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Schiavi del sistema
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E-book66 pagine52 minuti

Schiavi del sistema

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Gli esseri umani non sono mai stati liberi e, soprattutto nel ricco occidente, la schiavitù si è evoluta in una forma più subdola: quella mentale. Dal momento in cui veniamo messi al mondo, fino al giorno della nostra morte, siamo parte di un sistema che controlla, limita e punisce le masse. I cosiddetti governi democratici hanno capito che è molto più facile manipolare i popoli, piuttosto che assoggettarli con la forza. Il risultato è una società vuota, apatica, in cui ogni individuo è indottrinato a eseguire passivamente qualsiasi ordine gli viene impartito, e a essere felice di obbedire al padrone.
LinguaItaliano
Data di uscita5 set 2018
ISBN9788827846032
Schiavi del sistema

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    Anteprima del libro

    Schiavi del sistema - Ivan Maffei

    sistema

    Ivan Maffei

    Schiavi del sistema

    ISBN | 9788827846032

    Questo libro è stato realizzato con PAGE di Youcanprint

    Youcanprint.it

    a Giovanni Varricchio,

    con riconoscenza

    Schiavi del sistema

    Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, di bambinaie o d’istitutrici; dai sei anni ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.

    Giovanni Papini

    Cos’è la libertà? E la schiavitù? Non è facile come sembra rispondere, visti gli innumerevoli e radicali cambiamenti che la nostra società ha subìto negli ultimi secoli. E’ possibile affermare con sicurezza che l’essere umano, in tutta la sua storia, non è mai stato libero. Dall’impero romano all’Egitto dei faraoni, dai regni asiatici a quelli mediorientali, per poi arrivare alla servitù della gleba in Europa, forme di schiavitù sono sempre esistite. Con la scoperta della navigazione, interi popoli, soprattutto in Africa, Asia e nelle Americhe, sono stati ridotti in schiavitù dai colonialisti europei, e usati come bestie da lavoro.

    Oggi, in alcune parti del mondo, la schiavitù esiste ancora, ma in questo libro parlerò dell’occidente moderno e di una forma di schiavitù subdola e persistente: quella mentale. Lo schiavo mentale lo si può definire un nuovo prototipo di essere umano, che vive prevalentemente in Paesi industrializzati dove il capitalismo è il motore portante dell’esistenza umana. Come una malattia ereditaria, la schiavitù mentale si trasmette di generazione in generazione, da padre in figlio. Un vero e proprio virus propagato dalle istituzioni che ci governano, dalla Chiesa e dai media. Le persone ovviamente non sono consapevoli di essere malate. Spesso scambiano la schiavitù mentale per retaggi culturali o religiosi, o per abitudini acquisite dall’infanzia grazie agli insegnamenti ricevuti dai genitori e dalla scuola. Siamo convinti di essere padroni della nostra vita, che ogni nostro atto, che ciò che affermiamo ogni giorno venga da dentro di noi, e non sia invece causato da fattori esterni che ci influenzano. Le tradizioni familiari, la cultura, la religione e i media, acquisiscono un ruolo basilare nella nostra vita, perché siamo noi a permettergli di entrare nella mente, e di restarci.

    Già da bambini comincia il lavaggio del cervello, che avviene prima di tutto in famiglia. I nostri genitori, prima ancora dell’istituzione scolastica, ci indottrinano, ci insegnano quali siano le cose giuste da fare e quali quelle sbagliate. E’ chiaro che hanno le migliori intenzioni nei nostri confronti perché ci amano e vogliono proteggerci, ma spesso le regole che vogliono imporci hanno origine dall’indottrinamento che loro stessi hanno ricevuto in precedenza dalle loro famiglie, dallo Stato e dalla Chiesa. In una società giusta, aperta, e non schiava, dovremmo essere abituati già dall’infanzia a pensare con la nostra testa, e non ad ascoltare e obbedire a falsi profeti. Gli schiavi mentali rappresentano una larga fetta della popolazione mondiale, sono facilmente influenzabili dal virus della propaganda, generalmente conducono tutti lo stesso tipo di vita, e hanno gli stessi gusti e interessi. Ma questa grave malattia, se così la si può definire, non è nata dal nulla ma è stata creata allo scopo di sottomettere le masse in modo subdolo, così evitando di usare metodi violenti e controproducenti per un regime democratico.

    I detentori del potere, lo Stato, la Chiesa, i padroni dei media, e oscuri figuri che agiscono da dietro le quinte, sono gli inventori del sistema che ci ha reso schiavi inconsapevoli, uguali a robot telecomandati, o a marionette mosse da fili sottili e invisibili. Dall’attimo in cui nasciamo, fino al momento che esaliamo l’ultimo respiro, non siamo mai liberi. Durante la nostra esistenza siamo costretti a sottostare a innumerevoli regole che ci vengono somministrate giorno dopo giorno, come uno squisito cucchiaio di minestra. Ma la nostra mancanza di consapevolezza, e le influenze massive esterne, ci fanno sembrare questa acida brodaglia come la miglior pietanza che abbiamo mai mangiato. Spezzare le catene mentali che ci sono state imposte non è facile, è una dura lotta contro tutto e tutti, ma riuscirci significa dire finalmente di NO a un sistema che imbroglia, truffa e circuisce le masse. Liberarsi significa volere cambiare,

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