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Cyberdipendenza
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E-book58 pagine38 minuti

Cyberdipendenza

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La tecnologia è ogni giorno più presente nelle nostre vite. Questo comporta un evidente progresso, ma anche un pericolo, specialmente fra i più giovani, che possono cadere nella cosiddetta cyberdipendenza .

Questa si è convertita in una realtà del giorno d'oggi, un problema di salute che non esisteva affatto appena una decina di anni fa, e che ogni giorno provoca nuove vittime, sempre più giovani.

Sebbene le conseguenze a lungo termine siano ancora sconosciute, alcuni studi rivelano che il fenomeno riguarda un 30% dei giovani che usano Internet quotidianamente, presupponendo così che un giovane su tre sia a rischio di sviluppare una dipendenza di tipo comportamentale.

Nonostante alcuni paesi stiano iniziando ad adottare misure per prevenire il problema, altri ancora non percepiscono la gravità della situazione, di qui segue la necessità di divulgare i risultati delle ultime indagini in tema e dare visibilità a un problema sociale che richiede misure tanto preventive quanto terapeutiche.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita4 nov 2018
ISBN9781386426561
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    Anteprima del libro

    Cyberdipendenza - Juan Moisés De La Serna

    Capitolo 1.

    Definizione di Cyberdipendenza

    L’uso esteso e intensivo delle nuove tecnologie ha determinato una nuova realtà, specialmente fra i più giovani, quella della dipendenza da Internet.

    Benché qualche anno fa si avessero già notizie di questo fenomeno, al giorno d’oggi la dipendenza da Internet si è trasformata in un problema di salute mentale per così dire consueto.

    Le dipendenze, soprattutto quelle comportamentali, non sembrano fare distinzioni di genere o di età, potendosi infatti manifestare in qualsiasi momento della vita, nonostante sembri che si rendano più evidenti durante gli anni dell’adolescenza.

    Forse perché esiste un certo livello di permissività sociale fra i giovani, per quel che riguarda l’esplorazione di comportamenti nuovi, incluso quelli considerati a rischio, che non è permessa a nessun’altra età.

    Alcuni difendono questa posizione dicendo che si tratti di una forma di scoprire il mondo, ma soprattutto scoprire sé stessi, i propri limiti e le proprie possibilità.

    Proprio come a una certa età si cominciano a sperimentare dei comportamenti di tipo sano, è anche possibile che compaiano le prime condotte problematiche e le prime dipendenze, siano esse da sostanze o di tipo comportamentale, come è la dipendenza da Internet.

    Se esiste fra i giovani un gruppo particolarmente sensibile a questa dipendenza, si tratta del collettivo universitario, sul quale si stanno svolgendo una moltitudine di ricerche, sebbene non sia ancora chiaro se la cyberdipendenza abbia effettivamente un maggior impatto sugli studenti universitari, o se si tratti semplicemente di un gruppo specialmente accessibile alle indagini di questo tipo, che alcuni hanno denominato indagini di campus. Ma quali problemi di salute comporta Internet?

    Questo è esattamente quello che si cerca di scoprire mediante la ricerca realizzata congiuntamente dal Dipartimento di Medicina Comunitaria, Facoltà di Medicina HiTech, e il Dipartimento di Statistica dell’Università di Utkal (India), i cui risultati sono stati pubblicati nella rivista scientifica International Journal of Advanced Multidisciplinary Research.

    Lo studio ha incluso 100 studenti selezionati a campione tra i 17 e i 23 anni, il 95% dei quali erano di sesso femminile.

    A tutti è stato poi consegnato un test per valutare il livello di dipendenza da Internet, attraverso l’indice IAT (Internet Addiction Test), e un altro per valutare le implicazioni nella sfera emotiva dello studente, attraverso l’indice PANAS (Positive and Negative Affect Schedule).

    Sono stati raccolti anche dati relativi al tempo trascorso su Internet, allo scopo del suo utilizzo, ai siti visitati e al numero di ore dedicate alla navigazione in rete.

    I risultati dimostrano che la navigazione è relativa a usi personali nel 74% dei casi, mentre è legata a temi di studio solo per il 26%.

    Il 76% degli studenti sono utenti da 2-4 anni, dei quali il 93% dimostra un utilizzo non intensivo della rete, che si mantiene sotto le due ore al giorno.

    Per quanto riguarda i siti web visitati, il 23% è occupato dai social network, mentre il restante 76% riguarda un utilizzo relativo al campo di studi degli studenti.

    Sebbene si tratti di un campione ampio, si incentra esclusivamente sugli studenti di un corso universitario in ambito tecnologico, quindi i risultati non sono da considerarsi estendibili a studenti iscritti ad altri corsi.

    Inoltre, benché siano stati inclusi sia uomini che donne fra i gruppi di partecipanti, i dati non vengono analizzati

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