Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il giudizio finale
Il giudizio finale
Il giudizio finale
E-book58 pagine38 minuti

Il giudizio finale

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Mi presento

nella mia nudità

simbolo di vittoria sull’uomo

e di trionfo sugli dei.

Io sono l’auriga dalle ali spiegate

invitto e libero di volare,

come la filosofia,

mia patria e isola senza pace.

Oggi si celebra l’unione

tra il passato e il futuro

tra la madre e il figlio

tra la fede e la sapienza

tra l’ombra e la luce eterna.

Oggi si celebra il giorno del giudizio,

il giudizio finale.

Antonio Lentini

(in nessun luogo e in nessun tempo)
LinguaItaliano
Data di uscita12 mag 2015
ISBN9786050379037
Il giudizio finale

Leggi altro di Antonio Lentini

Correlato a Il giudizio finale

Ebook correlati

Poesia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Il giudizio finale

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il giudizio finale - Antonio Lentini

    seconda

    Il giudizio finale

    Il rito magico

    Mi presento

    nella mia nudità

    simbolo di vittoria sull’uomo

    e di trionfo sugli dei.

    Io sono l’auriga dalle ali spiegate

    invitto e libero di volare,

    come la filosofia,

    mia patria e isola senza pace.

    Oggi si celebra l’unione

    tra il passato e il futuro

    tra la madre e il figlio

    tra la fede e la sapienza

    tra l’ombra e la luce eterna.

    Oggi si celebra il giorno del giudizio,

    il giudizio finale.

    Antonio Lentini

    (in nessun luogo e in nessun tempo)

    Parte prima

    1

    Tutto ciò che esiste

    Tutto ciò che esiste, esiste dentro di te e tu stesso esisti dentro di te, dentro il tuo intelletto. Tutto ciò che tocchi, vedi, senti, respiri e mangi è solo e soltanto una tua sensazione, una tua emozione. In realtà, ammesso che esista una realtà, potresti non esistere né qui né ora ma essere soltanto una proiezione, un’illusione, un oblio nel tempo. Ma il tempo stesso è un abisso e avvolge te e il tuo mondo che a sua volta è avvolto in se stesso in una realtà multidimensionale, senza inizio e senza fine. Pensi a te stesso pensante come se fossi tra due specchi e vedessi la tua immagine all’infinito. L’esistenza ti distrae, liberatene e fanne a meno. Tutto ciò che resta, il nulla, è la vera essenza, è l’infinito. L’essere umano, ciò che tu sei, è un labile fuoco che si spegne con un soffio di vento. Soltanto il paradosso ha una logica, tutto il resto è convenzione, obbligo, dogma e fenomeno. Dentro il fenomeno c’è il vero, la cosa in sé, ma scopri che il vero è anche falso e il tuo intelletto non lo accetta perché sarebbe come accettare che i numeri pari fossero dispari e i dispari fossero pari. In questo modo le illusioni si susseguono e tu non saprai mai ciò che accade perché ciò che accade è già accaduto e poi accadrà. Il tuo intelletto è dio perché solo il tuo intelletto è la causa morale del mondo, l’origine dell’essere, essere supremo ed essere degli esseri. Tu sei onnipotente ed eterno, crei e distruggi mondi e realtà, sei onnisciente, immenso e incommensurabile. Oggi, almeno per un giorno, tu uomo sei diventato dio e dio è diventato uomo. Qui oggi giace ciò che non esiste perché ciò che esiste è altrove.

    2

    Il brodo primordiale

    Nel miserevole circo umano si è soliti indicare il grado di civiltà come il raggiungimento dell’ambita meta che porta al progresso, allo sviluppo economico, politico e sociale, al benessere diffuso e alla equa giustizia, alla conquista nelle scienze e nella tecnologia. Nessuno però si rende conto che di pari passo avanza l’inciviltà sotto forma di un’inaudita barbarie. Anzi, quest’ultima acquista tanta più velocità quanto più gli uomini esercitano le proprie volontà contro la natura e contro tutti gli altri esseri viventi. Nelle città manca il decoro e se provi a piantare un albero, c’è subito pronto qualcuno a distruggerlo a tua insaputa e a riderne e goderne della distruzione. Se almeno si riesce, con la forza e con i denti, a difendere la proprietà privata, tutto ciò che è pubblico è alla mercé di vandali crudeli la cui unica soddisfazione deriva dal

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1