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Morbosità d'amore
Morbosità d'amore
Morbosità d'amore
E-book85 pagine1 ora

Morbosità d'amore

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Info su questo ebook

L’autore la definisce una “Raccolta di novelle sexy”. Nessun sottotitolo potrebbe essere più accurato, soprattutto nella sua definizione di sexy. Di racconti erotici ne esistono a migliaia, di romanzi piccanti altre migliaia… ma ciò che troverete in queste pagine è qualcosa di diverso. Sì, ovvio che siano storie “colorate”, ma sempre con quella particolare eleganza, con quella classe che distingue un nudo artistico da uno scatto hardcore. Forse l’attività di fotografo svolta dall’Autore ha contribuito ad approfondire proprio questa sottile differenza. La sua penna riesce a tracciarla sul foglio con grande precisione. Vi renderete conto molto presto che il sesso di cui si parla non è quasi mai del tutto vuoto, ma sempre accompagnato da qualcos’altro, a volte un sorriso, a volte un sentimento, o almeno la sua ombra. Un gioco di chiaroscuro sofisticato e seducente (nel vero senso della parola!) che stuzzica i sensi e li appaga con un tocco di poesia.
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2017
ISBN9788862065689
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    Anteprima del libro

    Morbosità d'amore - Massimo Canfora

    © 2017 Vertigo Edizioni s.r.l., Roma

    www.vertigoedizioni.it

    info@vertigoedizioni.it

    ISBN 978-88-6206-568-9

    I edizione settembre 2017

    Le tue carezze le conosco io solo

    E il tuo guancial per me non ha segreti;

    Viviam di notte come il rosignolo

    e come lui cantiam sotto ai roset

    RACCOLTA NOVELLE SEXY

    DUE PAROLE SULL’AUTORE

    Scrivo solo due parole sull’autore romano nobile di cuore e di animo che ha solcato le strade più belle di Roma da via San Basilio, zona in cui ha avuto i natali, a Montesacro Alto, zona in cui ha vissuto per anni.

    Ha iniziato per gioco a scrivere poesie, comporre canzonette, accompagnandosi con la chitarra, alle sue amichette e diari di sue avventure amorose e no, dai quattordici anni in poi. Studi elementari, medi e poi, dopo molte riflessioni, si accinse a ottenere il diploma di Tecnico Commerciale, più semplicemente Ragioniere. Dopo la ferma militare ha incontrato, al mare, e sposato la sua attuale, come la descrive lui, Compagna, Amante, Amica, Donna e Moglie della sua vita dalla quale ha avuto quattro figli; due maschi e due femmine.

    Dopo diversi anni della sua vita decide di trasferirsi nel Lazio, più precisamente nella Sabina ma, deciso di andare in pensione si trasferisce nella Romagna per suoi motivi personali.

    A Roma aveva partecipato come speaker alla diffusione di una radio libera (Radiomediterraneo) da cui aveva creato diversi programmi di facile divulgazione con lo pseudonimo di Massimo Kronos.

    Ha usato diversi nomi come: Massimo Canfora, John Herick Von Stakey, con la nomina di: l’autore dalla penna rovente Max Vine-Tendril, Massimo Vifora, Massi Vigo, Massimo Cagnolo, Sommo Savignoli e Kronos. Negli anni sessanta si è anche cimentato come cantautore e cantante dialettale proprio col nome di Maxi Vigo ma, dopo l’incontro con la donna della sua vita tutto è cambiato.

    Le poesie divulgate per via etere si trovano racchiuse in un volumetto dal titolo Dallo Spazio e dal Tempo firmato come Kronos, mentre le novelle di vita vissuta sono quasi tutte raccolte in un volume dal titolo Sinfonia d’amore rieditate come Massimo Cagnolo.

    In questo periodo lo potete trovare su Facebook come Massimi Kronos Vifora, da dove si diletta a divulgare alcuni scritti suoi e di amici personali, riguardanti il suo passato e dove di tanto in tanto svela alcuni avvenimenti del suo modo di fare e di vedere le cose.

