D’Annunzio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniModerata Fonte e le altre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScritti su Beethoven Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPoeti italiani (con un’eccezione) interpretati in napoletano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCentro Storico - Porta Palazzo E Dintorni 1990: Racconto Corale In Versi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Grotta Platonica: Poemetto iniziatico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa divina commedia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa canzone italiana d'autore Valutazione: 2 su 5 stelle2/5
Critica letteraria per voi
Antologia di Giorgio Caproni: a cura di Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Opere e Grandi Musicisti in pillole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XI-XII) - Letteratura e teatro (29): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 29 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Principe: testo semplificato in italiano corrente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntichità - La civiltà romana - Letteratura: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 16 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDizionario di narratologia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria della letteratura italiana (Edizione con note e nomi aggiornati) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDragon Ball Z “It’s Over 9,000!” Visioni del mondo in collisione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl caso editoriale di "Il mondo al contrario" di Roberto Vannacci: Analisi di aspetti e contenuti Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Mi si scusi il paragone: Canzone d'autore e letteratura da Guccini a Caparezza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria della letteratura italiana Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Scrivere - Manuale di tecnica narrativa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAntichità - La civiltà greca - Letteratura: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 9 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParolacce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome si scrive un romance erotico Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda (Analisi del libro): Analisi completa e sintesi dettagliata del lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Giocatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl nome della rosa di Umberto Eco (Analisi del libro): Analisi completa e sintesi dettagliata del lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGilgamesh Re di Sumeri che voleva donare all'uomo la vita eterna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDelos Science Fiction 215 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Serietà nel Buffo: il melodramma italiano e l'arte di Gaetano Donizetti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalo Calvino e il fantastico Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Scuola di scrittura - Stile e talento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Quattrocento - Letteratura e teatro (41): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 41 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XIII-XIV) - Letteratura e teatro (35): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 35 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCanto per canto: manuale dantesco per tutti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDivina Commedia Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Italian Sword&Sorcery: La via italiana all'heroic fantasy Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su I Canti del povero
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
I Canti del povero - Pietro Paolo Parzanese
Pietro Paolo Parzanese
I Canti del povero
A cura di Guido Tossani
UUID: 5e9a000e-7d47-11e7-808e-49fbd00dc2aa
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
INDICE
IL CANTO DEGLI UMILI
NOTA AL TESTO
CANTI DEL POVERO
PIETRO PAOLO PARZANESE – PROFILO BIOGRAFICO
BIBLIOGRAFIA
Note
A mio padre
© 2017 Il Terebinto Edizioni
Sede legale: Via degli Imbimbo 8/E
83100 Avellino
tel. 340/6862179
e-mail: terebinto.edizioni@gmail.com
PIETRO PAOLO PARZANESE
I CANTI DEL POVERO
A cura di
GUIDO TOSSANI
IL CANTO DEGLI UMILI
Parzanese nella critica letteraria
Poeta minore e sacerdote «più per convenienza di famiglia che per vocazione»[1], Parzanese visse una breve notorietà nell’Ottocento e non passò inosservato alla critica letteraria otto-novecentesca. Guido Mazzoni, nel suo Ottocento edito da Vallardi nel 1934, lo collocò al fianco di Francesco Dall’Ongaro sia in quanto entrambi sacerdoti sia per la scelta metrica della ballata; Luigi Baldacci e Ettore Janni hanno dato particolare rilievo al poeta di Ariano nei rispettivi volumi sui poeti minori dell’Ottocento.
Teologo e oratore, Parzanese deve la propria notorietà ad una letteratura di spunto popolare, che trattava le problematiche delle plebi meridionali ed i personaggi del volgo napoletano. I Canti del povero, editi a Napoli nel 1852 presso la Stamperia strada del salvatore n◦ 41, ebbero subito un buon successo anche se qualche critico preferì usare il successo dell’arianese per sottolineare gli insuccessi di chi era poeta per professione. Singolare è la posizione di Benedetto Croce, che di Parzanese fece un uso strumentale per stroncare Pascoli. Già parlando di Giuseppe Aurelio Costanzo , Croce aveva accennato a Parzanese come ad un «poeta popolare di seconda mano» [2]. Il concetto della minorità di Parzanese veniva ribadito quando, a proposito della contessa Lara, al secolo Evelina Cattermole (1849-1896), il critico parlava «del Prati e degli altri poeti dello stesso tempo, Parzanese, dall’Ongaro e altrettali» [3]. Ma quando Croce volle demolire Pascoli lo mise a confronto con il poeta di Ariano Irpino e sorprendentemente elencò una serie di topoi che denotavano la superiorità di Parzanese. Memorabile è la sequenza crociana: «Volete onomatopee? […] Volete riproduzioni di movimenti? […] Volete ninne-nanne? […] Volete figurine di curati? […] E di poverelli? […]». E così via: non, dunque, Parzanese a livello di Pascoli, ma Pascoli a livello, anzi al di sotto, di Parzanese.
