La storia di Finbar: Storie di Mare di Steve Vernon

Di Steve Vernon

L’acqua è bugiarda.

Se racconti una storia con l’acqua non è affidabile e verrà spazzata via dalla prima forte pioggia o dalle lacrime di un bel pianto.

E le storie raccontate nel sangue e nella pietra durano più a lungo di tutte.

Finbar Tanner sta raccontando una storia a suo figlio, Isaac.

È una storia d’amore, desiderio e sacrificio.

È una storia di sangue e acqua e pietre.

È una storia sulle correnti più profonde che scorrono nel cuore di un uomo.

È una storia del mare.

COSA DICONO DI STEVE VERNON

"A questo genere serve sangue fresco, e Steve Vernon è una bella trasfusione." – Edward Lee, autore di FLESH GOTHIC e CITY INFERNAL

"Se Harlan Ellison, Richard Matheson e Robert Bloch avessero una serata di sesso a tre in una vasca d’acqua calda, e poi un gruppo di scienziati entrasse e filtrasse l’acqua e mescolasse il DNA rimasto in una provetta, l’esperimento genetico risultante molto probabilmente crescerebbe per diventare Steve Vernon." – Bookgasm

"Steve Vernon è una sorta di anomalia nel mondo della letteratura horror. È una delle nuove voci più fresche del genere, anche se la sua carriera copre vent’anni. Scrivendo con una baldanza e una fiducia rare, Steve Vernon sa guidare il lettore attraverso un’intera gamma di emozioni, da paura e repulsione fino a pietà e risate." – Cemetery Dance

"Armato di un bizzarro senso dello humour, un mucchio di originalità, un talento per il rischio e una forte abilità di caratterizzazione – Steve ha di sicuro un talento." - Dark Discoveries

"Steve Vernon è nato per scrivere. È un vero scrittore e siamo fortunati ad averlo." – Richard Chizmar

Anche mia madre pensa che io sia piuttosto forte.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 22 ago 2018
• ISBN: 9781547534920

Anteprima del libro

LA STORIA DI FINBAR

di

Steve Vernon

Storie di Mare di Steve Vernon #4

STARK RAVEN PRESS

LA STORIA DI FINBAR

L’acqua è bugiarda.

Se racconti una storia con l’acqua non è affidabile e verrà spazzata via dalla prima forte pioggia o dalle lacrime di un bel pianto. Le storie raccontate nell’acqua sono proteiformi e di natura mutevole. Le storie migliori sono imprevedibili nelle loro verità. Quando pensi di averle capite, quando senti che la corrente ti sta portando verso qualcosa di simile a un lieto fine, le storie migliori ti inganneranno ogni volta.

E le storie raccontate nel sangue e nella pietra durano più a lungo di tutte.

I due uomini procedevano lungo la costa, seguendo l’inclinazione della collina verso gli scogli flagellati dal vento. Nell’oscurità avrebbero potuto essere due uomini qualunque che si dirigevano verso l’acqua per qualunque numero di ragioni: forse per pescare, forse per nuotare, forse per combattere un duello all’ultimo sangue.

«Allora, come ti senti?» chiese Finbar Tanner.

Isaac fece un sorriso ebete.

Come avrebbe dovuto sentirsi? Era la sua notte di nozze, e la sua promessa sposa, Maggie, lo attendeva nel letto nuziale. Non restava altro che il discorso. Non era certo di come si sentisse, ma sperava che suo padre si sentisse senza fiato in quella notte di tutte le notti.

«Mi sento bene, padre».

Finbar sbuffò.

«Bene? Davvero?»

«Già. Mi sento bene».

«Bene è una storia che racconti a tutti perché è quello che vogliono sentire. Ti ho fatto una domanda, ragazzo. Come ti senti? Qual è il canto della bestia che nuota in profondità nelle tue viscere?»

Isaac ricacciò a forza un risolino nervoso sotto la superficie. La verità era che si sentiva un po’ stupido a starsene là fuori al freddo e al buio col suo vecchio quando avrebbe preferito di gran lunga tornare a letto, a fare ginnastica con la sua moglie fresca di nozze.

«Mi sento ubriaco», disse. «Il punch del matrimonio mi è salito dritto alla testa».

«Questo schiarirà bene la nebbia», disse Finbar, passando ad