La metafora del diamante
()
Info su questo ebook
Riuscirà a trovare consolazione e conforto nel suo padrone, il signor Arturo, che da anni è paralizzato a causa di una malattia rara. Tra drammi e fatiche quotidiane, alle prese con la miseria e la malattia di una figlia, Maria non smette di sperare.
E quando la sua vita sembra prendere la giusta piega, un destino beffardo l’aspetta al varco.
Correlato a La metafora del diamante
Titoli di questa serie (58)
La ragazza della Luna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna grande storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNella stagione delle farfalle gialle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEnrico, lo scrittore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa teoria delle cento scimmie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRosamaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa metafora del diamante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti da un mondo possibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNemesi ducale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sensibilità del vero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl barbiere di Galati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl viale dei sospiri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlluxinati: Fuga dalla provincia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ultima pagina Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParatge Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutto il resto vien da sé Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa porta nel fiume Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe cinque colombe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa forma imperfetta delle nuvole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiore di cappero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'arte delle gocce rosse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn semplice gesto d'amore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRicordati di me Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGrilli e sangiovese Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSulle orme della notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon puoi fermare il cavallo che corre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl destino di un guerriero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn minuto in più Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i peccati del mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAl ritmo dell'acqua che scorre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Mary Mariù Maria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLondra Amore Amicizia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'è aria di neve Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNell'ingranaggio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scuola di Linda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'amore negato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazionigrazie prof Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE l'ottavo giorno volò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVittoria amara Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl cedro del Libano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI migliori anni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaria Zef Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNizza: una notte all'improvviso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa casa del ciliegio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl lupo della notte. Storia di un segreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl fronte freddo: Antologia di racconti torbidi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVita e avventure di Riccardo Joanna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome Cenerentola (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSorelle Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome il sole di mezzanotte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI capelli di Sansone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl profumo della mimosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mela blu - Romanzo thriller e d'amore fra Londra, Genova, Savona e dintorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe tre signore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scuola di Linda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'assassino immortale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn risaia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl vento dura tre giorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa figlia del mercante di fiori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa pioggia ricorda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Arti dello spettacolo per voi
Gestire la cadenza dialettale - Per colloqui di lavoro e il personal branding: Acquisire un italiano neutro per colloqui di lavoro e il personal branding Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Quattrocento - Letteratura e teatro (41): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 41 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRomeo e Giulietta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDelos Science Fiction 215 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScenografia Scenotecnica e Architettura teatrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDavid Copperfield Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Come si scrive una sceneggiatura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPaesi tuoi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale Di Dizione Italiana: Regole Ed Esercizi Pratici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Maestro tra danza e musica. L’accompagnamento musicale nella lezione di danza classica dell’Ottocento, dal violino al pianoforte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArlecchino servitore di due padroni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XIII-XIV) - Letteratura e teatro (35): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 35 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniShakespeare è Italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVisto in sala. Storytelling attraverso il cinema.: Lezioni di Storytelling attraverso il cinema Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI misteri dell'antico Egitto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuerra e pace: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Medioevo (secoli XI-XII) - Letteratura e teatro (29): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 29 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDanza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl diritto di contare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSEGRETI E BUGIE DI FEDERICO FELLINI. Il racconto dal vivo del più grande artista del ‘900 misteri, illusioni e verità inconfessabili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmphitruo - Asinaria - Aulularia - Bacchides Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiorgio Gaber. Frammenti di un discorso... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMilano. Tutto il teatro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI capolavori Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I 10 brani da ascoltare almeno una volta nella vita Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La storia del cinema per chi ha fretta Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Keep calm e guarda un film Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGirotondo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Sei personaggi in cerca d’autore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe leggende del castello nero e altri racconti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Recensioni su La metafora del diamante
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La metafora del diamante - Laura Patrarca
Tavola dei Contenuti (TOC)
Copertina
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Un Romanzo di
Laura Petrarca
La metafora
del diamante
ISBN versione digitale
978-88-6660-275-0
LA METAFORA DEL DIAMANTE
Autore: Laura Petrarca
© 2018 CIESSE Edizioni
www.ciessedizioni.it
info@ciessedizioni.it - ciessedizioni@pec.it
I Edizione stampata nel mese di ottobre 2018
Impostazione grafica e progetto copertina: © 2018 CIESSE Edizioni
Immagine di copertina: © 2018 Nicola Moro
Collana: GREEN
Editing a cura di: RENATO COSTA
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione dell’opera, anche parziale, pertanto nessuno stralcio di questa pubblicazione potrà essere riprodotto, distribuito o trasmesso in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo senza che l'Editore abbia prestato preventivamente il consenso.
Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.
A mia madre,
che mi ha sempre sostenuta e mi ha insegnato a lottare.
Capitolo 1
Il sole sorgeva tra gli uliveti e un vento impetuoso si insinuava tra vigorosi fichi d’india; casolari sparsi qua e là dipingevano un quadretto pittoresco. Nelle case, ancora modeste per quei tempi, cominciavano a fare la loro comparsa televisioni in bianco e nero, dopo anni in cui gli spettacoli erano visti solo nei cinema parrocchiali. Tra le stradine di campagna sfrecciavano le Fiat 500, alcune 600 e moltissime 850 Special di svariati colori, guidate da giovanotti che, il sabato sera, non vedevano l’ora di festeggiare in città.
