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L’investigatore poliedrico
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E-book120 pagine1 ora

L’investigatore poliedrico

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Info su questo ebook

In queste pagine sono racchiusi racconti di vita, drammi, storie di cronaca e di eventi accaduti realmente. Allo stesso tempo assieme all’inchiostro nero che narra le varie vicende, scorre anche un inchiostro invisibile, che parla il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti e che arriva diretto al nostro cuore, alla nostra anima, ferita di fronte a tanta crudeltà dell’uomo, a malvagità e omicidi inauditi. 
Antonio Zammitti, grazie anche alla sua esperienza nell’Arma dei Carabinieri e nel Nucleo Investigativo, ci racconta infatti fatti storici, temi di cronaca e di brillante attualità, tra cui le storie di alcune donne vittime di femminicidio e della mafia. L’Autore “si lascia andare anche ad una breve, ma interessante, critica politica dei nostri tempi, nella quale, ancora una volta, emerge l’intuito del Carabiniere – si legge nella Prefazione dell’avvocato Salvo Cavallaro. – Infine, commuovono le sue riflessioni e lasciano nel lettore la profonda convinzione che ogni libro, ogni opera ha una valenza che si astrae dalla singola utilizzazione, ma si espande nel tempo e nei nostri ricordi”.
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2018
ISBN9788856786798
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    Anteprima del libro

    L’investigatore poliedrico - Antonio Zammitti

    Albatros

    Nuove Voci

    Ebook

    © 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

    www.gruppoalbatrosilfilo.it

    ISBN 978-88-567-8679-8

    I edizione elettronica dicembre 2017

    Dedico questo Libro alle DONNE che hanno fatto storia per l’integrità morale, lo spirito di sacrificio, di libertà e di giustizia, da esempio fondante per il tempo passato, presente e futuro.

    "Non è sempre facile dire la verità,

    specialmente quando si deve essere brevi."

    Sigmund Freud

    Prefazione

    Le opere del Maresciallo Zammitti non appartengono ad un genere letterario specifico, ma sono ritagli di vita dell’Autore narrati senza romanzare gli eventi, i quali sono calendarizzati secondo la lucida mente dello scrittore, nella cui penna affiorano ancora intensi i ricordi.

    La mano dello scrittore scolpisce la descrizione fenomenica degli accadimenti, in un percorso storico-individuale che definisce il sillogismo esistenziale, il quale conduce sempre alla conoscenza dell’uomo Zammitti e del suo essere ancora protagonista.

    Colpiscono e stordiscono i ricordi dell’Autore, dove spesso si nota la sua commozione.

    Le foto che ritraggono persone e luoghi descritti dall’Autore più che scorci di realtà appaiono immagini che scuotono il lettore dal ricordo leggiadro e lo distolgono, con cupa nostalgia, dal volere rivivere un periodo di vita, che, ignaro alla volontà, aleggia nella nostra conoscenza.

    La terminologia è armoniosamente inserita nel racconto, utilizzando un lessico ai più ormai sconosciuto, che rievoca la sua esperienza di uomo e di investigatore, incardinandole tra cronaca vera e vissuta, senza che delle due, nello scorrere dei paragrafi, possa facilmente scindersi, l’elemento personale dell’Autore da quello letto nella stampa.

    Il periodo dell’Arma dei Carabinieri è un momento storico, descritto con ferma lucidità e brillante capacità espositiva tipica del militare.

    I singoli episodi narrati introducono squarci della vita da militare ma portano con sé anche l’eco dei primi libri dell’Autore, nel quale il Maresciallo Zammitti porta il lettore nei meandri del crimine, scene vere e vissute in cui il giallo è anche il colore dei verbali di interrogatori, risalenti orami a cinque decenni addietro.

    La dignità e l’orgoglio dell’uomo Zammitti sono alcune delle peculiarità più rilevanti di tutto il libro, permeano la sua vita e ne fanno in ogni occasione protagonista decisionale.

    Ed infine, con l’avvento del nuovo processo penale e la rilevanza delle investigazioni private ai fini difensivi, l’Autore narra, intrecciandosi alle sue pregresse composizioni letterarie, della sua ultima esperienza professionale.

    L’attività di ricerca di un’Agenzia investigativa era certamente differente dalle precedenti attività, ma l’Autore mostra dedizione che nulla ha di meno: accertare un tradimento o un probabile fallimento del debitore non pone minore ricerca rispetto alla scena di un crimine.

    Anche questa esperienza si chiude (correva l’anno 1994) questa volta per motivi personali, ma l’Autore, uomo pronto sempre a costruire, anche quando l’età non tarda ad avanzare, continuerà a percorrere altre prospettive che, da buon uomo del Sud, quasi provvidenzialmente, lo riconducono a quelle medesime terre dalle quali non si è mai distaccato.

