Cachi d'oriente

Di Paolo Dal Zotto

Può un albero di cachi pensare? Se l'uomo è stato capace di provare a distruggere sé stesso, allora tutto è possibile. Dalla tragedia umana della seconda bomba atomica sganciata su Nagasaki, un racconto che toccherà tutte le corde dell'animo del lettore, sia egli un ragazzo in età scolare oppure un adulto.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gioele Rossetti
• Data di uscita: 9 ago 2018
• ISBN: 9788828371786

Anteprima del libro

Paolo Dal Zotto

CACHI D’ORIENTE

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Indice

PROLOGO

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12.

13.

14.

15.

16.

EPILOGO

PROLOGO

Nel 2018 sono trascorsi 73 anni da un'immensa tragedia che per il genere umano deve restare l'ultima volta: l'esplosione di una bomba atomica a scopo militare all'interno di una guerra tra popoli decisa dai rispettivi capi nazione. Non è stata la prima volta ma deve necessariamente restare l'ultima volta. Non esistono se o ma, non possiamo permettercelo se vogliamo veramente considerarci la razza dominante di questo pianeta. Non voglio aprire altre finestre ad ulteriori discorsi utilizzando la parola razza, perché per me ne esiste una sola: quella umana. Ma non è questo lo scopo di questo libro scritto da me nel 1999. Lo scopo è quello che non dobbiamo dimenticare gli errori per fare delle nostre vite qualcosa di meglio. Io non ho vissuto in prima persona quello che racconto immaginando personaggi e scenari lontani, ma ne sono sempre rimasto profondamente colpito. Se dopo la lettura farò riflettere qualcuno di voi, per me sarà molto più importante del numero di copie vendute.

Paolo Dal Zotto 9 agosto 2018

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La solita brezza primaverile che preannunciava il prossimo arrivo dei monsoni, scuoteva dolcemente le frasche facendomi provare le stesse sensazioni positive di ogni anno.

Che bello! Se penso a come ho speso il mio tempo in questo magnifico giardino, sento che i desideri non invecchiano mai e mi ritrovo sorprendentemente giovane.

La linfa scorre nuovamente con una fluidità impressionante dentro di me e la vita pulsa imperiosamente tutt’intorno al mio universo.

Gli uccellini tornano a farmi compagnia e riempiono questi silenzi carichi di attesa per