Mesagne era un paesino che godeva di un bel centro, con le diverse chiese, una piazza e un’antica biblioteca fondata nel 1867, contenente circa trentamila volumi. Quest’ultima era frequentata solo da studenti o da bambini che dovevano svolgere qualche ricerca per la scuola; il resto degli abitanti impiegava la maggior parte del tempo a lavorare. Gli anziani sedevano sotto i portici delle loro abitazioni con il cappello di paglia, il sigaro tra i denti e tante storie da raccontare, mentre devote mogli porgevano loro grappini casarecci per poi tornare alle faccende domestiche e, se serviva, alla manutenzione della casa.
Alla televisione ogni tanto trasmettevano i discorsi del Presidente Saragat, e giovani donne stavano incollate alla sedia con la speranza che qualcosa, da un giorno all’altro, potesse cambiare. La gente viveva con l’essenziale, ma sapeva gustare fino in fondo i frutti che i campi donavano generosamente a ogni raccolto: succosi pomodori, capperi maturi, radici commestibili e numerose spezie, che miscelate tra loro davano squisiti condimenti.
I bambini, quelli che potevano permettersi di andare a scuola, ogni mattina aspettavano la corriera all’angolo della piazza, sotto una tettoia malmessa, con gli occhi segnati dalla stanchezza e i segni di una notte insonne.
L’istruzione non era il primo dovere, ma era il secondo diritto, dopo il lavoro; già da piccoli sperimentavano sulla loro pelle il sapore della fatica, del sacrificio, e se poi avanzava del tempo, studiare poteva sembrare lecito.
La forza delle braccia, dei muscoli, di ogni minuscola parte del corpo, era destinata a produrre, ad accumulare, per poi godere - sebbene in piccole dosi - dei risultati. In paese erano pochi i giovani che avevano studiato, che avevano frequentato l’Università e conseguito una laurea; quella minuscola parte, agli occhi degli abitanti, veniva vista con massimo rispetto, e ogni volta che un medico, un avvocato o un professore, passavano per le vie del borgo, uomini e donne di ogni età esibivano un impacciato inchino e porgevano loro i migliori ossequi.
Quel mattino Maria si alzò all’alba, indossò il vecchio camicione e si diresse nei campi. Impugnò la falce e iniziò il lavoro; erano ore impegnative quelle di una contadina. Del resto, chi nasce in umili condizioni non può permettersi di non lavorare.
«La falce e la zappa sono le penne che scrivono la mia vita», diceva, mentre si asciugava la fronte con la manica sgualcita.
Maria falciava in silenzio, a capo chino, coperta interamente dalla stoffa, perché si vergognava di essere abbronzata in un mondo dove il pallore andava di moda.
Si muoveva con gesti veloci e scattosi, senza proferire parola, pensando alla casa che a fatica aveva costruito e con amore aveva cercato di mantenere sempre in buone condizioni, per quanto un povero ne sia capace.
Quando sentiva la campana delle sette correva a casa, metteva il latte sul fuoco e tagliava le fette di polenta. Poi, con estrema parsimonia, le intingeva nello zucchero, altrimenti le figlie ne avrebbero usato troppo e non sarebbe bastato il mese intero.
Maria aveva ventidue anni e due figlie piccole: Lucia di sei anni e Anna di quattro. Avevano il carattere tenace e determinato della madre, che di fronte alle sfide della vita non si era mai arresa. Dopo la colazione faceva loro delle lunghe trecce, poi le caricava sulla bicicletta - una sul palo e l’altra sul portapacchi - e le accompagnava a scuola.
Più di qualche volta si scordava la merenda, e non potendo permettersi di comprarla in bottega, ripercorreva i dodici chilometri per tornare a casa e mettere frettolosamente nel cestino il pane imburrato ricoperto da un filo di marmellata di fragole.
Le restavano solo venti minuti per compiere la missione e correre dalla sua signora che, impaziente, l’aspettava sulla soglia della porta di casa.
Appoggiava la bicicletta tra il cancello e l’albero di fichi e togliendosi il fazzoletto dalla testa correva disperata verso l’entrata; cercava di non farsi vedere, si toglieva i mocassini sgualciti dal tempo, quelli che aveva comprato al mercatino dell’usato anni prima e che le andavano un po’ stretti, e si dirigeva in una stanzina buia e ammuffita, nella quale poteva indossare la divisa da lavoro: una gonna nera, una camicia di cotone e un grembiule rosa che le dava un tocco da crocerossina. A tutto questo doveva sottoporsi ogni mattina.
I capelli dovevano essere accuratamente raccolti dietro la nuca con un nastro di raso lucido dal colore tenue. Molte volte, durante le giornate afose d’agosto, Maria non riuscendo più a tollerare il caldo, si toglieva il grembiule e alzava le maniche della camicia, ma quando vide che la sua paga mensile diminuiva, decise di stringere i denti e di soffrire in quegli abiti stretti.
«Sei in ritardo, anche oggi in ritardo», le diceva la padrona sgranando tra le dita un rosario.
«Mi scusi, signora. Ho avuto problemi con le bambine».
Si giustificava così, in fin dei conti la colpa era sua se aveva scordato il cestino a casa. Metteva il bollitore sul fuoco e poi iniziava a lucidare i pavimenti; un colpo di spazzola e uno di pezza, passava così le sue giornate.
La villa si ergeva in un punto non facilmente raggiungibile,