Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il primo viaggio: Versi
Il primo viaggio: Versi
Il primo viaggio: Versi
E-book125 pagine29 minuti

Il primo viaggio: Versi

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri. (Grazia Deledda)
LinguaItaliano
EditoreStreetLib
Data di uscita23 dic 2019
ISBN9788835349396
Il primo viaggio: Versi

Leggi altro di Corrado Plastino

Correlato a Il primo viaggio

Ebook correlati

Poesia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Il primo viaggio

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il primo viaggio - Corrado Plastino

    GIUSEPPE

    MALINCONIA

    Non è tutto come voglio vedere,

    ciò che è stato.

    So bene che un velo, il velo,

    cambia tutto.

    Il ricordo non è il vissuto,

    è un modo diverso

    di conoscere.

    Ma a me va bene così,

    ora va bene così.

    Ognuno di noi è partito

    seguendo sentieri diversi,

    tradendo promesse di sguardi,

    parole capite solo da noi.

    Ma a me non importa, ora.

    Ora che voglio vedere i ricordi,

    vedo quello che sento,

    che voglio sentire.

    Lo so che è diverso

    ma mi piace così. 

    DOLORE

    Mi giro e ti vedo.

    Mi giro e ti tocco.

    Ma non posso girarmi

    e vederti

    e toccarti.

    Non con gli occhi.

    Non con le mani.

    Lo so, non posso,

    anche se voglio… voglio.

    Non placo il dolore

    con un semplice tocco,

    con un semplice sguardo.

    Il dolore lo sento,

    è forte

    e non voglio placarlo.

    Se mi giro ti vedo.

    Se mi giro ti tocco.

    Non con gli occhi,

    non con le mani.

    Non servono occhi e mani

    per vederti e toccarti.

    Ti vedo, ti tocco.

    Perché sei qui,

    con me.

    E non puoi essere altrove.

    LAMENTI

    Cammino nel bosco

    seguendo il sentiero

    che non so dove porta.

    Ma cammino. Avanti.

    Ogni tanto mi volto, a guardare:

    la strada percorsa? Forse.

    Non so cosa guardo,

    cosa voglio guardare,

    cosa voglio vedere.

    Qualcosa sento,

    percepisco qualcosa

    che non so definire.

    No. Non è il rumore del vento,

    delle foglie nel vento.

    É un lamento,

    mi sembra un lamento,

    che viene… lontano, lontano.

    Mi fermo, mi giro,

    guardo e non vedo,

    ma sento, più forte,

    il lamento che avanza,

    che avanza.

    Guardo tra gli alberi.

    Cerco tra gli alberi.

    Non vedo animali,

    non vedo persone,

    ma sento persone,

    non una.

    Tante, tante, tante.

    Perché vengono?

    Cosa vogliono?

    Perché non si fanno vedere?

    Perché non si fanno capire?

    Io voglio vedere e…

    voglio capire.

    Capire il perché.

    Abbasso lo sguardo.

    Chiudo gli occhi.

    Il niente che è fuori

    non si vede.

    É  tutto qui dentro,

    sbatte dentro,

    nella carne, nella mente.

    Mi sento confuso.

    Una nebbia mi avvolge

    da fuori, da dentro.

    Mi prendo la testa

    le mani, le mani,

    che stringono, stringono, stringono.

    Il lamento che arriva.

    Non uno, ma tanti.

    Si intrecciano, sciolgono, intrecciano.

    Note diverse

    che fanno una nota.

    Piena di fiume

    che arriva, scuote, rimbomba.

    Lamento che urla,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1