La stroncatura fu netta da parte di Francesco De Sanctis che, nelle sue lezioni del 1872-1873, lo criticò senza mezzi termini, annoverandolo fra i lettori della Bibbia, ma non fra i poeti. Fu proprio De Sanctis a dare la definizione più nota della tematica della poesia di Parzanese e del limitato orizzonte del mondo dal quale egli traeva ispirazione:
[…] in ciascuna delle sue poesie è tutto il suo mondo, basta leggerne una per conoscere il contenuto che vuole rappresentare.
Qual è il genere di queste poesie? Qual è la materia? Ci avete «armonie», canti, sonetti. E che cosa sono? Che cosa vive in que’ canti e in quelle armonie? Posso dirlo subito, in una parola: il mondo di Parzanese è il suo villaggio, o per dir meglio, il villaggio, e potrei fin da ora definirlo il poeta del villaggio [4].
Tutta la corrente dei critici neogramsciani si assocerà all’opinione desanctisiana, spesso mutuando il linguaggio critico dalla terminologia con la quale Carlo Marx si riferiva alla religione. Francesco Flora definì inizialmente Parzanese un «poetastro» che usava l’arte per asservire il popolo: i contenuti della sua poesia erano «oppiacei» [5] (anche se occorre sottolineare che in seguito egli rivaluterà la letteratura di Parzanese andando oltre il concetto di popolare). Asor Rosa ritiene la sua poesia un’«esortazione rivolta alle classi umili a soffrire, a patire, a sopportare nel nome di Dio e della religione cattolica» [6]. Anche Attilio Marinari sottolineò la predominanza nel Parzanese della personalità di poeta cristiano, piuttosto che di poeta civile, pur mantenendo le distanze da una critica assai feroce come quella del De Sanctis.
Il giudizio di De Sanctis è, in effetti, associabile alle Canzoni popolari e a Il Viggianese, ma sarebbe riduttivo se riferito ai Canti del povero. È presente, infatti, nell’ultima raccolta citata, un intento non solo descrittivo, ma anche civile e politico, caratterizzante, in verità, gran parte dell’opera di Parzanese. Egli è, sì, un poeta popolare, ma esprime, all’interno di un contesto in cui il popolo è destinatario e protagonista, anche concetti di vivo patriottismo. Parzanese canta la povertà ed i bisogni dei cittadini ispirato dalla passione civile e da quella evangelica insieme. Sicuramente l’aspetto popolare, una fruibilità che non esigeva risorse culturali elitarie, sarà la fonte di gran parte del successo (le opere di Parzanese furono riedite varie volte nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento in tutta Italia: a Bologna nel 1876, a Firenze a cura di Salani nel 1889, a Roma nel 1912).
Un poeta patriottico contro i Borbone: Parzanese e il neoguelfismo
Lo stesso Marinari sottolinea come «il successo di Parzanese fu dovuto proprio al suo patriottismo». Si tratta di un patriottismo denso di aspettative, destinato a non vedere il compimento delle speranze del poeta, al quale non fu dato di vedere né l’impresa dei Mille né l’Unità d’Italia. Anzi, il breve tempo nel quale Parzanese vive e cresce è segnato dalla forte ed evidente presenza borbonica in terra di Irpinia, anche in materie che toccavano Parzanese come membro della Chiesa. Si pensi al Concordato del 1818 con il quale fu assegnata al sovrano borbonico la designazione dei vescovi. Ariano era già da circa tre secoli una delle 24 diocesi regie del regno di Napoli; il vescovo, dunque, era consacrato dalla Chiesa, ma in realtà veniva scelto direttamente dal sovrano. Ariano era considerata dai Borbone una città-chiave [7]. È in questo ambiente che crescono figure di preti rivoluzionari, carbonari e liberali, che avranno un importante ruolo sia nei moti del ’20 (dai quali Parzanese, giovane ed ancora estraneo ad ogni ideologia politica, fu particolarmente turbato) sia in quelli del ’48 (e più tardi, nel ’60, quando ormai Parzanese non era più in vita) ed è in tale momento che, come titola Francesco Barra il quarto capitolo della sua biografia politica di Parzanese, il poeta passa dalla fase del romanticismo cattolico-legittimista a quella del romanticismo liberal-nazionale [8].
A questo periodo appartengono i tentativi, entrambi fallimentari, di fondare prima la rivista La Flora
e,