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Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero
Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero
Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero
E-book146 pagine1 ora

Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero

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Info su questo ebook

L'astronauta Buck Hero non si aspettava di essere catturato o di essere infettato dal veleno della passione quando accettò di esplorare un nuovo pianeta scoperto dalla NASA. Se non troverà presto una cura, morirà.

La fuggitiva Virgin, ha salvato un uomo infettato e ha bisogno di somministrare una cura piuttosto bollente- una maratona di sesso della durata di ventiquattro ore. Tuttavia, dovrà consegnare l'uomo ai suoi nemici in cambio della sua libertà. I suoi sentimenti per lo sconosciuto, comprometteranno il suo piano?

SERIE
Un Amore a Distanza di Anni Luce #1- L'arrivo di Hero

Un Amore a Distanza di Anni Luce #2- La Fuga di Hero

Un Amore a Distanza di Anni Luce #3 - Il Tradimento di Hero

LinguaItaliano
Data di uscita27 gen 2018
ISBN9781547515790
Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero

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    Anteprima del libro

    Un Amore a Distanza di Anni Luce - Il tradimento di Hero - Jan Springer

    Capitolo Uno

    Sul pianeta Paradiso...

    Il dolore dilaniava la sensibile pelle dell’astronauta degli Stati Uniti Buck Hero ogni volta che la frusta colpiva il suo didietro con tanta forza da farlo urlare.

    Cinque donne bionde e nude erano in cerchio davanti a lui. Avevano altezze diverse, ma sembravano tutte in salute, la loro pelle era abbronzata e le loro curve generose. I loro sguardi si riempivano di brama ogni volta che lo colpivano. Avrebbe voluto condividere la loro gioia. Sfortunatamente, vedere qualcuno che sbava sul tuo corpo martoriato, non è divertente.

    Buck preferiva un letto morbido e delle candele pronte a illuminare il corpo della donna sotto di lui. Invece, delle spesse corde attorno ai polsi e le caviglie lo rendevano immobile.

    Chi avrebbe mai pensato che il viaggio alla ricerca dei suoi fratelli si sarebbe trasformato in un incubo con delle donne folli con un fetish per le fruste.

    A causa del dolore, era pronto a sottomettersi al loro volere. E dal modo in cui si leccavano le labbra carnose, si strofinavano la fica e afferravano i loro seni, era quasi sicuro di sapere che cosa stessero cercando.

    Trattenne il respiro quando si avvicinarono.

    Dietro di lui, una sesta donna, un’altra bionda, sollevò la frusta. Buck cercò di prepararsi all’attacco. Questa volta lo colpì sulla spalla destra. Prima che potesse urlare, una calda bocca avvolse il suo pene semi eretto e maledisse la sensazione di piacere che provò.

    Cercò di dimenarsi ma la donna ridacchiò. Era tutto inutile. Un altro colpo lo fece grugnire a causa del dolore e della frustrazione.

    Fino a quel momento, aveva tenuto la bocca chiusa. Aveva ubbidito alla NASA e aveva mantenuto un profilo basso, ricordando l’ultima conversazione che aveva avuto con suo fratello Ben, quando gli aveva detto che le persone di questo pianeta non erano abbastanza educate e riuscivano a malapena a pronunciare qualche frase.

    Tuttavia, quando una donna comincia a succhiarti senza permesso, è arrivato il momento di parlare.

    «Allontanati da me!»

    La donna si allontanò e cadde per terra, e le altre smisero di frustarlo. Tutte le donne lo guardarono in silenzio, gli occhi spalancati.

    «Adesso che ho la vostra attenzione, per favore liberatemi e dimenticherò l’accaduto!»

    Nessuno si mosse. Lo guardarono semplicemente come fosse un alieno. A dire il vero lo era, ma questo non giustificava le loro pessime maniere.

    «Sembra che abbiamo catturato un maschio parlante.»

    «Esatto tesoro. E vi sto ordinando di liberarmi adesso o la pagherete cara.»

    «C’è una ricompensa molto alta per la testa di un maschio parlante.» Una donna sussurrò, ignorando il suo ordine.

    «Fanculo la ricompensa. Vi ordino di lasciarmi andare.»

    «Deve essere uno degli schiavi sessuali istruiti che sono scappati dalla Rivolta dell’anno scorso.»

    Grande! Pensavano fosse uno schiavo sessuale.

    «Gli schiavi sessuali sono degli esperti nel recare piacere alle donne.» La più carina disse.

    I loro occhi blu s’illuminarono quando lo guardarono.

    Buck fu travolto da una brutta sensazione.

    «Scusate signore, questo qui non è uno schiavo sessuale. È un uomo libero, o almeno lo sarà tra un minuto, quando mi lascerete andare.»

    «Silenzio schiavo, o assaggerai nuovamente la nostra frusta!» La bionda molto alta sbottò.

    Okay, poteva fare silenzio. Per un minuto.

    «Non consegneremo questo maschio ben fornito e non rinunceremo al divertimento che ci aspetta solo per una ricompensa!» Continuò. Le speranze di Buck crollarono quando tutte le altre annuirono.

    Parlò di nuovo, i suoi occhi azzurri su Buck.

    «E non voglio un maschio che parla mentre lo scopo. Forse dovrei tagliargli la lingua?»

    La donna sfiorò il pugnale che aveva vicino alla gamba.

    Buon Dio! Erano folli!

    «Io ho un’idea migliore.» Un’altra bionda disse. «Gli daremo il veleno della passione.»