    Ha anche scritto un libro e al momento sta scrivendo una sua biografia di cui non ha ancora definito bene il titolo.

    Albagia Viccoli

    LEGATA AD UN GRANELLO DI SABBIA

    Novella di vita vissuta scritta da Massi il 27agosto 1961 ad Ostia.

    Voi che salite questo verde monte

    E il silenzio cercate

    Dov’è più folto il bosco e chiaro il fonte

    Anime innamorate,

    Pietà di me! Sul margin della via

    Seggo soletto e gramo;

    Ahi, grave, amanti, è la sventura mia.

    Pietà di me Non amo¹

    Fuori piove, nel silenzio della mia stanza si sente solo l’incessante brontolio dell’acqua che picchia sull’asfalto della strada, qualche macchina passa velocemente sotto la pioggia. Seduto su di una poltrona, immersa nella più tetra oscurità, socchiudo gli occhi mentre, alla mia sinistra, un giradischi a volume molto basso fa sentire una dolcissima canzone di Nico Fidenco dal titolo: Legata a un granello di sabbia. Mentre il solco viene sempre più restringendosi, comincio a disintegrarmi dal mondo reale per materializzarmi subito dopo in un mondo di sogno; mondo in cui mi ha mandato l’ascolto della suddetta canzone carica di tanti ricordi.

    Ed eccomi in una meravigliosa spiaggia dove tutto è incanto e dove la fantasia si scinde con la realtà in un’unica proiezione. Una ragazza, con una camicetta rosso pallido e una veste di un bianco tappezzato di fiori azzurri sta chinata presso la gaia sponda dell’azzurro mare. È intenta a parlare ai festosi gabbiani che gli passano accanto stridendo. Tacito mi avvicino e mi metto a osservarla. È graziosa, stupendamente aggraziata. La luna piena le sorride e la illumina tutta mentre il vento le gonfia i nerissimi capelli. Si volta lentamente e mi nota, le chiedo: Chi sei? Mi guarda, mi sorride e la sua bocca, poco marcata dal rossetto, mi sussurra: Sono il tuo sogno! E come questo scompare. Mi ritrovo solo, in mezzo alla spoglia spiaggia; inutilmente mi volto indietro speranzoso di rivederla, lei è fuggita; fuggita via. M’incammino verso l’uscita; all’ingresso c’è un juke-box invitante; mi frugo in tasca e mi trovo una moneta da cinquanta lire, la infilo dentro all’esatta fessura e faccio scorrere la vista sulla cernita dei dischi. Quello che attira subito la mia attenzione è: Legata a un granello di sabbia e decido d’ascoltarlo. Messo il regolatore sul numero, spingo il tasto e poco dopo la macchina entra in funzione; Nico Fidenco comincia a cantare: Mi vuoi lasciare e tu vuoi fuggire sola nel buio, tu poi mi lascerai. Il cielo è tutto trapuntato di stelle e nessuna nuvola oscura quella volta infinita. Meravigliato, mi metto a osservarlo, quando noto che la luna comincia a impallidire e nel cielo si vede apparire il sole. È l’alba, il nuovo giorno che nei sogni segue alla notte senza dare al protagonista un attimo di riposo. Senza sapere come mi ritrovo sulla spiaggia. La giornata è calda, la banderuola indicante lo stabilimento è immobile, il mare è calmo e la gente, tanta. In mezzo a tutta quella massa uniforme che fa contorno allo scenario che mi sta intorno, c’è una ragazza con il bikini rosso pallido che mi osserva. Non la noto neppure e passo a interessarmi di una molto più carina. Per avvicinarla non mi è facile e devo ricorrere a tutto il mio Savoir-faire. La ragazza si mostra molto contraria all’incontro, ma poi riesco a entrare nelle sue grazie e mi concede l’onore di starle accanto. Com’è carina e come sa parlare; non vi è argomento alcuno cui non

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