    Una importante novità in questo libro però emerge: l’Autore non è più il solo protagonista dei suoi racconti, ma diventa anche, e per la prima volta, il narratore.

    Racconta di fatti storici, di temi di cronaca e di brillante attualità, tra cui le donne vittime di femminicidio e della mafia.

    Si lascia andare anche ad una breve, ma interessante, critica politica dei nostri tempi, nella quale, ancora una volta, emerge l’intuito del Carabiniere.

    Infine, commuovono le sue riflessioni e lasciano nel lettore la profonda convinzione che ogni libro, ogni opera ha una valenza che si astrae dalla singola utilizzazione, ma si espande nel tempo e nei nostri ricordi.

    "Le parole volano al vento e

    si disperdono nello spazio. Gli scritti, al contrario, rimangono nel tempo, nello spazio, nella memoria dell’uomo e non possono essere cancellate né lavate dalle lacrime".

    Lascio allora alla fervida curiosità dell’Autore la prossima edizione del nuovo libro, perché so che ci sarà, perché Antonio ha sempre una marcia in più, anzi, per usare le sue stesse parole viaggia con marce elevate e senza fermarsi.

    Avv. Salvo Cavallaro del Foro di Catania

    Catania, 12 maggio 2017

    Introduzione

    Da tempo penso di scrivere un libro che pone in prima persona la DONNA, con la D maiuscola, soprattutto perché la stampa e i media quotidianamente trattano di donne che prima vengono maltrattate e umiliate e poi, prevalentemente per gelosia e per motivi futili, vengono uccise, addirittura bruciate, in maniera barbara, animalesca, da chi fino a poco tempo prima è stato il loro amore, il compagno di una vita.

    In questo libro tratto appunto di femminicidi e di vittime di mafia.

    Non nascondo che nello scrivere di loro, mi sono emozionato, arrabbiato, e mi è scappata anche qualche lacrima.

    I lettori, mi illudo di pensare, che anche loro potrebbero oltre ad arrabbiarsi, emozionarsi, dire che l’Autore è riuscito a coinvolgerli.

    Spero di essere riuscito a raggiungere l’obiettivo che mi ero prefisso.

    Avevo scritto da qualche giorno dell’arresto del truce omicidio per gelosia della moglie Maria Domenica Schillaci da parte del marito, Fini Salvatore, avvenuto il mese di Aprile 1972 a Ramacca (Catania). Avevo pensato durante la notte di arricchire questo nuovo Libro di scrivere delle vittime di mafia, iniziando da Franca Viola.

    Oggi, 7 Novembre, verso le ore 9,25, mi reco nel vicino bar e mentre seduto consumo una brioche do una sbirciata al giornale La Sicilia e cosa vado a leggere. Strano, ma vero. Sonia Sangiorgio Look Maker con il fotografo, Francesco Bianco, è l’autore delle foto realizzate Donne di Sicilia, da Franca Viola alla rivolta contro ogni violenza.

    Una intera pagina con le immagini di Franca Viola, Graziella Campagna, Rita Atria, Emanuela Setti Carraro. Insomma si va a verificare quanto avevo pensato appena scritto del femminicidio già trattato nell’arresto di Salvatore Finile.

    Avevo infatti progettato, per arricchire il Libro, di scrivere di Franca Viola e delle altri vittime di mafia.

    Tratterò di donne vittime della mafia in un CAPITOLO a parte per dare lustro e testimonianza di esempio per il tempo passato, presente e futuro.

    Capitolo 1

    Agenzia investigativa "AZP Centro Investigazioni

    e Informazioni Private"

    Premessa

    Svolgere l’attività di investigatore privato, avere cioè una propria Agenzia regolarmente autorizzata e iscritta alla Camera di Commercio, è interessante e impegnativa. Per alcune attività specialistiche è emozionante, per altre è rischiosa.

    La parte informativa, generalmente richiesta e svolta a favore di Istituti di Credito e di privati, è quella, direi, normale, semplice. Richiede una buona conoscenza delle persone, saper intuire e discernere i soggetti affidabili da quelli truffaldini con accertamenti e raccolta di notizie in campo. Avere una banca dati quale quella massima della Cerved, dove confluiscono in campo nazionale e in tempo reale tutti i protesti bancari e gli assegni a vuoto del/dei soggetti di interesse. La Cerved è stata la banca dati utilizzata dalla mia Agenzia, quand’era in esercizio: dal 1990 al 1995. Era a pagamento e vi si accedeva con password. Non veniva utilizzata neppure dagli Istituti di Credito. Non ho mai capito quale fosse la motivazione. Era quella del costo?

    La parte più delicata e con qualche rischio è quella relativa alle investigazioni in applicazione alla Legge Penale e alla Procedura Penale, cioè svolta anche in ambienti malavitosi, diretta ad accertare la verità su fatti delittuosi.

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