    «Le Anziane ci hanno raccomandato di non utilizzarlo senza la loro guida.» Una di loro disse.

    «Ma lo renderà più docile fino al loro arrivo.» Quella alta esclamò.

    Oh cavolo, era fottuto. Con un po’ di speranza, non letteralmente.

    «Io ci sto.» La donna che aveva attaccato il suo cazzo con la bocca disse.

    «Io non sono interessato!» Buck sussultò. «Liberatemi. Ne ho avuto abbastanza di queste stronzate!»

    Gli lanciarono un’occhiataccia. Evidentemente, queste donne non erano abituate a ricevere ordini. Il movimento femminista doveva essere molto attivo su questo pianeta.

    «Che veleno della passione sia.» Quella alta disse con un sorrisetto. Percepì qualcuno muoversi dietro di lui e prima che potesse reagire, sentì un ago pungerlo sul sedere.

    Cercò di allontanarsi, ma non riuscì a muoversi.

    Imprecò quando il liquido gli riscaldò il corpo e i suoi occhi cominciarono a chiudersi.

    «Si sta addormentando,» una delle bionde ridacchiò.

    «È un peccato che dovremo ucciderlo.» Qualcun altro disse. «Avremmo guadagnato una fortuna al bordello.»

    Lo avrebbero ucciso? Oh Dio, si era cacciato veramente nei guai!

    Sentì il rumore della frusta e poi un leggero dolore sul sedere, seguito da una sensazione piacevolmente erotica. Buck cominciò a gemere.

    «Sta funzionando,» una donna disse.

    Scosse la testa, ma fu inutile. Una delle donne strofinò il seno contro il suo gomito e gli mordicchiò un orecchio.

    Gemette e con suo orrore, la sua erezione s’irrigidì. Sentì le donne sussultare eccitate.

    «Non ho mai visto un maschio tanto grande!» Una di loro urlò.

    «Mettetelo giù.» Un’altra ordinò con voce roca. «Portiamolo via da qui. Prenderemo il suo Liquido Sacro e poi lo lasceremo riposare. Quando il veleno avrà fatto il suo corso, diventeremo delle donne a tutti gli effetti!»

    Le donne esultarono e lo sollevarono per aria. L’astronauta americano Buck Hero si lasciò sopraffare dall’oscurità.

    * * * * *

    La tensione sessuale era pregnante nell’aria quando Buck riaprì gli occhi.

    All’esterno, i suoi sei rapitori stavano ballando davanti al fuoco. Ogni donna aveva un pugnale. I loro seni nudi ondeggiavano sotto il cielo notturno e delle strane collane luccicavano sotto la luce delle fiamme.

    Se stavano cercando di eccitarlo, ci stavano riuscendo. Lo stessa valeva per l’anello che avevano messo sulla sua erezione quando si era addormentato. La punta del suo pene era violacea e non vedeva l’ora che le donne cominciassero a scoparlo.

    Si leccò le labbra, confuso dalle emozioni contrastanti che stava provando. Un minuto prima voleva che quelle donne lo montassero e quello dopo non desiderava altro che scappare da quel posto.

    E in fretta.

    Cercò di liberarsi ma fu inutile.

    Dannazione!

    Era ancora incatenato, ma questa volta si trovava per terra nel bel mezzo di quella che sembrava essere una struttura ricoperta di pelle animale.

    Da quello che poteva vedere, forse queste donne non erano evolute quanto i terrestri. Tuttavia, considerato il veleno di cui parlavano, le apparenze potevano ingannarlo.

    Poteva sentirlo attraversargli le vene, eccitandolo e facendogli desiderare che una delle bionde lo scopasse.

    Buck imprecò, sbalordito di averlo persino pensato. Non avrebbe permesso a nessuna di loro di avvicinarsi. Non sarebbe stato appropriato per un astronauta degli USA arrendersi ai suoi bisogni sessuali. Non importava quale fosse la ragione.

    Fuori, le donne urlarono all’unisono come un branco di animali e Buck s’irrigidì. Non ci voleva un genio per capire che si stessero avvicinando alla fine di un qualche rituale.

    Non aveva idea di quanto tempo fosse passato da quando aveva perso i sensi, ma di sicuro non poco.

    Le guardò ipnotizzato mentre mutilavano la loro pelle con i pugnali. Senza perdere tempo, raccolsero il sangue che sgorgava dalle loro ferite in delle ciotole di legno.

    Stavano ovviamente facendo una sorta di rituale voodoo.

    Doveva trovare un modo per liberarsi.

    Improvvisamente, un sensuale odore si libero nell’aria. Il suo battito accelerò e una scossa raggiunse la sua erezione.

    Gemette.

    Era il veleno della passione? O qualcos’altro?

    L’odore divenne più intenso.

    Le ondate di piacere lo travolsero. Che cosa gli stava succedendo? Non si era mai sentito tanto eccitato e pronto per essere montato nella sua vita.

    Senza avvertimenti, una mano si poggiò sulla sua bocca. Sbatté le palpebre e scoprì una donna a guardarlo.

    Un’altra bionda.

    Grande. Proprio quello che ci voleva.

    Il panico che stava provando si dissipò quando capì che non si trattasse di una del gruppo che lo aveva catturato.

    Avrebbe notato un simile angelo.

    Il suo cuore cominciò a battere più veloce quando notò l’arco e le frecce sulla sua spalla.

    Una versione femminile di Robin Hood. Carino.

    La luce emanata dal fuoco le accarezza i lineamenti del volto. Avevi i capelli lunghi

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